sabato 6 febbraio 2021

Covid: volano i contagi in Alto Adige, +802

4 decessi e 16.143 persone in quarantena

(ANSA) - BOLZANO, 06 FEB - Volano i contagi e il numero delle persone in quarantena in Alto Adige, dove lunedì scatta un lockdown. Sono infatti 802 i nuovi casi, 4 i decessi e 16.143 persone in quarantena.


    I laboratori dell'Azienda sanitaria nelle ultime 24 ore hanno effettuato 2.973 tamponi pcr e registrati 389 nuovi casi positivi. Inoltre 413 test antigenici positivi su 6.377 effettuati.

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Covid Friuli, 309 contagi e 17 morti: bollettino

“Le maniglie e i corrimano del futuro possono abbattere la carica virale”

Vincenzo Auteliano, direttore tecnico della Kme: la multinazionale del rame realizza a Serravalle Scrivia la linea “SaCup”

SERRAVALLE SCRIVIA (AL) Maniglioni antipanico negli edifici pubblici, banchi scolastici, corrimano e maniglie presenti in aeroporti, stazioni e sui mezzi di trasporto pubblici e privati. Sono moltissimi gli oggetti con i quali ogni giorno entriamo in contatto e che si trasformano in un pericoloso veicolo di batteri, a maggior ragione in un periodo di emergenza pandemica come quello che stiamo vivendo ora.

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L’80% delle malattie infettive sono trasmesse attraverso le superfici. Virus e batteri, incluso il COVID-19, possono sopravvivere su acciaio inossidabile o plastica per giorni o addirittura settimane e, nelle abrasioni, anche su superfici disinfettate. Le infezioni sono un tema centrale nell’igiene degli ospedali e causano fino a 100.000 decessi all’anno nell’UE.


Rivoluzione hightech all'aeroporto di Milano Linate: 'tac' per bagagli e 'face boarding'
Rivoluzione anti covid all'aeroporto di Milano Linate: 'tac' per bagagli e 'rame antivirale'


Carenza di vitamina D: ecco perché è facile averla. Come diagnosticarla ed evitarla?

Vitamina-ormone, la vitamina D viene prodotta dalla nostra pelle quando ci esponiamo al sole. Ecco come sopperire ad eventuali, facili, carenze

Vitamina D: una vitamina diversa, molto particolare. “Io preferisco definirla un ormone“, chiarisce a Gazzetta Active il professor Andrea Giustina, primario di Endocrinologia all’Ospedale San Raffaele di Milano, ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo all’Università Vita-Salute San Raffaele e presidente della European Society of Endocrinology.

Perché questa vitamina, o meglio, questo ormone è così particolare?
“A differenza delle altre vitamine la fonte principale non è il cibo, bensì la luce solare. E infatti lo stile di vita attuale, che ci vede trascorrere sempre più tempo in luoghi chiusi, può portare a deficit di vitamina D che una alimentazione anche ricca di quelle che sono le fonti alimentari di questa vitamina non è in grado di sopperire”.

Quali sono i sintomi di una carenza di vitamina D?
“La vitamina D in sé quando è carente non dà segnali evidenti. Ma dal momento che la sua azione principale è l’assorbimento del calcio, in caso di carenze gravi si possono avere i sintomi tipici di una ipocalcemia, come formicolii e parestesie alle mani e ai piedi. Anche una propensione alle fratture può essere un segnale in questo senso, come pure l’astenia, la debolezza muscolare e la conseguente facilità alle cadute, poiché la vitamina D ha funzioni extrascheletriche, sul muscolo”.

