venerdì 23 settembre 2016
giovedì 22 settembre 2016
COLITE o SINDROME DELL'INTESTINO IRRITABILE: qual'è l'alimentazione più giusta?
Oggi vorrei parlarvi di un argomento del quale, ancora oggi, molti aspetti sono sconosciuti e in fase di ricerca: la SINDROME DELL'INTESTINO IRRITABILE (SII o IBS) anche nota come COLITE Spastica. Io stessa ne soffro, per cui vorrei poter condividere ciò che so anche con voi.
1 italiano su 10 ne soffre, benchè a mio avviso e sulla base della mia esperienza professionale, è una stima sottovalutata, poichè i casi ne sarebbero molti di più. A soffrirne maggiormente ne sono le donne, ma anche in questo caso sarebbe una sottostima (gli uomini affrontano più difficilmente il problema).
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1 italiano su 10 ne soffre, benchè a mio avviso e sulla base della mia esperienza professionale, è una stima sottovalutata, poichè i casi ne sarebbero molti di più. A soffrirne maggiormente ne sono le donne, ma anche in questo caso sarebbe una sottostima (gli uomini affrontano più difficilmente il problema).
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mercoledì 21 settembre 2016
Adesso è confermato scientificamente: pioggia e cielo grigio acuiscono i dolori cronici
Pioggia, cielo grigio e dolori: uno studio britannico dimostra infatti che esiste un nesso tra cattive condizioni climatiche e l’acuirsi del dolore in persone che soffrono di una qualche forma di dolore cronico (dolore che persiste nell’arco di almeno tre mesi, ad esempio una cefalea molto ricorrente).
Condotto presso la University of Manchester nell’ambito del progetto tuttora in corso intitolato ‘Cloudy with a Chance of Pain’, lo studio sarà presentato oggi al British Science Festival presso l’Università di Swansea.
Coordinata dall’epidemiologo Will Dixon, la ricerca ha coinvolto finora 9000 persone. I volontari hanno scaricato una app sul proprio smartphone che serviva loro per tenere un ‘diario digitale’ della loro condizione dolorosa, giorno per giorno. La app automaticamente teneva invece un diario delle condizioni meteorologiche della località di residenza del singolo volontario e incrociava i dati meteo giornalieri con quelli sull’intensità del suo dolore.
In questo modo i ricercatori hanno visto chiaramente che nei giorni piovosi o di cielo grigio il dolore di cui soffriva ciascun volontario si acuiva.
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Coordinata dall’epidemiologo Will Dixon, la ricerca ha coinvolto finora 9000 persone. I volontari hanno scaricato una app sul proprio smartphone che serviva loro per tenere un ‘diario digitale’ della loro condizione dolorosa, giorno per giorno. La app automaticamente teneva invece un diario delle condizioni meteorologiche della località di residenza del singolo volontario e incrociava i dati meteo giornalieri con quelli sull’intensità del suo dolore.
In questo modo i ricercatori hanno visto chiaramente che nei giorni piovosi o di cielo grigio il dolore di cui soffriva ciascun volontario si acuiva.
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martedì 20 settembre 2016
Bebe Vio posa per Anne Geddes per il vaccino contro la meningite
Protagonisti degli scatti sono atleti delle Paraolimpiadi e non
Protagonisti degli scatti di Anne Geddes sono atleti delle Paraolimpiadi e non, ritratti senza protesi, testimonial della campagna di Gsk Win for meningitis. Tra loro, ecco anche Bebe Vio, 19 anni, da Venezia, fresca campionessa paraolimpica di fioretto, colpita dalla malattia nel 2008 e costretta all'amputazione di gambe e avambracci. Saliva, starnuti, baci, scambio di posate, condivisione di alimenti: si trasmette cosi' la meningite batterica, malattia non frequente ma molto aggressiva, al punto che una persona su dieci, tra chi si ammala, muore, e tre riportano conseguenze permanenti. Evitarla e' possibile grazie ai vaccini e gli antibiotici servono per i casi di emergenza.
I BATTERI che provocano la meningite sono il meningococco, il pneumococco e l'emofilo. Albergano nelle alte vie respiratorie (naso e gola), spesso di portatori sani e asintomatici. La presenza non e' in se' indice di malattia e la trasmissione avviene da persona a persona attraverso secrezioni respiratorie, ma questi batteri fuori dell'organismo sopravvivono solo per pochi minuti. I SINTOMI sono inizialmente difficili da riconoscere e per questo spesso la diagnosi arriva tardi. Nelle prime 10 ore compare febbre e stato simil influenzale. Successivamente il mal di testa diventa forte, compare rigidita' muscolare e la febbre diventa alta. Dopo circa 20 ore si presentano sintomi gravi come perdita di conoscenza, convulsioni, macchie sul corpo.
