giovedì 5 febbraio 2015
mercoledì 4 febbraio 2015
Oms richiama l'Italia: netto calo delle vaccinazioni obbligatorie a bimbi
Lorenzin: "Fenomeno preoccupante". Riguarda anche quelle consigliate, in particolare il morbillo
ROMA - Il livello più basso degli ultimi 10 anni: le vaccinazioni obbligatorie per i bambini sono in netto calo in Italia. Dall'antitetanica all'antipolio, nel 2013 la copertura tra i piccoli entro i due anni ha registrato una diminuzione che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha definito un "serio problema di sanità pubblica". Ed in calo è anche la vaccinazione, consigliata, contro il morbillo, tanto che gli esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) hanno richiesto un incontro urgente a Lorenzin.
E' un quadro allarmante quello che emerge dai dati del ministero della Salute relativi al 2013 e pubblicati dall'Istituto superiore di sanità (Iss), che evidenziano come le coperture vaccinali nazionali raggiungono il livello più basso degli ultimi 10 anni. In calo sono tutte le vaccinazioni ed in particolare il morbillo, nonostante il 2015 sia il termine ultimo fissato dall'Oms per eliminare questa malattia in Europa.
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ROMA - Il livello più basso degli ultimi 10 anni: le vaccinazioni obbligatorie per i bambini sono in netto calo in Italia. Dall'antitetanica all'antipolio, nel 2013 la copertura tra i piccoli entro i due anni ha registrato una diminuzione che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha definito un "serio problema di sanità pubblica". Ed in calo è anche la vaccinazione, consigliata, contro il morbillo, tanto che gli esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) hanno richiesto un incontro urgente a Lorenzin.
E' un quadro allarmante quello che emerge dai dati del ministero della Salute relativi al 2013 e pubblicati dall'Istituto superiore di sanità (Iss), che evidenziano come le coperture vaccinali nazionali raggiungono il livello più basso degli ultimi 10 anni. In calo sono tutte le vaccinazioni ed in particolare il morbillo, nonostante il 2015 sia il termine ultimo fissato dall'Oms per eliminare questa malattia in Europa.
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giovedì 29 gennaio 2015
Le mandorle fanno bene al cuore e ci aiutano a combattere il grasso di troppo
Una manciata di mandorle al giorno potrebbe tenere alla larga le malattie ed aiutarci a combattere il grasso in eccesso.
Le mandorle sono un vero e proprio toccasana per la nostra salute, ed a confermarlo ci pensano diversi gruppi di ricercatori, che hanno da poco analizzato gli effetti benefici delle mandorle, giungendo alla conclusione che questi preziosi alleati per la nostra salute, non solo possono ridurre l’appetito, ma tengono anche alla larga molte malattie davvero gravi. A rivelarlo sarebbero state ben 6 ricerche indipendenti, tutte presentate in occasione dell’American Society of Nutrition Scientific Sessions di San Diego.
Secondo quanto emerso dalle ricerche, sembrerebbe che grazie alla presenza di grassi monoinsaturi e della buona quantità di vitamina E,
le mandorle possono in effetti ridurre il rischio di diverse malattie.
Fra queste, si registrano la sindrome metabolica ed il diabete di tipo
II (grazie alla ricca presenza di manganese e magnesio), poiché questo
prezioso alimento riuscirebbe a tenere a bada i livelli di glucosio nel
sangue. Insomma, a quanto pare si tratta davvero di un ottimo spuntino
per le persone a rischio di diabete.
Insomma, stando a quanto emerso dalle nuove ricerche, sembra che l’influenza sulla qualità dell’alimentazione e sullo stato di salute esercitata dalle mandorle sia davvero notevole, e per usufruire di tali benefici non bisogna far altro che assumerne una manciata al giorno!
Fonte
7 cibi che riducono l’infiammazione e il girovita
mercoledì 28 gennaio 2015
Gli strani trucchi (che funzionano!) per dimagrire
Gli abusi alimentari fatti durante le feste probabilmente hanno lasciato
qualche traccia sul nostro fisico: un poco di pancetta, una pelle
stanca e qualche altro segno che indicano chiaramente che è ora di
correre ai ripari. Ecco allora una serie di trucchi, alcuni suoneranno
probabilmente strani, ma che si rivelano particolarmente efficaci per
dimagrire in modo semplice, e senza dover ricorrere a particolari e
insopportabili diete!
Ad un gruppo di donne obese i ricercatori hanno prescritto dei multivitaminici o un supplemento di calcio, al termine del periodo di osservazione queste donne avevano perso molto più grasso corporeo rispetto al gruppo di controllo che aveva seguito invece la solita alimentazione. La ragione potrebbe ritrovarsi nel fatto che alcune persone mangiano di più in quanto sono alla ricerca di nutrienti, elementi che nel gruppo sotto osservazione sono stati invece forniti in maniera alternativa e decisamente meno calorica. Mangiare al ristorante di solito implica esagerare con il cibo, provate allora, quando andate al ristorante, a sedervi in un posto d'angolo del vostro tavolo, se è possibile, questo perchè abitualmente i posti centrali sono più vicini al punto dove vengono sistemati i cestini di pane e gli altri piatti in condivisione. Cercate di dormire in un ambiente quanto più buio possibile, i ricercatori della Ohio State University hanno scoperto che chi dorme al buio è meno incline all'obesità rispetto a coloro che dormono con una luce accesa anche se molto fioca.
