lunedì 1 novembre 2021

Lo "studio fantasma" dell'Istituto superiore di sanità sugli anticorpi

#Report questa sera alle 21.20 su #Rai3
Il 24 dicembre 2020, alla vigilia di Natale, l’Istituto superiore di sanità aveva annunciato un importante studio per monitorare il valore degli anticorpi nei vaccinati italiani. 

Doveva essere un passo fondamentale per capire quanto a lungo ci proteggono i vaccini, e quindi decidere sull’eventuale terza dose e sulla durata del green pass. Ma, come ha scoperto Report, di quella ricerca si sono perse le tracce: a distanza di quasi un anno i risultati ancora non ci sono.

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Covid, nel mondo superata la soglia di 5 milioni di morti

Covid, nel mondo superata la soglia di 5 milioni di morti: l'ateneo arriva a dare la cifra esatta di 5.000.425 ma il dato è palesemente sottostimato

In tema di mortalità effettiva del covid è arrivato il dato: nel mondo è stata superata la soglia di 5 milioni di morti, lo dicono i dato dell’ateneo Usa Johns Hopkins University. In meno di due anni da quanto la pandemia ha attecchito sul pianeta, i decessi legati in maniera inequivocabile alle infezioni scatenate dal Covid-19 nel mondo hanno raggiunto la quota dei cinque milioni.

Superata la soglia di 5 milioni di morti covid, la Johns Hopkins dà anche le centinaia

Il conteggio Johns Hopkins University, un conteggio che riporta la cifra lugubremente esatta di 5.000.425., in realtà arriva a conferma e non come una novità. Conferma di cosa? Di un precedente conteggio diffuso lo scorso 2 ottobre, esattamente un mese fa, dall’agenzia Reuters. Quindi delle due l’una: tenendo conto dell’andamento globale di una pandemia che fa in tutto il mondo migliaia di morti al giorno, o il conteggio di Reuters era approssimato per eccesso o quello dell’ateneo statunitense è approssimato per difetto.

Più di 5 milioni di morti covid al mondo e i sintomi del virus sono la terza causa di decesso assoluta

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Green Pass, stop a cortei a Trieste

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Covid: a Trieste aumento esponenziale, dati come autunno 2020

domenica 31 ottobre 2021

Portano la figlia in ospedale ma sono entrambi positivi al Covid: ricoverata tutta la famiglia

E' successo a Ciriè, nel Torinese: la scoperta quando si è dovuto decidere chi potesse accompagnare la piccola, unica negativa al test

Si sono presentati al pronto soccorso di Ciriè perché la figlioletta non stava bene. I medici che l’hanno visitata hanno stabilito che fosse necessario il ricovero che, per una minorenne, prevede che la paziente sia accompagnata da un adulto. Così l’ospedale che ha scoperto che entrambi i genitori della ragazzina erano in realtà positivi al Covid e l’intera famiglia è finita ricoverata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Regina Margherita.

La bambina si è presentata in pronto soccorso il 18 ottobre insieme al padre. Quando i medici hanno stabilito che per la bambina era necessario un ricovero hanno sottoposto il padre al tampone e hanno scoperto poco dopo che l’uomo, asintomatico, era positivo al Covid. A quel punto il padre non era più idoneo ad accompagnare la figlia nel reparto: per questo il padre ha chiamato la madre della piccola che si trovava a casa perché si sottoponesse a sua volta all’esame del tampone. Anche la donna, però, è risultata positiva, in assenza di sintomi.

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Covid, oggi in Italia 4.526 contagi e 26 morti, Speranza: “Se curva cresce pronti a prorogare lo stato d’emergenza”, ultime notizie e bollettino

Le ultime notizie sul Covid in Italia e nel mondo, gli aggiornamenti su contagi e green pass di oggi , domenica 31 ottobre 2021. Il bollettino di oggi registra 4.526 nuovi contagi e 26 morti. Speranza: "Se curva cresce pronti a prorogare lo stato d'emergenza". Iss: "Preoccupa il contagio tra gli under 12 che non possono essere ancora vaccinati". Lopalco: "Circolazione del virus aumenta, vaccinatevi e non credete a cure miracolose". Governo pensa a zona gialla e tamponi quotidiani solo per i No Vax. La campagna vaccini fa registrare 44,7 milioni di vaccinati completi. Cartabellotta (Gimbe): 12 milioni di terze dosi in frigo, regioni un po’ a rilento. A Trieste si valuta stop assembramenti dopo boom di contagi. Le proteste dei no green pass proseguo: ieri corteo a Milano, Pisa e Novara.

