lunedì 24 maggio 2021

Vaccini, seconda dose sbagliata: le danno Pfizer anziché AstraZeneca

La donna sta bene ma è sotto sorveglianza. Sono dovuti intervenire i carabinieri per riportare la calma

Avrebbero dovuto somministrarle la seconda dose di AstraZeneca e invece, per errore, le hanno dato quella di Pfizer. E' successo a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli: una donna si è recata presso l'hub vaccinale di Moscarella per ricevere la seconda dose del vaccino anglo-svedese ma, per un banale errore, nella siringa a lei destinata era stato caricato il vaccino Pfizer.

Avvisata dell'errore, la donna ha immediatamente chiamato i carabinieri ma, nei pochi minuti di attesa prima dell'arrivo dei militari dell'Arma, la situazione si è animata non poco, tanto che i carabinieri hanno dovuto faticare per riportare la calma

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domenica 23 maggio 2021

No, i vaccini Covid non rendono il braccio magnetico

In rete circolano alcuni video di persone che “dimostrano” come dopo la vaccinazione con Pfizer sia possibile far attaccare oggetti come calamite e monete da 50 centesimi nel sito di iniezione. Sembra banale, ma il materiale di cui sono fatte queste monete non è neppure magnetico.

“Guardate, non è una fake news”. Così, il fenomeno del braccio magnetico dopo la vaccinazione con Pfizer fa il giro del web, tra foto e video di persone che affermano come nel sito di iniezione sia possibile far attaccare oggetti come calamite e addirittura alcune monetine. Sui social, la questione è diventata una vera e propria tendenza – su TikTok è nato il “Vaccine Magnet Challenge” – e l’assurda sfida è sbarcata anche in Italia, con una serie di post (alcuni già rimossi) su Facebook e Twitter. Dove, chi ripete lo stesso esperimento, sostiene che nel vaccino ci siano elementi magnetici.

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Vaccini e vacanze: i tempi per il richiamo dopo la prima dose

PIEMONTE – Il Piemonte sta continuando nella campagna vaccinale e la settimana corrente, con l’apertura delle preadesioni anche ai quarantenni, ha allargato ulteriormente la platea di persone che attende di poter ricevere le dosi necessarie a combattere il covid. L’avvicinarsi del periodo estivo però induce a fare i calcoli sulle vacanze e potrebbe complicare le cose per chi ha programmato le ferie. Per questo per esempio Piemonte e Liguria hanno siglato un accordo che consente la vaccinazione anche nella regione non di residenza. Tuttavia questa agevolazione non può esaurire tutti i casi e per questo è importante capire le tempistiche dei richiami per chi dovrà ricevere la seconda dose ,se ha ricevuto la prima in queste settimane o nelle prossime.

DATA PRIMO APPUNTAMENTO VACCINO

Innanzitutto la comunicazione sulla data del primo appuntamento viene fornita entro 48 ore dall‘iscrizione dal portale ilpiemontetivaccina.it. Ci sono stati rallentamenti nella comunicazione ma solitamente la viene data comunque in breve tempo. In questo modo si conosce con anticipo la data di convocazione.

DATA SECONDO APPUNTAMENTO VACCINO

Ricevuta la prima dose le tempistiche per il richiamo sono differenti a seconda del tipo di vaccino ricevuto. Come comunicato dalla Regione per Pfizer e Moderna la seconda dose viene somministrata in un range di tempo tra 21 e 42 giorni per una media quindi di 35 giorni.

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Perché i kiwi non sono considerati vegani?

C'entra con le api.

I kiwi non sono l'unico alimento che è in contrasto con questa regola. Così come mandorle e avocado, e anche altri.

I kiwi, come la maggior parte dei frutti prodotti in commercio, vengono solitamente coltivati ​​in monocolture dove sono l'unico raccolto coltivato in una fattoria e possono essere l'unico raccolto coltivato nella zona. Questo pone un problema.

Le viti di kiwi sono disponibili in varietà maschili e femminili con il maschio che produce polline e la femmina che produce frutti. Per ottenere i kiwi più avanti nella stagione, i fiori femminili devono essere esposti al polline. Questo è ciò che fanno le api, portando il polline dai fiori maschili a quelli femminili mentre raccolgono il nettare.

Il problema è che le api non possono vivere vicino ai kiwi. Morirebbero di fame perché ci sono solo fiori (e nettare associato) per un breve periodo di tempo ogni anno. Pertanto, i coltivatori di kiwi assumono apicoltori per portare gli alveari durante la stagione della fioritura. L'apicoltore sposta gli alveari su colture diverse durante tutto l'anno. In un ambiente naturale, fiori diversi (molti dei quali non agricoli) sbocciano in momenti diversi, consentendo alle api di nutrirsi in ogni stagione tranne l'inverno.

E molti vegani si oppongono a questo uso degli animali per produrre frutta. Non mangiano neanche il miele.

Fonte

Camminare per dimagrire: a volte meglio della corsa

Chiariamo innanzitutto che qualunque attività si scelga - correre o camminare - non si sbaglia. Entrambe infatti sono esercizi aerobici che hanno un impatto positivo sulla salute, come provato da innumerevoli studi scientifici.

Fare regolare attività fisica riduce il rischio di incorrere in malattie anche gravi e lo fa innanzitutto agevolando la perdita del grasso corporeo o, per chi di grasso non ne ha, a preservare il peso corretto in rapporto ad età e caratteristiche fisiche.

Quale delle due attività allora aiuta a perdere più peso?

 

Trekking

L’escursionismo è particolarmente efficace per bruciare calorie.

Il consumo di calorie durante l’escursione è direttamente correlato alla durata dell’escursione e al peso corporeo.

Ad esempio, un escursionista di circa 60 kg può bruciare circa 175 calorie durante un’escursione di mezz’ora, mentre un escursionista con un peso di 80 kg nello stesso trekking può riuscire a perdere anche 250 calorie.

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Sorsi di Benessere - Depurarsi con acqua, fragole, basilico e succo d'aloe

Video

 

sabato 22 maggio 2021

Frosinone, positivo al Covid va a fare una passeggiata e poi entra alle Poste: denunciato

Un uomo di Frosinone, positivo al Covid, è stato denunciato dalla Polizia di Stato per aver violato la quarantena obbligatoria. Il contravventore, nonostante fosse consapevole di aver contratto il coronavirus, è uscito di casa per andare alle Poste. La chiamata agli agenti è stata effettuata da alcuni cittadini presenti all’ufficio postale, allarmati dalla presenza di una persona che si è dichiarata positiva.

Positivo al covid, esce di casa per andare alle Poste. È scattata l'ennesima denuncia da parte della Polizia di Stato, dopo che un uomo di Frosinone, nonostante fosse consapevole di aver contratto il coronavirus, ha violato l'isolamento obbligatorio per andare all'ufficio postale del capoluogo. "In questo periodo di pandemia – si legge in una nota diffusa dalla Questura a seguito di quanto accaduto –  si è assistito al ripetersi di numerosi comportamenti individuali irresponsabili e contrari alle disposizioni anti-contagio, nei confronti dei quali, la Questura ha sempre mantenuto un alto livello di attenzione per contrastarli non solo in chiave sanzionatoria ma soprattutto preventiva, con l’obiettivo di tutelare la salute e la sicurezza di tutti i cittadini".

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...