mercoledì 13 gennaio 2021

Al via distribuzione 25.000 saturimetri in 1200 farmacie


Campagna MisuriAmo2, per monitorare a casa i malati respiratori


Dal 12 gennaio 25.000 saturimetri saranno distribuiti gratuitamente in 1200 farmacie italiane per il monitoraggio domiciliare dei pazienti con malattie respiratorie: è la seconda fase della campagna MisuriAmo2, lanciata dalla Società italiana di pneumologia (Sip), in collaborazione con Federfarma e il patrocinio della Fofi (Federazione ordini farmacisti italiani).

L'obiettivo è di promuovere l'uso del saturimetro per controllare i livelli di ossigeno nel sangue nelle persone con malattie respiratorie croniche e Covid-19. Dopo una prima fase di screening rivolta a tutta la popolazione, con la misurazione gratuita dell'ossigeno del sangue nelle farmacie aderenti all'iniziativa, la seconda fase della campagna si focalizzerà sul monitoraggio della salute respiratoria di pazienti individuati con malattie respiratorie.

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domenica 3 gennaio 2021

Tisane detox: dalla betulla anti ritenzione ai semi di finocchio contro il gonfiore. I consigli della nutrizionista

Infusi e tisane non faranno dimagrire ma aiutano fegato e reni nella loro azione detossificante, con effetti depurativi e diuretici

Tisane detox: nei giorni degli stravizi alimentari come quelli delle feste di Natale chi non vorrebbe risolvere gli eccessi della tavola con un buon infuso caldo? Se è vero che una tisana non regala improvvisamente la linea perduta è però altrettanto vero che può aiutare il nostro organismo a rimettersi a regime, reidratandolo e dandogli quei nutrienti che magari abbiamo trascurato tra pranzi e cenoni, seppure in tempi di zona rossa. “Sicuramente le tisane, soprattutto alcune, hanno un effetto drenante e aiutano a ristabilire un equilibrio elettrolitico. Qualità utili soprattutto nei momenti in cui, come durante le feste, spesso si beve poca acqua e si segue una alimentazione sbilanciata, con il rischio di rimanere disidratati”, chiarisce a Gazzetta Active la dottoressa Jessica Falcone, biologa nutrizionista presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele Turro e RAF First Clinic di Milano.

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mercoledì 23 dicembre 2020

Yogurt: l’alleato proteico delle difese immunitarie. E la versione greca…

Rispetto al latte è più digeribile, ma contiene comunque proteine e calcio. Meglio ancora se si sceglie la sua versione greca

Un latticino molto più digeribile del latte, ricco di fermenti lattici che vanno a nutrire la flora batterica, il cosiddetto microbiota: lo yogurt è un vero e proprio alleato del benessere intestinale ma anche delle difese immunitarie, stimolate proprio da un microbiota sano. “Rispetto al latte è molto più digeribile e tollerato per la presenza di fermenti lattici quali il lactobacillus bulgaricus e lo streptoccoccus termophilus, che agiscono come una sorta di nutraceutico, andando a nutrire le cellule intestinali e il microbiota. Sappiamo infatti che questo può essere indebolito da diverse condizioni molto diffuse come stress, sport intenso, intolleranze alimentari o antibiotici”, spiega a Gazzetta Active la dottoressa Emanuela Russo, dietista INCO (Istituto Nazionale per la Cura dell’Obesità) dell’IRCCS Policlinico San Donato e del Marathon Center del Palazzo della Salute di Milano.

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martedì 22 dicembre 2020

Salmone affumicato: omega 3 e vitamine del gruppo B. Ma va consumato con moderazione…

"Soprattutto per gli sportivi può essere uno spuntino gustoso, anche se va consumato con moderazione", spiega la dietista Emanuela Russo

Sano, saporito e versatile: il salmone affumicato è uno dei piatti che vengono maggiormente apprezzati proprio durante il periodo di Natale. E se è vero che non è salutare esattamente quanto il salmone, non va nemmeno demonizzato, anzi. “Ricordiamo innanzitutto che si tratta di salmone: un pesce ricco di acidi grassi buoni come gli omega 3 e gli omega 6, oltre che di vitamine del gruppo B“, chiarisce a Gazzetta Active la dottoressa Emanuela Russo, dietista INCO (Istituto Nazionale per la Cura dell’Obesità) dell’IRCCS Policlinico San Donato e del Marathon Center del Palazzo della Salute di Milano.

Nel salmone affumicato però non manca il sale…
Sicuramente c’è una buona presenza di sale aggiunto, che ne aumenta il sapore e ne favorisce la  conservazione. Va però detto che l’apporto calorico resta lo stesso del salmone al naturale. E a differenza degli insaccati, anch’essi sotto sale, contiene grassi buoni, che gli insaccati non hanno”.

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lunedì 21 dicembre 2020

Pesticidi negli alimenti, dati ancora allarmanti

 

Regolare e privo di residui di pesticidi solo il 52% dei campioni analizzati, dunque la presenza di pesticidi negli alimenti è ancora un problema evidente.