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domenica 18 settembre 2016
La Respirazione del “pronto soccorso emotivo”
“E se l’amore fosse una respirazione bocca a bocca con l’universo, un rianimare qualcosa ed un essere rianimati?”
(Fabrizio Caramagna)
(Fabrizio Caramagna)
La corretta respirazione è fondamentale per una vita felice.
L'”arte del respiro” è uno strumento per ottenere un’esistenza equilibrata, sana e serena; può diventare una risposta efficace alle sfide della vita, allo stress, alla malattia e alla tensione.
Il respiro può diventare un medico per il nostro corpo e la nostra psiche.
Il respiro concentrato può cambiare il nostro umore e le nostre reazioni.
Un respiro profondo ha persino salvato delle vite in momenti di pericolo.
Il respiro consapevole ci rende forti e ci aiuta a superare le nostre debolezze.
Il respiro contiene un potere formidabile.
In questo senso, é come l’aria che ci circonda: non la vediamo, non possiamo stringerla fra le mani e quindi ci sembra che non sia nulla.
Perfino Aristotele pensava che essa fosse immateriale, dato che non può essere vista.
L’aria, tuttavia, sostiene gli uccelli che volano liberi nel cielo e perfino gli aeroplani, e ha la forza di creare terribili tempeste.
L'”arte del respiro” è uno strumento per ottenere un’esistenza equilibrata, sana e serena; può diventare una risposta efficace alle sfide della vita, allo stress, alla malattia e alla tensione.
Il respiro può diventare un medico per il nostro corpo e la nostra psiche.
Il respiro concentrato può cambiare il nostro umore e le nostre reazioni.
Un respiro profondo ha persino salvato delle vite in momenti di pericolo.
Il respiro consapevole ci rende forti e ci aiuta a superare le nostre debolezze.
Il respiro contiene un potere formidabile.
In questo senso, é come l’aria che ci circonda: non la vediamo, non possiamo stringerla fra le mani e quindi ci sembra che non sia nulla.
Perfino Aristotele pensava che essa fosse immateriale, dato che non può essere vista.
L’aria, tuttavia, sostiene gli uccelli che volano liberi nel cielo e perfino gli aeroplani, e ha la forza di creare terribili tempeste.
Il respiro è simile: sembra vuoto, ma contiene potere.
L’uso consapevole del respiro può portare alla guarigione fisica.
Il raggio d’azione del respiro, tuttavia, si estende anche ai livelli più sottili: può diventare una chiave per penetrare nel mondo spirituale.
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venerdì 16 settembre 2016
Lo zucchero danneggia il cuore e aumenta il colesterolo. Gli studi nascosti per 50 anni
Ricercatori della University of California hanno scoperto gli
studi nascosti per oltre 50 anni che dimostrano che è lo zucchero il
vero responsabile dei problemi cardiaci (colesterolo e danni al cuore). I
risultati vennero pilotati dalla Sugar Research Foundation per far
accusare i grassi ed aumentare il consumo di zucchero.
Decine di scienziati, negli anni 60, furono pagati dall’industria americana dello zucchero per nascondere il collegamento tra consumo di zucchero e problemi cardiaci e spostare così l’attenzione sui grassi saturi. A rivelarlo sono una serie di nuovi documenti scoperti recentemente da un ricercatore della University of California di San Francisco e pubblicati sul magazine Jama Internal Medicine. [1]
La verità che emerge è sconvolgente: la lobby dello zucchero avrebbe pilotato per più di cinquant’anni studi sul ruolo dell’alimentazione sui problemi cardiaci. “Sono stati in grado di sviare il dibattito sullo zucchero per decenni”, ha detto al New York Times, Stanton Glantz, professore di medicina e autore del paper uscito su Jama.
