mercoledì 19 agosto 2015
martedì 18 agosto 2015
9 + 1 Salutari Benefici degli Anacardi
1.Corpo al Top!
Hai paura di ingrassare mangiando anacardi? Non ti preoccupare, è solo un mito. Gli anacardi hanno si un valore di grassi relativamente alto, tuttavia si tratta di “grassi buoni”. Ciò è attribuibile al rapporto ideale di grassi, 1:2:1 per grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi. Gli scienziati raccomandano questo rapporto per una salute di ferro. Inoltre gli anacardi contengono meno grassi di molte altre noci ed in più si sa che ciò che mangiamo con piacere fa bene al nostro corpo. Dimenticati le calorie. Gli anacardi non ti faranno ingrassare – le tue preoccupazioni lo faranno. Goditeli e basta! E adesso guardiamo altri salutari benefici.
2.Ossa al Top!
Magnesio e rame. Gli anacardi sono particolarmente ricchi di questi due importanti minerali. Mentre il magnesio è necessario per avere ossa forti, il rame è responsabile della loro flessibilità. Senza rame non riusciresti a fare nemmeno uno squat. Pompa il livello di magnesio e di rame!
3.Armonia Zen!
Il magnesio impedisce inoltre al calcio di riversarsi nelle cellule nervose e di attivarle, quindi mantiene i nostri nervi, i vasi sanguigni e i muscoli rilassati. La meditazione è più semplice con una manciata di anacardi!
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lunedì 17 agosto 2015
Il sistema più efficace per evitare di ammalarsi? Lavarsi le mani
Il semplice metodo frena i contagi di patologie come raffreddamento e
infezioni gastrointestinali. I virus sulle maniglie di un ufficio
possono contaminare la metà dell’edificio in due ore
Non ci laviamo le mani abbastanza spesso. Che siamo mossi da pigrizia o da disattenzione, è un errore grave. Infatti, questa pratica facile, economica e accessibile a tutti ci mette al riparo da virus e batteri. L’ultima conferma in ordine di tempo viene dalla prestigiosa rivista Lancet che ha appena pubblicato uno studio sugli effetti del lavarsi le mani sulla riduzione della diffusione di malattie da raffreddamento e infezioni gastrointestinali.
I ricercatori dell’Università di Southampton hanno reclutato oltre 20 mila soggetti e li hanno seguiti tra il gennaio 2011 e il marzo 2013. A metà di loro è stato dato accesso ad un portale web ricco di consigli, suggerimenti e informazioni dettagliate relative al lavarsi le mani. Il sito web forniva anche un servizio di monitoraggio dell’aderenza dei soggetti alla buona pratica da esso promossa. Ebbene, costoro avevano meno raffreddori, influenze e infezioni gastrointestinali rispetto a coloro che non avevano beneficiato dell’accesso al sito. Un analogo miglioramento della salute è stato misurato anche nei familiari: lavarsi le mani riduce la trasmissione del virus da e verso altri. Nel complesso, i ricercatori hanno osservato una riduzione del 10-20% delle prescrizioni di antibiotici e delle visite dal medico nei tre inverni della durata dello studio.
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Spazzolino da denti: ogni giorno, una scorpacciata da 10 milioni di batteri
Paura dell’aviaria, di germi e batteri? Lavare il pollo prima della cottura può essere peggio
Non ci laviamo le mani abbastanza spesso. Che siamo mossi da pigrizia o da disattenzione, è un errore grave. Infatti, questa pratica facile, economica e accessibile a tutti ci mette al riparo da virus e batteri. L’ultima conferma in ordine di tempo viene dalla prestigiosa rivista Lancet che ha appena pubblicato uno studio sugli effetti del lavarsi le mani sulla riduzione della diffusione di malattie da raffreddamento e infezioni gastrointestinali.
I ricercatori dell’Università di Southampton hanno reclutato oltre 20 mila soggetti e li hanno seguiti tra il gennaio 2011 e il marzo 2013. A metà di loro è stato dato accesso ad un portale web ricco di consigli, suggerimenti e informazioni dettagliate relative al lavarsi le mani. Il sito web forniva anche un servizio di monitoraggio dell’aderenza dei soggetti alla buona pratica da esso promossa. Ebbene, costoro avevano meno raffreddori, influenze e infezioni gastrointestinali rispetto a coloro che non avevano beneficiato dell’accesso al sito. Un analogo miglioramento della salute è stato misurato anche nei familiari: lavarsi le mani riduce la trasmissione del virus da e verso altri. Nel complesso, i ricercatori hanno osservato una riduzione del 10-20% delle prescrizioni di antibiotici e delle visite dal medico nei tre inverni della durata dello studio.
