giovedì 20 gennaio 2011

L'obesità è una questione di testa troppo cibo "restringe" il cervello

Secondo uno studio pubblicato su Brain Research i chili di troppo compromettono le funzioni cognitive e innescano un "malfunzionamento" che porta le persone a mangiare sempre di più nel tempo. Una conferma alla teoria dell'obesità: tanto più aumenta la quantità di cibo ingerito tanto più si indebolisce la risposta dei ricettori del piacere e cresce la voglia di sedersi a tavola

di ADELE SARNO



"Mens sana in corpore sano" dicevano i latini. Una nuova conferma all'antico proverbio arriva dagli Stati Uniti. Una ricerca pubblicata su Brain Research 1 rileva che i chili di troppo incidono negativamente sulle dimensioni del cervello, alterando il funzionamento di quelle zone che "governano" il comportamento alimentare. Secondo gli studiosi della New York University School of Medicine (Usa), l'obesità oltre ad essere legata a un aumento del rischio di diabete di tipo 2, una malattia che già di per sé compromette le funzioni cognitive, determina anche un "malfunzionamento" che potrebbe portare le persone a mangiare sempre di più nel tempo.


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lunedì 17 gennaio 2011

Pro e contro della liquirizia

Conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà edulcoranti, di 50 volte superiori allo zucchero, la sua componente più utilizzata è la radice, da cui si ricava un estratto impiegato per farne caramelle, tisane, infusi o liquori ma la liquirizia si può consumare anche grezza, sotto forma di bastoncini, quelli spesso adottati come sostituto della sigaretta.
Il suo successo è dovuto, tra l’altro, alle molteplici e note proprietà curative: digestive e antinfiammatorie gastriche, dissetanti, emollienti, espettoranti e sedative della tosse, solo per fare qualche esempio. L’abuso però, che ha spesso inizio proprio dopo la scoperta dei benefici, si ha quando se ne aumenta progressivamente il consumo, confidando ingenuamente nell’assoluta innocuità. Eccedere con la liquirizia significa invece esporsi ad un innalzamento della pressione, a causa della ritenzione idrica, ad affaticabilità ...


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venerdì 14 gennaio 2011

Stare troppo seduti fa male soprattutto al cuore

Uno studio dello University College London ha calcolato che trascorrere ogni giorno 4 ore davanti al piccolo schermo provoca un generico incremento delle malattie mortali pari al 48% e fa salire del 125% il rischio di morire per malattie cardiache. Le perplessità di Camici

di SARA FICOCELLI


 
ROMA - Non importa se andate in palestra tutti i giorni, se non fumate e siete astemi: la vera nemica del vostro cuore è la televisione, se passate quattro ore al giorno davanti al piccolo schermo. In presenza di una simile abitudine, infatti, il rischio di attacchi cardiaci e malattie cardiovascolari aumenta in maniera esponenziale. A dirlo è uno studio dello University College London, secondo cui trascorrere molto tempo davanti al televisore provoca un generico incremento delle malattie mortali pari al 48%, mentre fa aumentare del 125% il rischio di morire per patologie cardiache. La tesi, pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology, è il frutto di uno studio su 4.512 persone seguite per 4 anni, durante i quali 325 sono morte e 215 hanno avuto almeno una malattia cardiovascolare.

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lunedì 10 gennaio 2011

Allarme diossina, Fazio assicura "Nessun rischio per l'Italia"

Il ministro della Salute sulla contaminazione di alimenti tedeschi: "Uova importate anche da noi, ma in quantità limitata. E grazie all'etichettatura è possibile rintracciarle". Prevista una serie di incontri tecnici a livello Ue

ROMA - Di fronte all'emergenza degli alimenti contaminati alla diossina 1 che sta dilagando in Germania, il ministro della Salute Ferruccio Fazio assicura che l'Italia non corre rischi: il nostro Paese ha importato dalla Germania "una quantità di uova limitate ma grazie all'etichettatura è possibile rintracciarle guardando il marchio di produzione e provenienza". E le uova italiane, che sono marchiate e tracciabili, "sono garanzia di sicurezza anche in Germania".

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sabato 8 gennaio 2011

Calvizie, speranze per la cura tutto dipende dalle staminali "dormienti"

Uno studio sul Journal of Clinical Investigation svela il segreto dell'alopecia androgenetica, la forma più comune di perdita dei capelli. Dipende da un problema di attivazione delle cellule staminali presenti nei follicoli piliferi che, restando "spente", non riescono a fabbricare il capello



ROMA - Svelato il segreto della calvizie. La colpa sarebbe tutta di un difetto nel funzionamento delle cellule del follicolo pilifero. In particolare, secondo uno studio americano pubblicato sul Journal of Clinical Investigation 1, in chi è affetto da alopecia androgenetica, ossia dalla forma più diffusa di calvizie, le cellule staminali dei follicoli sparsi sul capo,  invece che essere operative, sono come spente, "addormentate". Secondo i ricercatori dell'Università della Pennsylvania di Philadelphia, non è una questione di numeri, ma di attività: all'interno dei  follicoli "inattivi" le cellule staminali non riescono a trasformarsi in cellule più mature, le cosiddette progenitrici.

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giovedì 6 gennaio 2011

La dieta dopo le feste 5 pasti light al giorno

Tornare in forma


Il regime alimentare per riprendersi dai bagordi di cenoni e brindisi: addio a 2,5-3 chili in un mese

 

Era buono il cotechino, vero? E il pandoro? Mica male pure il torrone... Insomma, ci risiamo: feste e cenoni hanno lasciato in eredità dei bei ricordi e qualche chilo in più. Che adesso vanno buttati giù con una dieta povera di grassi e zuccheri per perdere 2,5-3 chili nel giro di un mese.
Un regime che prevede cinque pasti equilibrati al giorno, per far sì che il metabolismo sia sempre attivo e per non arrivare mai troppo affamati, a pranzo e a cena, spiega Stefania Setti, medico nutrizionista delle cliniche Humanitas Gavazzeni di Bergamo. Ecco uno schema indicativo indicato a chi è in buona salute (foto Fabbri). 

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domenica 2 gennaio 2011

I medici contro le diete-bufala dei vip "I fan inconsapevoli le prime vittime"

L'allarme dell'associazione "Sense about science" che si batte contro le flase credenze scientifiche e ora accusa i "suggerimenti" per dimagrire dati da personaggi famosi. Si va dai bibitoni di Olivia Newton-John alle bevande a base di succo d'acero e alternate al digiuno proposte da Naomi Campbell e Demi Moore

dal nostro inviato ALBERTO MATTONE

LONDRA - La dieta a base di digiuno, succo d'acero, pepe e limone, che piace tanto a Naomi Campbell e a Demi Moore. Il carboncino purificatore spruzzato sulle pietanze dalla pop star Sarah Harding. Le piante "salvifiche" del Sudamerica di Olivia Newton-John, oppure il famoso Power Balance, il braccialetto "forza ed equilibrio" diventato oggetto di culto planetario grazie a David Beckham e a Kate Middleton. I rimedi "miracolosi" proposti dai vip, però, fanno pochi prodigi. E, a volte, mettono anche a rischio la salute dei fan inconsapevoli.


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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...