Nel 1954 il Presidente della Sugar Research Foundation,
Henry Hass, spiegava l’opportunità strategica per l’industria dello
zucchero di aumentare la quota di mercato dello zucchero stimolando i
cittadini ad avere una dieta a basso contenuto di grassi. Quello che è
sconcertante è che i ricercatori sono stati pagati per coprire i danni
dello zucchero sulle malattie cardiache ed incolpare i grassi saturi il
cui consumo è legato al livello di colesterolo. [2]
In realtà studi recenti dimostrano che i livelli di glicemia nel sangue sono un maggiore indicatore del rischio di malattie cardiache rispetto al livello di colesterolo. [3] Come abbiamo visto in articoli precedenti, il colesterolo è fondamentale per la formazione degli ormoni e viene usato per riparare i danni alle arterie prodotti dall’infiammazione indotta dallo zucchero, farine raffinati e oli di semi. [4]
Solo coloro che per motivi genetici hanno livelli di colesterolo alle
stelle (un fenomeno molto raro) dovrebbero usare i farmaci, altrimenti
basta lavorare sulla dieta. Le statine oggi comunemente usate per
abbassare i livelli di colesterolo in realtà aumentano il rischio di
malattie cardiache e danneggiano il cervello. [5] Tutti effetti
collaterali che potrebbero essere evitati dirigendosi verso una dieta
davvero vicina alla natura che evita questi cibi inventati.
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Decine di scienziati, negli anni 60, furono pagati dall’industria americana dello zucchero per nascondere il collegamento tra consumo di zucchero e problemi cardiaci e spostare così l’attenzione sui grassi saturi. A rivelarlo sono una serie di nuovi documenti scoperti recentemente da un ricercatore della University of California di San Francisco e pubblicati sul magazine Jama Internal Medicine. [1]
La verità che emerge è sconvolgente: la lobby dello zucchero avrebbe pilotato per più di cinquant’anni studi sul ruolo dell’alimentazione sui problemi cardiaci. “Sono stati in grado di sviare il dibattito sullo zucchero per decenni”, ha detto al New York Times, Stanton Glantz, professore di medicina e autore del paper uscito su Jama.
In realtà studi recenti dimostrano che i livelli di glicemia nel sangue sono un maggiore indicatore del rischio di malattie cardiache rispetto al livello di colesterolo. [3] Come abbiamo visto in articoli precedenti, il colesterolo è fondamentale per la formazione degli ormoni e viene usato per riparare i danni alle arterie prodotti dall’infiammazione indotta dallo zucchero, farine raffinati e oli di semi. [4]
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lunedì 12 settembre 2016
La dieta intestinale, ecco i cibi per dimagrire
Perdere peso senza neanche accorgersene è il sogno di
molte persone. Da tempo sto studiando alcuni modi per aiutarvi (e come
sapete io ho una ossessione per l’alimentazione), ma senza dubbio le
crescenti scoperte che da un paio di anni continuano a mettere l’intestino e la flora batterica
in primo piano sono utili a capire quanto avere un intestino che lavori
al meglio corrisponde ad avere un metabolismo più veloce, una
digestione più veloce e migliore, un sistema immunitario più efficiente,
maggiori risorse energetiche e persino sembrare più giovani. Tutto questo grazie al nostro intestino? Sì.
I nostri batteri buoni favoriscono il dimagrimento in una maniera
determinante per il nostro metabolismo. Il problema è che spesso
mangiamo e abusiamo di cibi e sostanze che uccidono questi batteri: di
conseguenza avvertiamo gonfiore, sovrappeso, ritenzione idrica,
affaticamento, ci sentiamo spompati e grassi.
Chi non capisce che la dieta dimagrante per eccellenza è una dieta intestinale tenderà a combattere per sempre contro i chili di troppo, indipendentemente da quanto mangia: al contrario, fare una dieta intestinale permette di perdere peso mettendo le calorie in secondo piano. Ho letto molte diete per la salute intestinale, ma la maggior parte di queste diete sono improponibili con il nostro stile di vita: dovremmo fermentare le verdure da soli, comprare cibi introvabili come il nattu, farci da soli alcuni prodotti da bere, abolire carne, carboidrati, glutine, zucchero in ogni forma secondo la maggior parte dei guru intestinali. Invece, ho confrontato le ricerche, e alla fine posso dirvi i principi di una sana dieta intestinale e cosa fa bene o male ai nostri batteri.
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Chi non capisce che la dieta dimagrante per eccellenza è una dieta intestinale tenderà a combattere per sempre contro i chili di troppo, indipendentemente da quanto mangia: al contrario, fare una dieta intestinale permette di perdere peso mettendo le calorie in secondo piano. Ho letto molte diete per la salute intestinale, ma la maggior parte di queste diete sono improponibili con il nostro stile di vita: dovremmo fermentare le verdure da soli, comprare cibi introvabili come il nattu, farci da soli alcuni prodotti da bere, abolire carne, carboidrati, glutine, zucchero in ogni forma secondo la maggior parte dei guru intestinali. Invece, ho confrontato le ricerche, e alla fine posso dirvi i principi di una sana dieta intestinale e cosa fa bene o male ai nostri batteri.
