lunedì 12 settembre 2016

La dieta intestinale, ecco i cibi per dimagrire

Perdere peso senza neanche accorgersene è il sogno di molte persone. Da tempo sto studiando alcuni modi per aiutarvi (e come sapete io ho una ossessione per l’alimentazione), ma senza dubbio le crescenti scoperte che da un paio di anni continuano a mettere l’intestino e la flora batterica in primo piano sono utili a capire quanto avere un intestino che lavori al meglio corrisponde ad avere un metabolismo più veloce, una digestione più veloce e migliore, un sistema immunitario più efficiente, maggiori risorse energetiche e persino sembrare più giovani. Tutto questo grazie al nostro intestino? Sì. I nostri batteri buoni favoriscono il dimagrimento in una maniera determinante per il nostro metabolismo. Il problema è che spesso mangiamo e abusiamo di cibi e sostanze che uccidono questi batteri: di conseguenza avvertiamo gonfiore, sovrappeso, ritenzione idrica, affaticamento, ci sentiamo spompati e grassi.

Chi non capisce che la dieta dimagrante per eccellenza è una dieta intestinale tenderà a combattere per sempre contro i chili di troppo, indipendentemente da quanto mangia: al contrario, fare una dieta intestinale permette di perdere peso mettendo le calorie in secondo piano. Ho letto molte diete per la salute intestinale, ma la maggior parte di queste diete sono improponibili con il nostro stile di vita: dovremmo fermentare le verdure da soli, comprare cibi introvabili come il nattu, farci da soli alcuni prodotti da bere, abolire carne, carboidrati, glutine, zucchero in ogni forma secondo la maggior parte dei guru intestinali. Invece, ho confrontato le ricerche, e alla fine posso dirvi i principi di una sana dieta intestinale e cosa fa bene o male ai nostri batteri.

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sabato 10 settembre 2016

Batteri resistenti agli antibiotici nel 63% della carne di pollo, l’allarme di Altroconsumo (PETIZIONE)


Il problema dei batteri resistenti agli antibiotici parte dagli allevamenti e arriva nei nostri piatti. Altroconsumo ha individuato l’antibiotico resistenza in 25 campioni di carne di pollo su 40, il 63% del totale. I prodotti erano stati acquistati a Roma e a Milano.
Altroconsumo ha analizzato 40 petti di pollo e nella maggior parte dei casi ha trovato Escherichia coli resistente agli antibiotici, farmaci troppo usati negli allevamenti. Il rischio che gli antibiotici diventino inefficaci anche per l’uomo è dietro l’angolo.
  
La carne di pollo che da alcuni è considerata ‘più sana e magra’ rispetto alla carne rossa nasconde il problema dei batteri resistenti agli antibiotici. E’ ormai noto che negli allevamenti di polli vi sia un vero e proprio abuso nella somministrazione di farmaci e antibiotici. L’antibiotico-resistenza dei batteri ritrovati nella carne di pollo ne è la prova.
Secondo Altroconsumo se non si maneggia e non si cuoce bene la carne di pollo si rischia che i superbatteri possano trasferire la propria resistenza anche ad altri microrganismi presenti nel nostro corpo. L’antibiotico potrebbe non essere più sufficiente per curarci, come ha sottolineato Altroconsumo.

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venerdì 9 settembre 2016

Firenze, maxi condanna per frode ai vertici dell'azienda Menarini

Dieci anni e sei mesi alla presidente del gruppo farmaceutico Lucia Aleotti, 7 e mezzo al fratello. Ordinata confisca di un miliardo di euro in conti esteri. La difesa: "ricorreremo un appello". Caduta l'accusa di truffa