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Spazzolino da denti: ogni giorno, una scorpacciata da 10 milioni di batteri
Paura dell’aviaria, di germi e batteri? Lavare il pollo prima della cottura può essere peggio
domenica 9 agosto 2015
10 cibi da mangiare sotto l’ombrellone
1. Anguria per dissetarsi
È il frutto protagonista dell’estate. Ha poche calorie e un gusto sfizioso e gradevole. Idratante e fresca, una fetta di anguria in spiaggia ti ricarica di minerali preziosi come il potassio, che facilita il drenaggio dei liquidi all’interno dei tessuti, alleviando ad esempio la pesantezza degli arti inferiori. Inoltre, essendo fatta per ben il 95% di acqua, l’anguria è ottima per dissetarsi.
2. Pesche contro la pressione bassa
È un frutto che dovrebbe essere sempre a disposizione in spiaggia per un rapido spuntino. Facilmente trasportabile, è digeribile, idratante e contiene sali minerali molto utili per combattere i cali di pressione tipici delle giornate più calde.
3. Albicocche: abbronzatura dorata
Sono ricche di betacarotene, il precursore della vitamina A molto utile per aumentare le difese naturali della pelle. Il betacarotene stimola la produzione di melanina, una sostanza importante per proteggere la cute dalle insidie del sole e per farla abbronzare. Sono leggere e hanno poche calorie. Ottime come spuntino di metà mattina o di metà pomeriggio, ma anche da consumare a fine pasto
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mercoledì 5 agosto 2015
Rivoluzione a tavola: gli italiani spendono più per frutta e verdura che per carne
I dati Istat: 99,5 euro a mese, contro 97. È la prima volta. Coldiretti: "Epocale"
ROMA - Svolta nelle abitudini alimentare degli italiani: per la prima volta la spesa per frutta e verdura sorpassa quella della carne. Lo rileva la Coldiretti in occasione della 'Festa della frutta e della verdura' a Expo. L'associazione che riunisce gli agricoltori italiani parla di una "rivoluzione epocale" per le tavole nazionali, che non era mai avvenuta in questo secolo.
La spesa degli italiani per gli acquisti di frutta e verdura rappresenta il 23% del budget delle famiglie per il cibo, per un importo di 99,5 euro al mese, contro i 97 euro della carne (22%). L'analisi di Coldiretti si basa su dati Istat. "E' in atto a livello globale una tendenza al riconoscimento del valore alimentare della frutta e verdura alla quale dobbiamo saper dare una risposta concreta - ha sottolineato il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo -. L'Italia ha il primato europeo nella produzione che genera un fatturato di 13 miliardi, con 236.240 aziende che producono frutta, 121.521 che producono ortaggi, 79.589 patate e 35.426 legumi secchi".
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ROMA - Svolta nelle abitudini alimentare degli italiani: per la prima volta la spesa per frutta e verdura sorpassa quella della carne. Lo rileva la Coldiretti in occasione della 'Festa della frutta e della verdura' a Expo. L'associazione che riunisce gli agricoltori italiani parla di una "rivoluzione epocale" per le tavole nazionali, che non era mai avvenuta in questo secolo.
La spesa degli italiani per gli acquisti di frutta e verdura rappresenta il 23% del budget delle famiglie per il cibo, per un importo di 99,5 euro al mese, contro i 97 euro della carne (22%). L'analisi di Coldiretti si basa su dati Istat. "E' in atto a livello globale una tendenza al riconoscimento del valore alimentare della frutta e verdura alla quale dobbiamo saper dare una risposta concreta - ha sottolineato il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo -. L'Italia ha il primato europeo nella produzione che genera un fatturato di 13 miliardi, con 236.240 aziende che producono frutta, 121.521 che producono ortaggi, 79.589 patate e 35.426 legumi secchi".
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giovedì 30 luglio 2015
6 buoni motivi per mangiare la quinoa
Il cibo del futuro ha una storia millenaria.