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sabato 10 settembre 2016
Batteri resistenti agli antibiotici nel 63% della carne di pollo, l’allarme di Altroconsumo (PETIZIONE)
Il problema dei batteri resistenti agli antibiotici parte dagli allevamenti e arriva nei nostri piatti. Altroconsumo ha individuato l’antibiotico resistenza in 25 campioni di carne di pollo su 40, il 63% del totale. I prodotti erano stati acquistati a Roma e a Milano.
Altroconsumo ha analizzato 40 petti di pollo e nella maggior parte dei casi ha trovato Escherichia coli
resistente agli antibiotici, farmaci troppo usati negli allevamenti. Il
rischio che gli antibiotici diventino inefficaci anche per l’uomo è
dietro l’angolo.
La carne di pollo che da alcuni è
considerata ‘più sana e magra’ rispetto alla carne rossa nasconde il
problema dei batteri resistenti agli antibiotici. E’ ormai noto che
negli allevamenti di polli vi sia un vero e proprio abuso nella somministrazione di farmaci e antibiotici. L’antibiotico-resistenza dei batteri ritrovati nella carne di pollo ne è la prova.
Secondo Altroconsumo se non si maneggia e non si cuoce bene la carne di pollo si rischia che i superbatteri
possano trasferire la propria resistenza anche ad altri microrganismi
presenti nel nostro corpo. L’antibiotico potrebbe non essere più
sufficiente per curarci, come ha sottolineato Altroconsumo.
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venerdì 9 settembre 2016
Firenze, maxi condanna per frode ai vertici dell'azienda Menarini
Dieci anni e sei mesi alla
presidente del gruppo farmaceutico Lucia Aleotti, 7 e mezzo al fratello.
Ordinata confisca di un miliardo di euro in conti esteri. La difesa:
"ricorreremo un appello". Caduta l'accusa di truffa
di MASSIMO MUGNAINII due fratelli Aleotti, entrambi condannati |
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giovedì 8 settembre 2016
Come dimagrire bevendo birra, la scoperta: “Ecco la dose che fa perdere peso e aiuta il cuore”
Come dimagrire bevendo birra? Secondo questi studi è possibile ma solo se assunta nella giusta quantità. Ecco la dose che fa perdere peso e aiuta (anche) il cuore, come riporta Sostenitori.info.
Come dimagrire bevendo birra?
Chiara, rossa o scura, industriale o artigianale, a bassa o alta gradazione alcolica: sono tantissime le tipologie di birra presenti sul mercato ed in grado di accontentare tutti i palati.
La birra è una bevanda antichissima. Nata infatti dalla fermentazione dei cereali, nell’Antico Egitto questa veniva somministrata fin dall’infanzia. Era considerata una vera e propria medicina.
Ancora oggi sono tanti gli studi condotti per valutare i suoi effetti benefici sulla salute.
Sembrerebbe infatti che un consumo moderato di birra abbia effetti benefici sul nostro organismo.
Riduce il rischio di problemi cardiovascolari, renali, di ipertensione, e favorisce i processi digestivi.
Inoltre grazie alla presenza dei flavonoidi contenuti nel luppolo, composti polifenolici ad attività antiossidante, la birra aiuta a contrastare i radicali liberi prevenendo i danni provocati dall’invecchiamento cellulare.
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venerdì 2 settembre 2016
Frutta secca: quale scegliere per migliorare i disturbi più comuni
Con il nome di frutta secca si fa riferimento ad una serie molto vasta di alimenti dagli eccezionali valori nutrizionali. Noci, nocciole, mandorle, pistacchi, ecc. sono ricchi di proprietà e benefici che possono essere sfruttati per contrastare diversi problemi di salute o prevenire la loro comparsa.
La frutta secca è un alimento completo
il cui consumo è raccomandato a chi segue una dieta sana. Tra i
vantaggi maggiori che offre c’è sicuramente la grande ricchezza di grassi vegetali buoni oltre che la presenza, in alcuni di questi frutti, di acido alfa-linolenico (Omega 3 ) benefico per la salute del cuore e per altre funzioni del nostro organismo.
Naturalmente tutti i vantaggi possono
essere sfruttati consumando frutta secca pura, evitando quindi prodotti
industriali in cui questi cibi sono addizionati con sale, zuccheri,
aromi, ecc. Un'ottima soluzione è quella di sgranocchiare la frutta
secca che preferite (variando) come spuntino di metà mattina o metà pomeriggio ma anche inserendola all’interno della vostra colazione.
