giovedì 18 marzo 2021

Il 18 marzo è la Giornata nazionale delle vittime di Covid: ok definitivo alla legge. Palazzo Chigi: “Bandiere a mezz’asta”

La ricorrenza è stata fissata nella data in cui a Bergamo furono impiegati per la prima volta i mezzi militari per il trasporto delle salme. Per l'occasione, la Presidenza del Consiglio ha disposto l’esposizione a mezz'asta delle bandiere nazionale ed europea su tutti gli edifici del Paese


Il 18 marzo di ogni anno verrà celebrata la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19. Lo ha deciso la commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama (riunita in sede deliberante per accelerare l’iter) con il via libera definitivo al disegno di legge, votato all’unanimità. L’approvazione è arrivata giusto in tempo per poter onorare per la prima volta la ricorrenza, fissata nella data in cui a Bergamo furono impiegati i mezzi militari per il trasporto delle salme. Per l’occasione, la Presidenza del Consiglio ha disposto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea su tutti gli edifici pubblici del Paese. Un invito arrivato ai Comuni italiani anche dal presidente dell’Anci Antonio Decaro. “Testimoniare il nostro essere uniti, il nostro stare insieme come sindaci, senza distinzione di appartenenze geografiche o politiche, è un segnale importante di fiducia e di speranza da trasmettere alle nostre comunità ancora fortemente provate da questa triplice emergenza sanitaria, economica e sociale”, si legge nella lettera inviata ai colleghi. “Per questo vorrei chiedervi di condividere un gesto in comune“, cioè osservare “un minuto di silenzio” alle ore 11. In quegli stessi minuti il premier Mario Draghi è atteso a Bergamo per prendere parte alla commemorazione.

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mercoledì 17 marzo 2021

L'allarme dal San Martino: "La richiesta online di alcolici cresciuta del 425%"

I dati inquietanti dopo un anno di pandemia. Testino: "L'età media dei malati di cirrosi epatica è calata di dieci anni"

Genova. Nell'ultimo anno l'abuso di alcol è aumentato a livelli veriginosi. La pandemia, il lockdown, la crisi economica e le difficoltà anche a livello psicologico hanno accentuato il problema . Durante la pandemia i dati sull'alcol sono aumentati in modo significativo, sia per le persone che consumavano alcol in modo moderato, che per gli alcolisti. "Dopo 365 giorni di infezione Covid possiamo avere le idee più chiare su alcuni fenomeni che riguardano gli stili di vita, in modo particolare il consumo di alcol."- afferma Gianni Testino primario del centro alcologico dell'Asl3 di Genova -  "L'Istituto Superiore di Sanità ci ha fornito dei dati precisi e attendibili: il primo dato che ci ha subito allarmato riguarda quello del consumo di bevande alcoliche attraverso la richiesta online.  Sicuramente i consumi dei bar, dei ristoranti sono calati in modo drammatico, mentre la richiesta online è aumentata di circa il 425%. Un altro dato scientifico evidenzia che un 30% della popolazione che beveva, definita a "basso rischio" (per le donne un consumo al di sotto di 2 unità alcoliche al giorno e per l'uomo al di sotto delle 3/4 unità alcoliche al giorno) ha superato questi limiti. Un altro dato che ci preoccupa è che quelle persone che già consumavano alcol e non erano alcol dipendenti, il 60% di queste persone è scivolato in consumi che potrebbero far pensare in futuro a un aumento, particolarmente significativa nelle dipendenze e per questa ragione noi diciamo sempre che con il Covid diventa un'opportunità rivedere i propri stili di vita."

I dati allarmanti, però riguardano anche le cirrosi epatiche: "È quello più grave perchè la malattia del fegato è la prima causa di malattia e di morte per i soggetti che sono dipendenti dall'alcol e in questi anni abbiamo un dato che ci deve far riflette: dieci anni fa i ricoverati per cirrosi epatica variavano fra i 60/65 anni, mentre negli ultimi anni questa età media è scesa ai 50/55 anni

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Covid, Italia fra i 5 Paesi con più contagi in 7 giorni

Per la terza settimana consecutiva crescono i casi nel mondo: Italia quarta, +12% di contagi 

(Adnkronos)

Continuano a crescere i nuovi contagi da Coronavirus nel mondo, per la terza settimana consecutiva. E negli ultimi 7 giorni fra i 5 Paesi con il numero più alto di nuovi positivi segnalati c'è anche l'Italia con 155.076 nuovi casi settimanali e un aumento del 12%, dietro al Brasile (494.153 nuovi casi; aumento del 20%), Stati Uniti (461.190 nuovi casi; aumento dell'8%) e Francia (161.159 nuovi casi; aumento del 12%). Alle spalle dell'Italia c'è l'India, quinto Paese con più casi registrati nell'ultima settimana (148.249 nuovi casi; aumento del 30%).