I due fratelli Aleotti, entrambi condannati
Condannati i vertici della casa farmaceutica Menarini. La presidente Lucia Aleotti condannata a 10 anni e sei mesi per riciclaggio da frode fiscale, 7 anni e mezzo al fratello, Giovanni Aleotti, vipresidente, per gli stessi reati. Lucia Aleotti è stata condannata anche per corruzione. Ordinata la confisca per un miliardo di euro nei conti all'estero della famiglia. E' caduta invece l'accusa di truffa. La più grande casa farmaceutica italiana, la Menarini di Firenze, era infatti accusata di essere diventata tale perpetrando per quasi trent'anni, dal 1984 al 2010, una colossale frode ai danni del sistema sanitario nazionale. Usando società estere fittizie per l'acquisto dei principi attivi dei farmaci, ne avrebbe aumentato il prezzo finale grazie a una serie di false fatturazioni. Lo Stato, rimborsando medicinali con prezzi gonfiati, ci avrebbe rimesso 860 milioni di euro. La famiglia Aleotti, proprietaria della Menarini, ci avrebbe guadagnato oltre mezzo miliardo di euro: quei soldi sarebbero stati riciclati all’estero insieme con altri proventi illeciti accumulati grazie alla corruzione e a numerosi reati di frode fiscale, per un totale di circa 1.2 miliardi di euro. Assolti tutti gli altri imputati compreso la madre dei due fratelli, Massimiliana Landini. Gli altri imputati assolti sono Giovanni Cresci, Licia Proietti e Sandro Casini. Per alcuni capi di imputazione - tra cui la truffa - anche i due fratelli Aleotti sono stati comunque assolti.

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giovedì 8 settembre 2016

Come dimagrire bevendo birra, la scoperta: “Ecco la dose che fa perdere peso e aiuta il cuore”

Come dimagrire bevendo birra? Secondo questi studi è possibile ma solo se assunta nella giusta quantità. Ecco la dose che fa perdere peso e aiuta (anche) il cuore, come riporta Sostenitori.info.

 

Come dimagrire bevendo birra? 
Chiara, rossa o scura, industriale o artigianale, a bassa o alta gradazione alcolica: sono tantissime le tipologie di birra presenti sul mercato ed in grado di accontentare tutti i palati.
La birra è una bevanda antichissima. Nata infatti dalla fermentazione dei cereali, nell’Antico Egitto questa veniva somministrata fin dall’infanzia. Era considerata una vera e propria medicina.
Ancora oggi sono tanti gli studi condotti per valutare i suoi effetti benefici sulla salute. 
Sembrerebbe infatti che un consumo moderato di birra abbia effetti benefici sul nostro organismo.
Riduce il rischio di problemi cardiovascolari, renali, di ipertensione, e favorisce i processi digestivi.
Inoltre grazie alla presenza dei flavonoidi contenuti nel luppolo, composti polifenolici ad attività antiossidante, la birra aiuta a contrastare i radicali liberi prevenendo i danni provocati dall’invecchiamento cellulare.

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venerdì 2 settembre 2016

Frutta secca: quale scegliere per migliorare i disturbi più comuni



Con il nome di frutta secca si fa riferimento ad una serie molto vasta di alimenti dagli eccezionali valori nutrizionali. Noci, nocciole, mandorle, pistacchi, ecc. sono ricchi di proprietà e benefici che possono essere sfruttati per contrastare diversi problemi di salute o prevenire la loro comparsa. 
La frutta secca è un alimento completo il cui consumo è raccomandato a chi segue una dieta sana. Tra i vantaggi maggiori che offre c’è sicuramente la grande ricchezza di grassi vegetali buoni oltre che la presenza, in alcuni di questi frutti, di acido alfa-linolenico (Omega 3 ) benefico per la salute del cuore e per altre funzioni del nostro organismo.

Naturalmente tutti i vantaggi possono essere sfruttati consumando frutta secca pura, evitando quindi prodotti industriali in cui questi cibi sono addizionati con sale, zuccheri, aromi, ecc. Un'ottima soluzione è quella di sgranocchiare la frutta secca che preferite (variando) come spuntino di metà mattina o metà pomeriggio ma anche inserendola all’interno della vostra colazione.

Vediamo allora 10 situazioni e patologie in cui mangiare frutta secca può aiutare:

1) COLESTEROLO ALTO

Sicuramente le noci sono un frutto particolarmente benefico per la salute cardiovascolare e dunque anche per chi soffre di colesterolo alto. Contengono infatti acidi grassi essenziali che aiutano a controllare i livelli di grasso nel sangue. A questo scopo si consiglia un consumo giornaliero di noci pari a 50-60 grammi. Consigliato anche il consumo di nocciole, che abbassano i livelli di omocisteina (aminoacido che può danneggiare il rivestimento delle arterie) e le mandorle con la pelle (ricca in flavonoidi benefici per il cuore).




