sabato 19 maggio 2012

Scoperta l'origine della cellulite, cambiano le cure

E’ il tessuto adiposo a provocarla

Scoperta l'origine della cellulite, cambiano le cure 

ROMA - Scoperta l'origine della cellulite. Non é l'insufficienza del sistema venoso la principale causa ma il tessuto adiposo. La notizia, annunciata al convegno nazionale della società italiana di medicina estetica in corso a Roma, cambierà le strategie di cura per 24 milioni di italiane che ne soffrono. "Fino ad oggi si è considerata l'insufficienza venosa come principale causa ma molte nuove ricerche italiane e internazionali dimostrano che è invece il tessuto adiposo, che agisce come un organo endocrino, ad infiammare i tessuti e innescare le trasformazioni della pelle a buccia di arancia" spiega Emanuele Bartoletti, segretario della Società italiana di medicina estetica. Cambiano le cure anticellulite e la prima terapia è ora la dieta acidificante: "Gli adipociti innescano uno stato infiammatorio a cui si associa un processo di acidificazione dei tessuti", spiega Pier Antonio Bacci, docente di medicina estetica all'università di Siena. " La 'dieta acidificante' si basa su alimenti alcalini, come frutta, verdura e legumi, che aumentano il pH dei cibi e diminuiscono lo stato infiammatorio del tessuto coinvolto".

Fonte 

All’attacco dell’incubo ritenzione

 

martedì 15 maggio 2012

Il feto minuto per minuto. Le app per gestire la gravidanza

Ogni momento dell'attesa può essere monitorato in tempo reale grazie all'iPhone. Si tratta di software che possono essere scaricati in modo gratuito. Contengono dati importanti come la lista degli esami, le immagini ecografiche  e il registro contrazioni. E creano un dialogo continuo fra la futura mamma e il ginecologo

di VALERIA PINI

MESI, GIORNI DI ATTESA. Il piede che si muove, il battito cardiaco. Ogni momento della gravidanza può essere monitorato in tempo reale grazie all'i Phone. È un modo per superare con serenità l' ansia e le preoccupazioni di molte donne in dolce attesa. Aiutarle a capire con l' aiuto della tecnologia a che punto è la gestazione.  In occasione della Festa della mamma sarà presentata iMamma 1, l’app gratuita che aiuta le future madri a gestire al meglio tutte le fasi della gravidanza, dall'appunto per ricordare gli esami da compiere fino al controllo del peso, dal registro contrazioni al sistema per contare i calci del bambino.

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giovedì 10 maggio 2012

A mangiare di fretta si rischia il diabete

L’abitudine a mangiare veloce aumenta significativamente le probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2, il più diffuso

Chi non mangia di fretta alzi la mano.
È probabile che di mani alzate ce ne siano davvero poche. Oggigiorno, la fretta è la caratteristica che accompagna le nostre giornate: che sia sul lavoro, che sia anche in quella che dovrebbe essere una pausa, ossia il pranzo.

Mangiare veloce pertanto, per molti, è divenuta dapprima un’esigenza e poi un’abitudine tanto che anche quando non ve ne sarebbe necessità ci si ritrova a ingurgitare il cibo alla velocità della luce.
Questo atteggiamento, se da un lato permette di sbrigarsi a mangiare e tornare alle proprie faccende, ha tuttavia i suoi lati negativi. Secondo uno studio degli scienziati della Lithuanian University of Health Sciences, i quali hanno presentato il loro lavoro al XV Congresso Internazionale di Endocrinologia, e XIV Congresso Europeo di Endocrinologia, tenutosi a Firenze dal 5 al 9 maggio 2012, mangiare veloce favorisce l’aumento di peso che, a sua volta, favorisce l’insorgere del diabete di tipo 2.

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lunedì 7 maggio 2012

Dalle api, la nuova arma contro i tumori

Dalla propoli, un principio attivo in grado di fermare la crescita del tumore. Lo studio

La propoli è una sostanza resinosa elaborata dalle api che serve per isolare e proteggere l’alveare. Ha proprietà sfruttate da secoli in medicina popolare contro i malanni della stagione fredda come raffreddori, mal di gola, o allergie e altri disturbi.


Oggi, però, la propoli è stata oggetto di uno studio che la eleva al rango di rimedio antitumorale. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Cancer Prevention Research e riportano gli effetti dell’estratto di propoli a base di estere feniletilico dell’acido caffeico (o CAPE) sul cancro della prostata in modelli animali.
I ricercatori, guidati da Richard B. Jones, assistente professore al Ben May Department for Cancer Research e l’Institute for Genomics and Systems Biology, hanno così scoperto che trattando i topi con il CAPE, il tumore alla prostata si riduce.
«Se si alimentano giornalmente i topi con il CAPE, i loro tumori smetteranno di crescere. Dopo parecchie settimane, se si interrompe il trattamento, il tumore inizia a crescere di nuovo al suo ritmo originale – spiega Jones – Così non si uccide il cancro, ma fondamentalmente si potrà bloccare a tempo indeterminato la proliferazione del cancro alla prostata».

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sabato 5 maggio 2012

Proteine, le nuove linee guida Efsa

Di quante proteine abbiamo bisogno ogni giorno? D'ora in poi la risposta potrà essere calcolata con più precisione. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha infatti pubblicato un vademecum che stabilisce i quantitativi di assunzione delle proteine. Con Andrea Ghiselli, nutrizionista dell'Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, abbiamo "simulato" degli esempi per uomini e donne indicando per ciascuno cosa mangiare per assumere il giusto quantitativo di proteine ogni giorno
a cura di IRMA D'ARIA

 

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mercoledì 2 maggio 2012

Come tenersi in forma a primavera

Benvenuta primavera! Con la luce, il sole e il risveglio della natura, la nuova stagione ci mette di buon umore, ma può farci anche sentire fiacchi e a corto di energia. Dalle ultime ricerche scientifiche e da Simona Vignali, naturopata e direttrice della Scuola Integrata Moderna di Ayurveda, i consigli su come ricaricare le batterie

 

a cura di IRMA D'ARIA

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lunedì 30 aprile 2012

L’Aspartame fa bene o no? Report rompe il muro del silenzio dei media

Da 40 anni, questa piccola molecola di sintesi, che ha le stesse proprietà dello zucchero naturale, ma 200 volte più potente a parità di dosi e dal costo infinitamente più basso, la fa da padrona nell’alimentazione di miliardi di persone, ignari degli eventuali rischi che alla lunga potrebbe provocare.

Come addolcire la vita, gli alimenti, le bevande, i medicinali, senza paura di ingrassare o farsi del male? La risposta è ovvia: c’è l’Aspartame!Da 40 anni, questa piccola molecola di sintesi, che ha le stesse proprietà dello zucchero naturale, ma 200 volte più potente a parità di dosi e dal costo infinitamente più basso, la fa da padrona nell’alimentazione di miliardi di persone, ignari degli eventuali rischi che alla lunga potrebbe provocare (stando a numerose ricerche scientifiche, sempre contestate dai produttori dell’edulcorante), ma psicologicamente soddisfatti per le propagandate proprietà dietetiche e salutiste. Secondo studi recenti sarebbero 6.000 i prodotti di varia natura che utilizzano l’Aspartame (E 951), oltre a 500 farmaci, e si calcola siano circa 200 milioni le persone nel mondo che ne fanno un consumo regolare.
Da 7 anni a questa parte, però, alcuni studi scientifici, condotti con rigore in Italia e, da ultimo, anche in Danimarca, stanno mettendo a dura prova le granitiche certezze degli enti di controllo sanitario e alimentare di tutto il mondo. Soprattutto, dall’anno scorso la comunità scientifica, le associazioni consumeristiche, gli enti di controllo sanitario hanno iniziato a fare le loro “controanalisi”. Eppure, tranne qualche rara eccezione, il mondo dei media si è ben guardato di parlarne, di mettere in guardia l’opinione pubblica su questo dibattito e sulle sue ricadute per la salute dei consumatori (anche perché il giro di affari annuo è di parecchi miliardi di dollari!). Eccezion fatta per la stampa francese (Le Monde e Libération ne hanno parlato esaurientemente nel Gennaio del 2011) e per i siti alternativi o, in Italia, per un breve articolo su “Il Giornale on line” del 16 Gennaio 2011 e per un blog su “La Stampa on line” del 25 Gennaio 2011. Ora ci prova a rompere questo muro del silenzio “Report” di  Milena Gabanelli su Raitre.

