venerdì 17 giugno 2016

La schiena fa male? Può dipendere dalle emozioni

Il mal di schiena è strettamente connesso con le emozioni che proviamo tanto che ogni zona è associata ad un particolare stato emotivo. Postura sbagliata, organi deboli sedentarietà possono causare il mal di schiena ma non bisogna tralasciare l’origine emotiva infatti un forte trauma può addirittura modificare la nostra postura e quindi nel tempo causare dolore!

“Su questo non c’è da avere dubbi. Tutte le tensioni di origine mentale, emozionale, emotiva, sentimentale e lo stress in generale,inducono a creare nel corpo delle risposte di difesa, esattamente come se avvenisse un attacco fisico: aumento degli ormoni dello stress (cortisolo), dell’adrenalina, vasodilatazione periferica (muscoli), vasocostrizione circolazione degli organi, maggior stimolazione del sistema nervoso, riduzione della profondità e aumento della frequenza della respirazione. Tutto questo si scarica, tra le altre cose sul muscolo diaframma, il muscolo principale della respirazione che si attacca proprio sulla schiena. Perciò una relazione più diretta di così?”


Afferma Lorenzo Ferrante, dottore in Scienze Motorie, chinesiologo professionista, educatore posturale, formatore e naturopata, che continua dicendo:
“La tensione non guarda in faccia a nessuno. Ogni persona ha degli apparati più forti ed altri più deboli. Perciò in ognuno di noi, cedono sempre prima i più deboli a seconda della nostra genetica, e del nostro stile di vita. Diciamo che tutte le tensioni mentali vengono somatizzate sempre sul corpo: muscoli, organi, ghiandole, tessuti”.
Oscar Valentini, insegnante di arti marziali, Tai Chi, Qi Gong, Meditazione dello U.H.T. di Mantak Chia e ideatore del Massaggio TAO spiega la connessione tra ogni singola parte della schiena e le emozioni, vediamola in dettaglio.

TROPPI PENSIERI, FARSI CARICO

Pensiamo a tal proposito la muscolatura paravertebrale che sostiene la nuca e si incarica anche di “mantenere la testa alta” nel senso della volontà e dell’orgoglio, oppure agli elevatori delle scapole come i responsabili di sopportare i pesi ed i pensieri: questo irrigidisce il collo.

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giovedì 16 giugno 2016

10 cause della fibromialgia che i medici ignorano


Si stima che la fibromialgia colpisca dai 3 ai 4 milioni di individui in Italia. Solitamente è caratterizzata da dolore cronico, in particolare dolori muscolari, affaticamento, disturbi del sonno, cervello annebbiato, deterioramento cognitivo, depressione e punti dolenti in tutto il corpo.
La medicina convenzionale deve ancora scoprire la causa della fibromialgia e offre solo un sollievo momentaneo dei sintomi tramite farmaci antidepressivi e antidolorifici. La medicina funzionale, invece, ha trovato le cause della fibromialgia e altre malattie croniche, affinché il problema venga affrontato alla radice.

Ecco alcune cause della fibromialgia ignorate dalla medicina convenzionale:

1) Intolleranza al glutine
Il glutine è la causa di 55 malattie circa. Solitamente la nocività del glutine viene attribuita solo ai disturbi digestivi, ma non a quelli neurologici, che comportano dolore, deterioramento cognitivo, disturbi del sonno, problemi comportamentali, stanchezza e depressione. Per approfondire vedi Come riconoscere se sei intollerante al glutine.

2) Crescita eccessiva della Candida
La candida è un fungo saprofita o lievito, normalmente risiede nel nostro intestino. Quando vi è una crescita eccessiva, fuoriesce dalle pareti intestinali e penetra così nel flusso sanguigno, rilasciando tossine nel corpo e causando una serie di sintomi spiacevoli, come affatticamento, cervello annebbiato, problemi digestivi e dolore. Ogni persona affetta da fibromialgia potrebbe avere una crescita eccessiva di candida. Per approfondire vedi I 20 sintomi della candida e come sconfiggerla definitivamente.

3) Tiroide
E’ di vitale importanza che il medico effettui dei controlli su tutti e sei i marcatori del sangue per valutare con precisione la funzione della tiroide. E’ inoltre indispensabile che il medico utilizzi  livelli ottimali, piuttosto che la gamma standard di riferimento per la valutazione e la diagnosi dei disturbi della tiroide. Mantenere i livelli della tiroide in un range ottimale allevia generalmente la fatica, l’annebbiamento cerebrale, l’insonnia e la depressione. Per approfondire vedi Ecco i 12 sintomi che rivelano lo stato della tua Tiroide.