2) DIABETE

La frutta secca fornisce una grande quantità e varietà di sali minerali tra cui magnesio, calcio, fosforo, ferro, potassio, selenio. E’ in particolare il magnesio che si è dimostrato utile nei confronti del diabete in quanto combatte l’insulino resistenza e dunque previene la comparsa della malattia. Cosa mangiare allora? Soprattutto anacardi, mandorle e pinoli. Anche carenze di potassio possono favorire il rischio diabete, in questo senso molto utili risultano i pistacchi che ne contengono una quantità notevole.

3) STITICHEZZA

Per risolvere il problema della stitichezza si consiglia, oltre a bere molta acqua, di aumentare l’apporto di fibre utili alla motilità intestinale. Invece delle classiche prugne potete sperimentare l’effetto benefico dei pistacchi oppure delle noci di macadamia o ancora delle tradizionali noci. Anche questi frutti infatti sono ricchi di fibre e, se consumati ogni giorno, possono aiutare a ritrovare una certa regolarità.

4) SOVRAPPESO

Siamo abituati a pensare alla frutta secca come qualcosa che fa ingrassare e dunque assolutamente da evitare in caso si segua una dieta dimagrante. Non è affatto così, al contrario alcuni tra questi frutti hanno dimostrato capacità di aiutare a mantenere il peso forma, ovviamente consumati con moderazione e all’interno di una più generale sana alimentazione. Si è visto che coloro che consumano spesso in particolare noci, nocciole e mandorle hanno un minor rischio di aumento di peso e di sviluppare obesità in futuro. Ciò sarebbe dovuto al senso di sazietà che si ottiene grazie all’utilizzo di frutta secca come spuntino o a colazione.


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Alzheimer, farmaco fa scomparire placche al cervello in un anno

Studio preliminare ma 'incoraggiante',rallenta declino cognitivo

Un farmaco, nei test preliminari sull'uomo, ha mostrato la capacità di diminuire la quantità di placche amiloidi, l'accumulo di proteine nel cervello cheè considerata la causa dell'Alzheimer. Lo afferma uno studio pubblicato sulla rivista Nature, secondo cui ci sarebbero nei pazienti anche segni di rallentamento del declino cognitivo.

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giovedì 1 settembre 2016

Saviano e web contro Fertility day, insulta chi non ha figli

Lorenzin, e' prevenzione non diciamo di fare piu' figli

 

C'è anche quello dello scrittore Roberto Saviano tra i migliaia di tweet che stanno criticando il 'Fertility Day', l'iniziativa del ministero della Salute per informare le donne sui problemi legati alla fertilità. L'hashtag è ormai top trend su Facebook, con molti commenti negativi soprattutto di donne.

"Il #fertilityday è un insulto a tutti - scrive lo scrittore, che fa anche una disamina molto critica dei manifesti pubblicati dal ministero -, a chi non riesce a procreare e a chi vorrebbe ma non ha lavoro. E il 22 mi rovinerà il compleanno".

Due le critiche principali alla campagna, che ha slogan come 'Sbrigati, non aspettare la cicogna' o 'La fertilità è un bene comune'. Da una parte si afferma che il problema principale che ostacola la maternità è di tipo economico, dall'altra si accusano gli slogan di colpevolizzare le donne che, per volontà o per altri problemi, non hanno fatto figli, una retorica che richiama secondo alcuni quella fascista. "In un Paese con il tasso di disoccupazione come quello italiano, dove chi ha talento, ambizioni e speranze emigra - scrive ad esempio Saviano - dove chi non ha la solidità economica di un famiglia che possa garantire studi e accesso alla professione, lascia il Paese, sembra una presa in giro".