La quinoa (o quinua), cresce sugli altopiani andini da settemila anni. Ma i fan del bio l’hanno scoperta solo ora: questo piccolo seme tondo è nutriente, senza grassi né glutine.
Un mix di qualità che lo rende il pasto ideale di salutisti e maniaci della dieta. L’ Onu, l’ha dichiarata pianta dell’anno per le sue proprietà nutritive e che della quinoa vuole farne un antidoto alla fame del mondo.
Vediamo alcune delle sue importanti proprietà nutrizionali e curative:
1 . Ottima fonte di proteine vegetali: Ha più proteine e di una qualità migliore degli altri cereali, contiene tutti nove amminoacidi essenziali.
2 . Contiene quasi il doppio delle fibre della maggior parte di altri cereali: aiuta ad abbassare i livelli di zuccheri nel sangue, abbassa il colesterolo, aumentare il senso di pienezza e aiutare a perdere peso.
3 . E’ versatile e leggera. Sono ottimi gli abbinamenti della quinoa con le verdure e con i legumi. Con i chicchi di quinoa già cotti possono essere preparate delle crocchette o dei burger vegetali. Possono inoltre essere utilizzati per il ripieno di verdure come pomodori, peperoni e zucchine.
4 . Non contiene glutine ed è perfetta per le persone intolleranti al glutine.
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martedì 21 luglio 2015
Come eliminare la pancia
Perché la pancia si forma e come buttarla giù!
Come possiamo eliminare la pancia? Ve lo spiego in questo articolo.
La pancia è la nostra zavorra metabolica. Il suo volume è condizionato dal grasso che si raccoglie in sede sottocutanea e viscerale e dai fenomeni fermentativi che hanno sede nell’intestino, specie se disbiotico. Di tutti questi fenomeni il più pericoloso è senza dubbio l’accumulo di grasso viscerale! È il grasso che si localizza tra gli organi interni (fegato, intestino e reni) producendo citochine pro-infiammatorie (IL-6 e TNF-α) in grandi quantità. Rappresenta un fattore di rischio primario per le patologie cardiovascolari e per il diabete. Si forma con grande rapidità se si segue un regime alimentare ipercalorico, ricco di zuccheri semplici e di grassi saturi, e con facilità si perde (anche se tutti siamo convinti del contrario)! È infatti il deposito di grasso maggiormente soggetto alla lipolisi, vale a dire a quel processo metabolico che utilizza i grassi depositati come fonte di energia. Gli adipociti della “pancia” sono dunque una fonte permanente di citochine pro-infiammatorie. Attraverso l’infiammazione si vuole prevenire l’ulteriore deposizione di grasso all’interno delle cellule adipose. Si tratta dunque di un meccanismo di difesa: l’adipocita previene la sua morte dovuta all’accumulo di grassi infiammandosi e infiammando le cellule vicine!Per meglio comprendere dobbiamo considerare che gli adipociti tendono ad ingrossarsi man mano che si riempiono di grassi ma per limiti strutturali non possono andare oltre una data dimensione definita “Critical Death Size”. Una volta raggiunta questa “taglia” critica l’adipocita va incontro a morte liberando nello spazio circostante i lipidi in esso contenuti. È a questo punto che intervengono i macrofagi che hanno il compito di mangiare (in termini scientifici “fagocitare”) i residui adipocitari e lo fanno raccogliendosi tutti intorno ai frammenti cellulari.
Si vengono così a creare delle strutture “a coroncine” che appaiono piuttosto grandi e che inducono una specie di reazione da corpo estraneo (come quella che si instaura per esempio quando il frammento di una spina ci si infilza in un dito).
È a questo punto che avviene, soprattutto da parte dei macrofagi e degli adipociti ancora intatti, il rilascio di citochine pro-infiammatorie. A che scopo? TNF-α e IL-6 interferiscono con la fosforilazione del substrato 1 del recettore insulinico promuovendo l’insulino-resistenza. L’insulina è l’ormone anabolizzante per eccellenza. È grazie alla sua azione che il glucosio presente a livello ematico viene condotto all’interno degli adipociti e qui convertito in grassi di riserva. Attraverso l’insulino-resistenza è come se gli adipociti dicessero “Grazie mille però non ci serve accumulare altro grasso!”
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Dieta dimagrante pancia: 12 modi per appiattirla
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