domenica 18 settembre 2016

La Respirazione del “pronto soccorso emotivo”

“E se l’amore fosse una respirazione bocca a bocca con l’universo, un rianimare qualcosa ed un essere rianimati?”
(Fabrizio Caramagna)


La corretta respirazione è fondamentale per una vita felice.
L'”arte del respiro” è uno strumento per ottenere un’esistenza equilibrata, sana e serena; può diventare una risposta efficace alle sfide della vita, allo stress, alla malattia e alla tensione.
Il respiro può diventare un medico per il nostro corpo e la nostra psiche.
Il respiro concentrato può cambiare il nostro umore e le nostre reazioni.
Un respiro profondo ha persino salvato delle vite in momenti di pericolo.
Il respiro consapevole ci rende forti e ci aiuta a superare le nostre debolezze.
Il respiro contiene un potere formidabile.
In questo senso, é come l’aria che ci circonda: non la vediamo, non possiamo stringerla fra le mani e quindi ci sembra che non sia nulla.
Perfino Aristotele pensava che essa fosse immateriale, dato che non può essere vista.
L’aria, tuttavia, sostiene gli uccelli che volano liberi nel cielo e perfino gli aeroplani, e ha la forza di creare terribili tempeste.

Il respiro è simile: sembra vuoto, ma contiene potere.
L’uso consapevole del respiro può portare alla guarigione fisica.
Il raggio d’azione del respiro, tuttavia, si estende anche ai livelli più sottili: può diventare una chiave per penetrare nel mondo spirituale.

Continua qui

venerdì 16 settembre 2016

Lo zucchero danneggia il cuore e aumenta il colesterolo. Gli studi nascosti per 50 anni

Ricercatori della University of California hanno scoperto gli studi nascosti per oltre 50 anni che dimostrano che è lo zucchero il vero responsabile dei problemi cardiaci (colesterolo e danni al cuore). I risultati vennero pilotati dalla Sugar Research Foundation per far accusare i grassi ed aumentare il consumo di zucchero.

Decine di scienziati, negli anni 60, furono pagati dall’industria americana dello zucchero per nascondere il collegamento tra consumo di zucchero e problemi cardiaci e spostare così l’attenzione sui grassi saturi. A rivelarlo sono una serie di nuovi documenti scoperti recentemente da un ricercatore della University of California di San Francisco e pubblicati sul magazine Jama Internal Medicine. [1]

La verità che emerge è sconvolgente: la lobby dello zucchero avrebbe pilotato per più di cinquant’anni studi sul ruolo dell’alimentazione sui problemi cardiaci. “Sono stati in grado di sviare il dibattito sullo zucchero per decenni”, ha detto al New York Times, Stanton Glantz, professore di medicina e autore del paper uscito su Jama.

Nel 1954 il Presidente della Sugar Research Foundation, Henry Hass, spiegava l’opportunità strategica per l’industria dello zucchero di aumentare la quota di mercato dello zucchero stimolando i cittadini ad avere una dieta a basso contenuto di grassi. Quello che è sconcertante è che i ricercatori sono stati pagati per coprire i danni dello zucchero sulle malattie cardiache ed incolpare i grassi saturi il cui consumo è legato al livello di colesterolo. [2]


In realtà studi recenti dimostrano che i livelli di glicemia nel sangue sono un maggiore indicatore del rischio di malattie cardiache rispetto al livello di colesterolo. [3] Come abbiamo visto in articoli precedenti, il colesterolo è fondamentale per la formazione degli ormoni e viene usato per riparare i danni alle arterie prodotti dall’infiammazione indotta dallo zucchero, farine raffinati e oli di semi. [4]
Solo coloro che per motivi genetici hanno livelli di colesterolo alle stelle (un fenomeno molto raro) dovrebbero usare i farmaci, altrimenti basta lavorare sulla dieta. Le statine oggi comunemente usate per abbassare i livelli di colesterolo in realtà aumentano il rischio di malattie cardiache e danneggiano il cervello. [5] Tutti effetti collaterali che potrebbero essere evitati dirigendosi verso una dieta davvero vicina alla natura che evita questi cibi inventati.

Continua qui

lunedì 12 settembre 2016

La dieta intestinale, ecco i cibi per dimagrire

Perdere peso senza neanche accorgersene è il sogno di molte persone. Da tempo sto studiando alcuni modi per aiutarvi (e come sapete io ho una ossessione per l’alimentazione), ma senza dubbio le crescenti scoperte che da un paio di anni continuano a mettere l’intestino e la flora batterica in primo piano sono utili a capire quanto avere un intestino che lavori al meglio corrisponde ad avere un metabolismo più veloce, una digestione più veloce e migliore, un sistema immunitario più efficiente, maggiori risorse energetiche e persino sembrare più giovani. Tutto questo grazie al nostro intestino? Sì. I nostri batteri buoni favoriscono il dimagrimento in una maniera determinante per il nostro metabolismo. Il problema è che spesso mangiamo e abusiamo di cibi e sostanze che uccidono questi batteri: di conseguenza avvertiamo gonfiore, sovrappeso, ritenzione idrica, affaticamento, ci sentiamo spompati e grassi.

