lunedì 26 luglio 2021

Positivi al Covid in vacanza all’estero: cosa fare

Tutto quello che si deve fare in caso di positività al Covid mentre si è in vacanza

La variante Delta si sta diffondendo sempre di più in Europa a tal punto da far registrare diversi connazionali bloccati in alcuni Paesi a causa del contagio. Molti sono i timori a tal proposito, ecco perché abbiamo deciso di spiegarvi cosa fare in caso di positività al Covid mentre si è in vacanza all’estero.

Partiamo dal presupposto che, nel caso in cui ci si contagi o si venga sottoposti a quarantena per contatti stretti con positivi all’estero, non è possibile rientrare nell’immediato in Italia. Ma non solo. Positività al Covid-19 vuol dire anche revocazione del Green Pass e isolamento nei Covid hotel o nelle strutture previste dal Paese ospitante, quasi sempre a spese del governo che accoglie (almeno nei Paesi facenti parte dell’Unione Europea), ma con l’assistenza dell’Ambasciata italiana.

Cosa fare prima di partire per l’estero

Onde evitare il contagio, è bene mettere in atto una serie di azioni prima di partire per il proprio viaggio all’estero. In fase di prenotazione, per esempio, è opportuno pianificare con massima attenzione ogni aspetto della vacanza e tenersi costantemente aggiornati sulla situazione epidemiologica del Paese che si desidera raggiungere. Tutto questo è possibile farlo tramite i siti istituzionali delle destinazioni di viaggio, il sito della Farnesina, ViaggiareSicuri, che offre un elenco completo e aggiornato di tutte le normative anti-Covid in vigore, e la mappa europea per viaggiare in sicurezza: Re-Open Eu.

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Tutti i focolai Covid nelle località turistiche, regione per regione

Numerosi sono i focolai nel nostro Paese a ridosso di agosto, il mese più ‘caldo’ delle vacanze. Uno dei punti dove si è riacceso il virus è la Sicilia, in particolare le isole Eolie. Situazioni preoccupanti anche a Ostia (Lazio), Rimini (Emilia Romagna) e Gallipoli (Puglia). E non mancano i cluster nella località montane, dal Sestriere alle Dolomiti.

Meno di una settimana ad agosto, per antonomasia il mese delle vacanze estive. Vacanze che arrivano però in un momento sicuramente delicato, di recrudescenza della pandemia da Covid, con un aumento dei contagi, soprattutto per effetto della variante Delta. Oltre ai cittadini risultati positivi al virus all'estero e costretti a fare quarantena, anche in Italia sono scoppiati diversi cluster proprio nei luoghi di villeggiatura che rischiano di aumentare l'rt delle regioni e portare anche a nuove misure di restrizione.
Vediamo quali sono i focolai più importanti nel nostro Paese, regione per regione.

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Picco di casi Covid in Indonesia: stanno morendo centinaia di bambini

La variante Delta sta travolgendo il sud est asiatico. Moltissimi i casi in Indonesia dove una grossa fetta dei nuovi casi è rappresentata da minori. Molti hanno meno di 5 anni. Secondo gli esperti dipende da condizioni di salute pregresse e dal basso tasso di vaccinazione. Inoltre gli ospedali, molti dei quali sono saturi, non sono attrezzati per curare i bambini affetti dal Covid.

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Da Rio a San Paolo, in migliaia protestano contro il presidente brasiliano Bolsonaro

Medico racconta: “In ospedale molti no vax. Prima di essere intubati implorano di essere vaccinati”

Brytney Cobia, dottoressa dell’Alabama, ha raccontato che negli ultimi tempi stanno aumentando i ricoveri dei giovani, molti dei quali prima di contrarre la Covid erano perfettamente sani e non avevano voluto vaccinarsi. “Una delle ultime cose che fanno prima di essere intubati è pregarmi di fargli il vaccino. Io tengo loro la mano e gli spiego che ormai è troppo tardi”.

