Secondo la procura di Torino, sono 24 i casi di pazienti morti ai quali non è stato somministrato il Sofosbuvir
Paola Italiano
Torino
Sofosbuvir, il superfarmaco contro l’epatite C che in Italia costa 45 mila euro a trattamento, in India è venduto a un euro a compressa: la drastica differenza di prezzo è emersa nell’ambito dell’indagine della procura di Torino per omicidio colposo e omissione di cure in relazione alle problematiche del farmaco e ai suoi costi per il sistema sanitario pubblico. Prezzi molto alti senza garanzia di guarigione, ma solo una “presunzione di guarigione”, dal momento che l’effettiva eradicazione del virus non è stata provata sul lungo termine. Sono 24 i casi di morti ai quali non è stata somministrata la cura su cui la procura torinese sta conducendo accertamenti, per ora a carico di ignoti.
Secondo gli esperti ascoltati dalla procura di Torino, è stata
dimostrata un’efficace sospensione nel periodo del trattamento e in
quello successivo, ma questo non significa che il virus non possa
restare latente e riprendere a replicarsi successivamente: insomma, oggi
come oggi, c’è, appunto, solo una presunzione di guarigione. Una
speranza.
La differenza di prezzo con il farmaco in India è un dato
impressionante, ma non è il solo Paese straniero dove si può acquistare
il medicinale a prezzi inferiori: costa meno, ad esempio, anche in
Egitto, e alla procura di Torino è stato riferito di pazienti che sono
andati ad acquistarlo all’estero. E’ una delle segnalazioni oggetto di
accertamento, così come i magistrati vogliono chiarire un’altra
circostanza: il superfarmaco è stato messo in commercio a novembre 2014,
ma poco dopo e in pochi mesi sono almeno sei i farmaci analoghi che
sono stati immessi sul mercato da altre case farmaceutiche.
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mercoledì 24 giugno 2015
martedì 23 giugno 2015
Per longevità e salute prova la dieta «quasi-digiuno»
Studi (anche italiani) su lieviti, animali e esseri umani. Per gli
scienziati esiste un potere terapeutico e preventivo di numerose
patologie
I benefici del digiuno, pratica comune di molte società umane a scopo purificatore o terapeutico, sono oggi confermati da indagini condotte con rigore scientifico. Pioniere di questi studi è un italiano, Valter Longo, oggi Direttore del Longevity Institute della University of Soutern California a Los Angeles e Direttore del Laboratorio di Longevità e Cancro all’Istituto IFOM di Milano, che da oltre vent’anni si dedica alla comprensione dei meccanismi biologici cellulari e molecolari scatenati dalla restrizione calorica che mima il digiuno. Gli ultimi risultati, appena usciti sulla rivista Cell Metabolism, mostrano che l’adozione di un regime calorico che mima il digiuno apporta numerosi benefici all’organismo, fino a rallentarne l’invecchiamento e aumentarne la longevità.
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Nicla Panciera
I benefici del digiuno, pratica comune di molte società umane a scopo purificatore o terapeutico, sono oggi confermati da indagini condotte con rigore scientifico. Pioniere di questi studi è un italiano, Valter Longo, oggi Direttore del Longevity Institute della University of Soutern California a Los Angeles e Direttore del Laboratorio di Longevità e Cancro all’Istituto IFOM di Milano, che da oltre vent’anni si dedica alla comprensione dei meccanismi biologici cellulari e molecolari scatenati dalla restrizione calorica che mima il digiuno. Gli ultimi risultati, appena usciti sulla rivista Cell Metabolism, mostrano che l’adozione di un regime calorico che mima il digiuno apporta numerosi benefici all’organismo, fino a rallentarne l’invecchiamento e aumentarne la longevità.
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Obesità, ridurre la quantità di cibo non basta. Attenti a frequenza dell’assunzione
Una dieta ricca di proteine fa male come fumare 20 sigarette al giorno
sabato 20 giugno 2015
Alleviare i dolori della sciatalgia? Prova così
Rieccoci a parlare di sciatalgia. Nelle scorse
settimane abbiamo già dedicato altri due post ai consigli per combattere
il mal di schiena (se te li sei persi, puoi leggerli qui e qui), ma ci sono ancora molte altre informazioni che vogliamo condividere con te sull’argomento.
Continua a leggere e scopri le indicazioni che qui alla clinica chiropratica Sanrocco diamo ai pazienti che chiedono la nostra consulenza su problemi legati al mal di schiena.
Iniziamo a vedere quali movimenti evitare se soffri di sciatalgia. Innanzitutto, devi sapere che un disco, specie se erniato, soffre particolarmente se sottoposto a rotazione o, peggio ancora, a una combinazione di flessione e rotazione.
Mentre si dorme, non c’è una linea guida fissa sulle posizioni ideali da assumere. In generale, la cosa migliore da fare è cercare di dormire su un fianco, con la testa allineata rispetto al bacino (e non piegata in avanti) e con un cuscino sufficientemente alto perché il collo stia dritto.
Quando insorgono dolori, però, a seconda delle articolazioni coinvolte, diverse posizioni possono dar sollievo: il consiglio che possiamo dare è, quindi, quello di trovare da te la posizione in cui ti senti meglio.
