giovedì 31 marzo 2022

La ‘crisi del grano’ causata dalla guerra fermerà la lotta europea al cambiamento climatico?

 

La strategia della Commissione europea per affrontare le conseguenze dalla guerra in Ucraina sul settore agroalimentare presentata il 23 marzo a Bruxelles non piace alle associazioni ambientaliste. Tra le intenzioni della Commissione c’è infatti anche quella di allentare le misure di protezione ambientale previste dalla Politica agricola comune e sembra voler ritardare l’attuazione degli elementi chiave del Green Deal e della strategia Farm to fork. Eppure, secondo associazioni impegnate nella tutela dell’ambiente e nella difesa degli animali, come Greenpeace, al cui appello si è unita anche Animal Equality, una riduzione dell’8% dei cereali usati nell’Ue per l’alimentazione animale consentirebbe di risparmiare abbastanza frumento per compensare il deficit previsto. Questa richiesta fa parte di una serie di misure (in sette punti) che Greenpeace ha presentato a livello europeo per assicurare che la carenza di grano non vada a pesare sulle fasce più vulnerabili della popolazione e per far sì che il sistema agroalimentare europeo diventi più resiliente.

L’Ong ambientalista calcola infatti che tale riduzione renderebbe disponibili 13 milioni di tonnellate di frumento per il consumo umano, corrispondente alla carenza prevista dalla Fao nello scenario più estremo, quello cioè di un dimezzamento della produzione Ucraina. Visto che la semina avviene in primavera, il prossimo raccolto di grano dell’Ucraina, da cui molti paesi a basso reddito fuori dall’Ue dipendono per le forniture alimentari, sarà comunque ridotto a causa del conflitto. L’impatto principale di questa guerra per gli agricoltori europei, invece, è, secondo Greenpeace, una limitata riduzione dell’importazione di materie prime per la mangimistica e problemi nelle forniture di fertilizzanti sintetici, in buona parte usati per coltivare mangimi destinati alla produzione intensiva di carne.

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Alcol, in Italia 8,6 milioni di consumatori a rischio. Aumenta il consumo fuori pasto e preoccupa il binge-drinking

 

Il ministero della Salute ha presentato la Relazione al Parlamento sugli interventi realizzati nel 2021 in materia di alcol e problemi correlati,  da cui emerge che in Italia ci sono oltre 8,6 milioni  di persone considerate a rischio di dipendenza. In particolare “circa 800.000 minorenni e 2.500.000 di over 65 sono le persone a rischio per patologie e problematiche correlate”. Tra i comportamenti negativi la relazione focalizza l’attenzione sul fenomeno del binge drinking (assunzione di numerose unità alcoliche al di fuori dei pasti e in un breve arco di tempo), che rappresenta tra i giovani l’abitudine più diffusa, raggiungendo i valori massimi tra i 18 e i 24 anni di entrambi i sessi (22,1% e 14,3%, maschi e femmine rispettivamente). Questa numerosità è sempre maggiore per i maschi di tutte le età tranne che per i 11-15enni tra i quali le ragazze fanno registrare una frequenza più elevata (1,7%) rispetto ai coetanei maschi (1,1%). Il binge drinking ha interessato 4 milioni e 100mila consumatori che si sono ubriacati nel 2020 (930mila tra gli 11 e i 25 anni di età) con 120mila minori intossicati. Di questi solo 3.300 hanno fatto ricorso a un pronto soccorso e rappresentano il 10% circa gli accessi per intossicazione alcolica.

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Covid-19: l’origine è (probabilmente) nel wet market di Wuhan in Cina sostengono tre studi

Aumentano le prove, anche se la pistola fumante non c’è ancora: la pandemia da Coronavirus Sars-CoV-2 sembra abbia avuto origine dal mercato ittico Huanan di Wuhan, forse da un cane procione (Nyctereutes procyonoides), un canide dall’aspetto volpino, le zampe corte e il pelo folto, venduto sia per la carne che per la pelliccia (vedi foto sopra). Vanno infatti in questa direzione tre studi appena pubblicati, ancora in attesa di revisione ma che, anche secondo la rivista Nature che ne ha riassunto le conclusioni. I ricercatori sono relativamente concordi nell’individuare proprio nel grande mercato di animali vivi e già macellati la possibile origine della pandemia: i primi due con una localizzazione molto specifica, il terzo con l’analisi genetica dei primi due focolai della fine del 2019.

