mercoledì 7 aprile 2021

Covid, Sebastiani (Cnr), Italia nona in Europa per mortalità

Ai primi posti Repubblica Ceca, Ungheria e Montenegro

L'Italia è al nono posto in Europa per il numero totale dei decessi provocati dalla pandemia di Covid-19. L'analisi delle curve di mortalità per la malattia indica infatti per il nostro Paese un valore di 1,79 decessi per mille abitanti, al di sopra della media dei Paesi europei, pari a 1.19 decessi per mille abitanti. Ai primi posti in Europa sono Repubblica Ceca, Ungheria e Montenegro. Lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'Mauro Picone' del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac).

"Da inizio epidemia nel 2020 fino al 31 marzo 2021, risulta che il nostro Paese, pur essendo stato il primo ad essere colpito impreparato da un'epidemia sconosciuta, non è primo per numero totale di decessi per mille mille abitanti, ma solamente nono nella graduatori", osserva Sebastiani. "Attualmente i Paesi che eccedono significativamente il valore medio europeo formano un blocco di Paesi dell'Europa centro-meridionale che si estende da Ovest, col Regno Unito, verso Est, con la Bulgaria".

L'analisi di Sebastiani indica che al primo posto troviamo la Repubblica Ceca, con 2,42 decessi ogni mille abitanti, seguita da Ungheria (2.07), Montenegro (1.98), Belgio (1.97), Slovenia (1.93), Bosnia (1.90), Regno Unito (1.86), e Bulgaria (1.83).


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martedì 6 aprile 2021

App classifica i 900 virus più pericolosi per l'uomo

In base a rischio di salto di specie.Tra primi 12 anche SarsCov2

(ANSA) - ROMA, 06 APR - Un'applicazione web, chiamata SpillOver (cioè salto di specie), classifica i virus di origine selvatica sulla base della loro pericolosità per l'uomo e il loro rischio di diffondersi attraverso il salto di specie da un animale ospite all'essere umano. Ne sono stati individuati quasi 900: tra i primi 12 più pericolosi compaiono anche il SarsCov2, insieme ai virus Lassa ed Ebola.

Lo spiegano sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (Pnas) i ricercatori dell'università della California di Davis, guidati da Jonna Mazet.
    Per riuscirci gli studiosi hanno esaminato gli studi fatti finora e riunito un gruppo di esperti per identificare i virus più rilevanti, i loro ospiti e i fattori di rischio ambientale.
    Mettendo tutto insieme, hanno così ricavato una banca dati di 887 virus selvatici che rappresentano una minaccia per l'uomo.
    In cima alla lista ci sono 12 patogeni umani già conosciuti, tra cui il SarsCov2, i virus Lassa e Ebola. I nuovi virus scoperti da poco hanno ottenuto, in questa classifica, punteggi più alti, rispetto ad altri già conosciuti.

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Covid: 7.767 positivi, 421 vittime. Con appena 112.962 test

I dati del ministero della Salute

Sono 7.767 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 10.680.

I test effettuati oggi sono stati 112.962. Sono invece 421 le vittime in un giorno (ieri 296).

Sono 112.962 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri i test erano stati 102.795, oltre 10 mila in meno. Il tasso di positività è del 6,9%, ieri era al 10,4%, quindi oggi in calo del 3,5%.

Sono 3.743 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, in aumento di 6 unità rispetto a ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 221 (ieri 192). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 29.337 persone, in aumento di 552 unità rispetto a ieri.

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Il virus trovato dai Nas su bus e treni

Effettuati negli ultimi giorni 756 tamponi di superficie su mezzi di trasporto e stazioni (obliteratrici, maniglie e barre di sostegno per i passeggeri, pulsanti di richiesta di fermata e sedute), svolti in collaborazione con i servizi locali di Asl

AGI - I carabinieri del Nas, impegnati negli ultimi giorni in una serie di controlli anti Covid, hanno eseguito 756 tamponi di superficie su mezzi di trasporto e stazioni (obliteratrici, maniglie e barre di sostegno per i passeggeri, pulsanti di richiesta di fermata e sedute), svolti in collaborazione con i servizi locali di Asl, Agenzie di protezione ambientale ed enti universitari.

