Ogni anno 34.500 italiani muoiono a causa dell'inquinamento atmosferico.
I veleni dell'aria uccidono in particolare al Nord, dove si registrano
22.500 decessi annuali, ma che riducono in media di 10 mesi la vita di
ogni cittadino. Sono questi i poco incoraggianti dati, presentati oggi,
dell'impatto sulla salute dell'inquinamento atmosferico nel nostro
Paese, secondo il progetto CCM VIIAS (Valutazione Integrata dell'Impatto
dell'Inquinamento atmosferico sull'Ambiente e sulla Salute) finanziato
dal Centro Controllo Malattie (CCM) del Ministero della Salute con la
collaborazione di varie Università e centri.
L'inquinamento atmosferico è responsabile di circa 35mila decessi solo
per il particolato fine (PM2.5). Ciò significa che l'inquinamento
accorcia mediamente la vita di ciascun italiano di 10 mesi: 14 per chi
vive al Nord, 6,6 per gli abitanti del Centro e 5,7 al Sud e isole.
Eppure, il solo rispetto dei limiti di legge salverebbe 11.000 vite
l'anno.
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