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Fertility Day: da Usa a Gb, le campagne flop

Fertility Day, Lorenzin, rivedremo due cartoline

 

 

martedì 30 agosto 2016

Il Prof. Neumivakin rivela i 10 segreti della salute

Il Prof. Ivan Neumivakin ex capo del programma di risanamento degli astronauti per il governo russo è stato il Direttore del Dipartimento di Sviluppo delle Cure Sanitarie per gli astronauti su voli di durata variabile.
  • Colazione da re, pranzo da principi e cena da poveri.  Mangiamo 4-5 volte più del necessario. E tutto il cibo  “in più” è un lavoro per i medici, se non oggi, lo sarà domani.
  • Digiuno intermittente. Il digiuno praticato periodicamente (16,24, 36, 48 o 72 ore) stimola l’evacuazione delle tossine, migliora l’assimilazione dei nutrienti, la rigenerazione dei tessuti e rinnova e rafforza il sistema immunitario.
  • Se non mastichi bene il cibo diventa veleno. “Dobbiamo non ingoiare il cibo, ma masticarlo  molto bene, praticamente, “berlo”. Avete ingoiato il boccone senza masticarlo. Questo si copre solo superficialmente con l’acido cloridrico che non può penetrare dentro il boccone. Ma la cosa più grave è che questo acido si diluisce con l’acqua bevuta alla fine del pasto; la sua concentrazione è ridotta e, come risultato, il cibo non si digerisce. Tutto ciò che avete mangiato diventa “scorie”, prodotti di metabolismo non  digeriti.”
  • Mangiare sempre prima delle 19 e almeno 4 ore prima di andare a letto. Infatti “se mangiate dopo le sette di sera, non sarete mai sani. L’insulina che secerne il pancreas alle 19,  impiega due ore per trattare il cibo. Se avete mangiato qualcosa di dolce, l’insulina non permetterà l’innalzamento del livello dello zucchero oltre la norma. Ma a partire dal 21 il pancreas e lo stomaco devono dormire, e a quest’ora devono essere liberi dal cibo. A questo punto, passeranno la staffetta alla ghiandola pineale che  rilascia la melatonina, alle 23.”
  • Fare attività fisica. Attiva il metabolismo, favorisce l’ossigenazione dei tessuti, stimola il sistema linfatico e quindi l’azione purificante del sistema immunitario, stimola la fuoriuscita delle tossine, favorisce la purificazione del sangue. Ivan afferma ” I muscoli dentro i quali si trovano i vasi; sono le pompe che spingono il sangue in su. Se il padrone del corpo non lo cura, non fa lo sport, non allena i muscoli del tronco e delle gambe, arriva l’arteriosclerosi, arrivano le varici, ecc.  Il sangue, in presenza delle scorie, si addensa e il cuore deve applicare molti sforzi per  spingere questo sangue. Prima sorge l’ipertrofia del ventricolo sinistro, poi le aritmie, poi l’infarto o l’ictus. Non ce la fa il cuore, a lavorare al posto di più di 500 muscoli che devono pompare il sangue. Il cuore deve lavorare con il cuore non denso ma liquido”
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mercoledì 24 agosto 2016

Bacche di Ginepro – Disintossica i reni e disinfetta le vie urinarie


Come preparare la tisana di bacche di ginepro che scioglie i calcoli renali, disintossica e rafforza i reni ed ha benefici per le articolazioni e cistite
L’albero del ginepro è diffuso nelle zone di montagna dove produce le sue famose bacche che sebbene siano usate in particolari ricette in cucina, in realtà hanno delle potenti proprietà curative ben note alla scienza erboristica.
La rivista medica Pharmacognosy Research afferma che le bacche di ginepro sono grandi antiossidanti per il corpo che possono aiutare a combattere i radicali liberi, spesso responsabili di molte malattie e dell’invecchiamento. Hanno anche proprietà antibatteriche, antivirali, diuretiche e antisettiche che le rendono estremamente utili per alleviare le condizioni di salute associati ai reni, vescica e al tratto urinario.
Le bacche di ginepro aiutano l’eliminazione dell’acido urico presente in elevata quantità in molte malattie come la gotta, la calcolosi urinaria e i reumatismi.
E’ stato anche approvato da studi medici universitari che i pazienti affetti da diabete a cui sono state somministrate le bacche di ginepro hanno avuto una diminuzione del tasso glicemico per una stimolazione della secrezione di insulina.

Le Bacche di Ginepro disintossicano i reni

Quando si è vissuto esperienze traumatiche di forte paura e si è consumato molti cibi acidificanti come zucchero e farine raffinate, molta carne e latticini, coca-cola e bevande gassate, i reni smettono di funzionare correttamente e le tossine si accumulano nel corpo. Nel giro di poco tempo sorgeranno problemi di salute come dermatite, mal di schiena, debolezza, irritabilità ed altri sintomi di reni affaticati. Inoltre si possono formare dei calcoli renali ed infezioni alle vie urinarie. Le bacche di ginepro, insieme ad una dieta sana, sono enormemente efficaci per drenare le tossine, lavare i reni e disinfettare le vie urinarie.