4) Carenze vitaminiche
La carenza di magnesio, vitamina D e vitamina B12 sono tra le più comuni carenze vitaminiche che hanno le persone affette da fibromialgia. Alcune persone hanno completamente invertito i sintomi della fibromialgia soltanto con il magnesio. Il modo migliore per misurare il magnesio è quello di fare delle analisi del sangue al fine di rilevare il livello di magnesio nei globuli rossi (RBC), può essere fatto in qualsiasi laboratorio convenzionato. Per approfondire vedi Ecco gli 11 Nutrienti di cui facilmente si è Carenti.

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martedì 14 giugno 2016

Le Sette condizioni della Salute e della Felicità


La Macrobiotica non è solo una filosofia proveniente dell’estremo Oriente che, poco più di un secolo fa, un giapponese, noto con il nome di Georges Ohsawa, fece conoscere al mondo occidentale (attraverso libri, conferenze e i ristoranti aperti dai suoi discepoli o associati), ma è un insieme di conoscenze ed esperienze che dall’antichità a oggi ci sono state trasmesse da grandi maestri di vita.
Con il termine Macrobiotica (dal greco Macros e Bios, Grande/lunga Vita) in passato venivano designati i popoli più longevi. Ippocrate, medico greco vissuto più di 2 mila anni fa, fu storicamente tra i primi a parlare della relazione esistente tra cibo e salute:
  • Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo.
  • Per alimentarsi in modo equilibrato e vivere in salute bisogna consumare principalmente cereali.
  • Quando la malattia è nel suo culmine, allora è necessario usare il regime più ristretto.
(Queste, e altre, sono citazioni e/o frasi prese dal Corpus Hippocraticum)
Per Ohsawa, infatti, la Macrobiotica era, in sostanza, la via per il ringiovanimento e la longevità. Tuttavia, la Macrobiotica non è solamente un modo di alimentarsi, ma è anche uno stile di vita, uno stile di vita che comprende la consapevolezza e la realizzazione di se stessi e dei propri sogni. La base per la felicità e la realizzazione dei propri sogni è il cibo. Consumare un cibo sano, naturale e, nell’insieme, equilibrato, permetterebbe di avere una mente libera e dinamica.
Oggi sappiamo che i cibi industriali e raffinati, oltre che indebolire il sistema immunitario, cardiocircolatorio, etc., provocano seri danni al cervello. Le bevande gassate e gli zuccheri raffinati, secondo alcuni studi, possono provocare, a lungo termine, cambiamenti nel comportamento e una profonda modificazione nella chimica del cervello. Il fatto, in fondo, anche se confutato da qualcuno, non suscita in me alcun dubbio, visto l’aumento delle malattie mentali e psicofisiche.

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domenica 12 giugno 2016

Merendine, gelati e bibite tossiche: il centro antitumori chiede massima diffusione


Il centro Anti-tumori di Aviano ha recentemente distribuito questo dispaccio dove mette in guardia il consumatore sulla tossicità di conservanti e additivi comunemente usati, ma estremamente tossici e cancerogeni.
Chiede la massima diffusione di queste informazioni in modo che possiamo essere noi consumatori a condizionare le scelte dei fabbricanti stessi.
Oltre alla lista degli elementi tossici, il dispaccio, evidenzia alcuni prodotti che contengono elementi nocivi. Ecco un primo elenco:

MERENDINE: Buondì Motta, Joili Alemagna, Merendine Fabbri, Tin Tin Alemagna, Merendine Briciola

BIBITE: Aranciata S. Pellegrino, Bitter analcolico, Spume, Crodino, Aranciata Cin Cin, Aranciata Levissima, Sciroppo alla Menta

APERITIVI: Aperol Gancia, Americano, Rosso Antico, Amaro Cora, Vov, Punch al mandarino

DOLCIUMI: Caramelle Perugina alla frutta e formato a spicchi (arancio e limine), caramelle assortite e fondenti, Settesera Perugina, Charmes Alemagna, Calippo al Limone

Fonte

sabato 11 giugno 2016

Vitamina D: 6 buoni motivi per farne scorta e come


La vitamina D, è una vitamina liposolubile, cioè si scioglie nei grassi e nel nostro organismo svolge una serie di funzioni molto importanti. Viene introdotta solo in parte con la dieta, mentre la fetta maggiore è prodotta in seguito all’esposizione al sole. E’ una vitamina ma può essere considerata un vero e proprio ormone che può agire su diversi organi e apparati. Gli studi più recenti infatti confermano che questa vitamina, non è essenziale solo per il benessere delle ossa, ma è fondamentale anche per la prevenzione di molte malattie: dai disturbi neurovegetativi ai tumori, alle infezioni…

