L'aggiornamento dei dati quotidiano avviene in ogni Paese. La spiegazione di Alessandro Marenzi sulla polemica infondata delle ultime ore
Il bollettino quotidiano del ministero della Salute, con i dati giornalieri relativi alla pandemia di Covid-19 in Italia, è sotto osservazione. Ci si chiede se sia corretto pubblicarlo ancora tutti i giorni. Con Omicron - e la sua forte trasmissibilità - il dato dei contagi e dei nuovi casi rischia di non essere più quello determinante, e quello che conta sono le ospedalizzazioni (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE SUL COVID - I DATI SULLE SOMMINISTRAZIONI DI VACCINO IN ITALIA).
Numeri della pandemia: prima i casi o i ricoveri?
Il dato sugli ospedali, però, è contenuto proprio nel bollettino stesso che permette quindi di avere l’idea dell’evoluzione delle ospedalizzazioni e dei nuovi ricoverati. Se questo dato ci fosse non ogni giorno, ma ogni tot. giorni, non cambierebbe di molto, ma non mettere quella colonnina in più - dei ricoveri - non significa in automatico creare meno apprensione. Anche il dato sui nuovi casi, non è così inutile. Vedere la forte progressione quotidiana degli attualmente positivi ci fa capire quante persone che magari stanno anche bene ma sono a casa, non possono uscire, non possono andare a lavorare. Ci sono problemi in molti settori: i trasporti, la sanità, la scuola. Poter osservare graficamente questo andamento è indubbiamente un’informazione utile.
Come integrare e migliorare il bollettino
Covid, quanto incidono i malati sugli ospedali e quali sono a rischio
I dati possono sicuramente essere migliorati. Ieri la Fiaso (la Federazione Aziende Ospedaliere) ha diffuso dei dati importanti: un ricoverato Covid su 3 in realtà non è ricoverato per Covid, ma è una persona che è stata ricoverata per altri motivi e che poi, in ospedale, è risultata anche positiva al tampone. È giusto conteggiarli nei ricoveri Covid? Presumibilmente no. Il bollettino potrebbe essere quindi integrato e migliorato con informazioni di questo tipo.
Anche gli altri Paesi hanno un bollettino quotidiano