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DOLCE LA VITA (Report)

domenica 29 aprile 2012

Il Punto G esiste? L'esperto: "No, è una bufala mondiale"

Tutto il mondo ne parla: il Punto G sarebbe stato trovato fisicamente e misurerebbe 8 mm. Qualcuno tuttavia la pensa diversamente: il sessuologo Vincenzo Puppo denuncia la bufala mondiale di quello che, secondo lui, è l’ennesimo articolo non scientifico sul Punto G

Si parla ancora – e sempre – di Punto G, quel fantomatico punto in grado di regalare un piacere optional alla donna. Su tutti, o quasi, i media mondiali è infatti apparsa la notizia che il Punto G sarebbe stato scoperto e confermato anatomicamente.
Ma, anche questa volta, c’è chi non è d’accordo.

In una precedente intervista (vedi articolo) il Dott. Vincenzo Puppo, medico e ricercatore/scrittore, del Centro Italiano di Sessuologia, ci aveva spiegato che il Punto G non esiste. Gli chiediamo di commentare l’articolo, sempre sul Punto G, appena uscito nel Journal of Sexual Medicine.

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sabato 28 aprile 2012

Stile di vita e rimedi naturali: le armi per combattere l’obesità

A maggio 2012 al via nelle 500 farmacie Apoteca Natura il progetto in collaborazione con SIMG
"Bilancia il tuo peso, misura la tua salute": il medico di famiglia e il farmacista insieme per insegnare la corretta alimentazione e la giusta strategia per il dimagrimento.

Il sovrappeso, l’obesità non è soltanto un serio problema personale, ma è anche un problema di salute pubblica che ha delle pesanti ricadute anche sul sistema sanitario.
Malati di eccesso di peso, le persone che ne soffrono vanno incontro a tutta una serie di incognite che mettono a grave rischio non solo la qualità della vita, ma la sopravvivenza stessa.

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venerdì 27 aprile 2012

Cucinare senza sale? Le ricette degli chef

di ELVIRA NASELLI
Di quanto sale abbiamo bisogno? In realtà di poco più di quello che è già contenuto naturalmente negli alimenti. E invece superiamo di gran lunga la dose fisiologicamente necessaria in condizioni normali, aggiungendone di continuo nelle preparazioni di tutti i giorni: si calcola infatti che un adulto ingerisca di media circa 10 grammi al giorno di sale alimentare (corrispondente a 4 grammi di sodio), una quantità dieci volte superiore a quella suggerita.

In questi giorni a Venezia, alla quarta edizione di "Gusto in Scena", presso la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, si è discusso di "Cucinare con, cucinare senza sale" e, con l'occasione, molti tra gli chef più noti del nostro paese hanno presentato le loro ricette "senza".

Il ministero della Salute - che ha patrocinato l'evento - già da tempo suggerisce la limitazione dell'uso di sale nella nostra dieta e la sostituzione in ogni caso con sale iodato, utile per prevenire le patologie tiroidee molto diffuse nel nostro paese. Si usa già sale iodato nelle mense scolastiche e dei luoghi di lavoro, si sono firmati accordi con i panettieri per ridurre la quantità di sale nel pane che consumiamo ogni giorno, molte aziende alimentari offrono prodotti a basso contenuto di sale.

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martedì 24 aprile 2012

Meno cibi sani, più antidepressivi

L'indagine sulla salute degli italiani: si rinuncia a frutta e verdura per la crisi, aumentano sovrappeso e cure fai-da-te

MILANO - Si rinuncia a un'alimentazione sana e a fare sport, aumenta l'uso di antidepressivi. È un quadro pesante quello che emerge dal Rapporto Osservasalute 2011, presentato a Roma, al policlinico Agostino Gemelli, e dedicato allo stato di salute e qualità dell'assistenza nelle regioni italiane. Ad essere in pericolo è la nostra salute e la causa principale si chiama crisi economica che porta a dover tagliare voci di bilancio familiare, in primis le "azioni preventive" di base come la buona alimentazione e l'attività fisica. Si rinuncia per esempio a frutta e verdura, che diventano un lusso per pochi: per la prima volta dal 2005 si registra un calo del numero di porzioni consumate al giorno (da 5,7% a 4,8%), dato che era rimasto grosso modo stabile fino al 2008; paradossalmente si mangia più sano nelle mense, che si confermano principali "fornitrici" di verdure, frutta e ortaggi. Alla base c'è meno disponibilità economica: secondo il Rapporto, la quota di famiglie a rischio povertà sale a una su quattro.

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domenica 22 aprile 2012

Sai quanta acqua consumi?

Quanta acqua serve per produrre una tazzina di caffè? Quanta ne sprechiamo ogni volta che ci laviamo i denti? Metti alla prova le tue conoscenze su una delle risorse più preziose del nostro pianeta. E scopri qualche semplice trucco per ridurre la tua impronta idrica.

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giovedì 19 aprile 2012

Grassi saturi, se sono troppi ne risente la fertilità maschile

Se il 37% delle calorie sono ottenute da grassi e in particolare almeno il 13% da grassi saturi, viene prodotto il 40% in meno di spermatozoi rispetto a chi sta lontano da tali alimenti

MILANO - Il calo delle nascite nei Paesi occidentali potrebbe aver trovato una spiegazione che fa ricadere la colpa sulle spalle dei mariti golosi: lo dice uno studio pubblicato su Human Reproduction dall’Harvard Medical School di Boston condotto per 4 anni su 99 maschi con età media di 36 anni (da 18 a 55), divisi fra normopeso, sovrappeso e obesi che ha stabilito come la qualità e la quantità degli spermatozoi dipendano fortemente dal tipo di alimentazione. Utilizzando un FFG (acronimo di food frequency questionnaire, cioè questionario della frequenza dei cibi) i ricercatori hanno potuto correlare con precisione il tipo di alimentazione con la composizione degli spermatozoi ottenuta tramite gas-cromatografia. Se almeno il 37% delle calorie sono ottenute da grassi e in particolare almeno il 13% da grassi saturi, viene prodotto il 40% in meno di spermatozoi rispetto a chi sta lontano dai grassi.

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mercoledì 18 aprile 2012

Come farmaci e cosmetici inquinano acqua e cibo

Dove finiscono dentifrici, creme e saponi? Nell'acqua: dallo scarico del water o dalla doccia un fiume di principi attivi finisce in acqua, nelle falde superficiali e sui prodotti agricoli.

 
Dove vanno a finire dentifrici, creme e saponi? E i farmaci? Le droghe, i conservanti? Nell'acqua: dallo scarico del water, dalla doccia, dalla lavastoviglie, il loro carico di prodotti chimici e principi attivi finisce nei fiumi, in mare, nei laghi, nelle falde superficiali e nelle acque di irrigazione. Oggi nuovi studi confermano conseguenze allarmanti, in particolare, sulla sessualità e sul sistema riproduttivo di pesci e anfibi. Hanno le stesse conseguenze su di noi? Possiamo fare a meno di queste sostanze?
 
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lunedì 16 aprile 2012

Lo yoga fa bene. Parola di Leslie Kaminoff

Da un noto specialista di fama internazionale, la rivelazione a livello anatomico delle virtù salutari dello yoga

Il suo nome è Leslie Kaminoff ed è conosciuto in tutto il mondo dagli amanti dello yoga. Il suo libro, Yoga Anatomy, è diventato uno dei più grandi bestseller tra gli utenti del sito di Amazon nel 2007.
Il testo, ora tradotto anche in italiano dalla casa editrice Calzetti-Mariucci, è una vera e propria bibbia per gli amanti di questa magnifica disciplina orientale. Dalle radici dell’antica India, gli insegnamenti di Kaminoff sono tanto tradizionali quanto contemporanei. Non è né un guru né uno yogi nel senso reale del termine, ma un insegnante così è rarissimo da trovare. Le sue lezioni sono seguite in tutto il mondo anche online su www.yoganatomy.net, dove i suoi corsi possono essere seguiti in diretta con tanto di attestato/diploma finale.