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mercoledì 17 agosto 2016

Statine – I farmaci per il colesterolo causano malattie cardiache e neurodegenerative

Studi scientifici dimostrano quanto possono essere pericolose le statine che vengono comunemente prescritte per abbassare il colesterolo. Ecco come abbassare il colesterolo naturalmente

I farmaci per abbassare il colesterolo (ipolipemizzanti) sono al secondo posto tra i farmaci più venduti al mondo. Solo negli Stati Uniti più di 48 milioni di confezioni sono vendute ogni anno e in Italia sono circa 9 milioni le persone che consumano questi farmaci.
Tra i farmaci per il colesterolo, le statine sono la classe di farmaci più diffusa e prescritta in tutto il mondo. Addirittura alcuni medici raccomandano anche ai bambini in sovrappeso l’uso delle statine per controllare i loro livelli di colesterolo. Tra le statine attualmente in commercio ricordiamo: Lovastatina (Rextat®), Pravastatina (Pravaselect®, Selectin®), Simvastatina (Sivastin®, Sinvacor®), Fluvastatina (Lescol, Lipaxan®), Atorvastatina (Torvast®, Totalip®), Rosuvastatina (Crestor®, Provisacor®, Simestat®).

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domenica 14 agosto 2016

Come Ripulire il Colon dai rifiuti tossici con questo Rimedio Naturale

Ripulire e svuotare completamente il colon dona una sensazione di benessere e leggerezza. Ecco un rimedio naturale

La pulizia del colon è una conoscenza antichissima che va dagli antichi greci agli esseni, dato che allora come oggi si riconosce che tutta la nostra salute, sia fisica che mentale, parte proprio da qui. Il colon è l’ultima parte dell’intestino, detto anche intestino crasso, dove i rifiuti di scarto passano prima di essere espulsi tramite le feci.

Tuttavia spesso, anzi quasi sempre, non c’è una completa evacuazione ma possiamo avere chili di rifiuti nel colon depositati per anni e spesso per tutta la vita se non si ripulisce. Quindi un colon intasato, pieno di scarti, tossine e muco, causa:
  • Aumento di peso
  • Mal di testa
  • Stanchezza
  • Mancanza di concentrazione
  • Intolleranze alimentari
  • Carenze nutritive 

Perché il colon non riesce ad evacuare completamente tutti gli scarti? Le ragioni sono diverse:
  • Consumo di cibi non salutari. Tutti i cibi contenenti zucchero, farine raffinate, latticini, fritture, cibi ricchi di conservanti ed additivi, non vengono digeriti correttamente e danneggiano le pareti intestinali a cui si attaccano.
  • Combinazioni di cibi errate. Cibi sani combinati tra loro in modo errato possono causare cattiva digestione e quindi fermentazione, putrefazione, infiammano l’intestino e non vengono espulsi correttamente. Puoi approfondire in La combinazione degli alimenti.
  • Masticazione corta. Masticare per molto tempo è la soluzione alla maggior parte dei problemi di salute perché ci permette di assimilare tutti i nutrienti e di rendere ogni cibo molto più digeribile ed eliminabile.
  • Posizione errata in bagno. La posizione seduta con le gambe a 90° non permette di svuotare tutto il colon quanto la posizione accovacciata. E’ possibile quindi modificare la prima posizione sul water con l’apparecchio descritto in questo articolo Ecco come liberare completamente l’intestino.
  • Mancanza di fibre. Le fibre, contenuti specialmente nei vegetali, danno volume alle feci e stimolano i movimenti peristaltici che portano all’evacuazione.
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mercoledì 10 agosto 2016

Olimpiadi Rio 2016, Kathleen Baker, nuotatrice americana, vince l'argento. La sua vittoria nonostante la lotta contro il morbo di Crohn


A 19 anni ha vinto la medaglia d'argento nei 100 metri di dorso femminile alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Ma questa non è l'unica vittoria dell'americana Kathleen Baker: la giovane è riuscita a raggiungere lo straordinario risultato nonostante la lunga battaglia, iniziata all'età di 14 anni, contro il morbo di Crohn, una malattia infiammatoria cronica dell'intestino che può colpire qualsiasi parte del tratto gastrointestinale e che causa una vasta gamma di sintomi, dalla perdita di peso ai forti dolori addominali. Nonostante tutte le difficoltà e la sofferenza, la Baker ha continuato a prepararsi e ad allenarsi costantemente per arrivare a realizzare il suo sogno: "Spero che la mia vittoria possa essere d'ispirazione a tanti", ha detto al termine della competizione.