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Gli amici delle ossa: calcio, vitamina D e proteine. Ecco gli alimenti più ricchi e come vanno cucinati


venerdì 5 febbraio 2021

C'è la prova: il clima più caldo ha innescato la pandemia da Covid-19 in Cina

Spiegano i ricercatori dell’Università di Cambridge: negli ultimi 100 anni l’innalzamento delle temperature globali ha portato a una esplosione di specie di pipistrelli nella provincia cinese dello Yunnan. L'area dalla quale, secondo gli studi genetici, si sarebbe originato il Sars Cov-2, passato probabilmente ai pangolini e poi agli esseri umani

Ora c'è la prova, o almeno un robusto studio scientifico che va in quella direzione: sarebbe stata l'emergenza climatica a innescare la pandemia da Covid-19. Che il diffondersi del Sars-Cov2, il Coronavirus responsabile della malattia, fosse in qualche modo collegato a un modello fallimentare di sfruttamento dell'ambiente, era già una ipotesi condivisa da scienziati ed economisti. Ma nel mirino erano state messe soprattutto le deforestazioni selvagge di alcune aree dell'Estremo oriente, che avrebbero alterato gli habitat e reso dunque possibile il contatto tra gli esseri umani e un virus normalmente ospitato da animali selvatici.


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Covid: 14.218 nuovi positivi, 377 morti nelle ultime 24 ore. 'Preoccupano le varianti'

Rezza: 'Situazione non è confortante, troppi morti. Fare presto a vaccinare'

La situazione sembra stabile in questo momento, con 14mila nuovi positivi oggi e con un numero di decessi che resta elevato e questo rappresenta un vero problema. Quindi la situazione non è particolarmente confortante anche se le misure prese fanno sì che quanto meno teniamo stabile il numero delle nuove infezioni". Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della salute Gianni Rezza alla conferenza stampa sul monitoraggio settimanale.

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Coronavirus: Cina annuncia indagine sulla morte del medico eroe di Wuhan

Depurare il corpo appena svegli, 5 rimedi naturali da provare


Tutti abbiamo bisogno di depurarci. Per sgonfiarci, per ripulire il nostro corpo, ma anche solo per farci una coccola mattutina. La depurazione del corpo va fatta al mattino: dopo il riposo notturno abbiamo accumulato scorie che dobbiamo eliminare per sentirci meglio. E anche per evitare che i tessuti diventino un ambiente tossico per le cellule. Depurando il nostro corpo di mattina puliremo e attiveremo anche l’intestino. Ma come facciamo a depurarci? Cosa dobbiamo bere al risveglio per ripulire il nostro corpo?

Ci sono varie cose che fanno bene e che ripuliscono il corpo. Innanzitutto un rimedio potentissimo per depurare il corpo appena svegli è un bel bicchiere di acqua tiepida. Va bevuto a digiuno appena ci si sveglia. Ma che poteri ha l’acqua tiepida? Bevuta a digiuno pulisce le pareti gastriche e mette l’intestino in funzione in modo dolce. Attiva i reni e stimola il transito intestinale, favorendo l’assimilazione dei nutrienti che verranno assunti con la colazione.

Altra bevanda che depura il corpo e andrebbe bevuta ogni mattina a digiuno per disintossicare il corpo è l’acqua e limone. Il limone ha un alto potere disintossicante sul corpo, depura il fegato e rafforza il sistema immunitario. Non solo: è ricco di vitamine e sali minerali e regolarizza il ph dell’organismo. Tra l’altro l’acqua e limone appena svegli è anche molto piacevole. Ma non è tutto. Anche l’acqua e miele è un ottimo rimedio per depurarsi.

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Covid: Nas sequestrano 24.000 farmaci dall'Africa e oscurano 11 siti di vendita on line

Speranza, alta l'attenzione sulla sicurezza dei medicinali

Circa 23.500 pillole e 180 confezioni di flaconi, per un valore di 80 mila euro, di farmaci tra antibiotici, antinfiammatori e antifebbrili provenienti dall'Africa e utilizzati anche per il Covid-19 sono stati sequestrati dai Nas all'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Trasportati clandestinamente all'interno dei bagagli di un cittadino africano, i medicinali erano sprovvisti di certificazione medico sanitaria, delle prescritte autorizzazioni ministeriali e in alcuni casi anche privi dell'indicazione dei principi attivi e della loro origine, quindi potenzialmente pericolosi per la salute. 