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sabato 14 aprile 2012

Cancro al seno: gli effetti collaterali dei trattamenti possono perdurare anni

Secondo uno studio gli effetti collaterali dovuti ai trattamenti contro il cancro della mammella possono anche durare anni, ed è necessario un assiduo, stretto controllo e una serie di iniziative volte a prendersi cura di chi è stata vittima di questa malattia.

Spesso sono inevitabili certi trattamenti quando si è vittima di un cancro del seno. Tuttavia, questi stessi trattamenti possono essere causa di molti effetti collaterali che possono trascinarsi anche per anni dopo la cessazione. Ecco quanto evidenziato in un’edizione speciale della rivista Cancer espressamente dedicata al problema.

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giovedì 12 aprile 2012

COME PRENDERGLI LE MISURE


Ciao ragazzi oggi leggendo un articolo interessante ho pensato di scrivervi anche a voi un po su questo argomento so che a volte e molto interessante per alcuni ma per altri e scomodo. Detto questo ora gli uomini si possono finalmente confrontare con le medie che ci sono dai studi fatti sulle misurazioni scientifiche... La maggior parte dei uomini sottovaluta le misure del suo pene. In uno studio dell’Università di Pittsburgh, in USA, il 26% degli uomini ha valutato le dimensioni del proprio pene come inferiori alla media, mentre solo il 5% ha segnato la casellina della media. In più, in una ricerca dell’Università del Saskatchewan, in Canada, l’86% degli uomini ha affermato di aver visto sparire le proprie preoccupazioni circa le dimensioni del pene una volta avute informazioni precise sul modo in cui misurarlo. Non vi sembra interessante che ora possono tutti sapere le reali misure e come si misura e come si confronta...???
 Quindi per prima cosa smettila di guardartelo dall’alto: ti dà un’impressione sbagliata delle dimensioni, e comunque non è da lì che lo guarda lei. Secondo, misuratelo nel modo corretto, utilizzando un metro da sarto e un righello e confrontando le tue con le dimensioni medie (basate su studi condotti negli USA e in Australia). Ci avreste mai pensato che ti sei sempre sentito con mini dotato e sei un normo dotato..??


La lunghezza a riposo.


Per controllare la lunghezza del pene flaccido, spogliati e misuralo immediatamente. Dato che una stanza calda o fredda potrebbe provocare un ingrandimento o un rimpicciolimento, devi farlo prima che la temperatura della stanza influisca sul tuo orgoglio. "Posiziona delicatamente un´estremità del righello nel punto in cui il pene e l´addome si incontrano", spiega l’urologo Hunter Wessells, poi appoggia il righello lungo l’asta del pene e leggi la misura. La lunghezza media è di 8,71 cm.
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martedì 10 aprile 2012

Proteine, le nuove linee guida Efsa

Di quante proteine abbiamo bisogno ogni giorno? D'ora in poi la risposta potrà essere calcolata con più precisione. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha infatti pubblicato un vademecum che stabilisce i quantitativi di assunzione delle proteine. Con Andrea Ghiselli, nutrizionista dell'Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, abbiamo "simulato" degli esempi per uomini e donne indicando per ciascuno cosa mangiare per assumere il giusto quantitativo di proteine ogni giorno
a cura di IRMA D'ARIA

 

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venerdì 6 aprile 2012

Come tenersi in forma a primavera

Benvenuta primavera! Con la luce, il sole e il risveglio della natura, la nuova stagione ci mette di buon umore, ma può farci anche sentire fiacchi e a corto di energia. Dalle ultime ricerche scientifiche e da Simona Vignali, naturopata e direttrice della Scuola Integrata Moderna di Ayurveda, i consigli su come ricaricare le batterie

a cura di IRMA D'ARIA

Yoga per depurare
mente e corpo


Non solo relax: con lo yoga si può anche depurare il corpo e la mente combattendo ansia, stress, depressione e perfino le malattie cardiache. L’ultima conferma arriva dai ricercatori della Boston University School of Medicine, del New York Medical College e del Columbia College of Physicians and Surgeons che in uno studio, pubblicato on line sulla rivista Medical Hypotheses, hanno dimostrato l’efficacia di questa disciplina nella gestione delle criticità di natura emotiva. Perciò, anche chi abitualmente non pratica questa disciplina, può approfittare di questa stagione per avvicinarsi allo yoga e ricaricare le batterie. L’esercizio che più di tutti regala sprint è il classico Saluto al Sole che va fatto la mattina presto rivolti appunto al sole per poter catturare tutta la sua energia. Con questo semplice Asana, abbinato ad una corretta respirazione, si tonifica corpo e mente iniziando la giornata con più entusiasmo. 


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giovedì 29 marzo 2012

Diamoci la carica con un bagno caldo alle erbe e fiori

La nostra pelle, a marzo, al termine della stagione invernale e soprattutto con il cambio di stagione, può presentarsi opaca e secca. Sono utili quindi trattamenti cosmetici che hanno lo scopo di rinnovare lo strato cutaneo superiore, intasato di tossine, e che migliorano l’ossigenazione della pelle. Ad esempio un bagno caldo.
Quello del bagno è, probabilmente, il rituale di bellezza e di salute più datato, praticato e personalizzato del pianeta. Fin dall’antichità i benefici delle terme e dell’acqua calda erano noti e riconosciuti come cure efficaci per molti disturbi del corpo e dell’organismo. Con la diffusione capillare dei bagni nelle case moderne e con la possibilità per tutti di avere a disposizione quotidianamente l’acqua calda, si è stati portati a dimenticarne e sottovalutarne gli effetti terapeutici…
Il bagno, a differenza della doccia, è la cura ideale per ammorbidire a fondo la pelle, per aprire i pori, aiutandola a liberarsi delle sostanze tossiche e delle impurità che le impediscono di respirare.
Nel momento in cui si viene a contatto con l’acqua calda si innesca un’azione vasodilatatrice che accelera la circolazione, produce un aumento della sudorazione, con conseguente eliminazione di scorie e tossine nocive, e allenta le tensioni muscolari; un rimedio non solo per tonificare e rilassare, ma con effetti benefici anche sul sistema nervoso. L’acqua calda è inoltre di beneficio per alleviare i dolori articolari.

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martedì 27 marzo 2012

Il ministero: "Attenti a infusi e integratori 'naturale' non significa sicuro"

Una nota ufficiale per mettere sull'avviso le famiglie: "Certi prodotti vanno di moda, ma  non curano nulla e possono avere effetti negativi; soprattutto per bambini, donne incinte o in allattamento". La raccomandazione: consultare comunque il medico di fiducia.

 


ROMA - I genitori italiani devono fare attenzione alle tisane, agli infusi e in generale agli integratori alimentari "naturali": per quanto vadano sempre più di moda, non curano assolutamente nulla e possono invece avere degli effetti negativi soprattutto per i bambini, le donne incinte o in allattamento. L'avvertimento arriva dal ministero della Salute, in un documento messo a punto dalla commissione unica per la dietetica e la nutrizione.

"I prodotti presentati come 'naturali' - sottolinea il ministero con toni piuttosto decisi - soprattutto di derivazione vegetale, stanno riscuotendo un crescente interesse presso il pubblico, con un consumo che coinvolge in modo significativo anche bambini nella prima infanzia e donne in gravidanza o durante l'allattamento. E' bene precisare - si legge nel documento - che i prodotti in questione, riconducibili ad alimenti a base vegetale come tisane o integratori, non hanno e non possono avere alcuna finalità di cura. Il loro ruolo può essere quello di favorire fisiologicamente le funzioni dell'organismo nell'intento di ottimizzarne il normale svolgimento.

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sabato 24 marzo 2012

Cervello in forma più a lungo, isolato il gene che lo fa invecchiare

Rallentare l’invecchiamento cerebrale, attuando una prevenzione efficace di patologie come il Parkinson e l’Alzheimer e contribuendo a realizzare quel sogno di rimanere giovani più a lungo che alimenta il lavoro anche di altri scienziati, sarà un giorno possibile grazie a quanto viene indicato come un “passo da gigante” compiuto in questa direzione da un gruppo di biologi canadesi e statunitensi guidato da Gilbert Bernier, ricercatore presso l’Università di Montreal. Pubblicato dal Journal of Neuroscience, il loro studio ha identificato un gene, definito Bmi1, che controlla l’invecchiamento dei neuroni, tanto quello normale quanto quello patologico, nel sistema nervoso centrale.

