mercoledì 12 gennaio 2022

Covid, perché il bollettino è un falso problema

L'aggiornamento dei dati quotidiano avviene in ogni Paese. La spiegazione di Alessandro Marenzi sulla polemica infondata delle ultime ore

Il bollettino quotidiano del ministero della Salute, con i dati giornalieri relativi alla pandemia di Covid-19 in Italia, è sotto osservazione. Ci si chiede se sia corretto pubblicarlo ancora tutti i giorni. Con Omicron - e la sua forte trasmissibilità - il dato dei contagi e dei nuovi casi rischia di non essere più quello determinante, e quello che conta sono le ospedalizzazioni (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE SUL COVID - I DATI SULLE SOMMINISTRAZIONI DI VACCINO IN ITALIA).

Numeri della pandemia: prima i casi o i ricoveri?

Il dato sugli ospedali, però, è contenuto proprio nel bollettino stesso che permette quindi di avere l’idea dell’evoluzione delle ospedalizzazioni e dei nuovi ricoverati. Se questo dato ci fosse non ogni giorno, ma ogni tot. giorni, non cambierebbe di molto, ma non mettere quella colonnina in più - dei ricoveri - non significa in automatico creare meno apprensione. Anche il dato sui nuovi casi, non è così inutile. Vedere la forte progressione quotidiana degli attualmente positivi ci fa capire quante persone che magari stanno anche bene ma sono a casa, non possono uscire, non possono andare a lavorare. Ci sono problemi in molti settori: i trasporti, la sanità, la scuola. Poter osservare graficamente questo andamento è indubbiamente un’informazione utile.




Come integrare e migliorare il bollettino


Covid, quanto incidono i malati sugli ospedali e quali sono a rischio

I dati possono sicuramente essere migliorati. Ieri la Fiaso (la Federazione Aziende Ospedaliere) ha diffuso dei dati importanti: un ricoverato Covid su 3 in realtà non è ricoverato per Covid, ma è una persona che è stata ricoverata per altri motivi e che poi, in ospedale, è risultata anche positiva al tampone. È giusto conteggiarli nei ricoveri Covid? Presumibilmente no. Il bollettino potrebbe essere quindi integrato e migliorato con informazioni di questo tipo.


Anche gli altri Paesi hanno un bollettino quotidiano



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Covid Italia, oggi 196.224 nuovi casi e 313 morti. Fauci: “Omicron infetterà tutti”, ultime notizie e bollettino

Le ultime notizie in tempo reale sul Covid in Italia e nel mondo, gli aggiornamenti di mercoledì 12 gennaio 2022. Oggi 196.224 nuovi casi e 313 morti. La richiesta degli esperti al governo: "Basta bollettino quotidiano dei contagi, è ora di cambiare". Salmaso: "Tanti decessi potrebbero dipendere da inefficienze sistema sanitario". Agenas: l’occupazione dei reparti sale al 27%, intensive al 18% (era l'11% il 24 dicembre). In crescita 13 regioni. Super green pass dal 10 gennaio esteso dai trasporti ai ristoranti. La scuola “sarà l'ultima a chiudere”, ha assicurato il ministro Bianchi e, se servirà, “si prolungherà l'anno”. Vaccini, ieri nuovo record di somministrazioni: sfiorata quota 700 mila.

Nel mondo oltre 313 milioni di casi Covid e 5 milioni e mezzo di morti. Secondo l’Oms la metà dei cittadini europei verrà contagiato da Omicron entro 2 mesi. Fauci: "Alla fine questa variante toccherà tutti". Per l'Ema "il virus diventerà endemico". In Cina 221 positivi in 24 ore, 166 contagi locali. Norvegia e Germania, record di casi in 24 ore.

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Covid, interventi rinviati e diagnosi tardive: “Tra il 30 e il 50% di operazioni in meno”

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Covid, l’occupazione delle terapie intensive sale al 18%. A Trieste e Gorizia sospesa l’attività chirurgica causa pandemia

Saranno garantite le operazioni d'urgenza. La quarta ondata sta limitando l'attività sanitaria: nelle scorse ore è arrivato l'allarme da parte degli oncologi e lunedì quello dei chirurghi

Attività chirurgica sospesa nelle province di Trieste e Gorizia a causa della pandemia. Lo comunica l’Asugi, Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina, in una nota, dove precisa che lo stop partirà dal 12 gennaio e che verranno sospese anche le operazioni in regime di libera professione a causa del costante flusso di pazienti Covid e non Covid presso i Pronto Soccorsi. A essere garantite saranno le operazioni di urgenza ed emergenze chirurgiche, traumatologia e la chirurgia oncologica indifferibile. Verranno inoltre sospese tutte le attività di ricovero programmato dell’area medica. E intanto sale al 18% (+1%) in Italia l’occupazione delle terapie intensive (era all’11% il 24 dicembre) e, a livello giornaliero, cresce in 11 regioni: la PA di Trento arriva al 31%, sale del 4% in Abruzzo (al 18%) e del 3% in Sicilia (20%) e Umbria (16%). Ma cresce anche in Calabria (20%), Campania (12%), Lombardia (17%), Piemonte (24%), Puglia (10%), Sardegna (14%), Toscana (21%). È quanto emerge dal monitoraggio Agenas dell’11 gennaio. Il tasso cala in Friuli (al 21%) e PA Bolzano (17%). Stabile in Basilicata (3%),Emilia Romagna (17%), Lazio (21%), Liguria (20%),Marche (22%), Molise (5%),Val d’Aosta (18%),Veneto (20%).