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lunedì 8 agosto 2016

I 4 vantaggi del latte materno, renderebbe anche longevi

Allattamento influirebbe su stato del Dna proteggendolo

I bambini allattati al seno hanno un sistema immunitario più sano, un punteggio piu' alto del quoziente intellettivo e anche un rischio piu' basso di diventare obesi, ma ora una nuova ricerca rivela un altro sorprendente vantaggio: i telomeri (cioe' i tratti del DNA che ricoprono le estremità dei cromosomi e che proteggono i geni da eventuali danni) sono piu' lunghi. Che si tradurrebbe, secondo una prima interpretazione, in una speranza di vivere piu' a lungo. La lunghezza dei telomeri è infatti un forte fattore predittivo della longevità. Il nuovo studio, pubblicato su The American Journal of Clinical Nutrition, suggerisce la possibilita' che la lunghezza dei telomeri possa essere decisa nei primi anni di vita. I ricercatori, che hanno seguito un gruppo di bambini dalla nascita, hanno misurato i telomeri a 4 e 5 anni di età, e hanno scoperto che i bambini che hanno consumato solo latte materno per i primi quattro-sei settimane di vita avevano telomeri significativamente più lunghi. E' questa la dimostrazione che allattare significa rendere i bambini piu' sani, ha detto il dottor Alison M. Stuebe, un esperto di allattamento al seno, che è il direttore medico dei servizi di allattamento a UNC Health Care a Chapel Hill, non coinvolto nello studio ma che ne commenta i risultati sul sito del New York Times. I ricercatori pur dicendosi fiduciosi su questa interpretazione non escludano un altra relazione meno sensazionale ma comunque interessante. 

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venerdì 5 agosto 2016

IL PROSECCO FA BENE AL CUORE E AL CERVELLO

«Bevete il Prosecco, fa bene alla salute!»: è quanto evidenzia uno studio condotto in Gran Bretagna dalla Reading University secondo il quale i vini bianchi con bollicine favoriscono il benessere di cuore e cervello.

La ricerca, portata alla luce dall’azienda vitivinicola Battistella di Pianzano, afferma che il vino Prosecco è ricco di polifenoli, sostanze antiossidanti che permettono di diminuire l’ipertensione e proteggono il sistema cardiovascolare.  «Speriamo che “La notte della Ricerca” sia l’occasione per far parlare di questa importante scoperta» affermano i viticoltori della Casa spumantistica Battistella.

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giovedì 4 agosto 2016

L’ Aglio è uno dei più potenti rimedi naturali per l’Impotenza!


Fin dall’antichità l’uomo ha cercato di accentuare e potenziare la sua virilità ed in effetti esistono molti rimedi naturali efficaci per l’impotenza che agiscono come un viagra naturale nell’aiutare nella difficoltà di erezione ed eiaculazione precoce.
Uno di questi viagra naturali è proprio il comunissimo e semplicissimo aglio, presente in quasi tutte le cucine del mondo. E i riferimenti nella storia sono moltissimi dato che ha fatto da sempre parte della medicina popolare:
  • Erodoto afferma che i faraoni facevano consumare l’aglio agli schiavi impegnati nella costruzione delle piramidi in Egitto per rafforzarli ed irrobustirli;
  • Durante i primi giochi olimpici in Grecia veniva dato agli atleti come stimolante;
  • Plinio il Vecchio, nella Historia Naturalis, ne indica vari usi terapeutici curativi;
  • I legionari romani usavano l’aglio abitualmente come vermifugo e per combattere varie malattie infettive;
  • La medicina ayurvedica lo somministra come cura per le malattie infettive
  • La medicina moderna lo considera preventivo per alcune forme di cancro, come quello del colon.
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sabato 30 luglio 2016