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venerdì 23 marzo 2012

Tenersi in forma fra le mura di casa

Smaltire i chili in eccesso delle feste e tornare in forma allenandosi tra le pareti domestiche: è la scelta di 2 italiani su 5 che all'iscrizione in palestra preferiscono l'allenamento casalingo. Grazie agli attrezzi sempre più tecnologici e connessi al web, si è affermata la tendenza della Gymnhouse, termine derivato da gymnasium (palestra) e house (casa), che trasforma il salotto in una vera e propria palestra con più di un vantaggio: si risparmia, non si è costretti a portarsi dietro pesanti borsoni e a condividere spazi con persone estranee. Ecco alcune delle discipline che si possono praticare in casa e quante kilocalorie permettono di bruciare
di Irma D'Aria 

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lunedì 19 marzo 2012

Mal di denti: riscoperto un antico efficace rimedio

Dall’antico popolo Inca si è riscoperto un rimedio efficace nel sedare il mal di denti e trattare ascessi e ulcere. Potrebbe anche sostituire le attuali anestesie

Antichi rimedi per mali antichi – e moderni – come il mal di denti. Un male che spesso assume proporzioni difficili da gestire e che può davvero essere insopportabile.
I rimedi? Quello più immediato, un antidolorifico – ammesso che faccia effetto – e poi recarsi al più presto dal dentista.
Ma, a parte il dentista, ci sono alternative all’uso degli antidolorifici che, come tutti i farmaci, possono avere effetti indesiderati? A quanto sembra sì. Ed è pure efficace.
È una pianta tropicale conosciuta con il nome di Acmella oleracea. Altresì nota con il nome di Crescione di Para, è un piccola pianta riconoscibile dai suoi bei fiori gialli. Nella medicina tradizionale si conosce da tempo per le sue doti diuretiche, digestive e antiscorbutiche. Oggi, però, una ricercatrice dell’Università di Cambridge ne ha riscoperto l’uso come analgesico che era già in essere presso l’antica popolazione Inca.

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martedì 13 marzo 2012

Troppa carne rossa accorcia la vita. Più longevi con pesce e noci

Secondo uno studio della Harvard School of Public Health di Boston, il consumo quotidiano aumenterebbe di oltre il 20% il rischio di una morte prematura per problemi cardiaci o cancro. I ricercatori hanno seguito un campione di 120.000 individui per 28 anni

di VALERIA PINI


ROMA - Per qualcuno è una passione che non si controlla. Bistecche enormi, spesso cotte alla griglia. C'è chi poi preferisce mangiarle al sangue, quasi crude. Ma il consumo di carne rossa non è salutare se eccessivo e, secondo una ricerca 1 della Harvard School of Public Health di Boston 2, rischia di fare vivere  meno a lungo, perché chi la sceglie come alimento quotidiano ha più possibilità di trovarsi ad affrontare con il tempo problemi cardiaci o tumori. Secondo lo studio appena pubblicato sulla rivista Archives of Internal Medicine 3, le probabilità di ammalarsi di cancro e malattie cardiovascolari aumenta del 20%. Se invece si sceglie una dieta ricca di pesce e carni bianche, il rischio complessivo di morte si riduce. Il 9,3% e il 7,6% dei decessi rispettivamente per maschi e femmine sarebbe evitabile riducendo le porzioni di carne rossa consumate.

Solo 42 grammi al giorno. L'importante, rivelano gli esperti, è limitarsi a mettere nel piatto solo 42 grammi di carne rossa al giorno, l'equivalente di una grossa bistecca a settimana. Una scelta di questo tipo può prevenire un decesso precoce fra gli uomini e uno su 13 fra le donne. "Abbiamo aggiunto ulteriori evidenze dei rischi per la salute derivanti dal consumo di elevate quantità di carne rossa, alimento già associato a diabete di tipo 2, malattia coronarica, ictus e alcuni tipi di cancro in altri studi",  spiega An Pan, primo autore dello studio e ricercatore del Dipartimento di nutrizione dell'Harvard School of Public Health.

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sabato 10 marzo 2012

Proteine, le nuove linee guida Efsa

Di quante proteine abbiamo bisogno ogni giorno? D'ora in poi la risposta potrà essere calcolata con più precisione. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha infatti pubblicato un vademecum che stabilisce i quantitativi di assunzione delle proteine. Con Andrea Ghiselli, nutrizionista dell'Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, abbiamo "simulato" degli esempi per uomini e donne indicando per ciascuno cosa mangiare per assumere il giusto quantitativo di proteine ogni giorno


a cura di IRMA D'ARIA

 

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lunedì 5 marzo 2012

Frutti antichi per la salute: fichi, uva melograne e nespole

Fico:
E’ un frutto nutriente, sia quando è fresco, sia quando è secco. All’apparenza i fichi sembrano contenere un’eccessiva quantità d’acqua, ma in realtà quest’acqua è un liquido prezioso che, dopo la riduzione per essiccamento, si trasforma in sostanze azotate e grasse e, principalmente, in zucchero. Ricchi di vitamina A (della crescita), di vitamina B ( antinevritica), di vitamina C, che mantiene la coesione cellulare, i fichi si rivelano un alimento bilanciato dal punto di vista vitaminico. Lassativi ed espettoranti, drenano in maniera eccellente le vie respiratorie e intestinali. Tra le sue virtù curative, se cotto nell’acqua, o meglio nel latte, tagliato in due e applicato ben caldo su un ascesso o un foruncolo, ne affretterà la maturazione; sulla gengiva, in caso di ascesso dentario, ne agevola l’evoluzione e dà un immediato sollievo. Un tempo veniva utilizzato anche come sciroppo per il mal di gola e la tosse; si ottiene facendo cuocere cinque o sei fichi secchi in poca acqua: lo si beve a cucchiaiate a volontà. Per vincere anche la stitichezza, si prendono alcuni fichi, si lavano, si mettono a macerare per una notte in un pò d’acqua e si mangiano il mattino seguente a digiuno, per diverse settimane di seguito.
Uva:
E’ un alimento energetico, ricco di glucidi: glucosio, fruttosio, dulcite e mannite, e di minerali: potassio, calcio, magnesio, fosforo, manganese, ferro, iodio e arsenico. Contiene inoltre moltre pectine, acidi organici, le vitamine A, B, C ed essenze aromatiche. L’uva è un alimento estremamente digeribile, perchè il suo zucchero, che è un fattore costitutivo del sangue normale, è assimilabile e rappresenta il punto estremo dell’elaborazione di tutti i carboidrati. Ha diverse proprietà terapeutiche: è innanzitutto lassativa e diuretica. Le principali indicazioni sono dispepsia, stitichezza, emorroidi, calcolosi epatica e urica, gotta, intossicazioni da mercurio e da piombo. Un altro suo vantaggio è quello di essere povera di albumine da consentire d’intraprendere la cura intensa di questo frutto senza rischi di accumulazione di scorie azotate. Povera di cloruro di sodio, l’uva è adatta anche ai sofferenti di gastrite iperacida. Aumentando la quantità d’urina, facilità l’eliminazione di tossine dall’organismo. Il suo succo contribuisce alla scomparsa dei disturbi causati dall’ipertensione arteriosa. Inoltre, la presenza di polifenoli, rendono questo piccolo frutto un potente antitumorale, antibatterico e anti-invecchiamento. La presenza di acido ellagico nell’uva svolge un’azione protettiva contro i danni del fumo.

