Dieci anni e sei mesi alla
presidente del gruppo farmaceutico Lucia Aleotti, 7 e mezzo al fratello.
Ordinata confisca di un miliardo di euro in conti esteri. La difesa:
"ricorreremo un appello". Caduta l'accusa di truffa
di MASSIMO MUGNAINI
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I due fratelli Aleotti, entrambi condannati |
Condannati i vertici della casa
farmaceutica Menarini. La presidente Lucia Aleotti condannata a 10 anni e
sei mesi per riciclaggio da frode fiscale, 7 anni e mezzo al fratello,
Giovanni Aleotti, vipresidente, per gli stessi reati. Lucia Aleotti è
stata condannata anche per corruzione. Ordinata la confisca per un
miliardo di euro nei conti all'estero della famiglia. E' caduta invece
l'accusa di truffa. La più grande casa farmaceutica italiana, la
Menarini di Firenze, era infatti accusata di essere diventata tale
perpetrando per quasi trent'anni, dal 1984 al 2010, una colossale frode
ai danni del sistema sanitario nazionale. Usando società estere fittizie
per l'acquisto dei principi attivi dei farmaci, ne avrebbe aumentato il
prezzo finale grazie a una serie di false fatturazioni. Lo Stato,
rimborsando medicinali con prezzi gonfiati, ci avrebbe rimesso 860
milioni di euro. La famiglia Aleotti, proprietaria della Menarini, ci
avrebbe guadagnato oltre mezzo miliardo di euro: quei soldi sarebbero
stati riciclati all’estero insieme con altri proventi illeciti
accumulati grazie alla corruzione e a numerosi reati di frode fiscale,
per un totale di circa 1.2 miliardi di euro. Assolti tutti gli altri
imputati compreso la madre dei due fratelli, Massimiliana Landini. Gli
altri imputati assolti sono Giovanni Cresci, Licia Proietti e Sandro
Casini. Per alcuni capi di imputazione - tra cui la truffa - anche i due
fratelli Aleotti sono stati comunque assolti.
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