L’oncologa Patrizia Paterlini: “Scopro i tumori prima che nascano”


Ha messo a punto un esame del sangue che individua le cellule malate con 4 o 5 anni di anticipo sulla normale diagnosi. Un test rivoluzionario per la lotta al cancro: «Perché il tempo, nella cura, fa la differenza»

Per passione, per testardaggine, ma non solo. «Da medico, non sono mai riuscita ad accettare che il cancro uccidesse un così grande numero di persone». Patrizia Paterlini Bréchot, oncologa, docente di Biologia cellulare e molecolare all’universtità Descartes di Parigi e direttore di un’équipe dell’Inserm (Institut national de la santé et de la recherche medicale), non ricorda una morte che le sia stata indifferente: «Ci sono sguardi di pazienti che ancora oggi non riesco a togliermi dalla testa».
È la ragione per cui, quasi 30 anni fa, ha deciso di diventare ricercatrice. Da allora questa emiliana adottata dalla Francia ha speso tutte le sue energie, la sua intelligenza e anche molto del denaro di famiglia nella guerra contro il cancro. Con un obiettivo: «Arrivare alla fine dell’esistenza e guardarmi allo specchio sapendo che sono riuscita a salvare tante vite». Obiettivo centrato, si direbbe. È frutto del suo lavoro il test Iset (Isolamento per dimensione delle cellule tumorali): una tecnica in grado di diagnosticare un tumore anche 4 o 5 anni prima che si manifesti e quindi di abbattere in modo significativo la mortalità.

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venerdì 29 luglio 2016

Allergia al Nichel – Ecco la cintura naturale senza fibbia

L’allergia al nichel impedisce di indossare cinture dato che la fibbia della cintura può scatenare prurito ed eruzione cutanea. Ecco la soluzione con questa cintura naturale anallergica senza fibbia

L’allergia al nichel si sviluppa quando alcune parti del corpo vengono a contatto con questo metallo presente in tantissimi oggetti che si utilizzano quotidianamente come: monete, gli orologi, braccialetti e collane, bottoni o il rivetto del jeans, la fibbia della cintura, il piercing e molte delle montature per gli occhiali, i cosmetici e determinati alimenti.

E’ definita anche come allergia da accumulo, perché si accumula nel corpo e basta una piccola quantità di nichel per scatenare una reazione allergica. Non esiste una vera e propria cura ufficiale per questa allergia, ma è bene limitare il più possibile l’ingerimento e il contatto ulteriore col nichel ed effettuare una purificazione dell’organismo.

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mercoledì 27 luglio 2016

L'alimento PEGGIORE Nr. 1 che ACCELERA l'invecchiamento (Attenzione: lo mangi ogni giorno!)

Anche tu mangi questo cibo che ALTERA i tuoi livelli di glicemia e invecchia le tue articolazioni e la pelle più velocemente? Alcuni sono anche ingannevolmente commercializzati come "cibi sani" dalle grandi industrie alimentari. Evita o riduci al minimo questo cibo e apparirai e ti sentirai 5-10 anni più giovane della tua età reale.


di Mike Geary - Specialista Qualificato della Nutrizione
& Catherine Ebeling - RN, BSN



A causa delle reazioni biochimiche che si verificano ogni giorno nel tuo corpo con ogni tipo di cibo che mangi, alcuni alimenti ti invecchiano PIÙ VELOCEMENTE, mentre altri alimenti ti aiutano a COMBATTERE l'invecchiamento.

Mangia i cibi sbagliati regolarmente, e potrai apparire e sentirti 10 anni PIÙ VECCHIO della tua età reale (non è divertente!)...ma se mangi i cibi giusti, nel corso del tempo potrai iniziare a sentirti e a sembrare 5-10 anni PIÙ GIOVANE della tua età reale.

Tre dei processi che avvengono all'interno del tuo corpo che hanno un FORTE impatto sul tuo grado di invecchiamento sono chiamati "glicazione", "infiammazione", e "ossidazione". Quando parliamo di invecchiamento, non stiamo parlando solo di rughe sulla pelle o quanto sono spessi i tuoi capelli... stiamo anche parlando di fattori che non si possono vedere, come, ad esempio, la funzione degli organi, e se le articolazioni si stanno degradando.