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mercoledì 29 febbraio 2012

Curarsi mangiando

Ci sono sostanze che, oltre a rendere gustosi i nostri piatti, fungono da antinfiammatori naturali. Abbiamo presentato la lista della spesa a un esperto di medicina integrata di Paola Scaccabarozzi

 

Nella vita capita spesso di dover usare degli antinfiammatori. Ma hai mai pensato di "curarti" con il cibo? Ci sono sostanze che, oltre a rendere molto piacevoli e gustosi i nostri piatti, fungono da veri e propri antinfiammatori naturali. Per scoprire quali sono e soprattutto come e quando usarli abbiamo sottoposto un "elenco della spesa" a Bruno Brigo, medico-chirurgo specializzato in Medicina Interna e Riabilitativa e autore di numerosi testi di Medicina Integrata per Tecniche Nuove Edizioni.

Curcuma
È una spezia molto utilizzata in Oriente e in particolare in India. Appartiene alla famiglia delle zingibaracee, è di un colore giallo intenso, simile a quello dello zafferano e per questo veniva utilizzata fin dall’antichità per colorare i tessuti. Aggiunta al curry oppure sotto forma di polvere, la curcuma è un ingrediente fondamentale di numerose ricette asiatiche, in grado però di rendere più piacevoli anche i piatti della nostra tradizione. La si può aggiungere alla zuppa di verdura, alla pasta, piuttosto che alle insalate che risultano così più colorate e saporite, con il grande vantaggio di fornirci anche un ottimo apporto di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie. E, a quanto pare, non solo. Numerosi sono infatti gli studi epidemiologici da cui è emerso che un uso regolare della curcuma ci aiuta a prevenire il tumore all’intestino, a risolvere problemi di stipsi e a prevenire persino le malattie degenerative come il morbo di Parkinson e l’alzheimer. Basta consumarne quotidianamente un cucchiaio raso da minestra e un cucchiaino da caffè per i bambini, perché questa spezia non ha alcuna controindicazione, tranne per chi soffre di diverticoli o dissenteria. Quindi può essere piacevolmente utilizzata da tutta la famiglia.  

Zenzero
Anche questa è una pianta originaria dell’Asia e appartiene anch’essa alla famiglia della zingibaracee. Lo zenzero lo si trova sia fresco che in polvere. È ottimo per rendere aromatica e gustosa una tazza di tè. E utilissimo per prevenire infiammazioni di varia natura. Da quelle del colon, come è emerso da uno studio pubblicato su Cancer Prevention Research, all’artrosi del ginocchio, come testimoniano altre ricerche. Ma lo zenzero è efficacissimo anche contro la nausea e la cefalea. È dunque un vero toccasana per prevenire l’emicrania, l’importante è che ci si abitui a consumarlo regolarmente, almeno una fettina una volta al giorno nelle tisane, oppure sotto formula di capsule o caramelle. Va bene sia per adulti che per bambini.


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lunedì 27 febbraio 2012

Lo stress ci fa invecchiare

Invecchiamento precoce e malattie legate all’età pare si sviluppino con più facilità quando siamo sottoposti a stress

Invecchiare è inevitabile, fa parte della vita. Tuttavia si può invecchiare bene e quasi non patire delle conseguenze che questo processo a volte porta con sé. Al contrario, si può non solo invecchiare precocemente ma anche sviluppare tutte quelle malattie legate all’avanzare dell’età come, per esempio, la demenza – una situazione, questa, che può assumere anche connotati drammatici. Ma anche cancro, malattie cardiovascolari e ictus.

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mercoledì 22 febbraio 2012

Sessualità: in 100 anni di studi nessuna prova sulla esistenza del Punto G

Ma chi crede è ancora in tempo a non arrendersi: anche se gli scienziati finora non hanno trovato nessuna prova evidente della sua esistenza, si può ancora cercare.

Inutile accanirsi a cercarlo, sbagliato sentirsi frustrate da una vita di tentativi falliti: se il 'punto G' non si trova e' perche', molto semplicemente, non esiste.
A sentenziare la possibile fine di un mito e' un team di scienziati americani, che analizzando qualcosa come 100 studi pubblicati in 60 anni ha provato a fare chiarezza su uno dei misteri piu' fitti dell'amore in rosa: la presenza di un 'interruttore del piacere' nell'organo sessuale femminile, una sorta di area nascosta a forma di fagiolo, dalla cui stimolazione dipenderebbe la felicita' completa di una donna sotto le lenzuola.
Dal 1950, quando il punto G e' stato descritto per la prima volta dal ginecologo tedesco Ernst Grafenberg, sulla reale esistenza del punto G si e' scatenata un'accesa querelle scientifica fatta di conferme e smentite a stretto giro.
Qualche esempio. Nel 2008, in uno studio di ecografia transvaginale pubblicato sul 'Journal of Sexual Medicine', il sessuologo italiano Emmanuele Jannini ha addirittura prodotto la foto dell'agognato 'bottone'.
Una notizia rimbalzata dalla Penisola in tutto il mondo. Nel 2010, pero', in una delle piu' ampie ricerche in materia (1.800 donne coinvolte) gli scienziati del King's College di Londra hanno decretato l'assenza di evidenze scientifiche che autorizzassero a credere al punto G.

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sabato 18 febbraio 2012

Perdere peso con successo: basta farlo in compagnia

Se perseguita in gruppo, la perdita di peso può essere contagiosa perché stimola il senso di competizione

Se si vogliono avere maggiori probabilità di raggiungere l’intento prefissato nel perdere peso, o dimagrire, il modo migliore è farlo in compagnia. Meglio se con un gruppo che ha lo stesso obiettivo, in grado di creare un positivo effetto a catena.

Maggiori risultati dunque, e maggiore perdita di peso per coloro che hanno deciso di affiancarsi a una squadra di intenzionati a dimagrire, come lui. Ecco quanto scoperto da un team di ricercatori del Miriam Hospital Weight Control and Diabetes Research Center e del Warren Alpert Medical School della  Brown University (Usa), che hanno potuto constatare come gli appartenenti a un gruppo di “aspiranti magri” avesse ottenuto più successo proprio per aver lavorato in squadra. Gli stessi partecipanti hanno dichiarato che il loro successo era stato possibile anche grazie al ruolo giocato dai propri compagni, che hanno giudicato determinante.

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giovedì 16 febbraio 2012

Basta dire: "Mi sento gonfia"



«Ciò che non deve mancare è il pesce, soprattutto tonno, salmone, sardine e gamberi, fonti di Omega 3, acidi grassi buoni che aiutano anche a bruciare il grasso addominale e, in più, danno una mano se si soffre di colon irritabile, disturbo che causa gonfiore» conclude Fiorella Coccolo. La prova che funzionano? Elle MacPherson li consuma tutti i giorni e guardate che fisico si ritrova. Certo, l'ex modella segue anche le altre regole del dottor Stossier: tiene a bada lo stress (che spinge a ingurgitare aria), non beve bevande gassate e mastica ogni boccone almeno 30 volte.

L'ex modella Elle McPherson: a 45 anni (suonati) neanche un filo di pancia

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martedì 14 febbraio 2012

Non solo sull’età, le donne mentono anche sul peso

Secondo una nuova indagine, la maggioranza delle donne in genere pesano più di quanto dichiarano, ma le “bugie” non si fermano a questo e dilagano anche nella taglia, le scarpe e l’altezza

Si sa, mai chiedere l’età a una donna perché, oltre a farci la figura da “inopportuni”, tanto si rischia di non conoscerla comunque poiché è raro che confessi quali sono i propri reali anni.
E se è difficile far luce sull’età, a quanto pare lo è altrettanto sul peso: secondo un nuovo studio, infatti, la donna oltre che sull'età tenderebbe a barare anche sul peso. E non solo.

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sabato 11 febbraio 2012

"Lo zucchero fa male come l'alcol" Dagli Usa la proposta di tassarlo

La provocazione arriva da una ricerca dell'University of California, pubblicata sulla rivista Nature. Secondo gli studiosi il consumo eccessivo di questo alimento crea dipendenza e una serie di malattie legate all'obesità. l'esperto Ghiselli: "E' assurdo considerarlo come una droga"

di VALERIA PINI


E' BANDITO dalle diete e odiato dai dentisti. Per fare pace con la bilancia è meglio non consumarne troppo, ma ora dagli Stati Uniti parte una vera e propria 'crociata' contro lo zucchero. Secondo una ricerca della University of California 1, pubblicata sulla rivista Nature 2, rende dipendenti, come il tabacco e l'alcol e per questo motivo la sua vendita dovrebbe essere regolata per legge.

