martedì 23 giugno 2015

Per longevità e salute prova la dieta «quasi-digiuno»

Studi (anche italiani) su lieviti, animali e esseri umani. Per gli scienziati esiste un potere terapeutico e preventivo di numerose patologie



I benefici del digiuno, pratica comune di molte società umane a scopo purificatore o terapeutico, sono oggi confermati da indagini condotte con rigore scientifico. Pioniere di questi studi è un italiano, Valter Longo, oggi Direttore del Longevity Institute della University of Soutern California a Los Angeles e Direttore del Laboratorio di Longevità e Cancro all’Istituto IFOM di Milano, che da oltre vent’anni si dedica alla comprensione dei meccanismi biologici cellulari e molecolari scatenati dalla restrizione calorica che mima il digiuno. Gli ultimi risultati, appena usciti sulla rivista Cell Metabolism, mostrano che l’adozione di un regime calorico che mima il digiuno apporta numerosi benefici all’organismo, fino a rallentarne l’invecchiamento e aumentarne la longevità.

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