Oscurati anche 11 siti sui quali venivano effettuate la pubblicità e l'offerta in vendita, anche in lingua italiana, di di medicinali che in questi mesi sono stati a vario titolo collegati all'emergenza pandemica da Covid 19.

Oltre a una serie di farmaci soggetti a obbligo di prescrizione e vendibili solo in farmacia, i carabinieri hanno individuato l'offerta di vendita di medicinali soggetti a particolari restrizioni d'uso e specifiche indicazioni d'impiego in relazione all'infezione da Sarscov-2, tra cui gli antimalarici clorochina e idrossiclorochina. 

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giovedì 4 febbraio 2021

Coronavirus, il bollettino di oggi 4 febbraio: 13.659 nuovi casi e 422 morti

Ieri erano stati 13.189 i nuovi casi e 476 i morti

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 13.659 nuovi casi e 422 vittime. Con i morti di oggi nel nostro Paese è stata superata la soglia delle 90 mila vittime ufficiali per il Covid-19: il totale è di 90.241.

Sono 306 i medici morti finora

Hanno raggiunto il numero di 306 i medici morti a causa della pandemia da Covid-19. Lo comunica la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo). L'ultima vittima, dall'inizio della pandemia, è la dottoressa Maria Giuseppa Giammalva, medico di Medicina generale di Palermo.

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Coronavirus, gli anticorpi monoclonali usati allo Spallanzani: "Buoni risultati su positivi a lungo termine"


Covid: anticorpi durano 6 mesi nella maggior parte dei guariti

Studio Gb su 1700 persone

In circa l'88% delle persone guarite dal Covid-19, gli anticorpi nel sangue rimangono per 6 mesi. Lo indica lo studio condotto dalla biobanca britannica Uk Biobank, una delle più grandi al mondo per gli studi sul Covid, che ha analizzato i campioni biologici di quasi 1700 persone, come segnala la Bbc.

La Uk Biobank raccoglie sangue, urina, campioni di saliva, dati genetici e esami di cuore e cervello di circa mezzo milione di persone, che hanno acconsentito a far analizzare le loro informazioni per aiutare la ricerca medica.

Quasi 20.000 di questi volontari hanno fornito un campione di sangue ogni mese tra il 27 maggio e 4 dicembre scorso. Di questi, 1699 sono risultati positivi agli anticorpi al SarsCov2 in questo periodo, indicando un'infezione passata. Molti di loro erano già risultati positivi al coronavirus nel primo mese dello studio, suggerendo quindi che il contagio fosse avvenuto nella prima ondata pandemica. Sei mesi dopo, è così emerso che l'88% di loro aveva ancora gli anticorpi al virus rilevabili nel sangue, confermando così quando osservato in studi più piccoli condotti sugli operatori sanitari.

E' inoltre possibile che alcuni o tutti quelli di quel 12%, i cui test da positivi sono diventati negativi, abbiano comunque mantenuto una qualche protezione contro una successiva infezione, anche se la loro quantità di anticorpi era troppo bassa per essere rilevata.

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mercoledì 3 febbraio 2021

Covid: i contagi schizzano a 13.189, i morti sono 476. A Varese primo caso di variante sudafricana in Italia

Sono stati 279.307 i test (tamponi molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore

Nelle ultime 24 ore sono stati 13.189 i test positivi al coronavirus registrati in Italia. Lo rende noto il ministero della Salute.

Martedì i test positivi erano stati 9.660. Le vittime sono 476 (martedì erano state 499).

Sono 279.307 i test (tamponi molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia (35 mila più di ieri), con un tasso di positività del 4,7% (il giorno prima era stato del 3,9%, l'incremento è dello 0,8%).