No alla vendita vicino alle scuole.
Gli esperti statunitensi propongono di introdurre regole severe come, ad esempio, tassare tutti i cibi e le bevande che includono zucchero aggiunto, vietandone la vendita vicino alle scuole e ponendo dei limiti di età alla possibilità di acquistarli. Un problema quello dell'alimentazione molto sentito negli Stati Uniti, dove oltre i due terzi della popolazione è in sovrappeso, e fra questi ultimi oltre la metà è obeso.

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venerdì 10 febbraio 2012

Difendere la pelle dal freddo

Quando il termometro scende, la pelle ne risente. Il freddo intenso, il vento e i continui sbalzi di temperatura tra ambienti chiusi ed esterno, aggrediscono l'epidermide che diventa più secca, disidratata e spenta. A essere maggiormente colpiti sono viso, labbra e mani (sempre scoperte), ma anche il resto del corpo, se troppo coperto.  I consigli di Corinna Rigoni, specialista in dermatologia e presidente dell'Associazione donne dermatologhe Italia, su come proteggersi nel modo giusto

a cura di IRMA D'ARIA

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martedì 7 febbraio 2012

Il fumo favorisce il declino cognitivo

Secondo un nuovo studio, fumare accelera la demenza, in particolare negli uomini

Il declino cognitivo, o più semplicemente la demenza è un problema che sta assumendo proporzioni bibliche con i suoi oltre 36 milioni di persone colpite in tutto il mondo, soltanto nel 2010, e in costante aumento. Le previsioni, poi, non sono affatto rosee visto che si prevede un raddoppio dei tassi circa ogni vent’anni.

La demenza è una patologia che può divenire altamente invalidante e peggiorare in modo drammatico la qualità della vita. Le persone colpite a declino cognitivo – o dalla malattia di Alzheimer – spesso hanno bisogno di assistenza anche solo per espletare le normali attività quotidiane. Va da sé, quindi, comprendere quanto sia importante poter prevenire le varie forme di declino mentale, ma ciò che andrebbe evitato è infine seguire uno stile di vita che possa addirittura favorire lo sviluppo della demenza. Il vizio del fumo, secondo un nuovo studio, è uno di questi atteggiamenti scorretti, ed è stato collegato all’accelerazione del declino cognitivo – in particolare negli uomini.

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venerdì 3 febbraio 2012

Cervello attivo: la soluzione è bere latte

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Una ricerca condotta dall'Università del Maine e pubblicata in questi giorni dall'"International Dairy Journal" sostiene che bere un bicchiere di latte al giorno aiuta ad evitare il decadimento neurologico.
Lo studio, effettuato su oltre 900 volontari, ha portato in luce come i consumatori abituali di latte ottenevano ottimi risultati nell'ambito dell'attività cerebrale.
I ricercatori sono ancora al lavoro per approfondire questa ricerca e capire se il consumo giornaliero di latte possa portare a diminuire se non addirittura ad eliminare del tutto l'invecchiamento cerebrale.

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mercoledì 1 febbraio 2012

Sedia e postura, i segreti salva-schiena

Tra lavoro e casa si finisce per stare seduti più della metà della giornata. Gli specialisti consigliano di stare attenti allo schienale, all'altezza e alla posizione di busto e gambe. Soltanto così si riescono a superare i mali da ufficio / L'ARTICOLO 1

 

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Mal di schiena 

 

SPAZIO ALLE LOMBARI, gli esercizi...

 

martedì 24 gennaio 2012

Frutta e verdura contro il cancro al colon

 


Nella frutta e nella verdura c'è una sostanza in grado di contrastare il tumore del colon

Le proprietà della Luteolina contenuta in frutta e verdura può avere effetti antinfiammatori e ridurre il rischio di cancro all’intestino

Nei Paesi occidentali, il cancro del colon è considerato la seconda causa di morte per tumore. La prevenzione diventa in questo caso non solo una delle armi migliori per combattere questa temibile malattia, ma è la soluzione migliore e più facile da mettere in atto.

Un aiuto in questo senso lo possiamo trovare in frutta e verdura che contengono una sostanza chiamata Luteolina, un flavonoide con spiccate proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e, potenzialmente, anticancro.
Diversi studi in laboratorio ne hanno attestato queste proprietà, tuttavia altri studi epidemiologici non sono stati così determinanti nell’affermare che la Luteolina possa essere così potente.
Tra i primi e i secondi, si inserisce ora un nuovo studio pubblicato su BMC Gastroenterology che mostra come la Luteolina sia in grado di inibire l’attività delle vie di segnalazione cellulare (IGF e PI3K) note per il ruolo che esercitano nello sviluppo del tumore da parte delle cellule cancerose del colon.
 

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lunedì 23 gennaio 2012

Troppo sale fa male alla pressione, ma forse non come pensavamo noi

Non sarebbe l’aumento del volume di liquidi nei vasi sanguigni la relazione pericolosa tra sale e ipertensione. Ne sono convinti Irene Gavras e Haralambos Gavras, due ricercatori della Boston University School of Medicine (Usa), secondo i quali il meccanismo sarebbe ben più complesso e chiamerebbe in gioco l’effetto domino che un pizzico di sale in più ha sul sistema nervoso simpatico: stimola la produzione di adrenalina, la vera responsabile, sostiene lo studio pubblicato sul Journal of Hypertension, della costrizione delle arterie e di ipertensione.
Cervello o arterie? - I ricercatori hanno voluto indagare anche il fattore noto del legame: il cosiddetto “volume ampliato di ipertensione”, imputato numero uno del rapporto dannoso tra sale e aumento della pressione sanguigna. Sebbene il sale comporti una maggiore ritenzione di liquidi all'interno del sistema della circolazione arteriosa, dovuti anche a maggiore secrezione di ormoni antidiuretici o l'innalzamento eccessivo di zucchero nel sangue, sembrerebbe che questo scompenso sia comunque assorbito grazie alla maggiore estensione di capillari e vene. 

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domenica 22 gennaio 2012

Proprietà benefiche della calendula



I fiori di un colore giallo aranciato molto appariscente indicano ai contadini il tempo che farà in giornata: se al mattino rimangono chiusi probabilmente pioverà.
Le proprietà medicinali della Calendula (Calendula officinalis) sono molteplici: per uso interno è antinfiammatoria, antispasmodica, carminativa, coleretica, emmenagoga, calmante dei dolori mestruali. Per uso esterno possiede eccellenti proprietà antisettiche, cicatrizzanti, antinfiammatorie e riepitelizzanti. Tra le molte proprietà che gli studiosi attribuiscono alla calendula c’è anche quella anticancerogena, in particolar modo per quanto concerne le cancerosi gastriche.
Le azioni più significative esercitate da questa pianta, nota anche con i nomi comuni di “Fioraccio”, “Calta”, “Garofano di Spagna”, sono quella antinfiammatoria e antisettica-astringente. Esternamente è forse la più tipica pianta che trova impiego nella maggior parte dei problemi di pelle: tagli, graffiature e ferite; pelle arrossata ed infiammata in genere, incluse le scottature minori (anche da abbronzatura), acne e altre eruzioni cutanee; micosi cutanee. Utile anche nei casi di dermatite da pannolino e per lenire i capezzoli arrossati.
Internamente, l’attività antinfiammatoria e antisettica vengono sfruttate nel trattamento delle infiammazioni del sistema digerente: gastriti, ulcere peptiche, colite e malattia di Crohn possono tutte beneficiare dal suo uso regolare, in particolare quando vi siano evidenze di sanguinamento. Utile anche in caso di amenorrea e dismenorrrea moderata, e per disordini della colecisti.
La calendula non é tossica, ma si raccomanda cautela nella somministrazione nei primi mesi di gravidanza. Controindicata solo in caso di allergia specifica alla pianta o alle asteraceae.
In cosmesi l’infuso viene utilizzato per eliminare i punti neri e per tonificare la pelle.
In cucina, invece, si utilizza per preparare insalate e minestre alle quali conferisce un sapore amarognolo. I fiori raccolti ancora in bocciolo, possono essere conservati come dei sottaceti e poi consumati come tali. In dettaglio i fiori possono essere raccolti a seconda della varietà dalla primavera all’autunno. L’essiccazione deve avvenire in maniera rapida per non perdere il potere medicinale, all’ombra in strato sottile e si conservano al buio, in vasi di vetro o porcellana.