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Continua a leggere e scopri le indicazioni che qui alla clinica chiropratica Sanrocco diamo ai pazienti che chiedono la nostra consulenza su problemi legati al mal di schiena.
Come muoversi in caso di mal di schiena
Iniziamo a vedere quali movimenti evitare se soffri di sciatalgia. Innanzitutto, devi sapere che un disco, specie se erniato, soffre particolarmente se sottoposto a rotazione o, peggio ancora, a una combinazione di flessione e rotazione.
Mentre si dorme, non c’è una linea guida fissa sulle posizioni ideali da assumere. In generale, la cosa migliore da fare è cercare di dormire su un fianco, con la testa allineata rispetto al bacino (e non piegata in avanti) e con un cuscino sufficientemente alto perché il collo stia dritto.
Quando insorgono dolori, però, a seconda delle articolazioni coinvolte, diverse posizioni possono dar sollievo: il consiglio che possiamo dare è, quindi, quello di trovare da te la posizione in cui ti senti meglio.
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giovedì 18 giugno 2015
Sapete tutto sulla tintarella? Ecco i cinque miti da sfatare
Tra falsi miti e credenze popolari sono varie le cattive abitudini messe
in pratica quando chi cerca di prendere la tintarella, prima o durante
le vacanze estive. Ecco cinque miti sfatati sull’abbronzatura basati sul
decalogo redatto dall’associazione australiana no-profit Cancer Council sulla prevenzione del cancro della pelle.
Il video
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martedì 16 giugno 2015
Carote, un aiuto naturale per la prevenzione del tumore alla prostata
Mangiare carote può aiutare gli uomini a ridurre il rischio di tumore alla prostata. A darne conferma gli scienziati cinesi della Zhejiang University, che affermano inoltre di aver identificato anche la possibile chiave di questo benefico effetto nell’elevato contenuto di carotenoidi.
Una dieta sana nella quale le carote trovano posto per almeno tre volte a settimana sarebbe la soluzione individuata dai ricercatori cinesi per ridurre il rischio di tumore alla prostata.
I risultati dello studio sono stati ottenuti analizzando i dati provenienti da precedenti ricerche. Stando alle conclusioni tratte dal confronto, tra gli uomini che assumevano carote almeno 3 volte a settimana e coloro che invece non seguivano questo regime alimentare, la riduzione del rischio per chi ingeriva un elevato numero di carotenoidi è risultata del 18%.
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Prostata: rimedi naturali per alleviare i disturbi
lunedì 15 giugno 2015
La carne rossa favorisce il cancro al seno
Un maggiore consumo di carne rossa, in particolare da giovani, pare sia
associato a un aumentato rischio di carcinoma della mammella. Al
contrario, le donne che favoriscono una dieta variegata con legumi,
frutta secca e pesce vedono abbassarsi il rischio di sviluppare la
malattia in età adulta
La carne rossa è già stata imputata di favorire lo sviluppo del
cancro al colon, per cui sono molti i nutrizionisti che consigliano un
consumo moderato di questo alimento. Ma la carne rossa pare non si limiti a favorire il tumore all’intestino, ma arriverebbe a favorire anche quello al seno.
A suggerire che le donne dovrebbero limitare l’assunzione di carne rossa fin dalla giovane età – per evitare di aumentare il rischio di carcinoma mammario da adulte – è un nuovo studio pubblicato sul British Medical Journal (BMJ) e condotto da un team di ricercatori statunitensi coordinati dalla dott.ssa Maryam S Farvid.
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lm&sdp
A suggerire che le donne dovrebbero limitare l’assunzione di carne rossa fin dalla giovane età – per evitare di aumentare il rischio di carcinoma mammario da adulte – è un nuovo studio pubblicato sul British Medical Journal (BMJ) e condotto da un team di ricercatori statunitensi coordinati dalla dott.ssa Maryam S Farvid.
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domenica 14 giugno 2015
I 10 cibi che fanno dimagrire: ecco gli alimenti brucia-grassi!
Perdere peso senza modificare la propria cucina? Con 10 cibi brucia grassi della dieta mediterranea è facile. Scoprite come fare!
Come fare per mantenere il peso forma senza mettersi a stecchetto? E’ molto più semplice di ciò che pensate. La dieta mediterranea offre cibi in grado di velocizzare il metabolismo, e dare senso di sazietà senza esagerare con le calorie.
Non solo la classica insalata, ma anche peperoncino, frutta, zuppe e anche caffè: ecco i 10 cibi che fanno dimagrire!
Pompelmo
26 calorie per 100 gr., pochi zuccheri e molte fibre. Ecco le qualità di questo frutto esotico. Provatelo in un centrifugato light: RICETTA>>
Insalata
Mangiate l’insalata prima di ogni pasto: raggiungerete prima il senso di sazietà! Scoprite tutte le insalate estive e veloci RICETTE>>
Verdure crude
Soddisfano il desiderio di masticare e possono essere consumati come snack!
Peperoncino
Contiene una sostanza insapore, la capsaicina, che sembra in grado di frenare l’appetito e accelerare il metabolismo. Aggiungendolo ai cibi si tenderà a mangiare meno
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