giovedì 28 aprile 2016
Olio di palma: pediatri, non va demonizzato, è come il burro
BARI - "L'olio di palma non deve essere demonizzato, ma considerato al pari di un ingrediente alimentare quale il burro.
mercoledì 27 aprile 2016
La salvia e le sue proprietà
La salvia si presenta come un arbusto sempre verde dal fusto eretto, che può raggiungere al massimo 70 cm e con foglie lunghe, abbastanza affusolate a forma di lancia che si presentano piuttosto spesse e dure.
I fiori
della salvia, di un colore che va dal blu al viola, compaiono
generalmente in primavera, prediligendo il sole, nonostante sia
possibile trovarla anche in climi piuttosto rigidi. Essa si trova
generalmente nelle zone mediterranee e negli orti coltivati
mentre è molto difficile riconoscerla allo stato selvatico. Il suo
“ciclo” dura circa 5 anni, trascorsi i quali va piantata di nuovo.E’ una
pianta caratteristica dell’Europa meridionale, in Italia cresce spontanea nelle zone centro-meridionali e nelle isole.
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martedì 26 aprile 2016
5 diete assurde e rischiose per la salute
La dieta e i rischi per la salute: regimi alimentari decisamente da evitare
La dieta della tenia consiste nell’ingerire il verme solitario, che assorbe nell’intestino il cibo che mangiamo, facendoci dimagrire. Oltre a costipazione e nausea, gli effetti possono essere gravi se la tenia finisse in altre parti del corpo.
Altamente rischiosa è anche la dieta Baby Food, in cui la colazione e il pranzo vengono sostituiti interamente con piccole porzioni di omogeneizzati per neonati. Le esigenze nutrizionali nelle diverse età possono portare a carenze di fibre, proteine e grassi nell’adulto con rischi gravosi per la salute.
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lunedì 25 aprile 2016
Rosmarino: proprietà, benefici e controindicazioni
Meno conosciuto come Rosmarinus officinalis, il rosmarino è un arbusto facente parte della famiglia delle Lamiaceae.
Il rosmarino cresce spontaneo in tutta la costa mediterranea, lo si riconosce perché può superare i 200 cm di altezza, ha dei fusti di colore chiaro che protendono verso l’alto e ramificano molto; le foglie sono lunghe massimo 3 cm e sono opposte, di forma lanceolare, di colore verde scuro lucido; i fiori sono piccoli, raccolti a grappolo, di color azzurro-viola con sfumature di lilla. Fiorisce fra marzo ed ottobre. Per le preparazioni erboristiche, del rosmarino si usano le foglie, i fiori ed i rametti giovani.
Questo suo nome particolare deriva da Ramerino, traduzione italiana del latino Rosae maris (rosa del mare) anche se, secondo altre fonti, in realtà deriverebbe da Ros Marinus ovvero rugiada marina.
Secondo la leggenda i fiori erano inizialmente bianchi, diventarono azzurro-viola per aver assorbito il colore del manto di Maria che vi si nascose durante la fuga in Egitto.
In epoca medievale, il rosmarino veniva utilizzato soprattutto per la costruzione di amuleti magici per scacciare i demoni e pettini contro la calvizie, inoltre lo si usava per allontanare le tarme. Successivamente s’iniziò a bruciarlo per purificare le stanze dei malati di peste e s’iniziò a prendere in considerazione il rosmarino per curare mal di testa e stati d’animo depressivi. L’olio di rosmarino fu scoperto nel 1370 quando un viandante ne fece dono ad Isabella d’Ungheria, che lo usava per curare i reumatismi.
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Tisana al rosmarino
Ricette con il rosmarino
sabato 23 aprile 2016
Coriandolo: ecco come disintossicare il tuo corpo dal Mercurio ed eliminare le infiammazioni croniche.
Il coriandolo (Coriandrum sativum), noto anche come cilantro, suo nome spagnolo, è una delle erbe aromatiche più antiche che si conoscano.
Citato nella Bibbia, i suoi semi sono stati ritrovati in tombe egizie e
in epoca romana era usato sia come erba medicinale che come condimento.
L’uso culinario delle foglie fresche e dei semi essiccati si è poi
diffuso in tutto il mondo e ora è molto utilizzato nelle cucine del
Messico e dell’America Latina per preparare la tradizionale salsa che
accompagna le tortillas, nel Medio Oriente e in alcuni paesi asiatici
come la Thailandia e l’India per aromatizzare molte ricette.
Il coriandolo è uno dei disintossicanti da metalli pesanti e altri contaminanti tossici più efficaci che esistano. E’ infatti ideale per aiutare il nostro organismo a eliminare in modo naturale il mercurio all’interno del nostro corpo. Come già molti di noi sapranno, i metalli pesanti sono stati collegati a gravi problemi di salute come il cancro, le malattie cardiache, il deterioramento del cervello, problemi emotivi, malattie renali, malattie polmonari e ossa deboli.
Il coriandolo è ricco di minerali come potassio, calcio, manganese, ferro e magnesio. Esso contiene un’elevata quantità di vitamine A e K. E’ anche un collaudato antisettico, antimicotico e anti-infiammatorio; può aiutare rapidamente a ridurre le infezioni e le infiammazioni in quanto lavora per pulire il tuo organismo.
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Il coriandolo è uno dei disintossicanti da metalli pesanti e altri contaminanti tossici più efficaci che esistano. E’ infatti ideale per aiutare il nostro organismo a eliminare in modo naturale il mercurio all’interno del nostro corpo. Come già molti di noi sapranno, i metalli pesanti sono stati collegati a gravi problemi di salute come il cancro, le malattie cardiache, il deterioramento del cervello, problemi emotivi, malattie renali, malattie polmonari e ossa deboli.
