Proveniente dall’Asia orientale, il kaki trova la sua specifica zona di origine nella Cina centro-meridionale dove, più di 2000 anni fa nacque la sua coltivazione, una delle più antiche al mondo. In Italia le prime coltivazioni risalgono ai primi anni del 900, dapprima nelle regioni meridionali, per poi diffondersi in tutta la penisola. Attualmente le maggiori coltivazioni, rinomate per l’alta qualità e con esportazioni anche all’estero, sono in Sicilia.
Il cachi ha proprietà e benefici molto preziosi per la nostra salute, scopriamo quali sono insieme alla dott.ssa Francesca Evangelisti – biologa nutrizionista bolognese.
VARIETÀ DEI CACHI E COMPOSIZIONE
L’albero kaki, che vive in media 30-40 anni, comincia a produrre i frutti solo a partire dal quarto anno di vita, mentre la loro maturazione avviene tipicamente in autunno, nei mesi di ottobre e novembre, quindi quando la pianta ha ormai completamente perso tutte le foglie e risulta completamente spoglia. Come ci spiega la dottoressa, si conoscono due tipi principali di cachi: “il caco-mela, dal sapore vanigliato e polpa soda e croccante, molto simile a quella delle mele, ed il caco comune, molto dolce e dalla polpa morbida e cremosa. Le varietà più note sono il loto di Romagna, il Fuyu, il Kawabata e i Suruga”.
Per quanto riguarda i valori nutrizionali, “Il cachi presenta un elevato contenuto di acqua (80%) ed è molto ricco di zuccheri (12%). La quantità di fibra è buona (3,6%), mentre proteine e lipidi sono presenti solo in piccolissime quantità (rispettivamente 0,6 grammi e 0,3 grammi per 100 grammi di prodotto fresco). È un frutto molto ricco di minerali, soprattutto potassio, calcio, magnesio e fosforo, così come di vitamine, come la A (presente in altissima concentrazione), la C, la E e alcune del gruppo B (niacina, tiamina e riboflavina). Anche il contenuto in antiossidanti è notevole, in particolare per quanto riguarda betacarotene, licopene e zeaxantina, per citarne alcuni. Tuttavia, le calorie del cachi sono abbondanti, in quanto 100 grammi di frutto ne apportano circa 70”.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento