lunedì 15 febbraio 2021

L'Iss: 'Preoccupano le varianti, rafforzare le misure'

'Impatto rilevante senza misure adeguate'

Considerata la circolazione nelle diverse aree del paese "si raccomanda di intervenire al fine di contenere e rallentare la diffusione della variante VOC 202012/0, rafforzando/innalzando le misure in tutto il paese e modulandole ulteriormente laddove più elevata è la circolazione, inibendo in ogni caso ulteriori rilasci delle attuali misure in atto". E' quanto afferma l'Istituto superiore di sanità nello studio di prevalenza della variante VOC 202012/01 (Regno Unito) in Italia, relativo alla indagine svolta lo scorso 4-5 febbraio.

"Nel contesto italiano, in cui la vaccinazione delle categorie di popolazione più fragile sta procedendo rapidamente ma non ha ancora raggiunto coperture sufficienti, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante se non vengono adottate misure di mitigazione adeguata", sottolinea l'Istituto superiore di sanità nello studio di prevalenza della variante VOC 202012/01 (Regno Unito) in Italia relativo alla indagine svolta lo scorso 4-5 febbraio.

A causa delle varianti il rischio associato a un'ulteriore diffusione del Covid nell'Ue è "attualmente valutato come alto-molto alto per la popolazione complessiva e molto alto per gli individui vulnerabili".

Lo scrive l'Ecdc nella sua analisi del rischio aggiornata. I paesi dovrebbero accelerare le campagne di vaccinazione, raccomanda l'Agenzia, poiché le varianti hanno "maggiore trasmissibilità" e potrebbero "determinare una maggiore gravità della malattia", e "i vaccini con licenza esistenti" potrebbero essere "solo parzialmente o in gran parte meno efficaci".

Per "contenere e rallentare" la diffusione delle varianti del Covid, "in analogia con le strategie adottate negli altri paesi europei", è necessaria una "rigorosa osservanza, rafforzamento e incremento delle misure di mitigazione del rischio sia in ambito nazionale che in specifici ambiti locali, evitando ulteriori misure di rilascio". E' l'indicazione che gli esperti del Comitato tecnico scientifico hanno dato venerdì scorso al termine della riunione in cui hanno analizzato gli ultimi dati epidemiologici e preso atto dello studio dell'Istituto superiore di sanità sulla diffusione delle varianti del virus in Italia.

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Covid, Iss: "Fino a 59% casi da variante inglese in alcune aree"

La dieta contro la ritenzione idrica: cosa mangiare e cosa evitare per prevenire la cellulite

Ridurre il sale ma non eliminarlo del tutto e, soprattutto, aumentare l'apporto di magnesio e potassio: i consigli della nutrizionista

Una dieta contro la ritenzione idrica e la sua più detestata conseguenza, la cellulite: forse non è così semplice, ma accorgimenti a livello di alimentazione e di stile di vita ci sono. “Sicuramente l’attività fisica per contrastare la ritenzione idrica è molto importante, ma non deve essere troppo intensa, o si otterrà un effetto contrario. Mentre a livello di dieta è bene considerare non solo le calorie, ma anche altre proprietà nutritive di quello che mangiamo, perché alleati della ritenzione idrica, e di conseguenza della cellulite, sono anche il sale e i grassi“, spiega a Gazzetta Active la dottoressa Chiara Boscaro, biologa nutrizionista degli Istituti Clinici Zucchi di Monza.

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domenica 14 febbraio 2021

Covid: 11.068 nuovi positivi, 221 le vittime. tasso positività sale al 5,3%

I dati diffusi dal ministero della Salute

Sono 11.068 i test positivi al coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore che portano il numero dei contagiati dall'inizio dell'emergenza a 2.721.879.

Le vittime nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, sono invece 221, un incremento che porta il totale a 93.57

Sono stati 205.642 i test per il Covid (tamponi molecolari e antigenici rapidi) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, in calo di circa 85mila rispetto a ieri, quando ne sono stati fatti 290.534.

Il tasso di positività sale al 5,3% (ieri era 4,6%)

Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva in Italia a causa del Covid-19 sono 2.085, tornando ad aumentare di 23 unità rispetto a ieri, nel saldo quotidiano tra ingressi e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati invece 126.

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Vitamina B6: a cosa serve, in quali alimenti si trova e quando si rischia una carenza

Con la dottoressa Grandi, dietista, facciamo il punto su una delle vitamine del gruppo B particolarmente utile per gli sportivi

Si fa presto a dire vitamina B6. Ma questa vitamina del gruppo B si può presentare in realtà come pirossidina, piridossale o piridossamina. Sono queste le tre forme attive che la vitamina B6 prende quando si degrada in presenza di alte temperature, essendo una vitamina termolabile. Ma quali altre caratteristiche ha questa vitamina? “Si tratta di una vitamina idrosolubile, quindi è molto difficile che possa avere un potenziale tossico, poiché se è in eccesso nel nostro organismo viene espulsa attraverso le urine”, spiega a Gazzetta Active la dottoressa Federica Grandi, dietista presso il Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro (Bergamo) del Gruppo San Donato.