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Covid, in terapia intensiva 268 under 19 da inizio pandemia

Quelle tra giovani e giovanissimi sono, attualmente, le fasce di età più colpite dai contagi Covid, con un’incidenze tripla di casi e le ospedalizzazioni in aumento. I numeri più alti, secondo i dati dell’Iss, si registrano nella fascia d'età 16-19 anni oltre che in quella inferiore ai 3 anni. Per questo, hanno spiegato i pediatri, “l'unica protezione efficace è il vaccino”

Tra le fasce d’età maggiormente colpite dall'infezione da Sars-Cov-2 c’è, attualmente, quella che riguarda giovani e giovanissimi, tra i quali si sta registrando un'incidenza tripla di casi, con le ospedalizzazioni in aumento. E con un dato, su tutti, che preoccupa i sanitari: tra i pazienti ricoverati under 19 nelle terapie intensive, dall'inizio della pandemia al 5 gennaio, il totale raggiunto è di 268.

Cinque nuovi ricoveri in TI in una settimana

“L'incidenza dei casi tra i 5 ed i 19 anni è 2/3 volte superiore a quella delle altre fasce. Il contagio viaggia molto più velocemente in queste fasce d'età”, ha sottolineato il matematico Giovanni Sebastiani dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M. Picone” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). E la conferma è arrivata, poi, anche dalla Società italiana di pediatria (Sip), i cui esperti proprio in virtù di questi dati hanno ribadito l'importanza della vaccinazione anche per i più piccoli.

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Covid, quanto incidono i malati Covid sugli ospedali e quali sono a rischio

Secondo i dati Fiaso di un'indagine condotta su 6 ospedali, risulta che il 66% dei pazienti ricoverati è contagiato dal virus, mentre il restante 34% è ricoverato per altre patologie e ha anche un tampone positivo. Sempre fra i ricoverati, l'86% è non vaccinato o vaccinato da più di 4 mesi, mentre il restante 14% ha già ricevuto il booster. Tra gli over 80 1 su 6 è poco protetto


A livello di ricoveri per Covid-19, secondo i dati Fiaso di un'indagine condotta su 6 ospedali, risulta che il 66% dei pazienti sia contagiato dal virus, mentre il restante 34% sia ricoverato per altre patologie e abbia anche un tampone positivo

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martedì 11 gennaio 2022

Covid Italia, oggi 220.532 casi e 294 morti. Lombardia verso zona arancione: ultime news e bollettino.

Le ultime notizie in tempo reale sul Covid in Italia e nel mondo, gli aggiornamenti di oggi martedì 11 gennaio 2022. Oggi 220.532 nuovi casi e 294 morti, tasso di positività al 16% secondo il bollettino del Ministero della salute. Più di 2 milioni gli italiani attualmente positivi. Draghi punta il dito contro i No Vax: "Se siamo in difficoltà è colpa dei non vaccinati, Scuola fondamentale, Dad produce troppa disuguaglianza". Da ieri vigono le nuove regole sul Super Green Pass: certificato verde rafforzato necessario sui mezzi pubblici e per accedere a ristoranti, hotel e mostre. Obbligo vaccinale per over 50: triplicate le prenotazioni delle prime dosi di vaccino in questa fascia d'età. Da lunedì prossimo cinque regioni a rischio zona arancione. Fontana: "Lombardia sicuramente verso arancione".

In Italia sono ancora in aumento i ricoveri in terapia intensiva (+71) e quelli in area medica (+727): è quanto emerge dal bollettino di oggi, 11 gennaio, del Ministero della Salute.

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Contagio dopo il vaccino o la guarigione: quando fare la dose anti covid

Quali sono i tempi e le regole per ricevere le somministrazioni

Ci sono tempi precisi su quando ricevere il vaccino nel caso in cui si sia guariti dal coronavirus, oppure se il contagio è avvenuto prima o dopo il vaccino o tra una dose e l'altra. Le indicazioni sono del ministero della Salute. Vediamo quali sono i tempi e le regole per ricevere le somministrazioni anti covid.

In caso di malattia, la prima dose di vaccino va fatta entro un anno dalla guarigione. Poi è prevista una dose di richiamo almeno dopo 120 giorni. Se invece ci si vaccina con la prima dose dopo un anno dalla malattia, è necessaria anche una seconda dose a 21-28 giorni, seguita dal booster dopo almeno 120.

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Covid, quanto 'dura' il virus in un colpo di tosse: lo studio


Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...