Le persone ricoverate in terapia intensiva in Italia sono 2.145 e sono 69 in meno rispetto alle 24 ore precedenti, nel saldo tra ingressi e uscite; gli ingressi giornalieri sono 133. I ricoverati con sintomi sono invece 20.071, quindi 246 in meno di ieri.

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Covid, mantenere una bocca sana protegge dalle forme più gravi

In chi ha le gengive infiammate il rischio di morte è 9 volte maggiore

Avere una bocca sana potrebbe proteggere dalle forme più gravi di Covid-19. In chi soffre di un'infiammazione gengivale severa, infatti, la probabilità di decesso è quasi 9 volte più alta rispetto a chi ha la bocca sana, il rischio di ricorrere a ventilazione assistita è 4,5 volte maggiore e di 3,5 volte più alto quello di finire in terapia intensiva.

A dimostrarlo è uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Periodontology, che suggerisce come la prevenzione e la cura delle malattie gengivali riduca il pericolo di complicanze in chi viene contagiato da Sars-CoV-2.
    Lo studio, condotto in Qatar, ha coinvolto 568 pazienti con diagnosi di Covid-19 fra febbraio e luglio 2020, per i quali era disponibile la cartella clinica integrata medica e odontoiatrica. Ne è emerso che chi aveva le gengive infiammate non era più a rischio di contagio ma, una volta contratta l'infezione aveva conseguenze più gravi. "Fra i 40 pazienti che hanno avuto complicazioni, ben l'80% aveva la parodontite - spiega Luca Landi, presidente della Società Italiana Parodontologia e Implantologia (SIdP) - e la probabilità di una qualsiasi complicazione da Covid-19 è risultata 3,7 volte più alta in chi aveva le gengive infiammate, con un effetto molto evidente sui decessi, di quasi 9 volte più probabili. Questo rischio è stato confermato anche dopo escluso altri fattori, come età, diabete e fumo".

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Fumo e batteri nemici delle gengive


Covid, terapie intensive ancora sotto pressione: ecco dove

In 8 regioni e province autonome italiane. La percentuale più alta si registra in Umbria

(Adnkronos)

Nonostante i valori medi nazionali vadano migliorando, i reparti di terapia intensiva sono ancora sotto pressione in 8 regioni e province autonome italiane, dove superano la soglia critica, fissata al 30% dal ministero della Salute, dei pazienti Covid-19 ricoverati rispetto ai posti letto disponibili. La percentuale più alta si registra in Umbria con il 45%, seguita dalla Provincia autonoma di Trento con il 39% e dalla Puglia (37%), a fronte di una media nazionale che sta registrando un costante calo ed è stabile da 4 giorni sul 26%. E' quanto emerge dai dati dell'Agenzia per i servizi sanitari (Agenas), aggiornati a ieri sera.

Le altre regioni che 'sforano' il 30% dei posti Covid nelle terapie intensive sono il Friuli Venezia Giulia (35%), la Provincia autonoma di Bolzano con il 34%, Lazio, Lombardia e Marche al 31%.

Fonte


Aifa: "AstraZeneca preferibile fra under55 sani, più dati sugli anziani"

Speranza in pressing per accelerare sui monoclonali

"A seguito delle numerose interpretazioni di stampa delle ultime ore, AIFA precisa che la posizione della Commissione tecnico scientifica è rimasta invariata rispetto a quella espressa nella riunione del 30 gennaio. In attesa di ulteriori studi, l'indicazione per il vaccino AstraZeneca resta preferenzialmente per la popolazione tra i 18 e 55 anni e senza patologie gravi, per la quale sono disponibili dati più solidi".

Lo precisa in una nota l'Agenzia italiana del farmaco. "Si attendono - rileva - maggiori evidenze sul rapporto beneficio/rischio del vaccino prima di suggerirne la somministrazione nei soggetti di età più avanzata".

