mercoledì 8 settembre 2021

Coronavirus, oggi 5.923 casi e 69 morti Covid vaccino: Aifa dà ok alla terza dose. Camera respinge emendamento su esenzione Green pass per minorenni: ultime notizie e bollettino

Le notizie di oggi sul Covid-19 in Italia e nel mondo, gli aggiornamenti su vaccini e green pass di mercoledì 8 settembre 2021. Nel bollettino di oggi 5.923 nuovi casi e 69 morti per Coronavirus. Via a terza dose del vaccino anti covid, ok dell'Aifa: si parte con immunodepressi. Scontro nel governo sul Green Pass nei luoghi di lavoro: oggi riprendere alla Camera l'esame del Dl che scade il prossimo il 21 settembre, domani consigli dei ministri su estensione dell'obbligo di Green pass ai lavoratori sia quelli della Pubblica amministrazione che quelli delle aziende private. Intanto la Camera respinge l’emendamento sull'esenzione del certificato verde per i minorenni (la Lega ha votato insieme a Fdi). La Sardegna dovrebbe restare in zona bianca da lunedì, la Sicilia unica Regione in zona gialla. Speranza: "Se i dati renderanno necessario l'obbligo di vaccino non avremo paura ma serve ancora qualche settimana di approfondimento". La campagna vaccinale fa segnare oltre 39 milioni di vaccinati completi. Nel mondo 221.8 milioni di casi e 4,5 milioni di morti. Fauci: "No va pericolo, Terza dose è una buona idea”. Boom di contagi negli Usa: +300% rispetto a un anno fa. In Gran Bretagna record di morti da marzo. In Spagna via libera alla terza dose per le categorie a rischio. In Francia, la denuncia dei medici: "Da mesi riceviamo minacce di morte".

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Birra dopo lo sport: si può bere o fa male?

Bere una birra dopo lo sport sembra una buona idea, perché è ricca di sostanze nutritive. Ma le cose non stanno proprio così…

Secondo alcune statistiche, la birra è la terza bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua e il tè. E molti sono i suoi usi, anche inediti. Addirittura c’è chi la promuove come bevanda ideale dopo l’allenamento, perché è ricca di nutrienti preziosi. Ma davvero bere birra dopo l’attività sportiva è una buona idea? Vediamo pro e contro…

BIRRA E SPORT: POSSIBILI BENEFICI DOPO UN ALLENAMENTO —

Sebbene la birra non sia la tipica bevanda sportiva, è vero che alcune delle sue proprietà possono sostenere il nostro corpo dopo l’esercizio.

Birra e carboidrati

La birra viene prodotta con acqua, cereali, luppolo e lievito. Di conseguenza, è una discreta fonte di carboidrati. E visto che quando ci alleniamo il glicogeno – la forma di carboidrati immagazzinata nel nostro corpo – può esaurirsi, una bevanda che provveda a ricostituire le nostre riserve di energia potrebbe (il condizionale è d’obbligo) avere una sua utilità.

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CIÒ CHE DI SBAGLIATO (E ASCIENTIFICO) È STATO DETTO SUI VACCINI

Oltre un anno fa, a inizio pandemia, qualche commentatore aveva detto che con la Covid-19 gli antivaccinisti erano spariti o, perlomeno, si erano zittiti. Previsione delle più sbagliate: in otto mesi di campagna vaccinale, la disinformazione sui vaccini in Italia è stata intensissima. 

Niente di nuovo sotto il sole, l’antivaccinismo è un fenomeno antico tanto quanto i vaccini. Anche se l’esitazione vaccinale in Italia non è particolarmente alta, e al momento non sembra quindi essere il principale collo di bottiglia per la campagna vaccinale, la cattiva informazione fatta attorno e sui vaccini ha comunque un effetto misurabile sulla propensione a vaccinarsi, inducendo timore e confusione. 

Facciamo una carrellata dei principali filoni di disinformazione sui vaccini di questi mesi, e del perché non va presa sul serio: un piccolo riassunto che può essere utile nelle chiacchierate con gli amici e i vicini di ombrellone e che ci dimostra quanto siano ascientifiche tante storie sentite negli ultimi mesi.

Che cosa c’era in quel vaccino? Da Lucifero al grafene

Quante volte abbiamo sentito dire da chi è scettico che «non si sa cosa c’è dentro» ai vaccini? In realtà che cosa c’è dentro si sa, basta leggere le schede informative e, al limite, approfondire le tecnologie usate. Fondamentalmente si tratta del principio attivo del vaccino (mRna racchiusi in nanoparticelle o vettori virali) e alcuni ingredienti secondari, come sali o zuccheri, necessari per stabilizzare il principio attivo. Tutti componenti che, a dispetto di alcune ipotesi circolate sui social media, non sono tossici.

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COVID: NOVAVAX, spunta il nuovo VACCINO a base di PROTEINE EFFICACE anche contro le VARIANTI. I DETTAGLI

E' in arrivo il QUINTO VACCINO anti-coronavirus. Si chiama Novavax ed è stato messo a punto dalla casa farmaceutica statunitense Novavax. Presto potrebbe arrivare in Europa grazie ad un accordo siglato con le due parti: Europa e Stati Uniti.

Il contratto, riporta il Corriere della Sera, prevede la fornitura ai Paesi Ue di 200 milioni di dosi nel quarto trimestre 2021 e nei due anni seguenti. L’accordo ovviamente diventerà operativo solo dopo l’approvazione del vaccino da parte dell’Agenzia europea del farmaco (Ema). NVX-CoV2373, questo il nome del vaccino sviluppato da Novavax, è attualmente alla fase tre della sperimentazione, e il via libera da parte dell’Ema dovrebbe arrivare dopo l’estate.

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, annunciando l’accordo ha dichiarato che “il contratto con un’azienda che sta già testando con successo il suo vaccino contro le nuove varianti è una garanzia aggiuntiva per la protezione della nostra popolazione”. Parlando della campagna di vaccinazione in Europa, la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, ha osservato che “stiamo per raggiungere l’obiettivo del 70% della popolazione completamente vaccinata. L’accordo con Novavax amplia il nostro portafoglio includendo un altro vaccino a base di proteine, tipologia che sta dando promettenti risultati nei trial clinici”.

Che caratteristiche ha il vaccino NOVAVAX? E' a base di proteine ricombinanti, una tecnica collaudata e impiegata da oltre trent’anni per realizzare altri vaccini, come quelli contro l’epatite B e il meningococco B. Si tratta del primo vaccino contro il Sars-CoV-2 a impiegare questa tecnica, che agisce in modo diverso rispetto agli altri impiegati finora. Con l’inoculazione viene introdotta nell’organismo la proteina Spike del virus messa a punto in laboratorio assieme ad una proteina che serve per stimolare il sistema immunitario e la produzione di anticorpi. Come gli altri vaccini, ad eccezione di J&J, richiede due somministrazioni, a 21 giorni di distanza l’una dall’altra.

Dallo studio conclusivo dei test di fase 3 è emerso che il vaccino Novavax ha un’efficacia del 96,4% contro il ceppo originario del virus, dell’86,3% contro la variante Alfa e dell’89,7% in generale.

Fonte

martedì 7 settembre 2021

IL VACCINO CONTRO LA COVID-19 NON È UNA «TERAPIA GENICA SPERIMENTALE»

L’8 luglio 2021 la redazione di Facta ha ricevuto diverse segnalazioni via WhatsApp che chiedevano di verificare le informazioni contenute in un video pubblicato il 6 luglio sulla piattaforma di video-streaming Rumble da IppocrateOrg, che si definisce una «rete internazionale di medici, ricercatori, operatori della sanità, operatori nel sociale».

Il filmato oggetto della nostra verifica dura in tutto poco meno di 6 minuti, si intitola “Proteggiamo i bambini” e si pone come un appello alle «mamme e ai papà» che saranno chiamati alla scelta di vaccinare o meno i propri figli. Il video elenca diversi motivi per non ricorrere all’inoculazione, che secondo i medici interrogati sarebbe effettuata per mezzo non di un vaccino, ma di una «terapia genica sperimentale» (minuto 00:38) che potrebbe compromettere per sempre «il sistema immunitario dei nostri bambini e dei nostri ragazzi».

Più avanti nel video, un medico che si presenta come Paolo Martino Allegri spiega che «la proteina spike che si trova in questi farmaci è una tossina che può penetrare anche nel cervello» (minuto 01:24), mentre Mario Sandrolini Cortesi afferma che «questa terapia sperimentale non blocca la diffusione del virus» e che «un soggetto vaccinato sarà infettivo quanto uno non vaccinato» (minuto 01:40). 

Al minuto 03:02 il filmato prosegue spiegando che «l’esperienza sul campo e le statistiche ci dicono che il rischio di mortalità per Covid in età pediatrica è pari a zero» e che dunque la vaccinazione delle persone in quella fascia d’età sarebbe solo un «esperimento» inutile. 

Il filmato contiene una serie di informazioni false o fuorvianti. 

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Vitamina C: del tutto insufficiente la dose finora raccomandata dall’Oms

La quantità di vitamina C raccomandata dall’Oms come dose minima giornaliera per il mantenimento di un buono stato di salute, pari a 45 milligrammi, è clamorosamente sbagliata, per difetto. Quella giusta sarebbe infatti più che doppia, pari cioè a 95 milligrammi. A far emergere l’errore è stato uno studio molto particolare, condotto dai ricercatori dell’Università di Washington. Nello studio viene rianalizzato un esperimento fondamentale e celeberrimo, portato avanti a partire dal 1944 dall’Istituto Scorby di Sheffield, nel Regno Unito, e mai più messo in discussione.

In quel momento (si era in tempo di guerra) i ricercatori non erano affatto interessati a definire le dosi minime di nutrienti essenziali come la vitamina C. Piuttosto, volevano stabilire le quantità minime di alimenti freschi (soprattutto vegetali) da assegnare agli equipaggi delle navi per evitare che insorgesse lo scorbuto, malattia provocata appunto da livelli insufficienti di vitamina C e di altri nutrienti. Con questa finalità, avevano reclutato 20 volontari tra gli obbiettori di coscienza assegnati allo stesso istituto e li avevano fatti salpare su una nave dove sarebbero rimasti per mesi. Il protocollo prevedeva che il gruppo fosse suddiviso in tre sottogruppi, ciascuno sottoposto a un diverso trattamento: 0, 10 o 70 milligrammi di vitamina C al giorno, da assumere fino a quando non si fossero visti segni chiari di malattia, o comunque non fosse stato possibile evidenziare i primi segni di scorbuto, cioè il sanguinamento gengivale e la difficoltà di cicatrizzazione. Quanto a quest’ultima, per verificarne i tempi, venivano inferte periodicamente ai partecipanti delle piccole ferite, per controllarne la guarigione.

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Covid oggi Italia, 4.720 nuovi casi e 71 morti

I dati della Protezione Civile, regione per regione

Sono 4.720 i contagi da Coronavirus in Italia oggi, 7 settembre 2021, secondo i dati Covid-19 - regione per regione - nel bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Da ieri, registrati altri 71 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati 318.865 i tamponi processati con un tasso di positività all'1,48%. Sono 4307 le persone ricoverate in Italia, 5 in più da ieri. Sono 563 le terapie intensive occupate, 7 in meno nelle ultime 24 ore. Da ieri i guariti sono stati 6.877. Da inizio pandemia sono state 129.638 le vittime da inizio emergenza.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...