martedì 25 gennaio 2022

Covid e contagi, basta parlare per trasmettere virus

Studio Arpa Piemonte e Università di Torino: virus 'viaggia' per oltre 1 metro

Il Covid-19 può essere trasmesso per via aerea in ambienti chiusi non solo tramite le goccioline respiratorie di più grandi dimensioni. Il virus si trasmette tramite aerosol ben oltre le distanze a lungo ritenute 'di sicurezza' ovvero 1-1,5 metri e le emissioni prodotte mentre si parla risultano essere di un ordine di grandezza superiori rispetto alla semplice attività di respirazione. E' quanto emerge da uno studio che, per la parte sperimentale, ha visto impegnati l'Arpa Piemonte e l'Università di Torino e per la parte teorica e modellistica l'Università di Cassino e la Queensland University of Tecnology.

I ricercatori - autori dello studio pubblicato sul 'Journal of Hazardous Materials' - hanno sviluppato, sperimentato e validato un metodo per il campionamento e l'analisi di Sars-CoV-2 nell'aria. E, grazie a questo metodo, l'Arpa ha fornito dimostrazione diretta del collegamento tra emissione di una carica virale nota di un soggetto infetto e le relative concentrazioni di virus nell'aria in condizioni controllate, dimostrazione non ancora presente in letteratura scientifica.

"Questo studio colma finalmente una lacuna di conoscenza circa la trasmissione di Sars-CoV-2 con una solida evidenza sperimentale che risolve un tema controverso - sottolinea il direttore del Laboratorio di Virologia molecolare dell'Università di Torino, David Lembo - Possiamo ora affermare che il virus può essere trasmesso per via aerea in ambienti chiusi e non solo attraverso le droplets. Un successo della ricerca italiana che permetterà di applicare i metodi sviluppati anche allo studio degli altri virus respiratori noti e a quelli che si potrebbero presentare in futuro".

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Covid oggi in Italia, 186.740 contagi e 468 morti

Numeri del covid in Italia, regione per regione, nel bollettino di Protezione Civile e ministero della Salute

Sono 186.740 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia oggi, 25 gennaio 2022, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano, inoltre, altri 468 morti, il numero più alto di vittime della quarta ondata.

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Svizzera: Superati i due milioni di casi da inizio pandemia


Covid oggi Gb, 439 morti in un giorno




Covid, nuovo balzo dei contagi in Veneto: oltre 24 mila in un giorno. Pesante il bilancio dei decessi (53)

Aumentano anche i ricoveri in area medica (+125) e in terapia intensiva (+7)

Nuova impennata di contagi da Covid in Veneto. Stando al bollettino della Regione pubblicato nella mattina di oggi, 25 gennaio, i nuovi casi sono stati 24.312. Un balzo che arriva dopo il rallentamento osservato ieri, lunedì (+6.188), giornata che risente sempre della minor attività di contact tracing. Pesante balzo anche delle vittime, 53 in un solo giorno, per un totale di 13.008 decessi. Le infezioni dall’inizio della pandemia sono invece 271.653. Gli attuali positivi in isolamento sono in calo, 271.553 (- 11.941). Negli ospedali risalgono i numeri sia dei ricoveri in area medica, 1.830 (+125), che in terapia intensiva, 194 (+7).

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I test del tampone fai-da-te? «Non sono attendibili, sbagliati due risultati su tre»

Sotto la lente la procedura: è difficile eseguirlo come lo farebbe un sanitario

I test del tampone fai-da-te molto in voga in questi tempi di file infinite in farmacia non sono attendibili. Quei test che si vendono nelle tabaccherie e nei supermercati sbagliano spesso il risultato sbagliato. Soprattutto quando l’esito è negativo. E questo anche a causa degli errori nell’utilizzo del test. «Ci sono stati mutuati – spiega oggi a Il Messaggero il dottor Alberto Chiriatti, vice segretario regionale della Fimmg Lazio – che a fronte di una sintomatologia riconducibile al Covid, febbre o raffreddore, o anche senza soffrire di nulla e dunque a mero scopo di controllo, hanno svolto il tampone a casa da soli risultando negativi quando invece erano positivi». Gli errori ammontano al 66%. Questo perché l’analisi non viene eseguita in modo corretto: «Il problema sul positivo non esiste – aggiunge Ombretta Papa, medico di famiglia – il guaio subentra su chi risulta negativo a casa ma in realtà ha contratto il virus».

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“Nell’ultima settimana ricoverati 400 bimbi under 11 per Covid”: l’allarme dei pediatri italiani

Secondo gli ultimi dati della Sip (Società italiana Pediatria), sono 400 i minori ospedalizzati per Covid solo la scorsa settimana: “Esortiamo i genitori dei più di 2 milioni e mezzo di bambini che non hanno ancora ricevuto alcuna protezione ad iniziare al più presto il ciclo vaccinale per i loro figli”.

Aumentano i ricoveri per Covid-19 tra i bambini tra i 5 e gli 11 anni: è quanto riporta la Sip, la Società italiana di Pediatria, secondo cui nell'ultima settimana sono circa 400 i soggetti in età pediatrica ospedalizzati e sottolineando l’importanza della vaccinazione per proteggere i più piccoli anche dal rischio di finire in ospedale.

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Variante Omicron fine pandemia? Cosa dicono Oms e esperti

Il monito del dg Oms, le parole di Bassetti, Andreoni e Ciccozzi sul tema

La variante Omicron segnerà davvero la fine della pandemia di covid? "Plausibile" secondo il dg Oms Europa - almeno fino a domenica scorsa - che fa riferimento all'ingresso "in una nuova fase". Prudenza, però, perché è un "errore presumere" un epilogo immediato e 'in discesa' per il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità che oggi ha lanciato un nuovo monito. Accanto ai giudizi articolati dell'Oms, le opinioni degli esperti sul tema che però concordano sul fatto che la nuova mutazione "potrebbe" portare alla fine della pandemia avvicinandosi "molto a quelle che sono le caratteristiche di un virus circolante in una fase endemica". Ma per ora, chiariscono, i dati sono ancora insufficienti per poter giungere a una sentenza definitiva.

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"Costruire" i muscoli per evitare i dolori alla schiena

Soffri regolarmente di dolori alla schiena? L’esperta ci dice come tonificare i muscoli per risolvere il problema

Mal di schiena è un problema che è diventato sempre più frequente anche in questi anni di pandemia che ci ha costretti a una vita più sedentaria. La costruzione muscolare sembra avere un ruolo fondamentale. Spesso si sente dire che bisogna rafforzare la fascia addominale per evitare dolori, in realtà è il corpo nel suo insieme che va tonificato per guarire la zona.

Attenzione alla colonna. "Una schiena non si mantiene correttamente solo grazie alla colonna vertebrale – spiega Laura Puccini, trainer, insegnante di pilates. I muscoli che la contornano, avvolgono e "riempiono" sono fondamentali per la postura corretta e per rimandare il più avanti possibile i danni fisiologici legati all'invecchiamento. Se questi sono tonici, la colonna avrà meno bisogno di sorreggerli e stabilizzarli. 

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...