Chi non capisce che la dieta dimagrante per eccellenza è una dieta intestinale tenderà a combattere per sempre contro i chili di troppo, indipendentemente da quanto mangia: al contrario, fare una dieta intestinale permette di perdere peso mettendo le calorie in secondo piano. Ho letto molte diete per la salute intestinale, ma la maggior parte di queste diete sono improponibili con il nostro stile di vita: dovremmo fermentare le verdure da soli, comprare cibi introvabili come il nattu, farci da soli alcuni prodotti da bere, abolire carne, carboidrati, glutine, zucchero in ogni forma secondo la maggior parte dei guru intestinali. Invece, ho confrontato le ricerche, e alla fine posso dirvi i principi di una sana dieta intestinale e cosa fa bene o male ai nostri batteri.

Continua qui

sabato 10 settembre 2016

Batteri resistenti agli antibiotici nel 63% della carne di pollo, l’allarme di Altroconsumo (PETIZIONE)


Il problema dei batteri resistenti agli antibiotici parte dagli allevamenti e arriva nei nostri piatti. Altroconsumo ha individuato l’antibiotico resistenza in 25 campioni di carne di pollo su 40, il 63% del totale. I prodotti erano stati acquistati a Roma e a Milano.
Altroconsumo ha analizzato 40 petti di pollo e nella maggior parte dei casi ha trovato Escherichia coli resistente agli antibiotici, farmaci troppo usati negli allevamenti. Il rischio che gli antibiotici diventino inefficaci anche per l’uomo è dietro l’angolo.
  
La carne di pollo che da alcuni è considerata ‘più sana e magra’ rispetto alla carne rossa nasconde il problema dei batteri resistenti agli antibiotici. E’ ormai noto che negli allevamenti di polli vi sia un vero e proprio abuso nella somministrazione di farmaci e antibiotici. L’antibiotico-resistenza dei batteri ritrovati nella carne di pollo ne è la prova.
Secondo Altroconsumo se non si maneggia e non si cuoce bene la carne di pollo si rischia che i superbatteri possano trasferire la propria resistenza anche ad altri microrganismi presenti nel nostro corpo. L’antibiotico potrebbe non essere più sufficiente per curarci, come ha sottolineato Altroconsumo.

Continua qui

venerdì 9 settembre 2016

Firenze, maxi condanna per frode ai vertici dell'azienda Menarini

Dieci anni e sei mesi alla presidente del gruppo farmaceutico Lucia Aleotti, 7 e mezzo al fratello. Ordinata confisca di un miliardo di euro in conti esteri. La difesa: "ricorreremo un appello". Caduta l'accusa di truffa


I due fratelli Aleotti, entrambi condannati
Condannati i vertici della casa farmaceutica Menarini. La presidente Lucia Aleotti condannata a 10 anni e sei mesi per riciclaggio da frode fiscale, 7 anni e mezzo al fratello, Giovanni Aleotti, vipresidente, per gli stessi reati. Lucia Aleotti è stata condannata anche per corruzione. Ordinata la confisca per un miliardo di euro nei conti all'estero della famiglia. E' caduta invece l'accusa di truffa. La più grande casa farmaceutica italiana, la Menarini di Firenze, era infatti accusata di essere diventata tale perpetrando per quasi trent'anni, dal 1984 al 2010, una colossale frode ai danni del sistema sanitario nazionale. Usando società estere fittizie per l'acquisto dei principi attivi dei farmaci, ne avrebbe aumentato il prezzo finale grazie a una serie di false fatturazioni. Lo Stato, rimborsando medicinali con prezzi gonfiati, ci avrebbe rimesso 860 milioni di euro. La famiglia Aleotti, proprietaria della Menarini, ci avrebbe guadagnato oltre mezzo miliardo di euro: quei soldi sarebbero stati riciclati all’estero insieme con altri proventi illeciti accumulati grazie alla corruzione e a numerosi reati di frode fiscale, per un totale di circa 1.2 miliardi di euro. Assolti tutti gli altri imputati compreso la madre dei due fratelli, Massimiliana Landini. Gli altri imputati assolti sono Giovanni Cresci, Licia Proietti e Sandro Casini. Per alcuni capi di imputazione - tra cui la truffa - anche i due fratelli Aleotti sono stati comunque assolti.