L’edizione 2020 del rapporto di Legambiente Stop ai pesticidi, redatto in collaborazione con Alce Nero, vede quindi una situazione non positiva che lascia spazio a molti timori circa la presenza di prodotti fitosanitari negli alimenti e nell’ambiente.

Analizzando nel dettaglio i dati negativi, si apprende che i campioni fuorilegge non superano l’1,2% del totale ma che il 46,8% di campioni regolari presentano uno o più residui di pesticidi.

Come negli anni passati, è ancora la frutta la categoria in cui si concentra la percentuale maggiore di campioni regolari multiresiduo.

Ad essere privo di residui di pesticidi infatti è solo il 28,5% dei campioni analizzati, mentre l’1,3% è irregolare e oltre il 70%, nonostante sia considerato regolare, presenta uno o più residui chimici.

Nel dettaglio sono campioni regolari con almeno un residuo:

  • l’89,2% dell’uva da tavola,
  • 85,9% delle pere,
  • 83,5% delle pesche.

Le mele invece spiccano con il 75,9% di campioni regolari con residui e registrano l’1,8% di campioni irregolari.

Prodotti alimentari non salutari, la situazione diversa nelle verdure

Da una parte si registra un incoraggiante 64,1% di campioni senza alcun residuo; mentre dall’altro fanno preoccupare le significative percentuali di irregolarità in alcuni prodotti come i peperoni.

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martedì 15 dicembre 2020

IL COVID19 SI COMBATTE A TAVOLA – LA RICERCA DELL’ASSOCIAZIONE PER LA

Il Covid19 si combatte a tavola, mangiando ciò che ti piace, basta cucinarlo e abbinarlo secondo Cucina Evolution.

La ricerca dell’Associazione per la Sicurezza Nutrizionale in Cucina

La nutrizionista Chiara Manzi spiega come essere 3 volte più resistenti al virus senza rinunciare a dolci, fritti e pizza. Lo studio e le specifiche di questo regime alimentare sono illustrati nel libro “Cucina Evolution. In forma senza dieta”

Ormai da anni i medici sono concordi che la cura e la salute inizi a tavola, un assunto che sembra essere valido anche per la lotta al Covid19. Lo stile alimentare che sembra essere il più efficace, e che potrebbe ridurre di 3 volte l’incidenza della Polmonite da Coronavirus tra la popolazione è quello della Dieta Mediterranea, povera di grassi, zucchero e sale, ricca di fibre e antiossidanti con un consumo di massimo 2 dolci a settimana.

Secondo una ricerca condotta in collaborazione con il Professor Michele Rubbini*, Professore dell’Università di Ferrara e membro del comitato scientifico dell’Associazione per la Sicurezza Nutrizionale in Cucina, ora sarebbe possibile restare sani e mantenere alte le difese contro i virus come il Covid19, mangiando anche 2 dolci al giorno, fritti e pizza quando vogliamo, seguendo lo stile alimentare di Cucina Evolution. Si tratta di un’evoluzione della Dieta Mediterranea, applicando le più recenti ricerche scientifiche della Culinary Nutrition, innovativa branca della nutrizione che studia le interazioni e gli effetti dei nutrienti sull’organismo umano, e come varino a seconda di come vengono cucinati e abbinati i cibi, di cui la nutrizionista italiana Chiara Manzi è la massima esperta in Europa.

La ricerca condotta dall’Associazione per la Sicurezza Nutrizionale in Cucina insieme al Professor Michele Rubbini ha preso in esame un campione di oltre 900 persone che seguono i dettami di “Cucina Evolution”, ai quali è stato chiesto di rispondere a domande sulla propria alimentazione quotidiana e, in particolare, se seguivano le ricette proposte nel libro “Cucina Evolution”, con quale frequenza e da quanto tempo. Inoltre, sono state chieste informazioni in merito all’età, sesso, peso, altezza e stato di salute, ed eventuale di tosse, influenza, disturbi intestinali e possibile infezione da Covid19 con sviluppo di polmonite nei mesi tra gennaio e maggio 2020.

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domenica 13 dicembre 2020

Covid, comuni farmaci anti-ipertensivi sarebbero in grado di abbassare il rischio di morte del 60%

Comuni terapie anti-ipertensive con inibitori del sistema renina-angiotensina sarebbero in grado di contrastare l'infiammazione indotta dal Sars-CoV-2

Dei comuni farmaci anti-ipertensivi sarebbero in grado di ridurre del 60% il rischio di morte nei pazienti Covid più esposti. E’ quanto emerso da uno studio condotto nella Svizzera italiana in collaborazione con l’Università Vita-Salute San Raffaele e con l’Università della Svizzera italiana.

L’analisi, pubblicata su PNAS, ha preso in considerazione 576 pazienti ricoverati all’Ente Ospedaliero Cantonale del Ticino tra il primo marzo e il primo maggio del 2020, durante la prima ondata di coronavirus Sars-CoV-2.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...