mercoledì 23 maggio 2018
lunedì 21 maggio 2018
Albicocche: proprietà, valori nutrizionali, calorie
Le albicocche (frutto di Prunus armeniaca), ricche di betacarotene e licopene, sono utili per la pelle e contro colesterolo e radicali liberi. Le proprietà, i valori nutrizionali e le calorie.
> 1. Proprietà e benefici delle albicocche
> 2. Calorie e valori nutrizionali delle albicocche
> 3. Alleate di
> 4. Curiosità sulle albicocche
> 5. Una ricetta con le albicocche
Proprietà e benefici delle albicocche
Quando pensate alle albicocche, immaginatele come una potente miscela compatta di sostanze benefiche. I principi nutritivi che nobilitano queste sferette dolci e vellutate sono soprattutto betacarotene e licopene. Queste sostanze ostacolano il processo mediante cui si formano le lipoproteine a bassa densità o colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”).Tre albicocche contengono 3 grammi di fibra, pari al 12% del fabbisogno giornaliero, in cambio di un apporto calorico minimo: 51 calorie in totale. Le albicocche sono inoltre alimenti ad alto contenuto di fibre, utili per dimagrire e tenere sotto controllo l’iperglicemia. Hanno inoltre un forte potere antiossidante, dovuto alla vitamina A, che contribuisce ad arginare gli effetti dei radicali liberi.
Dai noccioli dele albicocce si ricava un olio molto usato per la cosmesi naturale.
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domenica 20 maggio 2018
Banane: 10 straordinari benefici per la salute
Le banane sono tra i frutti più consumati nel mondo. Dal punto di vista nutrizionale sono una buona fonte di potassio, di magnesio e di vitamina B6. Il nostro organismo sfrutta queste sostanze per mantenersi in salute.
Non tutti sanno che le banane sono anche ricche di antiossidanti, che aiutano a proteggere il nostro organismo dall'azione dei radicali liberi. Le banane rafforzano il sistema nervoso, aiutano nella perdita di peso e contribuiscono alla produzione dei globuli bianchi grazie al loro contributo di vitamina B6, come spiega la nutrizionista Laura Flores.
Non tutti sanno che le banane sono anche ricche di antiossidanti, che aiutano a proteggere il nostro organismo dall'azione dei radicali liberi. Le banane rafforzano il sistema nervoso, aiutano nella perdita di peso e contribuiscono alla produzione dei globuli bianchi grazie al loro contributo di vitamina B6, come spiega la nutrizionista Laura Flores.
Una banana di media grandezza (126 grammi circa) contiene 450 mg di potassio,
30 grammi di carboidrati, 3 grammi di fibre, 19 grammi di zuccheri e 1
grammo di proteine. Scegliamo il più possibile banane del commercio equo e solidale.
Ecco i maggiori benefici per la salute delle banane.
1) Aumentano il senso di sazietà
Una banana di medie dimensioni contiene
110 calorie e fornisce 30 grammi di carboidrati e 3 grammi di fibre. Le
banane contengono fibre vegetali speciali che ci
aiutano a mantenerci sazi più a lungo. Scegliendo una banana per la
merenda non corriamo il rischio di orientarci verso i classici prodotti
confezionati. Le banane vengono considerate uno spuntino utile per gli sportivi, da assumere 1 ora prima dell'allenamento.
2) Sono benefiche per il cuore
Le banane sono un toccasana per il cuore.
Sono ricche di potassio, un minerale che contribuisce a mantenere
regolare il battito cardiaco. Inoltre l'elevato contenuto di potassio
delle banane e il loro ridotto apporto di sodio potrebbrto proteggere il sistema cardiovascolare dall'ipertensione, secondo gli esperti dell'FDA.
sabato 19 maggio 2018
Dalla cura coi limoni alla gioia-terapia, nasce il primo portale contro le fake news sui tumori
Oncologi Aiom, sul web 400 bufale su presunte cure alimentari
(di Manuela Correra)
Dalla cura a base di limoni a quella che utilizza il bicarbonato di sodio, dai metodi Di Bella e Hamer a quello del digiuno fino alla terapia della gioia. Sono centinaia le false cure sui tumori che circolano sul web e sui social: gli oncologi hanno contato 400 bufale solo su presunte cure alimentari e 175 su altrettanto presunte terapie alternative. Per arginare questo bombardamento di notizie false, che possono rappresentare un grave pericolo per la salute dei cittadini, l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la sua Fondazione hanno dunque deciso di scendere in campo, con un portale contro le fake news in oncologia.Si chiama www.tumoremaeveroche.it ed è stato presentato al ministero della Salute: l'obiettivo è fornire ai cittadini, che potranno anche porre delle domande agli esperti, informazioni chiare e certificate. Nel 2017, spiega il presidente di Fondazione Aiom Fabrizio Nicolis, "quasi 9 milioni di italiani sono stati vittime di fake news nel campo della salute. E il cancro è l'area della medicina più vulnerabile: 160, ad esempio sono le fake news circolanti sulle cause del cancro, e almeno 85 quelle relative a cosa si nasconderebbe dietro la malattia". Il fatto, sottolinea, è che "la diagnosi di tumore cambia la vita di una persona: l'attrazione per le terapie 'non convenzionali' è alimentata dal timore e chi promuove queste teorie sfrutta la ricerca di speranza da parte di malati e familiari. Internet è inoltre lo strumento principale con cui i cialtroni fanno leva sulle aspettative dei pazienti. Contro la disinformazione serve un'alleanza fra clinici, Istituzioni, cittadini e media".