Il coriandolo è ricco di minerali come potassio, calcio, manganese, ferro e magnesio. Esso contiene un’elevata quantità di vitamine A e K. E’ anche un collaudato antisettico, antimicotico e anti-infiammatorio; può aiutare rapidamente a ridurre le infezioni e le infiammazioni in quanto lavora per pulire il tuo organismo.
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lunedì 18 aprile 2016
Sostanze cancerogene nel pane, denunciati 14 imprenditori. Sequestrati 10mila quintali di semola
Dovranno rispondere del reato di frode nell’esercizio del commercio e
di somministrazione di sostanze alterate i 14 imprenditori pugliesi e
del centro-nord Italia, denunciati dal Corpo forestale dello Stato a
conclusione di circa due anni di indagini. In Puglia maggiormente
interessate al fenomeno sono risultate le città di Altamura, Molfetta,
Bisceglie e Barletta, nessun nome è stato però fornito dagli
investigatori.
I Forestali del Comando Regionale per la Puglia e del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Altamura – Parco Nazionale dell’Alta Murgia, su delega del Pubblico Ministero Antonio Savasta, della Procura della Repubblica di Trani, hanno effettuato accertamenti sul fenomeno della presenza di contaminati vietati per legge all’interno di molti prodotti alimentari.
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I Forestali del Comando Regionale per la Puglia e del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Altamura – Parco Nazionale dell’Alta Murgia, su delega del Pubblico Ministero Antonio Savasta, della Procura della Repubblica di Trani, hanno effettuato accertamenti sul fenomeno della presenza di contaminati vietati per legge all’interno di molti prodotti alimentari.
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sabato 16 aprile 2016
Latte con aflatossine cancerogene: scattano i sequestri in Veneto per 5000 forme di formaggio. Dopo lo scandalo in Lombardia continuano le indagini di Asl e Nas
Dopo l’operazione dei Nas in Lombardia sul formaggio
destinato a diventare Grana Padano preparato utilizzando latte con un
contenuto elevato di micotossine (*) adesso le indagini si sono spostate
in Veneto e in Emilia Romagna.
Il primo caso di cui si ha notizia riguarda la Latteria Soligo (già protagonista di un’altra vicenda) che nel corso di autocontrolli invia un campione di latte al laboratorio Chelab di Treviso (da pochi mesi acquisito dalla società Mérieux NutriSciences) riscontrando una quantità di aflatossine M1 superiore rispetto ai 50 nanogrammi per kg permessi dal reg. CE 1881/2006. A questo punto la Latteria Soligo ripete le analisi e invia una nuova campionatura che non evidenzia anomalie, per cui il latte è assegnato al caseificio. Una parte viene trasformata in 80 forme di formaggio Breganze che dopo una breve stagionatura è venduta in alcuni supermercati del Veneto. Altre 12 forme di formaggio sono lavorate e spedite al magazzino di stagionatura destinate a diventare Grana Padano. Si arriva così al 5 aprile 2016 quando Nas e Asl, sulla base delle carte fornite dal laboratorio Chelab di Treviso, scoprono l’eccesso di aflatossine rilevato nel mese di agosto e sequestrano le 12 forme. La questione è delicata perché secondo la norma il superamento dei limiti di aflatossine nel latte deve essere segnalato alle autorità sanitarie entro 12 ore e avviato alla distruzione. Il latte inidoneo non può essere diluito con altro latte idoneo per abbassare i valori e rendere la partita commerciabile come viene fatto in modo illecito da chi (produttori di latte e anche qualche caseificio) vuole evitare perdite economiche. Anche la stalla che fornisce latte contaminato da aflatossine viene posta in quarantena fino a quando i valori non rientrano nella norma.
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Il primo caso di cui si ha notizia riguarda la Latteria Soligo (già protagonista di un’altra vicenda) che nel corso di autocontrolli invia un campione di latte al laboratorio Chelab di Treviso (da pochi mesi acquisito dalla società Mérieux NutriSciences) riscontrando una quantità di aflatossine M1 superiore rispetto ai 50 nanogrammi per kg permessi dal reg. CE 1881/2006. A questo punto la Latteria Soligo ripete le analisi e invia una nuova campionatura che non evidenzia anomalie, per cui il latte è assegnato al caseificio. Una parte viene trasformata in 80 forme di formaggio Breganze che dopo una breve stagionatura è venduta in alcuni supermercati del Veneto. Altre 12 forme di formaggio sono lavorate e spedite al magazzino di stagionatura destinate a diventare Grana Padano. Si arriva così al 5 aprile 2016 quando Nas e Asl, sulla base delle carte fornite dal laboratorio Chelab di Treviso, scoprono l’eccesso di aflatossine rilevato nel mese di agosto e sequestrano le 12 forme. La questione è delicata perché secondo la norma il superamento dei limiti di aflatossine nel latte deve essere segnalato alle autorità sanitarie entro 12 ore e avviato alla distruzione. Il latte inidoneo non può essere diluito con altro latte idoneo per abbassare i valori e rendere la partita commerciabile come viene fatto in modo illecito da chi (produttori di latte e anche qualche caseificio) vuole evitare perdite economiche. Anche la stalla che fornisce latte contaminato da aflatossine viene posta in quarantena fino a quando i valori non rientrano nella norma.
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Controlli del governo francese sull’olio di oliva: il 46,5% dei campioni analizzati non è conforme ai criteri di qualità delle norme europee
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