Il numero complessivo dei casi accertati da marzo a oggi in fabbriche, uffici e aziende ammonta a 147.875, pari a circa un quarto delle denunce complessive di infortunio pervenute all’Inail dall’inizio del 2020. Il 62,3% (92mila contagi) è relativo al quadrimestre ottobre-gennaio 2021. Le province che contano più decessi dall’inizio della pandemia sono quelle di Bergamo (9,5%), Milano (8,9%), Napoli (6,9%), Roma (6,1%), Brescia (5,6%), Cremona (4,1%), Torino (3,7%)
La seconda ondata del Covid-19 ha avuto un impatto più pesante della prima sui luoghi di lavoro. Lo certifica l’Inail, spiegando che il quadrimestre ottobre 2020-gennaio 2021, con oltre 92mila contagi, ha inciso per il 62,3% sul totale delle infezioni di origine professionale denunciate dall’inizio della pandemia. Il numero complessivo dei casi accertati da marzo a oggi in fabbriche, uffici e aziende ammonta quindi a 147.875, pari a circa un quarto delle denunce complessive di infortunio pervenute all’Inail dall’inizio del 2020 e al 5,8% dei contagiati nazionali totali comunicati dall’Istituto superiore di sanità (Iss) alla fine di gennaio. Solo in questo mese, inoltre, c’è stato un aumento di 16.785 infezioni (+12,8%) rispetto a dicembre.
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