Anche gli Stati Uniti, come sta accadendo in tutta Europa, sono alle prese con una recrudescenza dei contagi. Nelle ultime due settimane infatti i casi di coronavirus sono triplicati a causa della diffusione della variante Delta: lo indicano i dati della Johns Hopkins University. La media giornaliera è salita dai 13.700 nuovi contagi del 6 luglio agli oltre 37.000 nuovi casi del 20 luglio. Secondo i dati del New York Times in 14 giorni c'è stato un balzo del 195%, con un aumento del 42% dei decessi che il 20 luglio sono stati 248. Aumentate anche del 49% le ospedalizzazioni mentre i test sono diminuiti del 13% e le vaccinazioni hanno subito una brusca frenata.

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Le regole da seguire per mangiare sano: ecco il vademecum

Contrariamente alla credenza popolare, l'alimentazione corretta è una missione possibile, facile a dirsi e a farsi. Bastano alcune buone abitudini, poche regole base per gustare pasti equilibrati e sani

Non é necessario attenersi a nessun rigido regolamento per mangiare in modo sano ed equilibrato. C’é solo bisogno di incorporare alcuni semplici principi e un po’ di buon sensoEcco i consigli della nostra esperta, Flavia Bernini, biologa, nutrizionista.

DIETA SANA E BILANCIATA —

Lo stile alimentare universalmente riconosciuto come sano e preventivo è il modello mediterraneo che prevede quotidianamente una buona percentuale di carboidrati, rappresentati da patate e cereali, come pane e pasta, meglio se integrali più 5 porzioni al giorno tra frutta e verdura. Le proteine possono provenire sia da fonti animali, come carne, uova, formaggi e pesce, sia vegetali, soprattutto legumi che, negli ultimi anni, stanno assumendo un ruolo di primaria importanza. La fonte principale di grassi proviene invece dall’olio extravergine d’oliva.

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Covid: Ue, via libera a cinque terapie entro ottobre

In autunno Commissione punta a portafogli di dieci trattamenti

(ANSA) - BRUXELLES, 29 GIU - La Commissione europea ha annunciato di aver identificato cinque trattamenti "promettenti" contro il Covid-19. Si tratta di terapie "che potrebbero essere presto disponibili" in tutta l'Ue.

Quattro sono anticorpi monoclonali attualmente in revisione in tempo reale da parte dell'Agenzia europea per i medicinali, un'altra è un immuno-soppressore, già autorizzato per pazienti non Covid e che potrebbe ricevere l'ok anche per il Covid. I cinque prodotti potrebbero ricevere il via libera entro ottobre. Entro la stessa data, la Commissione elaborerà un portafoglio di almeno 10 potenziali terapie. (ANSA).

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domenica 25 luglio 2021

Covid, Marco De Veglia morto: era un no vax

Risultato positivo al Covid, Marco De Veglia è morto dopo un ricovero in ospedale: no vax convinto, aveva sempre rifiutato di immunizzarsi.

Addio a Marco De Veglia, esperto di Brand Positioning molto noto e stimato dai professionisti del settore, morto dopo aver contratto il Covid: l’uomo era convintamente novax e si era rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione contro l’infezione. La notizia della morte di Marco De Veglia si è diffusa sui social nella giornata del 24 luglio.

Le posizioni di Marco in merito all’emergenza sanitaria erano note in quanto riportate sulle sue pagine social.

Marco De Veglia morto: i post contro i vaccini

Sono diversi i post pubblicati e condivisi da Marco De Veglia che dimostravano la sua contrarietà ai vaccini e alle misure limitative imposte dal governo. Queste alcune delle frasi comparse sui suoi profili social: “Nella narrazione pandemica fatichiamo a trovare anche solo un 1% di verità, c’è una contraddizione dietro l’altra a fare da eco ad una propaganda buffa quanto asfissiante“, “Non ce ne frega niente dei vostri green pass“, “Se muori di infarto è Covid, se muori di vaccino è infarto”.

Prima di ammalarsi aveva anche condiviso una raccolta firme per chiedere la radiazione dall’albo di Matteo Bassetti, virologo che aveva proposto di imporre il lockdown solo ai non vaccinati in caso di risalita dei contagi.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...