La storia ha inizio con l’ispezione dei virologi mandati dall’Oms, che non avevano rilevato alcuna positività negli oltre 200 campioni di animali analizzati (tra i quali polli, serpenti, salamandre giganti, tassi, coccodrilli siamesi), ma avevano trovato casi di positività tra i circa mille campioni raccolti tra le gabbie, i banconi e gli ambienti del mercato. A quel punto, i ricercatori del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (CCDC), che a loro volta avevano cercato, senza successo, il coronavirus in 18 specie di animali, hanno iniziato (e poi pubblicato come pre-print a fine febbraio) un’accurata analisi genetica dei campioni positivi dell’Oms. I ricercatori hanno confermato che i virus circolanti allora erano pressoché identici a quelli isolati nei primi pazienti, già dei due tipi (lignaggi) A e B, avvalorando quindi l’idea che tutto avesse avuto origine da lì in due eventi separati a novembre e dicembre 2019. 

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mercoledì 30 marzo 2022

Covid, oggi in Italia 77.621 casi e 170 morti, nuove regole dal 1 aprile con fine stato di emergenza: news e bollettino

Le notizie in tempo reale sul Covid in Italia e nel mondo, gli aggiornamenti di oggi, mercoledì 30 marzo. Nel bollettino di ieri 99.457 nuovi casi e 177 morti in 24 ore. Agenas, occupazione posti in ospedale cresce in 10 Regioni alla vigilia della fine dello stato di emergenza, previsto per domani,  31 marzo. Raggiunto il plateau dei nuovi contagi. Dal 1 aprile allentamenti sul Green pass. Il ministro della Salute Speranza: "Sulla quarta dose di vaccino sono previste verifiche se e in che periodo farla". In calo, intanto, la somministrazione di prime e terze dosi di vaccino.

Sono 77.621 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore nel nostro Paese. Sono stati effettuati 524.899 tamponi tra test molecolari e antigenici secondo quanto riportato nel bollettino del ministero della Salute di oggi 30 marzo. Il dato dei contagi è in calo rispetto ai 99.457 nuovi contagi registrati nella giornata di ieri. Sono state riscontrate altre 170 vittime nelle ultime 24 ore.

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Fiaso, +8,6% ricoveri Covid in una settimana ma giù intensive

Più ospedalizzazioni a Centro-Sud. Curva in risalita da 15 giorni

Aumentano per la seconda settimana consecutiva i ricoveri di pazienti Covid (+8,6%) ma l'incremento è meno marcato rispetto a una settimana fa (+10,7%) e riguarda solo i ricoveri ordinari, che fanno segnare un +9,4% a differenza delle terapie intensive dove il numero di pazienti scende del 3,4%.

Emerge dalla rilevazione della Federazione Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) del 29 marzo.

A incidere maggiormente sul rialzo dei ricoveri Covid è il Centro con un +16%, mentre al Nord l'aumento si ferma al 2% e al Sud fa registrare un +8%. La curva dei ricoveri, in discesa dall'1 febbraio, ha invertito direzione ormai da 15 giorni. 

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Covid oggi, ultime news: contagi e ricoveri in risalita, nuove regole dal 1 aprile con fine stato di emergenza

Le notizie in tempo reale sul Covid in Italia e nel mondo, gli aggiornamenti di oggi, mercoledì 30 marzo. Nel bollettino di ieri 99.457 nuovi casi e 177 morti in 24 ore. Agenas, occupazione posti in ospedale cresce in 10 Regioni alla vigilia della fine dello stato di emergenza, previsto per domani,  31 marzo. Raggiunto il plateau dei nuovi contagi. Dal 1 aprile allentamenti sul Green pass. Il ministro della Salute Speranza: "Sulla quarta dose di vaccino sono previste verifiche se e in che periodo farla". In calo, intanto, la somministrazione di prime e terze dosi di vaccino.

Cosa succederà con il reintegro dei docenti no-vax a scuola

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Green Pass, svolta per bus, metro, treni, aerei e traghetti: cosa cambia tra 48 ore

Ecco tutte le cose da sapere: ci sono novità importanti dal 1º aprile sul fronte dei trasporti. Addio al certificato rafforzato

Cosa cambia da venerdì 1º aprile 2022, sul fronte dei trasporti, con il graduale superamento del Green Pass? Ecco tutte le cose da sapere. Le novità sono sostanziali, dopo molti mesi di "stretta". Per viaggiare su un treno ad alta velocità sarà necessario ancora il Super Green Pass? No. Tuttavia, ancora ancora per un mese, e cioè dal primo al 30 aprile, a tutti coloro che salgono su mezzi di trasporto nazionali sarà richiesto il Green Pass base. Quindi ai passeggeri di treni, di autobus, navi e traghetti che si spostano da una regione all’altra e di autobus basterà mostrare un Green Pass base con tampone negativo, rapido o molecolare. I viaggiatori dovranno indossare la mascherina Ffp2.

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Dove non servirà più il green pass dal 1° aprile




Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...