Sì, sono sicuro che sarai d'accordo, questo è molto più importante del tuo aspetto allo specchio (anche se ti mostreremo come migliorare ENTRAMBI gli aspetti!).

Il titolo di questo articolo ti può lasciare immaginare che ciò di cui vogliamo parlare sia lo zucchero o i grassi trans. Sì, questi sono nocivi, ma ora voglio parlare di un altro cibo che invecchia il corpo più velocemente del normale...ed è uno di cui non sospetteresti mai!

Quindi cerchiamo di correre ai ripari e ti farò vedere come il tuo grado di invecchiamento può essere collegato direttamente agli alimenti che mangi ogni giorno, e come proteggerti...

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lunedì 25 luglio 2016

7 alimenti che gonfiano pancia e stomaco


Quali sono gli alimenti che più di tutti gonfiano pancia e stomaco? Esistono determinati cibi in grado di provocare un gonfiore addominale dopo mangiato o, comunque, durante l’intero arco della giornata. In molti si domandano il perché della pancia gonfia: si sa, infatti, che l’addome è una parte del corpo che in molti sognano piatta e tonica. Le cause dietro questo spiacevole inconveniente possono essere imputabili ai pasti che consumiamo: il gonfiore può, infatti, derivare da un pranzo o una cena consumati troppo in fretta; quando si mangia troppo o, ancora, se si mangiano cibi sani, ma ricchi di fibre in grado di causare del gas nel tratto digestivo. Scopriamo, dunque, 7 degli alimenti che possono causare questa sensazione di disagio e come fare per porvi rimedio.
Cavoli di Bruxelles e broccoli sono alcune delle verdure crocifere che possano causare gas e gonfiore. Queste verdure sono ad alto contenuto di antiossidanti, vitamine e minerali, quindi è bene consumarli in ogni caso, facendo parte di una dieta sana. Di aiuto è, senza alcun dubbio, la cottura a vapore e iniziare con il consumo di piccole porzioni da aumentare nel tempo.
I legumi – come lenticchie e fagioli secchi – sono un altro dei cibi incriminati: ricchi di fibre e proprietà nutritive, non possono mancare da un’alimentazione sana. Cosa fare, quindi? Consumate piccole porzioni per fare abituare il vostro organismo con il tempo, oppure aiutatevi con un digestivo dopo averli mangiati.
I latticini – il latte, i formaggi e i prodotti lattiero-caseari, in generale – possono essere un problema per chi soffre di intolleranza al lattosio e non riesce a digerire bene gli alimenti che lo contengono. La soluzione è quella di optare per i molti prodotti alternativi, come il latte e i formaggi vegan.
Le bevande gassate sono una delle maggiori cause del gonfiore alla pancia. Come sgonfiare la pancia? La soluzione migliore sarebbe quella di evitare bibite e alcol, in modo tale da non incorrere in gonfiori spiacevoli.
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sabato 23 luglio 2016

Dagli scarti degli agrumi un’alternativa all’olio di palma. Allo studio l’uso del pastazzo per scopi alimentari

E se dai residui della spremitura industriale delle arance, il cosiddetto pastazzo fatto di bucce, semi e parte della polpa, si ottenesse un prodotto in grado di sostituire almeno in parte l’olio di palma usato nei prodotti da forno? È il progetto al quale sta lavorando un gruppo di ricercatori dell’Università di Catania, in collaborazione con aziende locali e con la società di consulenza per l’industria agrumaria Citrech.

«L’ambito più generale è quello della ricerca sui riutilizzi del pastazzo, fino a poco tempo fa considerato esclusivamente come rifiuto e ora invece riproposto come sottoprodotto di lavorazioni alimentari da destinare, se possibile, a nuova vita» spiega Salvo Barbagallo, professore di idraulica agraria e coordinatore del progetto relativo ai nuovi impieghi in ambito alimentare. In effetti nella sola Sicilia si producono ogni anno oltre 340 mila tonnellate di pastazzo, che costano alla filiera oltre 10 milioni di euro l’anno per lo smaltimento.

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Olio di palma, la lista delle merendine “senza”. I 70 prodotti che contengono solo burro, olio di girasole, di oliva, ecc…

 

 

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