Ecco allora 6 buoni motivi per non farsela mancare:

Aumenta le difese immunitarie
Recenti studi hanno evidenziato che a bassi livelli di vitamina D c’è una maggiore incidenza di malattie autoimmuni (artrite reumatoide, Lupus, diabete di tipo 1…). Questa vitamina infatti sarebbe in grado di legarsi ad alcune cellule di difesa dell’organismo, come i linfociti T e dunque una sua carenza potrebbe pregiudicare appunto il funzionamento del sistema immunitario.
 
Previene le infezioni
La vitamina D è anche utile per la prevenzione dalle infezioni.  Al sole la pelle sviluppa questa vitamina in grado di stimolare poi la pelle a produrre antibiotici naturali in grado di contrastare virus e batteri.

Previene i tumori
Nelle persone colpite da tumore al colon, alla prostata o alla mammella, sono stati riscontrati bassi livelli di vitamina D e dunque anche in questo caso, una sua carenza potrebbe aumentarne la predisposizione. Le ragioni tuttavia, in questo caso non sono ancora evidenziate da basi scientifiche

Previene e contrasta l’Alzheimer
La degenerazione delle cellule del sistema nervoso, favorisce l’insorgenza di malattie come il Parkinson e l’Alzheimer. In ogni caso, i soggetti carenti di questa vitamina nel sangue hanno sviluppato queste malattie degenerative e dunque secondo gli studiosi ci sarebbe una stretta correlazione.

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venerdì 10 giugno 2016

Identificato meccanismo che determina rischio di celiachia

Studio Igb-Cnr, passo avanti per individuare predisposizione

Da uno studio tutto italiano si e' aperta la strada per la determinazione della predisposizione alla celiachia, e un passo in avanti anche alle patologie autoimmuni. Lo studio del Consiglio nazionale delle ricerche (Igb-Cnr e Ibp-Cnr) ha analizzato la risposta immunitaria al glutine in relazione al rischio genetico.
I ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche hanno scoperto il perché solo alcuni geni della regione cromosomica (HLA) sono associati alla predisposizione di ammalarsi di celiachia. Lo studio, coordinato da Giovanna del Pozzo dell'Istituto di genetica e biofisica (Igb-Cnr) e Carmen Gianfrani dell'Istituto di biochimica delle proteine (Ibp-Cnr), è stato pubblicato sulla rivista The Journal of Autoimmunity. "Nel 95% dei soggetti affetti da celiachia sono presenti alcuni specifici geni definiti di rischio o predisponenti la malattia, in quanto associati all'instaurarsi della risposta immunologica al glutine del grano", spiega Giovanna Del Pozzo Secondo la ricerca, nel determinare la predisposizione alla malattia è importante non solo il numero di questi geni HLA ma anche la quantità di molecole di RNA da essi prodotta.

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Celiachia: sintomi in adulti e bambini

Intolleranza al glutine: 7 possibili sintomi 

 

 

 

 


giovedì 9 giugno 2016

Prendi questa vitamina per tenere lontane le zanzare tutta l’estate

Gli scienziati hanno scoperto che c’è una particolare vitamina che stimola la produzione di un odore particolare che tiene lontane le zanzare 

Ah… l’estate. Giorni più lunghi, sole, spiaggia, sabbia… e zanzare! Un sacco di zanzare. E’ vero: alcuni sembrano che non vengono mai punti dalle zanzare ed altri invece sembra che sono una sorta di calamita che in pochi secondi si riempiono di punture. Questo ha una ragione specifica e dipende da quello che mangiamo, in particolare dai cibi ricchi di una vitamina particolare.
Per alcuni, questo non rappresenta un problema, il repellente per zanzare è presente sul mercato dal 1956, ma è costituito da sostanze chimiche che danneggiano il nostro corpo. Chi di noi vuole accendere in camera quelle piastrine antizanzare che sembrano fatte per riempirci i polmoni di tossine?

Gli scienziati hanno scoperto che la vitamina B1 (nota anche come tiamina), è in grado di innescare nel corpo un sistema antizanzare naturale producendo un odore impercettibile all’uomo ma che allontana questi fastidiosissimi insetti.

Dove si trova la vitamina B1: lievito di birra, cereali integrali (è nella parte esterna del chicco, in particolare riso e avena), asparagi, cavoli, fegato, uova.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...