martedì 2 marzo 2021

Disturbi alimentari, nel lockdown picco di casi. Erzegovesi: “Il cibo ha sostituito le relazioni umane”

Con l'isolamento molti hanno cercato di riempire il vuoto lasciato dai rapporti umani con il cibo. Con una impennata di casi di anoressia, bulimia, binge eating e alimentazione incontrollata

Il cibo come sostituto delle relazioni umane, i disturbi alimentari come risposta estrema alla solitudine e all’isolamento: in tempi di lockdown da Covid, con il distanziamento sociale diventato imperativo categorico, spesso è stato così. “C’è stato un aumento netto di casi di anoressia, bulimia e binge eating disorder, che ha coinvolto uomini e donne, ragazzi e ragazze, a volte anche preadolescenti di 10-11 anni”, racconta a Gazzetta Active il dottor Stefano Erzegovesi, psichiatra e nutrizionista, primario del Centro Disturbi del comportamento alimentare dell’IRCCS Ospedale San Raffaele Turro di Milano.

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Dal riso con gli asparagi alla pasta con le lenticchie: la dieta della mente felice

Bimba di 11 anni intubata per Covid a Bologna, il pediatra: “Sta male, forse c’è patologia cronica”

Marcello Lanari, il primario di Pediatria dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna, sul caso della bambina di 11 anni intubata per Covid: “Sta male, speriamo che evolva verso la guarigione, ma presumibilmente ha qualche fattore sottostante di una qualche patologia cronica. Stiamo indagando, i bambini si ammalano ma generalmente con forme pauci-sintomatiche”.

"Sta male, speriamo che evolva verso la guarigione, ma presumibilmente ha qualche fattore sottostante di una qualche patologia cronica. I due precedenti avevano una patologia importante cronica che probabilmente li avrebbe portati al decesso anche con altre infezioni". A parlare è Marcello Lanari, il primario di Pediatria dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna, dove da circa una settimana è ricoverata in gravi condizioni una bambina di 11 anni, di origine pachistana ma residente a Cona, risultata positiva al Covid. Un caso che gli esperti hanno definito più unico che raro, dal momento che la piccola, che è ancora intubata e attualmente si trova nel reparto di terapia intensiva nel padiglione 25 del Covid Hospital, è sana.

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lunedì 1 marzo 2021

Due bambini nati morti sono risultati positivi al Covid: le mamme si erano contagiate durante la gravidanza

In Israele due bambini nati morti sono risultati positivi al Covid. I feti appartenevano a due mamme entrambe contagiate durante la gravidanza.

La causa di uno dei due decessi è stata attribuita all’infezione da coronavirus mentre nel secondo caso non è stata ancora evidenziata la correlazione.

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Influenza: Iss, finora 1,7 milioni di casi e niente epidemia

In media ci sono 1,7 casi per mille abitanti, un anno fa erano 9

Nella settimana dal 15 al 21 febbraio 2021 sono stati 101.000 i casi stimati di sindrome simil influenzale, per un totale di 1.775.000 casi a partire da ottobre. Numeri che lasciano "la curva dei contagi stabilmente sotto soglia epidemica".

Nella scorsa stagione in questa stessa settimana, invece, "la curva continuava la sua discesa dopo aver raggiunto il picco epidemico stagionale e il livello di incidenza era pari a 9,1 casi per mille assistiti contro 1,7 di questa stagione". E' quanto emerge dal bollettino di sorveglianza epidemiologica InfluNet, a cura dell'Istituto superiore di Sanità (Iss).

Le sindromi simil influenzali colpiscono ogni anno in media il 9% della popolazione italiana, provocando migliaia di ricoveri per complicanze e decessi, soprattutto tra i più anziani e nei malati cronici. Nella settima settimana del 2021, in tutte le Regioni italiane che hanno attivato la sorveglianza per l'influenza, il livello di incidenza registrato è sotto la soglia di base che determina l'inizio dell'epidemia.

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Covid: 13.114 i nuovi casi, 246 le vittime. Il tasso di positività sale al 7,6%

Sono stati eseguiti 170.633 test in 24 ore, +58 terapie intensive, +474 i ricoveri

Sono 13.114 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, per un totale dall'inizio dell'emergenza di 2.938.371. Le vittime, secondo i dati del ministero della Salute sono invece 246, in aumento rispetto alle 192 di ieri, che portano il numero complessivo a 97.945. 

Sono 170.633 i test (molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, in calo rispetto ai 257.024 di ieri.

Il tasso di positività è al 7,6%, in aumento rispetto al 6,8% di ieri.

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Covid: Iss, sale l'incidenza negli under 20, sorpasso a gennaio


Vitamina D, i benefici per il sistema immunitario. Contro il Covid ma non solo…

"Il ruolo della vitamina D è importante a livello del sistema immunitario in generale e alcuni studi hanno evidenziato anche un effetto protettivo contro alcuni tumori", spiega il dottor Stefano Frara

Dal sistema immunitario ai tumori, dalla retinopatia alla osteoporosi, passando per le infezioni, batteriche e virali, come il Covid: i campi in cui si esplica l’azione della vitamina D (e i suoi conseguenti benefici) sono molti. Proprio di recente sono stati pubblicati due nuovi studi, uno spagnolo e uno italiano, che evidenzierebbero i benefici della vitamina D nel mitigare l’aggressività del Covid-19. “Sicuramente sul ruolo dell’ipovitaminosi D nel contrastare gli outcome peggiori c’è unanimità, anche se non è del tutto chiara l’efficacia del trattamento durante l’infezione acuta. Ma il ruolo della vitamina D è importante a livello del sistema immunitario in generale”, spiega a Gazzetta Active il dottor Stefano Frara, endocrinologo presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele e ricercatore presso l’Università Vita-Salute San Raffaele a Milano.

Come agisce la vitamina D a livello di sistema immunitario?
“Agisce soprattutto sull’immunità innata e in particolare sulla attività dei linfociti e dei macrofagi. In altre parole, attiva la funzionalità di alcuni tipi di globuli bianchi che sono responsabili della difesa dell’organismo contro i virus. I linfociti hanno un ruolo nella difesa da tutte le infezioni virali, compreso il Covid-19. Le infezioni sono prevalentemente batteriche o virali. Nelle batteriche invece si attivano soprattutto i neutrofili e i macrofagi. L’infezione determina poi infiammazione perché i globuli bianchi rilasciano tutta una serie di molecole, le citochine, che modulano l’infiammazione. Nel caso del Covid, l’infezione scatena l’azione delle citochine proinfiammatorie (è la cosiddetta tempesta citochinica). In questo caso la vitamina D potrebbe agire stimolando l’attività dei linfociti e favorendo le citochine antinfiammatorie”.

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Covid-19, carenze di vitamina D associate all’infezione: “Forse per questo l’Italia è così colpita”



Il potere della vitamina D: bastano 10 minuti al sole per ossa più forti



domenica 28 febbraio 2021

Covid, verso i 3 milioni di casi in Italia. L’allarme del Cnr: “I contagi raddoppiano ogni 5 giorni”

Secondo un dossier i casi aumentano in modo esponenziale. Sebastiani: “Si prevede durante la prossima settimana un ritorno alla crescita della curva media”

Roma – Il virus corre. Sempre di più. E non accenna a calare la tendenza all’incremento dei contagi che, in particolare nelle ultime settimane, ha preso ancora più velocità. Tutto questo mentre, come abbiamo visto dalle immagini arrivate da diverse città italiane, impazza la movida, si vedono scene di assembramenti un po’ ovunque. In più manca il rispetto delle più elementari e basilari regole per far fronte all’epidemia. 

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Coronavirus nel mondo, lockdown nel week-end in Costa Azzurra. Oms: "In Brasile tragedia"

Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...