Il ministro della Salute Roberto Speranza - secondo quanto apprende l'Ansa - sarebbe in 'pressing' sull'Aifa per accelerare il via libera agli anticorpi monoclonali. Un pressing che sarebbe già in atto da tempo e che ultimamente è stato supportato da nuovi studi. L'agenzia per il farmaco ha pubblicato il 22 gennaio scorso il bando per lo studio clinico sugli anticorpi monoclonali contro il Covid-19 e proprio ieri il Presidente Palu li ha definiti "salvavita". "Sulla loro efficacia - ha detto - ci sono fior di studi e nessuna controindicazione". Intanto recentemente la Germania ha dato il suo primo ok alla cura.

Il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia ha convocato per mercoledì 3 febbraio il vertice con le Regioni per fare il punto sul nuovo piano dei vaccini alla luce dei tagli annunciati dalle case farmaceutiche e del via libera al vaccino di Astrazeneca. All'incontro, in programma alle 17,30, saranno presenti anche il ministro della Salute Roberto Speranza e il Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri.

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Ecco come Arcuri si difende sugli acquisti di siringhe deluxe

Arcuri ha tre diversi documenti (due di Pfizer ed uno di Aifa) per dimostrare che ha acquistato le siringhe luer lock in base a indicazioni fornite dalla casa farmaceutica e dall’Agenzia italiana del farmaco. Che cosa ha svelato il quotidiano Repubblica

Le siringhe luer lock, più costose e più difficili da reperire, non sono un capriccio di Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’emergenza da Covid-19. È per dimostrarlo, scrive Repubblica, Arcuri ha ben tre diverse carte da calare: tre diversi documenti, due mail e una circolare dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco.

Basteranno a convincere la Corte dei Conti che il Commissario straordinario non ha sperperato denaro pubblico? Andiamo per gradi.

PFIZER CONSIGLIA LE LUER LOCK

A parlare di siringhe luer lock per la vaccinazione anti Covid-19 è Pfizer, la casa farmaceutica che in collaborazione con la tedesca BionTech ha messo a punto il primo vaccino contro il Sars-Cov-2.

In un allegato ad una mail inviata ad Arcuri il 23 ottobre scorso da Pfizer, scrive Repubblica, viene descritta tutta la procedura di inoculazione del vaccino. A pagina 17 del report, gli addetti ai lavori di Pfizer consigliano espressamente di usare le “1 ml luer lock syringes”, siringhe di precisione adatte per fare l’iniezione intramuscolo.

LE FAQ DI PFIZER

Non solo. A ribadire la necessità di utilizzare le siringhe luer lock è sempre Pfizer in un elenco delle Faq. Si legge che per ogni fiala “sono necessarie cinque siringhe modello luer lock”. Solo a gennaio, dopo l’inizio delle vaccinazioni, è stato ufficializzata la possibilità di estrarre sei dosi e non cinque.

LE INDICAZIONI DI PFIZER PER IL CANADA

Che Pfizer consigliasse queste siringhe per l’inoculazione del vaccino si intuisce anche dal documento di inoculazione redatto da Governo del Canada su indicazioni inviate da Pfizer-Biontech.

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L’indagine della Corte dei conti sulle siringhe di Arcuri? Parte da un esposto dell’ex europarlamentare Rivellini. Aifa: “Le luer lock sono le più sicure”


martedì 2 febbraio 2021

Olfatto colpito da Covid, caramelle per testarlo

Progetto Ohio State University, per notare differenze

(ANSA) - ROMA, 02 FEB - Utilizzare le caramelle per scoprire se vi è perdita di olfatto e gusto legata a Covid-19. Questo il metodo, semplice e relativamente a basso costo, proposto dai ricercatori della Ohio State University, che hanno ricevuto 305mila dollari di finanziamenti dal National Institutes of Health con l'obiettivo di sviluppare strategie facili da implementare in grado di identificare le persone potenzialmente infette da SARS-CoV-2.


