I consigli degli esperti per affrontare le temperature bollenti di
questi giorni in un vademecum. Le regole per proteggersi e proteggere
anziani e bambini
ROMA - I ventilatori
danno solo una sensazione fittizia di benessere quando fa molto caldo:
si limitano a smuovere aria calda, causano disidratazione e incentivano
la sudorazione: molto meglio, per affrontare questa ondata di afa, il
condizionatore. E' questo uno dei consigli del ministero della Salute,
che ha pubblicato un vademecum per
migliorare il microclima delle abitazioni durante l'estate. "I
ventilatori meccanici - segnala il ministero - accelerano soltanto il
movimento dell'aria ma non abbassano la temperatura ambientale. In
questo modo la temperatura percepita diminuisce e, pur dando sollievo, i
ventilatori stimolano la sudorazione e aumentano il rischio di
disidratazione, se la persona esposta non assume contemporaneamente
grandi quantità di liquidi. Per tale ragione occorre posizionare i
ventilatori ad una certa distanza dalla persona e non indirizzarli
direttamente sul corpo, specialmente nel caso di persone malate
costrette a letto. In particolare, quando la temperatura interna supera i
32°C, l'uso del ventilatore è sconsigliato perché non è efficace per
combattere gli effetti del caldo e può avere effetti negativi aumentando
la disidratazione".
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venerdì 13 giugno 2014
giovedì 12 giugno 2014
Energy Power: ecco i 41 alimenti vegetali che danno una sferzata di energia
Per una carica di energia puoi scegliere tra ben 41 tipi di frutta e
verdura: l’ideale d’estate e soprattutto quando fa caldo. Ecco la
classificazione CDC dei cibi che più proteggono anche dalle malattie
croniche
Scienziati hanno stilato una
classifica con 41 cibi vegetali che offrono le maggiori garanzie di
salubrità e fornitura di energia per la salute e il benessere. Foto:
©photoxpress.com/dinostock
lm&sdp
Sono tutti alimenti classificati e validati da uno studio scientifico pubblicato online dagli US Centers for Disease Control and Prevention’s - Preventing Chronic Disease, che sono stati chiamati “Powerhouse Fruits and Vegetables” (PFV).
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mercoledì 11 giugno 2014
Disturbi del sonno: potrebbero essere segno di malattia neurodegenerativa imminente
Un tipo di problemi del sonno, chiamati disturbi del comportamento Rem,
potrebbero essere il segnale che si sta per sviluppare una malattia
neurodegenerativa come la demenza o la malattia di Parkinson
Ad avere problemi con il sonno sono in molti, e le cause possono
essere diverse: dalle scorrette abitudini alimentari, all’uso di
apparecchi elettronici prima di coricarsi o mentre si è già a letto o,
ancora, troppa luce in camera da letto, sintomi d’ansia, stress e,
infine, anche determinate patologie. Ma c’è anche un particolare
disturbo del sonno chiamato “disturbo del comportamento Rem”, che pare
possa essere un segnale che sia imminente il manifestarsi di una malattia neurodegenerativa come la demenza o la malattia di Parkinson.
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Problemi durante la fase Rem del
sonno potrebbero essere collegati a malattie neurodegenerative come la
demenza e la malattia di Parkinson. Foto: ©photoxpress.com/Trepka
lm&sdp
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sabato 7 giugno 2014
Disfunzione erettile: colpa del cellulare?
Ed ecco di nuovo il cellulare sul banco degli imputati. Questa volta
l’accusa è abbastanza seria: l’uso smodato potrebbe portare alla
disfunzione erettile. Ahi, ahi, ahi. Brutta notizia per i “maschietti”
che non posso farne a meno. Lo studio, pubblicato su “Central European
Journal of Urology” è stato condotto in equipe da ricercatori
provenienti dall’Austria ed Egitto.
(...)
Dai dati è emerso che gli uomini che soffrono di disfunzione erettile lasciano accesso il loro cellulare per almeno 4,4 ore al giorno, rispetto alle persone che non hanno problemi e che lo usano mediamente solo 1,8 ore al giorno.
(...)
Dai dati è emerso che gli uomini che soffrono di disfunzione erettile lasciano accesso il loro cellulare per almeno 4,4 ore al giorno, rispetto alle persone che non hanno problemi e che lo usano mediamente solo 1,8 ore al giorno.
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In arrivo Brasile 2014. Per seguire le partite però non sgarriamo con la dieta. Direttamente dai Masterchef arriva il menù dei Mondiali
Per seguire al meglio le partire dei Mondiali di Calcio non c’è bisogno
di tralasciare la buona tavola, ma soprattutto non bisogna lasciarsi
tentare dai cibi spazzatura. Con i consigli degli chef stellati e i
foodblogger possiamo preparare piatti facili da cucinare, leggeri e sani
Il conto alla rovescia è iniziato. Mancano ormai pochi giorni
all’inizio dei Mondiali di Calcio, un evento che si ripete ogni 4 anni e
capace di catalizzare l’attenzione di tifosi occasionali e non. Tutti
davanti alla Tv per tifare gli Azzurri. Ma, attenzione, per non perdersi
nemmeno un minuto della nazionale di Prandelli, in fatto di
alimentazione si può rischiare di “andare nel pallone”.