Fonte 

Sole dell'orto

sabato 21 gennaio 2012

Caffè, salute e controindicazioni

Per molti, il caffè non rappresenta una semplice consuetudine, ma un momento di profondo piacere; per questo motivo, quando i medici lo impongono, è così difficile rinunciare all'amata tazzina.
"Ci vorrebbe un buon caffè" è una frase semplice, ma talmente comune da riassumere in poche parole il profondo rapporto che ci lega ad esso. Questo legame, che da millenni intercorre tra l'uomo e varie sostanze stimolanti, come alcol, foglie di coca, tabacco e caffeina, non è dunque casuale. Proprio la caffeina è chiamata in causa nella genesi della moltitudine di effetti, in parte positivi ed in parte negativi, associata al consumo di caffè.
La dose sicura di caffeina in una dieta giornaliera è di 300 mg (la stessa contenuta, grosso modo, in tre tazzine di caffè espresso o in 6 tazze di ).
Tale limite può essere raggiunto anche ingerendo 10 lattine di coca cola, 8 tazze di cioccolata calda o 400 grammi di cioccolato extrafondente. Per questo motivo occorre tenere sempre in considerazione l'effetto sinergico e cumulativo dei vari alimenti e, insieme ad esso, anche il contributo di alcuni farmaci a base di caffeina, come certi analgesici, brucia grassi e anoressizzanti.
Infine, con l'uso abituale si stabilisce una certa tolleranza nei confronti del caffè. Ciò spiega come mai, nei soggetti che fanno scarso uso di questa bevanda, l'assunzione di 200-250 mg di caffeina sia spesso sufficiente per scatenare disturbi come insonnia, cefalea, ansia, irritabilità e vampate di calore.
Nei bambini, in linea di massima, la dose quotidiana di caffeina non dovrebbe oltrepassare i 100 mg, limite facilmente valicabile con una bevanda tipo cola e con un pezzo di cioccolato fondente.

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giovedì 19 gennaio 2012

Dieta, non tutte le calorie sono uguali "Non conta quanto mangi, ma cosa"

Su Jama uno studio dimostra e conferma che un regime alimentare povero di proteine fa aumentare la massa grassa. Al contrario, assumere il 15-20% delle calorie giornaliere da uova, carne e pesce aumenta la massa muscolare, a discapito di quella grassa, e migliora il metabolismo

di FRANCESCA SIRONI

ROMA - Più calorie, più peso. L'equazione torna, ancora una volta. Ma attenzione: non tutte le calorie sono uguali. In uno studio pubblicato su Jama, la rivista ufficiale dell'associazione medica americana, George Bray e i suoi ricercatori dimostrano che una dieta in cui si assumano poche proteine porta all'aumento di grasso a discapito della massa muscolare, quindi alla riduzione della capacità di bruciare le calorie a riposo. Al contrario, un regime alimentare in cui si assumano dal 15 al 20% di calorie da proteine aumenta la massa muscolare e migliora il metabolismo. I risultati della ricerca non vanno a incidere solamente sulle nostre scelte alimentari di ogni giorno. Lo studio di Bray spiega un nesso (più grasso - meno massa muscolare) che è alla base di una vera epidemia, negli Stati Uniti come in Italia: l'obesità.


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domenica 15 gennaio 2012

PROPRIETA' BENEFICHE DELL'INDIVIA

L’INDIVIA

L’INDIVIA

Colore: verde – giallo
Periodo di raccolta: estivo – autunnale
Quantitativo previsto: 1-2 kg per mq*
Conservazione: in frigorifero fino a due settimane
Caratteristiche: cespo grande con foglie verdi dentellate, più gialle verso il centro.
Proprietà e benefici: è ricca di sali minerali, calcio, ferro e fosforo (maggiormente nelle foglie più verdi), e di oligoelementi, in particolare selenio, un antiossidante che protegge le cellule dall’invecchiamento. Il rapporto potassio/sodio (tanto/pochissimo) le conferisce proprietà diuretiche. Inoltre, è ricca di fibre e di vitamina A. I principi amari della scarola stimolano l’attività dello stomaco.La si può consumare anche cotta, stufata rapidamente da sola e condita o tagliata a listarelle e saltata in padella con olio o burro ed un po’ di aglio.
Conservazione in congelatore: non è adatto alla congelazione.

Fonte

sabato 14 gennaio 2012

Come curarsi con il carciofo

In cucina anche tu conosci il carciofo e spesso lo avrai mangiato in una delle tante ricette nelle quali si usa. Ma forse non sai che esso può essere usato anche come diuretico. Questa guida ti spiega come preparare una tisana con esso e le dosi da consumare. 

Scopri come

 

Come Curarsi Con Il Carciofo

1 - Il carciofo ha fra le sue proprietà quello di essere un ottimo diuretico, solo che per questo non va usato la parte che usi per mangiarlo, ma devi usare le sue foglie, quelle che quando sei in cucina togli e non mangi, anche se in effetti è preferibile usare quelle fresche, raccogliendole in primavera.

2 - Come diuretico si può usare in più modi, ma a mio avviso è preferibile un bicchiere prima dei pasti poiché fa anche da aperitivo. Per preparare il decotto basta una o due foglie, poiché ne vanno messe due grammi ogni 100 ml di acqua e fatte bollire, dopodiché si fa raffreddare e se ne beve un bicchiere prima di ogni pasto.

3 - Come detto ne puoi fare bollire di più e poi conservarlo poiché puoi berlo anche freddo. La pianta ha altre caratteristiche oltre a queste e vanno usate anche altre parti della stessa, poiché più i medici ne studiano le proprietà, più si va scoprendo a cosa fa bene. Anche mangiare la parte che mangi tu di solito, è salutare.

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Leggi anche: Come fare un decotto di carciofi (CLICCA QUI) 


 

martedì 10 gennaio 2012

Tenersi in forma fra le mura di casa

Smaltire i chili in eccesso delle feste e tornare in forma allenandosi tra le pareti domestiche: è la scelta di 2 italiani su 5 che all'iscrizione in palestra preferiscono l'allenamento casalingo. Grazie agli attrezzi sempre più tecnologici e connessi al web, si è affermata la tendenza della Gymnhouse, termine derivato da gymnasium (palestra) e house (casa), che trasforma il salotto in una vera e propria palestra con più di un vantaggio: si risparmia, non si è costretti a portarsi dietro pesanti borsoni e a condividere spazi con persone estranee. Ecco alcune delle discipline che si possono praticare in casa e quante kilocalorie permettono di bruciare
di Irma D'Aria

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LA PALESTRA IN SALOTTO ISTRUZIONI PER L' USO

lunedì 9 gennaio 2012

Ananas: Proprietà e Benefici

L'ananas appartiene alla famiglia delle Bromeliacee, originario del Sud America, la sua conoscenza in Europa ed in tutti gli altri paesi si deve a Cristoforo Colombo; oggi la sua coltivazione è parecchio diffusa in paesi come l'Asia, Africa, Australia e l'America latina.

Attualmente la produzione mondiale di ananas è di circa 5 milioni di tonnellate, la gran parte della quale è destinata al'inscatolamento; in Europa l'ananas è il frutto in scatola più consumato in assoluto. Ha foglie lunghe, dure e seghettate dalle quali si ricava una fibra che viene utilizzata per la produzione di corde e tessuti vari.

Composizione e link utili


Il 90% dell'ananas è costituito da acqua, mentre per il resto troviamo: zuccheri, olio essenziale, bromelina, acido ossalico, citrico e malico, vitamine A, B e C, aminoacidi, proteine, minerali, tra i quali vi sono lo iodio, il manganese, il calcio il potassio e il fosforo. Una fetta di ananas del peso di 100 grammi fornisce solamente 40 calorie.
 