E’ facile avere una carenza di vitamina B6? 
“In realtà sono molto rari anche i casi di carenza di questa vitamina, dal momento che è presente in molti alimenti, a differenza di un’altra vitamina del gruppo B, la B12, presente solo negli alimenti di origine animale. Alcune terapie farmacologiche o una dieta eccessivamente ricca di fibre può limitare la biodisponibilità della B6, ma si tratta di casi estremamente rari”.

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sabato 13 febbraio 2021

Smartwatch Facebook per recuperare i dati sulla tua salute

 

Potrebbe arrivare sul mercato uno smartwatch Facebook, il motivo? Semplice, recuperare i dati sulla salute di chi lo acquisterà. È la nuova trovata di Mark Zuckerberg alla continua ricerca di nuovi modi di monetizzare.

Apparentemente, Facebook sta costruendo uno smartwatch come prossima incursione nell’hardware, e il dispositivo potrebbe debuttare al più presto il prossimo anno.

Si dice che lo smartwatch funzioni su Android, anche se non è chiaro se utilizzerà il sistema operativo Wear di Google poiché Facebook sta cercando di costruire il proprio sistema operativo per future iniziative hardware.

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Insonnia, cosa mangiare a cena per dormire bene? Ecco gli alimenti che conciliano il sonno

Dai cibi che non devono mancare a quelli che, al contrario, andrebbero evitati: i consigli della dietista

Difficoltà a dormire? Magnesio, triptofano e vitamine del gruppo B: sono loro gli elementi chiave della cena che concilia il sonno. Ma che cos’altro prevede una ‘dieta anti insonnia’? E soprattutto, è vero che con una alimentazione ad hoc si può stimolare il riposo? “Assolutamente sì”, chiarisce con nettezza la dottoressa Federica Grandi, dietista presso il Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro (Bergamo) del Gruppo San Donato.

Quali consigli darebbe per una dieta e uno stile di vita che aiutino a migliorare la qualità del sonno?
“E’ importante capire con il paziente il suo stile di vita e impostare un programma specifico. Ma in in linea di massima per la popolazione generale non bisognerebbe mai eccedere con il volume della cena, per favorire la digestione e dormire meglio. Una cena normale dovrebbe apportare il 30-35% del fabbisogno energetico quotidiano. In casi di insonnia importante – intendendo per insonnia una riduzione di quantità e qualità del sonno per almeno tre-quattro notti a settimana – la cena può scendere anche al 20-25% dell’apporto energetico giornaliero, con la quota restante che va di conseguenza ripartita meglio negli altri pasti e spuntini. Questo perché una ripartizione corretta dell’energia durante la giornata è molto importante”.

Quali alimenti è bene privilegiare per conciliare il sonno?
“E’ bene prediligere alimenti che permettono una digestione non troppo lenta. Sono molto indicati i cibi ricchi in magnesio, vitamine del gruppo B e triptofano. Il triptofano, in particolare, favorisce la produzione di melatonina, aiutando il rilassamento generale. Il magnesio e le vitamine del gruppo B favoriscono nello specifico il rilassamento muscolare. Gli alimenti che li contengono sono però quelli che la popolazione generale normalmente tende ad evitare a cena, ovvero i carboidrati: pasta, riso, cereali integrali in generale, più ricchi di magnesio rispetto a quelli raffinati. Mangiarli a cena porta ad una digestione migliore rispetto a quella che si ha dopo aver mangiato delle proteine”.

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Covid: 13.532 nuovi positivi, 311 le vittime

Calano le terapie intensive, -236 ricoveri

Sono 13.532 i test positivi al coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore che portano il numero dei contagiati dall'inizio dell'emergenza a 2.710.819. Le vittime nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, sono invece 311, un incremento che porta il totale a 93.356.

Ad oggi in Italia ci sono 401.413 attualmente positivi, 761 in meno rispetto a ieri, mentre dall'inizio dell'emergenza i dimessi e i guariti sono 2.216.050, con un incremento rispetto a ieri di 13.973.

Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva in Italia a causa del Covid-19 sono 2.062, in calo di 33 unità rispetto a ieri, nel saldo quotidiano tra ingressi e uscite.

Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati invece 118. Secondo i dati del ministero della Salute sono invece 18.500 le persone ricoverate nei reparti ordinari, 236 in meno rispetto alla giornata di venerdì.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

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