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Covid, i giovanissimi trainano la ripresa dei contagi: un caso su 4 tra gli under 20, massima incidenza sotto i 12 anni



Lo studio sulla variante Delta: "In famiglia si possono contagiare anche i vaccinati"

La percentuale è minore (25% contro 38%) ma comunque significativa.

Anche se siete vaccinati avete una possibilità su quattro di contrarre la variante Delta del Covid da un familiare infetto. E la protezione sembra calare tre mesi dopo l'inoculazione. Ma va comunque meglio rispetto a chi non ha il vaccino, le cui possibilità di contagi in famiglia passano dal 25% al 38%. Lo dice uno studio condotto dagli scienziati dell'Imperial College e pubblicato sulla rivista  medica   Lancet.

Variante Delta, anche col vaccino 25% di possibilità di contagi in famiglia

Lo studio mostra come chi ha ricevuto la doppia dose abbia una percentuale inferiore - ma comunque significativa - di possibilità di contagiarsi. Per redigerlo, gli scienziati inglesi hanno potuto contare su 621 volontari, tutti asintomatici o con sintomi lievi, tenuti sotto osservazione da settembre 2020 per dodici mesi. Sono stati sottoposti a tampone quotidiano, anche se asintomatici, per  14-20 giorni in modo da stimare le variazioni nella carica virale.

Sono stati identificati 205 contatti familiari di casi indice con variante Delta, di cui 53 sono risultati positivi.  Del totale 126 (62%) avevano completato il ciclo vaccinale, 39 (19%) avevano ricevuto una sola dose di vaccino e 40 (19%) nessuna. Tra i contatti familiari che avevano ricevuto due dosi, il 25% (31 su 126) è stato infettato dalla variante Delta rispetto al 38% (15 su 40) dei contatti familiari non vaccinati.

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Curcuma e miele come antibiotico naturale

Consumare curcuma e miele aiuta l'organismo a ritrovare il benessere in modo del tutto naturale. Scopriamo tutto su questo antibiotico naturale.

La combinazione di curcuma e miele è ideale per migliorare la salute dell’organismo e per questo in molti consumano questi due prodotti insieme. Le proprietà terapeutiche di questi prodotti sono straordinarie e per questo sono considerati un vero e proprio antibiotico naturale

Curcuma e miele contro i disturbi di stagione

La curcuma e il miele sono davvero eccellenti per contrastare i dusturbi della stagione invernale. Questi due prodotti naturali, se utilizzati insieme, sono infatti capaci di prevenire e di curare problemi vari come raffreddore, tosse, male alla gola e febbre. 

I benefici di curcuma e miele

Curcuma e miele, utilizzati insieme, risultano essere un ottimo antibiotico naturale  e per questo il loro impiego è utile soprattutto nel periodo invernale.

Questo rimedio è eccellente per contrastare problemi come il mal di gola: in questo caso consigliamo di usare un miele di eucalipto.

Per dire addio alla tosse invece è bene scegliere un miele balsamico come quello di abete. In caso di tosse secca suggeriamo invece un miele di agrumi che possiede qualità sedative.

In caso di febbre suggeriamo di optare per il miele di tiglio che risulta essere un ottimo antisettico. Per contrastare raffreddore e sinusite invece scegliere un miele di timo che possiede proprietà decongestionanti.

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Cosa mangiare per sgonfiare la pancia: 5 alimenti contro il gonfiore addominale

Cattive abitudini, stress e sedentarietà possono gonfiarci come mongolfiere. Basta qualche correttivo per sentirsi meglio È la croce di mili...