Tra i tamponi di superficie raccolti, sono stati rilevati 32 casi di positività per la presenza di materiale genetico riconducibile al virus, individuati in autobus, vagoni metro e ferroviari operanti su linee di trasporto pubblico di Roma, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone, Varese e Grosseto.

"Il riscontro della presenza di materiale genetico del virus sulle superficie dei mezzi di trasporto - spiegano i carabinieri del Nas - seppur non indice di effettiva capacità di virulenza o vitalità dello stesso, rileva con certezza il transito ed il contatto di individui infetti a bordo del mezzo, determinando la permanenza di una traccia virale".

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Valle d’Aosta, morti in case di riposo: 10 indagati



lunedì 5 aprile 2021

Vitamina E, dove si trova e a cosa serve: ecco i tanti benefici del tocoferolo

Vitamina liposolubile e termolabile, ha importanti proprietà antiossidanti, ma non solo

Maria Elena Perrero

E’ una delle vitamine dalle maggiori proprietà antiossidanti, tanto che ne viene segnalata una certa utilità nell’ambito di una dieta antinfiammatoria per prevenire il cancro: parliamo della vitamina E o tocoferolo. “Insieme alla vitamina A, alla D e alla K fa parte delle vitamine liposolubili, che si accumulano all’interno del tessuto adiposo. In particolare la vitamina E si accumula nel fegato”, spiega a Gazzetta Active la dottoressa Federica Grandi, dietista presso il Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro (Bergamo)-Gruppo San Donato.

VITAMINA E: DOVE SI TROVA —

Questa vitamina è molto diffusa: “Fonti di tocoferolo sono i cereali, il grano e il mais in particolare, i semi oleaginosi, le olive, i frutti oleosi, la frutta secca, l’olio extravergine di oliva. E’ molto diffusa ma anche molto sensibile alla luce e al calore: per esempio nel caso dell’olio d’oliva bisogna fare attenzione a come lo si conserva. Se non viene messo al riparo dalla luce e dal calore, ad esempio in una bottiglia di vetro scuro, la vitamina E tende a degradarsi. Attenzione anche agli sbalzi di temperatura”, avverte Grandi.

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domenica 4 aprile 2021

Questa mascherina protegge da smog e Covid e comunica allo smartphone la qualità dell’aria

Prodotta da una startup nata come costola del Politecnico di Milano, la mascherina FFP3 vanta uno strato aggiuntivo a carbone attivo e una valvola elettronica con ventola di estrazione smart che facilita il ricambio d’aria in corrispondenza di naso e bocca e comunica allo smartphone i dati sulla respirazione.

Filtra lo smog, ma anche i droplet e gli aerosol che possono farsi vettori di virus e batteri; in più, dialoga costantemente con lo smartphone per comunicargli parametri sull'aria che circonda chi la usa. Si chiama Narvalo Urban Mask Active ed è una mascherina anti-smog FFP3 che parla italiano, uscita da una startup nata a sua volta da una costola del Politecnico di Milano. Il gadget si appresta ad arrivare sul mercato nella sua variante più sofisticata, che si propone agli sportivi e a chi frequenta più spesso l'ambiente cittadino.

La Narvalo Urban Mask in effetti è un prodotto già presente sul mercato e acquistabile già in questi giorni: si tratta di una mascherina FFP3 con strato aggiuntivo a carbone attivo e una valvola per l'espirazione che può essere dotata di barriera anti-Covid. Il gadget infatti è nato nel 2019 dalla startup Narvalo come prodotto anti-smog, ma in tempo di pandemia si è ben adattato alle esigenze di coloro che desiderano circolare protetti dal rischio di contagio: la mascherina filtra naturalmente droplet e aerosol che possono farsi vettori del virus, e grazie al tappo opzionale può essere utilizzata anche per proteggere gli altri dalle proprie emissioni – in accordo con le normative vigenti.

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sabato 3 aprile 2021

Un infermiere spagnolo mostra i segni di un anno di lavoro in terapia intensiva

Victor Aparicio è un infermiere che lavora nel reparto di terapia intensiva all’ospedale Gregorio Maragñon di Madrid. Ha condiviso sui social due immagini del suo volto: la prima scattata un anno fa, all’inizio dell’emergenza sanitaria, e la seconda del marzo 2021. In un anno il suo viso è profondamente invecchiato. Le foto sono subito diventate virali.

A cura di Francesco Cofano

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...