Continua qui

giovedì 8 settembre 2016

Come dimagrire bevendo birra, la scoperta: “Ecco la dose che fa perdere peso e aiuta il cuore”

Come dimagrire bevendo birra? Secondo questi studi è possibile ma solo se assunta nella giusta quantità. Ecco la dose che fa perdere peso e aiuta (anche) il cuore, come riporta Sostenitori.info.

 

Come dimagrire bevendo birra? 
Chiara, rossa o scura, industriale o artigianale, a bassa o alta gradazione alcolica: sono tantissime le tipologie di birra presenti sul mercato ed in grado di accontentare tutti i palati.
La birra è una bevanda antichissima. Nata infatti dalla fermentazione dei cereali, nell’Antico Egitto questa veniva somministrata fin dall’infanzia. Era considerata una vera e propria medicina.
Ancora oggi sono tanti gli studi condotti per valutare i suoi effetti benefici sulla salute. 
Sembrerebbe infatti che un consumo moderato di birra abbia effetti benefici sul nostro organismo.
Riduce il rischio di problemi cardiovascolari, renali, di ipertensione, e favorisce i processi digestivi.
Inoltre grazie alla presenza dei flavonoidi contenuti nel luppolo, composti polifenolici ad attività antiossidante, la birra aiuta a contrastare i radicali liberi prevenendo i danni provocati dall’invecchiamento cellulare.

Continua qui

venerdì 2 settembre 2016

Frutta secca: quale scegliere per migliorare i disturbi più comuni



Con il nome di frutta secca si fa riferimento ad una serie molto vasta di alimenti dagli eccezionali valori nutrizionali. Noci, nocciole, mandorle, pistacchi, ecc. sono ricchi di proprietà e benefici che possono essere sfruttati per contrastare diversi problemi di salute o prevenire la loro comparsa. 
La frutta secca è un alimento completo il cui consumo è raccomandato a chi segue una dieta sana. Tra i vantaggi maggiori che offre c’è sicuramente la grande ricchezza di grassi vegetali buoni oltre che la presenza, in alcuni di questi frutti, di acido alfa-linolenico (Omega 3 ) benefico per la salute del cuore e per altre funzioni del nostro organismo.

Naturalmente tutti i vantaggi possono essere sfruttati consumando frutta secca pura, evitando quindi prodotti industriali in cui questi cibi sono addizionati con sale, zuccheri, aromi, ecc. Un'ottima soluzione è quella di sgranocchiare la frutta secca che preferite (variando) come spuntino di metà mattina o metà pomeriggio ma anche inserendola all’interno della vostra colazione.

Vediamo allora 10 situazioni e patologie in cui mangiare frutta secca può aiutare:

1) COLESTEROLO ALTO

Sicuramente le noci sono un frutto particolarmente benefico per la salute cardiovascolare e dunque anche per chi soffre di colesterolo alto. Contengono infatti acidi grassi essenziali che aiutano a controllare i livelli di grasso nel sangue. A questo scopo si consiglia un consumo giornaliero di noci pari a 50-60 grammi. Consigliato anche il consumo di nocciole, che abbassano i livelli di omocisteina (aminoacido che può danneggiare il rivestimento delle arterie) e le mandorle con la pelle (ricca in flavonoidi benefici per il cuore).




2) DIABETE

La frutta secca fornisce una grande quantità e varietà di sali minerali tra cui magnesio, calcio, fosforo, ferro, potassio, selenio. E’ in particolare il magnesio che si è dimostrato utile nei confronti del diabete in quanto combatte l’insulino resistenza e dunque previene la comparsa della malattia. Cosa mangiare allora? Soprattutto anacardi, mandorle e pinoli. Anche carenze di potassio possono favorire il rischio diabete, in questo senso molto utili risultano i pistacchi che ne contengono una quantità notevole.

3) STITICHEZZA

Per risolvere il problema della stitichezza si consiglia, oltre a bere molta acqua, di aumentare l’apporto di fibre utili alla motilità intestinale. Invece delle classiche prugne potete sperimentare l’effetto benefico dei pistacchi oppure delle noci di macadamia o ancora delle tradizionali noci. Anche questi frutti infatti sono ricchi di fibre e, se consumati ogni giorno, possono aiutare a ritrovare una certa regolarità.

4) SOVRAPPESO

Siamo abituati a pensare alla frutta secca come qualcosa che fa ingrassare e dunque assolutamente da evitare in caso si segua una dieta dimagrante. Non è affatto così, al contrario alcuni tra questi frutti hanno dimostrato capacità di aiutare a mantenere il peso forma, ovviamente consumati con moderazione e all’interno di una più generale sana alimentazione. Si è visto che coloro che consumano spesso in particolare noci, nocciole e mandorle hanno un minor rischio di aumento di peso e di sviluppare obesità in futuro. Ciò sarebbe dovuto al senso di sazietà che si ottiene grazie all’utilizzo di frutta secca come spuntino o a colazione.


Continua qui

Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...