giovedì 31 marzo 2022

Covid-19: l’origine è (probabilmente) nel wet market di Wuhan in Cina sostengono tre studi

Aumentano le prove, anche se la pistola fumante non c’è ancora: la pandemia da Coronavirus Sars-CoV-2 sembra abbia avuto origine dal mercato ittico Huanan di Wuhan, forse da un cane procione (Nyctereutes procyonoides), un canide dall’aspetto volpino, le zampe corte e il pelo folto, venduto sia per la carne che per la pelliccia (vedi foto sopra). Vanno infatti in questa direzione tre studi appena pubblicati, ancora in attesa di revisione ma che, anche secondo la rivista Nature che ne ha riassunto le conclusioni. I ricercatori sono relativamente concordi nell’individuare proprio nel grande mercato di animali vivi e già macellati la possibile origine della pandemia: i primi due con una localizzazione molto specifica, il terzo con l’analisi genetica dei primi due focolai della fine del 2019.

La storia ha inizio con l’ispezione dei virologi mandati dall’Oms, che non avevano rilevato alcuna positività negli oltre 200 campioni di animali analizzati (tra i quali polli, serpenti, salamandre giganti, tassi, coccodrilli siamesi), ma avevano trovato casi di positività tra i circa mille campioni raccolti tra le gabbie, i banconi e gli ambienti del mercato. A quel punto, i ricercatori del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (CCDC), che a loro volta avevano cercato, senza successo, il coronavirus in 18 specie di animali, hanno iniziato (e poi pubblicato come pre-print a fine febbraio) un’accurata analisi genetica dei campioni positivi dell’Oms. I ricercatori hanno confermato che i virus circolanti allora erano pressoché identici a quelli isolati nei primi pazienti, già dei due tipi (lignaggi) A e B, avvalorando quindi l’idea che tutto avesse avuto origine da lì in due eventi separati a novembre e dicembre 2019. 

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mercoledì 30 marzo 2022

Covid, oggi in Italia 77.621 casi e 170 morti, nuove regole dal 1 aprile con fine stato di emergenza: news e bollettino

Le notizie in tempo reale sul Covid in Italia e nel mondo, gli aggiornamenti di oggi, mercoledì 30 marzo. Nel bollettino di ieri 99.457 nuovi casi e 177 morti in 24 ore. Agenas, occupazione posti in ospedale cresce in 10 Regioni alla vigilia della fine dello stato di emergenza, previsto per domani,  31 marzo. Raggiunto il plateau dei nuovi contagi. Dal 1 aprile allentamenti sul Green pass. Il ministro della Salute Speranza: "Sulla quarta dose di vaccino sono previste verifiche se e in che periodo farla". In calo, intanto, la somministrazione di prime e terze dosi di vaccino.

Sono 77.621 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore nel nostro Paese. Sono stati effettuati 524.899 tamponi tra test molecolari e antigenici secondo quanto riportato nel bollettino del ministero della Salute di oggi 30 marzo. Il dato dei contagi è in calo rispetto ai 99.457 nuovi contagi registrati nella giornata di ieri. Sono state riscontrate altre 170 vittime nelle ultime 24 ore.

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Fiaso, +8,6% ricoveri Covid in una settimana ma giù intensive

Più ospedalizzazioni a Centro-Sud. Curva in risalita da 15 giorni

Aumentano per la seconda settimana consecutiva i ricoveri di pazienti Covid (+8,6%) ma l'incremento è meno marcato rispetto a una settimana fa (+10,7%) e riguarda solo i ricoveri ordinari, che fanno segnare un +9,4% a differenza delle terapie intensive dove il numero di pazienti scende del 3,4%.

Emerge dalla rilevazione della Federazione Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) del 29 marzo.

A incidere maggiormente sul rialzo dei ricoveri Covid è il Centro con un +16%, mentre al Nord l'aumento si ferma al 2% e al Sud fa registrare un +8%. La curva dei ricoveri, in discesa dall'1 febbraio, ha invertito direzione ormai da 15 giorni. 

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Covid oggi, ultime news: contagi e ricoveri in risalita, nuove regole dal 1 aprile con fine stato di emergenza

Le notizie in tempo reale sul Covid in Italia e nel mondo, gli aggiornamenti di oggi, mercoledì 30 marzo. Nel bollettino di ieri 99.457 nuovi casi e 177 morti in 24 ore. Agenas, occupazione posti in ospedale cresce in 10 Regioni alla vigilia della fine dello stato di emergenza, previsto per domani,  31 marzo. Raggiunto il plateau dei nuovi contagi. Dal 1 aprile allentamenti sul Green pass. Il ministro della Salute Speranza: "Sulla quarta dose di vaccino sono previste verifiche se e in che periodo farla". In calo, intanto, la somministrazione di prime e terze dosi di vaccino.

Cosa succederà con il reintegro dei docenti no-vax a scuola

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Green Pass, svolta per bus, metro, treni, aerei e traghetti: cosa cambia tra 48 ore

Ecco tutte le cose da sapere: ci sono novità importanti dal 1º aprile sul fronte dei trasporti. Addio al certificato rafforzato

Cosa cambia da venerdì 1º aprile 2022, sul fronte dei trasporti, con il graduale superamento del Green Pass? Ecco tutte le cose da sapere. Le novità sono sostanziali, dopo molti mesi di "stretta". Per viaggiare su un treno ad alta velocità sarà necessario ancora il Super Green Pass? No. Tuttavia, ancora ancora per un mese, e cioè dal primo al 30 aprile, a tutti coloro che salgono su mezzi di trasporto nazionali sarà richiesto il Green Pass base. Quindi ai passeggeri di treni, di autobus, navi e traghetti che si spostano da una regione all’altra e di autobus basterà mostrare un Green Pass base con tampone negativo, rapido o molecolare. I viaggiatori dovranno indossare la mascherina Ffp2.

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Dove non servirà più il green pass dal 1° aprile




Iniettava falsi vaccini anti Covid, arrestato medico di base

A loro insaputa i pazienti hanno ricevuto sostanze diverse dal siero

Un medico di medicina generale è stato arrestato oggi martedì 22 marzo dai carabinieri del Nas di Firenze perché ritenuto responsabile di aver generato green pass falsi per vaccinazioni anti Covid 19, in realtà mai effettuate.

Le complesse attività di polizia giudiziaria, svolte dagli investigatori del Nas e dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, hanno consentito di appurare che il camice bianco avrebbe anche inoculato all'insaputa di alcuni suoi pazienti sostanze diverse dal vaccino, nella convinzione di ricevere dosi di Pfizer anticovid-19.

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All'Europa restano 3 miliardi di vaccini Covid: che fine faranno?

Mentre i contagi tornano a salire, a Bruxelles ci si interroga sulla capacità vaccinale dell’Ue che rischia di restare inutilizzata

I contratti firmati dalla Commissione europea dall’inizio della crisi pandemica garantiscono all’Ue fino a 4,2 miliardi di vaccini. Oltre la metà di questi vengono dagli stabilimenti BioNTech/Pfizer, mentre le altre case farmaceutiche si dividono la restante quota di approvvigionamento Ue. Ma i ventisette Stati membri finora hanno utilizzato ‘solo’ 886 milioni di dosi. E in un momento in cui la pandemia è pressoché sparita dalle prime pagine dei giornali, la domanda sorge spontanea: quante dosi rischiano di finire sprecate?

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...