A livello globale la crescita dei nuovi positivi, secondo quanto emerge dall'aggiornamento settimanale dell'Organizzazione mondiale della sanità, è stata del 10% negli ultimi 7 giorni, e fino a oltre 3 milioni i nuovi casi segnalati. Dopo aver raggiunto il picco all'inizio di gennaio 2021 quando c'erano poco meno di 5 milioni di casi riportati in una settimana, il numero è diminuito fino ai circa 2,5 milioni di positivi registrati nella settimana dal 15 febbraio 2021, ma nelle ultime tre settimane è ripresa la crescita. E continuano ad essere l'Europa e le Americhe le aree del mondo in cui si concentrano oltre l'80% dei nuovi casi e dei nuovi morti.

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Covid Italia oggi, 23.059 contagi e 431 morti: dati 17 marzo

Il bollettino della Protezione Civile, con le ultime notizie sui nuovi casi di Coronavirus e i decessi regione per regione, pubblicato dal ministero della Salute

(Adnkronos)

Sono 23.059 i contagi da coronavirus in Italia oggi, mercoledì 17 marzo, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile pubblicato dal ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 431 morti, un dato che porta a 103.432 il totale dei decessi dall'inizio dell'emergenza legata all'epidemia di covid-19.

Aumentano ancora i ricoveri in terapia intensiva dove ora ci sono 3.317 persone (+61 da ieri). I guariti in totale sono 2.639.370 (+19.716), gli attualmente positivi 539.008 (+2.893). La regione che ha fatto registra l'incremento più alto dei casi nelle ultime 24 ore è la Lombardia con 4.490 nuovi positivi, seguita dalla Campania con 2.665.

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Covid, il test agli ex pazienti e le domande «solo per donne»: «Riesce a cucinare e fare il bucato?»

Il questionario di Regione Lombardia sullo stile di vita distribuito negli ospedali. L’accusa dei Sentinelli: «È discriminatorio». L’assessorato al Welfare: «Controlleremo»


Si reca in ospedale per un controllo post Covid e in sala d’attesa, gli viene dato da compilare un modulo che Luca Paladini, portavoce del movimento I Sentinelli di Milano, definisce «quantomeno singolare, per non dire discriminatorio e ridicolo».

Il questionario punta a indagare lo stile di vita dell’ex paziente guarito dal coronavirus. Si va dalla capacità di usare il telefono, fare acquisti e viaggiare sui mezzi pubblici in autonomia, ma poi ci sono domande che sono esplicitamente riservate ad un genere: «solo per le donne», è scritto. E queste attività sono: cucinare il cibo, governare la casa, fare il bucato.

Il modulo, intitolato «Instrumental activities of daily living», è tradotto da quello originale americano (MaineHealth) che però curiosamente non aveva la postilla «solo per le donne». «Come mai su quello italiano distribuito da Regione Lombardia nell’ospedale c’è? E sono il primo ad accorgersene? Come è possibile? In particolare da noi uomini dovrebbero partire stupore e indignazione, se vediamo circolare cose del genere», dice Paladini. L’assessorato alla Sanità di Regione Lombardia, contattato, si riserva di controllare di quale modulo si tratti e «capire come mai si presenta così».


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Come dimagrire senza patire la fame? I consigli del dottor Sorrentino

Dall'organizzazione dei pasti (spuntini compresi) all'importanza di dormire a sufficienza: i consigli pratici del dottor Sacha Sorrentino

Come dimagrire senza soffrire la fame? Il segreto che tutti vorrebbero conoscere non è una dieta, ma uno stile di vita: “Sonno e organizzazione dei pasti sono le chiavi per dimagrire senza avere fame, inseriti in un percorso di educazione alimentare che cambia il nostro rapporto con il cibo”, spiega a Gazzetta Active il dottor Sacha Sorrentino, biologo nutrizionista.

Il sonno aiuta a non soffrire la fame?
“Esatto: dormire bene e nella quantità corretta, almeno 7-8 ore a notte, aiuta a tenere a bada i livelli di cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress, che è uno dei fattori che portano a sgarrare di più durante la giornata e a scegliere alimenti meno sani, compreso il cosiddetto junk food o cibo spazzatura. Chi dorme poco, è stato calcolato, tende ad introdurre quasi il 40% in più di calorie inutili. Dormire bene e a sufficienza è fondamentale per tenere la macchina corpo in ordine. Lo stesso discorso vale per gli orari regolari”.

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Dieta, gli errori da evitare se si vuole dimagrire. I consigli del dottor Sorrentino



Covid: Brasile, nuovo record morti, oltre 11,6 mln di casi

I decessi salgono a 282.127, bilancio infezioni a 11.603.535

(ANSA) - ROMA, 17 MAR - Il Brasile ha registrato ieri un ennesimo record giornaliero di morti provocati dal coronavirus ed ha inoltre superato la soglia degli 11,6 milioni di casi di contagio accertati: lo ha reso noto il ministero della Sanità, secondo quanto riporta la Cnn.
    Nella giornata di martedì sono stati segnalati ulteriori 2.841 decessi, il livello più alto dall'inizio della pandemia, che portano il bilancio complessivo delle vittime da Covid nel Paese a quota 282.127.


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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...