    Mentre sintomi come febbre, brividi, tosse e dolori muscolari variano ampiamente tra i pazienti Covid-19, si stima che l'86% delle persone che risultano positive al test riferisce una perdita dell'olfatto, "il che lo rende un predittore molto migliore, specialmente se si tratta di una perdita improvvisa" evidenzia uno degli studiosi che guideranno il progetto, il professor Christopher Simons.
    Saranno prodotti otto gusti di caramelle dure di colore uniforme per testare l'efficacia del metodo. "Chiedere alle persone di identificare i sapori annusando e assaggiando le caramelle consente una valutazione sofisticata della funzione di due percorsi - attraverso il naso e la parte posteriore della gola - con cui il nostro olfatto aiuta a dirci cosa stiamo mangiando" specifica Simons.
    Inoltre, è difficile resistere all'idea dei dolci come strumento di screening scientifico. "A chi non piacciono le caramelle? È uno stimolo ideale perché perché funzioni", prosegue lo studioso.

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Covid Italia, oggi 9.660 contagi e 499 morti

In totale 89.344 vittime nell'emergenza

(Adnkronos)

Sono 9.660 i contagi da coronavirus in Italia resi noti oggi, 2 febbraio, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile pubblicato dal ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 499 morti che portano il totale a 89.344 dall'inizio dell'emergenza legata all'epidemia di covid-19.

I dati regione per regione:

Veneto - Sono 621 i nuovi contagi di Coronavirus in Veneto secondo il bollettino di oggi, 2 febbraio. Si registrano altri 76 morti, come reso noto dal presidente della Regione Luca Zaia.

Toscana - Sono 399 i nuovi contagi di Coronavirus in Toscana secondo il bollettino di oggi, 2 febbraio, anticipato dal presidente della regione Eugenio Giani. "I nuovi casi registrati in Toscana sono 399 su 14.920 test di cui 7.773 tamponi molecolari e 7.147 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 2,67% (6,7% sulle prime diagnosi)", annuncia Giani in un post su Facebook.

Marche - Sono 399 i nuovi contagi di Coronavirus in Toscana secondo il bollettino di oggi, 2 febbraio, anticipato dal presidente della regione Eugenio Giani. "I nuovi casi registrati in Toscana sono 399 su 14.920 test di cui 7.773 tamponi molecolari e 7.147 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 2,67% (6,7% sulle prime diagnosi)", annuncia Giani in un post su Facebook.

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Ue: 'Avremo dosi per centrare target 70% immunizzati in estate'



lunedì 1 febbraio 2021

Covid: i nuovi casi sono 7.925 in 24 ore, 329 le vittime. Il tasso di positività sale al 5,6%

Con oltre 70 mila tamponi in meno. +37 terapie intensive, +164 ricoveri

Nelle ultime 24 ore sono stati 7.925 i test positivi al coronavirus registrati in Italia, con 329 vittime. Lo rende noto il ministero della Salute.

Ieri i test positivi erano stati 11.252, i morti 237. Le persone ricoverate in terapia intensiva in Italia sono 2.252, quindi 37 in più rispetto a ieri, nel saldo tra ingressi e uscite; gli ingressi giornalieri sono 145. I ricoverati con sintomi sono invece 20.260, quindi 164 in più di ieri.

Sono stati 142.419 i test (tamponi molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, con un tasso di positività del 5,6% (ieri 5,27%). Ieri i test erano stati 213.364, oltre 70 mila in più.

Allarme varianti, 'proteggere anche i vaccinati ed i guariti' - Dare priorità alla ricerca e alla gestione dei contatti di casi COVID-19 sospetti/confermati da variante e identificare tempestivamente sia i contatti ad alto rischio (contatti stretti) che quelli a basso rischio. E' quanto prevede la nuova circolare del ministero della Salute sulla diffusione delle varianti di SarsCov2. Si indica inoltre di eseguire un test molecolare ai contatti (ad alto e basso rischio) il prima possibile dopo l'identificazione e al 14° giorno di quarantena, per un ulteriore rintraccio di contatti, "considerando la maggiore trasmissibilità delle varianti", e di "non interrompere la quarantena al decimo giorno".