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Ad un gruppo di donne obese i ricercatori hanno prescritto dei multivitaminici o un supplemento di calcio, al termine del periodo di osservazione queste donne avevano perso molto più grasso corporeo rispetto al gruppo di controllo che aveva seguito invece la solita alimentazione. La ragione potrebbe ritrovarsi nel fatto che alcune persone mangiano di più in quanto sono alla ricerca di nutrienti, elementi che nel gruppo sotto osservazione sono stati invece forniti in maniera alternativa e decisamente meno calorica. Mangiare al ristorante di solito implica esagerare con il cibo, provate allora, quando andate al ristorante, a sedervi in un posto d'angolo del vostro tavolo, se è possibile, questo perchè abitualmente i posti centrali sono più vicini al punto dove vengono sistemati i cestini di pane e gli altri piatti in condivisione. Cercate di dormire in un ambiente quanto più buio possibile, i ricercatori della Ohio State University hanno scoperto che chi dorme al buio è meno incline all'obesità rispetto a coloro che dormono con una luce accesa anche se molto fioca.
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martedì 27 gennaio 2015
Cinque buone abitudini anti-ansia
Il segreto per imparare a gestire il tuo benessere senza paura
Credere che l'ansia riguardi solo alcune persone è errato: ognuno di noi deve confrontarsi e imparare a gestire un universo di emozioni che talvolta può prendere pieghe dolorose, soprattutto in un mondo che corre in modo instancabile. Tenere a bada lo stress e nutrire la propria qualità di vita è anche questione di buone abitudini, ecco quali ti possono aiutare.
1. Sai che la dieta ti aiuta a gestire meglio gli stati ansiosi? Se il caffè può incidere sulla frequenza cardiaca, è altrettanto vero che spesso si eccede senza soffermarsi su un fatto fondamentale: la moderazione è il miglior metro per stare bene. Impara a variare la dieta. Aggiungi cibi freschi e preparati in maniera semplice, soprattutto quando ti attende una giornata di lavoro; per colazione o merenda scegli spremute di frutta fresca, frullati, yogurt, miele, frutta secca. I cereali integrali ti aiutano a restare in forma evitando i picchi glicemici: secondo uno studio realizzato presso la Harvard School of Public Health dalla ricercatrice Julia Boehm, mangiare frutta e verdura ha un effetto antistress tanto da elevare il nostro livello di ottimismo.
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lunedì 26 gennaio 2015
Tumore al seno, quando sei in menopausa attenta agli zuccheri
Per gli studiosi dell’Albert Einstein College of Medicine di New York i
picchi di insulina aumentano dell’84% il rischio di sviluppare
neoplasie nelle donne mature
Fabio Di Todaro
L’indicazione dei medici è chiara: con un peso forma anche il rischio di sviluppare un tumore sarà più basso. Nello specifico, però, più dei chili di troppo farebbero gli zuccheri in eccesso e i successivi picchi di insulina. Uno squilibrio metabolico che, secondo Howard Strickler, professore di epidemiologia all’Albert Einstein College of Medicine di New York, «è alla base di un aumentato rischio dell’84% di sviluppare il tumore al seno, nelle donne già in menopausa»: fase della vita di norma considerata già più a rischio. Un dato che non sembrerebbe viaggiare a braccetto coi chili di troppo, bensì con l’errata regolazione dei livelli di insulina. La stessa evidenza, infatti, emergerebbe osservando le donne magre che mostrano squilibri nei livelli dell’ormone responsabile della captazione degli zuccheri da parte dei tessuti periferici.
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Fabio Di Todaro
L’indicazione dei medici è chiara: con un peso forma anche il rischio di sviluppare un tumore sarà più basso. Nello specifico, però, più dei chili di troppo farebbero gli zuccheri in eccesso e i successivi picchi di insulina. Uno squilibrio metabolico che, secondo Howard Strickler, professore di epidemiologia all’Albert Einstein College of Medicine di New York, «è alla base di un aumentato rischio dell’84% di sviluppare il tumore al seno, nelle donne già in menopausa»: fase della vita di norma considerata già più a rischio. Un dato che non sembrerebbe viaggiare a braccetto coi chili di troppo, bensì con l’errata regolazione dei livelli di insulina. La stessa evidenza, infatti, emergerebbe osservando le donne magre che mostrano squilibri nei livelli dell’ormone responsabile della captazione degli zuccheri da parte dei tessuti periferici.
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giovedì 22 gennaio 2015
Medici con la valigia: più di 2 mila ogni anno scappano all'estero dopo la laurea
Dal 2009 a oggi sono sestuplicate le richieste per i documenti E si
prevede un aumento. "Fuori assumono volentieri i nostri giovani"
ROMA - Mettono lo stetoscopio in valigia e se ne vanno. Scappano da un Paese dove per loro non c'è lavoro, malgrado le carenze di personale negli ospedali facciano pensare il contrario. Scappano dal precariato, da stipendi bassi e mai sicuri, da baroni che spadroneggiano in corsia e pazienti dalla causa facile. E scappano in numero sempre maggiore.
In appena cinque anni i medici italiani che hanno chiesto al ministero della Salute i documenti necessari per ottenere un impiego all'estero sono sestuplicati. Erano 396 nel 2009, sono stati la bellezza di 2.363 nell'anno appena concluso, che ha segnato un vero boom di espatri.
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ROMA - Mettono lo stetoscopio in valigia e se ne vanno. Scappano da un Paese dove per loro non c'è lavoro, malgrado le carenze di personale negli ospedali facciano pensare il contrario. Scappano dal precariato, da stipendi bassi e mai sicuri, da baroni che spadroneggiano in corsia e pazienti dalla causa facile. E scappano in numero sempre maggiore.
In appena cinque anni i medici italiani che hanno chiesto al ministero della Salute i documenti necessari per ottenere un impiego all'estero sono sestuplicati. Erano 396 nel 2009, sono stati la bellezza di 2.363 nell'anno appena concluso, che ha segnato un vero boom di espatri.
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