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venerdì 18 maggio 2018
La foto alla bambina e quel bagliore bianco nell’occhio: era un tumore
Una fotografa ha scattato immagini della piccola in vacanza a Tenerife, ha notato una macchia bianca segnalando ai genitori che poteva trattarsi di una malattia seria
Una foto le ha salvato la vita. La piccola Presley era in vacanza con la famiglia a Tenerife, nel gennaio 2017, per un periodo di riposo fuori stagione. «Quando eravamo in hotel - ha raccontato la madre Sophie Findlay, 33 anni, abbiamo chiesto alla fotografa della struttura di scattare qualche fotografia alle nostre bambine, ma quando siamo andate a ritirarle Alessia, la fotografa, ci ha preso da parte per mostrarci che un occhio di Presley era bianco. Io ho pensato a un problema con il flash, come quando vengono gli occhi rossi e le ho chiesto se si potesse fare qualcosa per cancellare la macchia, ma lei ci ha detto che l’occhio non viene mai bianco, che poteva essere qualcosa di serio, consigliandoci di farla subito controllare».
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giovedì 17 maggio 2018
La vita è dolce con miliardi di batteri
Dall’umore alle malattie, ci governa il microbiota
Spazza via molti dogmi della medicina. È la «rivoluzione del
microbiota», l’insieme dei microrganismi - miliardi di batteri, virus e
funghi - che colonizzano la pelle e gli apparati digerente,
genitale-urinario e respiratorio. Il microbiota è la nostra centrale
biochimica, che svolge funzioni metaboliche e immunitarie, consentendo
l’assimilazione dei cibi, regolando l’immunità delle mucose e fungendo
da barriera contro i patogeni. Scoperta di recente, perché costituita
per la maggior parte da batteri anaerobi (non hanno bisogno di ossigeno e
non crescono in coltura al di fuori dell’organismo), questa «materia
oscura» «ha una vita propria, prospera con il cibo che mangiamo e
produce molte sostanze, come neurotrasmettitori e antibiotici», ha
spiegato Antonio Gasbarrini, direttore dell’Area gastroenterologia e
oncologia del Policlinico Gemelli, in un seminario organizzato da
Sanofi.
Questi microrganismi influenzano anche il sistema nervoso autonomo dell’intestino, il cosiddetto «secondo cervello», creando una rete. Tanto che un’alterazione di questa biomassa è all’origine - o la concausa - di molte patologie infiammatorie, oltre che immunitarie, metaboliche, neurologiche e neurodegenerative. «Risultati importanti provengono anche dall’oncobiotica, disciplina che studia il microbioma nella genesi e nella cura delle malattie neoplastiche», aggiunge Gasbarrini.
Secondo due studi su «Science», «i pazienti oncologici che non rispondono agli immunoterapici sono privi di alcune specie batteriche, la cui reintroduzione porta con sé la sensibilità a uno specifico farmaco». E non c’è area che sia esclusa. È il caso della psichiatria: i batteri psicobiotici, modulando l’umore, influenzano il comportamento.
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Nicla Panciera
Questi microrganismi influenzano anche il sistema nervoso autonomo dell’intestino, il cosiddetto «secondo cervello», creando una rete. Tanto che un’alterazione di questa biomassa è all’origine - o la concausa - di molte patologie infiammatorie, oltre che immunitarie, metaboliche, neurologiche e neurodegenerative. «Risultati importanti provengono anche dall’oncobiotica, disciplina che studia il microbioma nella genesi e nella cura delle malattie neoplastiche», aggiunge Gasbarrini.
Secondo due studi su «Science», «i pazienti oncologici che non rispondono agli immunoterapici sono privi di alcune specie batteriche, la cui reintroduzione porta con sé la sensibilità a uno specifico farmaco». E non c’è area che sia esclusa. È il caso della psichiatria: i batteri psicobiotici, modulando l’umore, influenzano il comportamento.
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mercoledì 16 maggio 2018
Per le malattie dei reni zero prevenzione, due facili test
Controllo urine e pressione, come Melania Trump 10% italiani
Zero prevenzione per le malattie renali, ma bastano pochi e semplici
controlli. Quanto accaduto a Melania Trump, la first lady americana
improvvisamente sottoposta a un intervento ad un rene per quella che la
Casa Bianca ha definito "una patologia benigna", mette sotto i
riflettori un'area della medicina troppo spesso in un cono d'ombra.
Il 10% della popolazione italiana adulta è a rischio di malattia
renale, ma di questi ben sei su dieci non lo sanno. Chi soffre di una
malattia renale ha una probabilità maggiore di sviluppare un infarto e i
costi di queste patologie rappresentano una cifra enorme, dall'1 ai 2
punti di Pil.
"Tutti dovrebbero comunque fare prevenzione di
primo livello, e per capire se c'è un rischio di danno renale basta un
esame delle urine e un controllo delle pressione. Quest'ultima, quando
e' troppo alta, mette a rischio i reni, così come il cervello ed il
cuore. Purtroppo non c'è un segno preciso, un dolore riconoscibile che
possa aiutare a capire che serve intervenire precocemente", spiega
Roberto Palumbo, Direttore della UOC Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale
S.Eugenio di Roma.
Ma quando iniziare i controlli? "L'analisi
delle urine è uno straordinario strumento per capire molte cose e, a
meno che non ci siamo malattie in corso, basta ripeterlo una volta
nell'età pediatrica, uno in adolescenza e dopo i 50 anni una volta
l'anno", aggiunge Palumbo.
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Celiachia, in Europa l'80% dei casi non è ancora diagnosticato
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