Niente paura. Le emozioni serbiamole per le partite; la fame che invece può venire nell’attesa dell’evento – magari a tarda ora – plachiamola al meglio con i consigli di Chef e Foodblogger
Cosa dunque preparare da mangiare durante o, nel caso la Nazionale giochi a tarda ora, prima delle partite? Gli esperti consigliano piatti facili sia da preparare sia da gustare, sani, fruibili al momento, come insalate di riso, insalate greche e stuzzichini a base di pesce e verdure. Ben 7 esperti su 10, per seguire gli Azzurri senza rinunciare al gusto, consigliano di rivivere i sapori della “buona tavola Made in Italy” all’insegna dello stare insieme.
Per fare il tifo alla Nazionale, ma anche per seguire tutte le altre gare dei Mondiali brasiliani, non possono mancare prodotti Made in Italy (54%), principalmente verdure e ortaggi (53%), ingredienti principali di piatti che non richiedono una preparazione superiore ai 15 minuti (61%) e che siano emblema di gusto (44%) e leggerezza (22%).
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Durante i Mondiali di calcio non
dimentichiamo che possiamo mangiare comunque sano e gustoso: in questo
modo possiamo vincere la partita della salute. Foto:
©photoxpress.com/.shock
lm&sdp
Niente paura. Le emozioni serbiamole per le partite; la fame che invece può venire nell’attesa dell’evento – magari a tarda ora – plachiamola al meglio con i consigli di Chef e Foodblogger
Cosa dunque preparare da mangiare durante o, nel caso la Nazionale giochi a tarda ora, prima delle partite? Gli esperti consigliano piatti facili sia da preparare sia da gustare, sani, fruibili al momento, come insalate di riso, insalate greche e stuzzichini a base di pesce e verdure. Ben 7 esperti su 10, per seguire gli Azzurri senza rinunciare al gusto, consigliano di rivivere i sapori della “buona tavola Made in Italy” all’insegna dello stare insieme.
Per fare il tifo alla Nazionale, ma anche per seguire tutte le altre gare dei Mondiali brasiliani, non possono mancare prodotti Made in Italy (54%), principalmente verdure e ortaggi (53%), ingredienti principali di piatti che non richiedono una preparazione superiore ai 15 minuti (61%) e che siano emblema di gusto (44%) e leggerezza (22%).
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giovedì 5 giugno 2014
Shampoo naturale fatto in casa: per capelli sani e puliti
Preparare da sé lo shampoo in casa: tre ricette per tutti i tipi di capelli, semplici da fare, naturali ed ecosostenibili, limitano le allergie e le irritazioni e lasciano i capelli naturalmente puliti.
LEGGI ANCHE: Come avere capelli lucenti in maniera naturale
Vediamo qualche ricetta per preparare uno shampoo adatto ad ogni tipo di capelli:
SHAMPOO NATURALE FATTO IN CASA CON FARINA DI CECI
Preparare questo shampoo è molto semplice, è adatto soprattutto per chi pratica sport e lava i capelli molto frequentemente.
Ecco le dosi:
- 2 cucchiai di farina di ceci
- Acqua calda q.b
- 2 cucchiai di aceto
- Qualche goccia di olio essenziale a piacere (per profumare)
Emulsionare la farina di ceci e l’aceto in una ciotolina, aggiungere l’acqua calda fino ad ottenere una crema, spalmare sui capelli come un normale shampoo e risciacquare con cura.
Perchè la farina di ceci?
La farina di ceci assorbe il grasso e lascia i capelli e la cute puliti, l’aceto lucida i capelli.
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mercoledì 4 giugno 2014
Prova costume, no alle diete esagerate. Un mese di proteine per superarla
Gli specialisti di medicina estetica consigliano un menù proteico per brevi periodi. Dopo 30 giorni meglio reintrodurre tutti gli alimenti
Ridurre il grasso da pancia, fianchi e cosce in un breve periodo di tempo, dai 15 ai 30 giorni, con una dieta proteica. Secondo gli specialisti della Società italiana di medicina estetica, per superare la prova costume è meglio evitare i regimi troppo prolungati, le diete monopasto e quelle classiche, perché spesso abbandonate in anticipo. Dopo un mese, il consiglio è di reintrodurre tutti gli alimenti.
Dopo tre settimane il peso corporeo cala del 10% - Le indicazioni in vista dell'estate arrivano dal congresso degli specialisti che si è svolto a Roma. Promossa quindi la dieta ribattezzata liposuzione alimentare, un regime a base di proteine indicato per chi soffre di adipe localizzato al punto vita e alle cosce. Il menù dev'essere concordato con un medico e non deve superare i trenta giorni, dicono gli esperti: "La promozione riguarda solo le diete prescritte e seguite da un medico e che non superino il mese di trattamento perché l'eccesso di proteine dà problemi epatici e renali". Il consiglio arriva in seguito a un ricerca condotta all'ospedale Umberto I Corato di Bari e svolta su 100 donne e uomini con adipe all'addome e ai fianchi, dai 29 ai 65 anni di età. Dopo tre settimane di dieta iperproteica, a base di carne o pesce e verdure a basso indice glicemico, il peso corporeo è calato del 10 per cento, con riduzione della massa grassa.
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