Proprietà curative e benefici dell' Ananas

Le proprietà e virtù dell'ananas si devono soprattutto alla presenza della bromelina, un enzima molto importante e presente soprattutto nel gambo; la sua caratteristica principale è infatti quella di rendere  facilmente digeribili anche le più complesse proteine.
 
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venerdì 6 gennaio 2012

Oro, incenso e mirra i doni che curano

Rimedi attuali che vengono dal passato


L'adorazione dei Magi 







L'adorazione dei Magi
 
MILANO - Oro, incenso e mirra sono i tre doni dei Magi al Bambino Gesù. Sono tre doni dal significato simbolico (oro per la regalità del Bambino nato; incenso a ricordare la sua divinità; mirra, usata per la mummificazione, per parlarci del sacrificio e della morte dell’uomo Gesù), ma sono anche tre rimedi medicamentosi.

INCENSO - L’incenso, conosciuto soprattutto per il suo uso durante le cerimonie religiose e funebri, viene estratto dalla Boswellia, pianta dell'antica medicina ayurvedica. Diverse ricerche (fondamentale quella di Edzard Ernst, pubblicata sul British Medical Journal nel 2008) ci hanno confermato la presenza in questa resina di numerose sostanze chimiche dotate di attività antinfiammatoria. La Boswellia si utilizza ormai da molti anni, ottenendo buoni benefici, nei pazienti con colite ulcerosa, Crohn o altre malattie croniche a carico dei bronchi come delle articolazioni. È ben tollerata e consente anche di ridurre il consumo di farmaci.

MIRRA -
La mirra tra i doni dei Magi è forse la sostanza più misteriosa, molti neppure sanno cosa sia. Si tratta di una resina ricavata da una pianta tipica di penisola arabica, Mesopotamia e India (le stesse zone dove è d’altronde presente anche la Boswellia). Nell’antichità si usava soprattutto per aromatizzare e conservare le mummie. Il primo lavoro scientifico italiano sulla mirra è stato pubblicato 15 anni fa, su Nature, da Piero Dolora e dai suoi collaboratori del Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Firenze, che hanno ben studiato il meccanismo di azione di alcune sostanze chimiche, presenti in questa resina, sui recettori per gli oppioidi, spiegandone così le capacità analgesiche. L'uso tradizionale, confermato da prove cliniche più recenti, ci consente di sfruttarne pienamente non solo le proprietà analgesiche, ma anche le capacità antinfiammatorie e antisettiche - provate da altri studi scientifici - che si rivelano particolarmente utili nella cura di gengiviti, afte, peridontopatie e nella terapia di ferite e ulcerazioni cutanee. In Arabia Saudita la mirra viene ancora oggi utilizzata per la cura e la protezione del piede diabetico. Ma mirra e incenso sono stati utilizzati fin dall'antichità come rimedi curativi non solo da singolarmente, ma anche insieme. Il «Balsamo di Gerusalemme», che per la sua attività antinfiammatoria è entrato a far parte di molte recenti farmacopee, è stato formulato, proprio grazie a queste due resine, nel 1719 nella farmacia del monastero di San Salvatore, nella città vecchia di Gerusalemme.  

ORO - E l’oro? Se si fosse trattato veramente del prezioso metallo potremmo limitarci a dire che l'oro ha avuto un posto di rilievo nella recente storia della medicina, per la terapia di fondo dell'artrite reumatoide. Ma, invece che di oro, poteva trattarsi della preziosissima polvere di Curcuma, color oro appunto, proveniente sempre dall’Oriente, pregiata sia in cucina, sia nella medicina. Oggi sappiamo che la Curcuma è preziosa perché contiene sostanze antiossidanti particolarmente attive contro i fenomeni infiammatori cronici e nelle varie tappe della trasformazione cancerosa delle cellule. Usata nella pratica clinica su pazienti affetti da psoriasi e da infiammazioni croniche intestinali o reumatiche, la Curcuma suscita sempre maggior interesse tra i ricercatori perché si è visto che può migliorare la risposta di alcuni tumori ai farmaci chemioterapici. Un esempio, tra i tanti, che ci consente oggi di parlare di medicina integrata, piuttosto che di medicina alternativa.

Fabio Firenzuoli
Direttore Centro di Medicina Integrativa
ospedale Careggi, Università di Firenze


Fonte

 

giovedì 5 gennaio 2012

Le 15 differenze tra uomo e donna

Uno studio italiano uscito su "Public Library of Sciences" mostra che lo scarto fra i sessi esiste. Condotto su un campione di 10 mila persone ne descrive le caratteristiche della personalità. La maggiore discrepanza riguarda sensibilità, calore e apprensione di ELENA DUSI

 


DAI TEMPI di Darwin, il dibattito non si è mai sopito. Uomini e donne sono sottoposti a pressioni evolutive diverse e a separare i due sessi c'è un solco profondo, sosteneva il naturalista. Tesi smussata in tempi recenti. Nel tentativo di raggiungere posizioni politically correct, infatti, negli ultimi anni ci si è dati da fare per sfumare le differenze e declassare al rango di boutade la tesi secondo cui le donne vengono da Venere e gli uomini da Marte.

A riportare i due pianeti alla giusta distanza ci pensa ora uno studio italiano. Marco Del Giudice, psicologo dell'università di Torino, scrive sulla rivista Public Library of Sciences che lo scarto fra i due sessi esiste, eccome. "L'idea che ci siano solo piccole differenze di personalità fra uomini e donne va ripensata perché è basata su metodi inadeguati".

La ricerca è stata condotta da Del Giudice con due colleghi della Manchester Business School su un campione di 10mila americani su 15 diversi tratti della personalità. La discrepanza maggiore riguarda la sensibilità, tradizionale dominio femminile. Le donne registrano valori molto alti anche per quanto riguarda il calore e l'apprensione, mentre gli uomini si distinguono per equilibrio emotivo, coscienziosità e tendenza alla dominanza. Perfezionismo, vitalità e tendenza all'astrazione vedono invece la quasi totale parità fra i sessi. "I maschi - spiega Del Giudice - si descrivono come più stabili emotivamente, più dominanti, più legati alle regole e meno fiduciosi, mentre le femmine si vedono come più calde emotivamente, meno sicure di sé e più sensibili".


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domenica 1 gennaio 2012

Dieta depurativa

Per chi desidera disintossicare l'organismo dopo un periodo di eccessi ed a chi ha bisogno di purificare la pelle

 

La vita disordinata, con ritmi frenetici e mai uguali, dettati dai numerosi impegni giornalieri, impedisce di ascoltare i bisogni del corpo e spesso fa compiere scelte alimentari sbagliate. Gli errori nutrizionali, ripetuti nel tempo, possono danneggiare l'organismo e predisporlo a carenze nutritive e anche malattie più o meno serie. Per questo, soprattutto dopo un periodo di eccessi, può essere utile seguire una dieta depurativa, che disintossichi a fondo l'organismo, riattivi le funzioni vitali, prevenga l'invecchiamento.

CALORIE: circa 1400
QUANTO SI PERDE: 3 kg
DURATA: 4 settimane
A CHI È ADATTA: a chi desidera disintossicare l'organismo dopo un periodo di eccessi ed a chi ha bisogno di purificare la pelle

Per depurare l'organismo bisogna limitare i grassi, soprattutto di origine animale; frazionare i pasti (3 principali più 2 spuntini) e consumare abbondanti porzioni di frutta e verdura. Quello proposto è un menù di circa 1.400 calorie che,seguito per un mese intero, permette di perdere circa 3 chili. Ogni giorno sono presenti tisane, latte, yogurt e abbondanti razioni di frutta e verdura che contengono elementi preziosi per disintossicare gli organi interni. Aceto e succo di limone possono essere usati a piacere. Sono concessi 2 cucchiai e mezzo di olio extravergine d'oliva al giorno. Se in una ricetta è specificata la quantità di olio da utilizzare, questa deve essere sottratta ai 2 cucchiai e mezzo previsti quotidianamente. A colazione il pane integrale può essere sostituito con 30g di biscotti secchi. L'acqua può essere bevuta sia a pasto sia fuori pasto. I 2 litri al giorno raccomandati si possono raggiungere anche consumando infusi e tisane.

Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

E’ stato condotto un  nuovo studio negli USA  che conferma che  non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise . L’indagine, c...