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Covid, al Policlinico di Bari il pasticcio dei test sugli anticorpi: medici e operatori vaccinati non risultano immunizzati anche se lo sono


Dal ribelle al realista,16 tipi di personalità Covid


CORONAVIRUS: la VARIANTE INGLESE contagia anche chi indossa la MASCHERINA CHIRURGICA, i MEDICI lanciano l'ALLARME

Stanno continuamente emergendo nuove paure legate al moltiplicarsi delle varianti del coronavirus. Finora non ci sono prove scientifiche che il Sars-CoV-2, mutando, sia diventato più letale, ma è certo che sia diventato più resistente e contagioso: lo dimostrano, per esempio, i casi della variante sudafricana e di quella inglese.


In Europa e in Italia la variante britannica del COVID-19 ha già iniziato a diffondersi ed è questa una delle spiegazioni del boom di contagi che si è verificato durante la seconda ondata, che hanno interessato anche Paesi, come la Germania, che all’inizio della pandemia avevano fronteggiato in maniera ottimale l’emergenza. Mutando il virus è diventato soprattutto molto più resistente ai dispositivi di protezione individuale, tra cui le mascherine.

E proprio in relazione a ciò viene lanciato un allarme: molti ministeri esteri hanno abolito l’utilizzo di mascherine che garantiscono un filtraggio inferiore al 90%. Di quali parliamo? Quelle artigianali in stoffa, le quali garantiscono un filtraggio pari solo al 70% delle particelle di tre micrometri.
Le uniche mascherine che si raccomandano di fronte alle varianti del virus sono quelle chirurgiche e le FFP2. Di fronte alle varianti del virus, dunque, è bene utilizzare almeno una chirurgica.

I medici, si legge sul quotidiano Repubblica, addirittura sconsigliano di utilizzare anche quella chirurgica in quanto la variante inglese potrebbe "bucarla", diffondendo comunque il virus. E' dunque fortemente raccomandato di utilizzare le FFP2, più performanti contro queste ultime mutazioni.

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Covid: Iss, nella seconda ondata più morti che nella prima, oltre 50mila morti

La maggior parte in Lombardia. L'età media 81 anni

Con la seconda ondata di Covid, da ottobre a oggi sono stati quasi 50.000 (49.274) i morti di Covid-19 in Italia, sul totale di oltre 85.000 (85.389) registrati a partire dal gennaio scorso.
Lo indica il rapporto pubblicato sul sito EpiCentro dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e basato sui dati, aggiornati al 27 gennaio, riportati dalla Sorveglianza Integrata Covid-19 coordinata dallo stesso istituto.

I circa 50.000 decessi, si legge nel rapporto, sono avvenuti nella seconda ondata iniziata nell'ottobre 2020 e ancora in corso.

Nella prima ondata (marzo-maggio 2020) i decessi per Covid-19 sono stati 34.278 e 1.837 nella fase di bassa incidenza (giugno-settembre 2020).

Il rapporto indica inoltre che l'età media dei pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 è 81 anni e sono complessivamente 941 (pari all'1% dei decessi registrati dal marzo 2020) i pazienti deceduti di età inferiore a 50 anni.

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Covid Usa, l'allarme: variante Gb colpirà come uragano


domenica 31 gennaio 2021

Alta protezione e qualità. Le nuove mascherine made in Veneto

Prodotte da Grafica Veneta a Trebaseleghe, nel Padovano. Sono mascherine chirurgiche con il livello più alto di protezione

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Quanti lunghi per la maratona e di quanti km? Dalla teoria alla pratica

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