Vediamo allora 10 situazioni e patologie in cui mangiare frutta secca può aiutare:
1) COLESTEROLO ALTO
Sicuramente le noci sono un frutto particolarmente benefico per la salute cardiovascolare e dunque anche per chi soffre di colesterolo alto. Contengono infatti acidi grassi essenziali che aiutano a controllare i livelli di grasso nel sangue. A questo scopo si consiglia un consumo giornaliero di noci pari a 50-60 grammi. Consigliato anche il consumo di nocciole, che abbassano i livelli di omocisteina (aminoacido che può danneggiare il rivestimento delle arterie) e le mandorle con la pelle (ricca in flavonoidi benefici per il cuore).
2) DIABETE
La frutta secca fornisce una grande
quantità e varietà di sali minerali tra cui magnesio, calcio, fosforo,
ferro, potassio, selenio. E’ in particolare il magnesio che si è dimostrato utile nei confronti del diabete in quanto combatte l’insulino resistenza e dunque previene la comparsa della malattia. Cosa mangiare allora? Soprattutto anacardi, mandorle e pinoli. Anche carenze di potassio possono favorire il rischio diabete, in questo senso molto utili risultano i pistacchi che ne contengono una quantità notevole.
Leggi anche: FRUTTA SECCA: LE 6 VARIANTI PIÙ NUTRIENTI
3) STITICHEZZA
Per risolvere il problema della stitichezza
si consiglia, oltre a bere molta acqua, di aumentare l’apporto di fibre
utili alla motilità intestinale. Invece delle classiche prugne potete
sperimentare l’effetto benefico dei pistacchi oppure delle noci di macadamia o ancora delle tradizionali noci.
Anche questi frutti infatti sono ricchi di fibre e, se consumati ogni
giorno, possono aiutare a ritrovare una certa regolarità.
4) SOVRAPPESO
Siamo abituati a pensare alla frutta
secca come qualcosa che fa ingrassare e dunque assolutamente da evitare
in caso si segua una dieta dimagrante. Non è affatto così, al contrario
alcuni tra questi frutti hanno dimostrato capacità di aiutare a mantenere il peso forma,
ovviamente consumati con moderazione e all’interno di una più generale
sana alimentazione. Si è visto che coloro che consumano spesso in
particolare noci, nocciole e mandorle hanno un minor
rischio di aumento di peso e di sviluppare obesità in futuro. Ciò
sarebbe dovuto al senso di sazietà che si ottiene grazie all’utilizzo di
frutta secca come spuntino o a colazione.
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Alzheimer, farmaco fa scomparire placche al cervello in un anno
Studio preliminare ma 'incoraggiante',rallenta declino cognitivo
Un farmaco, nei test preliminari sull'uomo, ha mostrato la capacità di diminuire la quantità di placche amiloidi, l'accumulo di proteine nel cervello cheè considerata la causa dell'Alzheimer. Lo afferma uno studio pubblicato sulla rivista Nature, secondo cui ci sarebbero nei pazienti anche segni di rallentamento del declino cognitivo.
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giovedì 1 settembre 2016
Saviano e web contro Fertility day, insulta chi non ha figli
Lorenzin, e' prevenzione non diciamo di fare piu' figli
C'è anche quello dello scrittore Roberto Saviano tra i migliaia di tweet che stanno criticando il 'Fertility Day', l'iniziativa del ministero della Salute per informare le donne sui problemi legati alla fertilità. L'hashtag è ormai top trend su Facebook, con molti commenti negativi soprattutto di donne.
"Il #fertilityday è un insulto a tutti - scrive lo scrittore, che fa anche una disamina molto critica dei manifesti pubblicati dal ministero -, a chi non riesce a procreare e a chi vorrebbe ma non ha lavoro. E il 22 mi rovinerà il compleanno".
Due le critiche principali alla campagna, che ha slogan come 'Sbrigati, non aspettare la cicogna' o 'La fertilità è un bene comune'. Da una parte si afferma che il problema principale che ostacola la maternità è di tipo economico, dall'altra si accusano gli slogan di colpevolizzare le donne che, per volontà o per altri problemi, non hanno fatto figli, una retorica che richiama secondo alcuni quella fascista. "In un Paese con il tasso di disoccupazione come quello italiano, dove chi ha talento, ambizioni e speranze emigra - scrive ad esempio Saviano - dove chi non ha la solidità economica di un famiglia che possa garantire studi e accesso alla professione, lascia il Paese, sembra una presa in giro".
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Fertility Day: da Usa a Gb, le campagne flop
Fertility Day, Lorenzin, rivedremo due cartoline
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Il falsi miti sulla zucca dalla dieta agli zuccheri e l'indice glicemico. Come usarla in cucina
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