mercoledì 10 ottobre 2012
Quali integratori funzionano?
Non tutti gli integratori sono uguali. Alcuni, come il tè verde, possono vantare un buon numero di ricerche scientifiche che ne testimoniano l’efficacia, altri invece, per ora, sono fermi alle promesse. Riconoscerli non è sempre facile. Ma sul web, un po’ di tempo fa, è spuntata un’infografica che ha lo scopo di aiutarci a capire quali integratori funzionano e quali no.
Nella parte alta dell’infografica, in blu, troviamo gli integratori che possono vantare numerose evidenze scientifiche, in basso quelli che non ne hanno affatto (almeno per ora). Tra i primi ci sono il tè verde, l’acido folico, l’olio di pesce, la vitamina D e gli omega 3. In mezzo, con meno evidenze scientifiche ad attestarne l’efficacia, troviamo arginina, echinacea e vitamina C.
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lunedì 8 ottobre 2012
La carenza di zinco rende l’intestino più sensibile alle infiammazioni
Le ostriche sono tra gli alimenti più ricchi di zinco, tuttavia non sono "adatte" a tutti
Pubblicati i risultati di uno studio dell’INRAN che mostrano come una
dieta povera di zinco possa sensibilizzare l’intestino e renderlo più
vulnerabile alle infiammazioni
Lo zinco è un micronutriente essenziale. Lo ritroviamo in alimenti proteici di origine animale come carne e pesce. Ma lo possiamo trovare anche in legumi, semi, frutta secca, cioccolato fondente e in minore quantità nei latticini. Lo zinco è importante per l’efficienza del sistema immunitario, lo sviluppo del sistema nervoso e l’integrità della pelle. Poiché questo metallo è coinvolto in moltissimi processi biochimici, un suo insufficiente apporto può contribuire ad altre patologie, tra cui le malattie cronico-infiammatorie dell’apparato gastrointestinale come il morbo di Chron.
Lo studio italiano ha evidenziato come anche una piccola carenza di zinco possa influire sulla sensibilità dell’intestino alle infiammazioni.
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sabato 6 ottobre 2012
Perché bere birra fa bene
Molti studi hanno dimostrato che un consumo moderato di alcol porta numerosi benefici al cuore, al cervello e perfino, volendo, ai capelli
L’Oktoberfest volge ormai al termine, e per qualcuno forse è il momento di farsi passare la sbornia e tornare alla normalità dopo la baldoria di Monaco.
Ma a parte certi eccessi, si può stare tranquilli: bere può far bene alla vostra salute. Molti studi scientifici hanno suggerito che una quantità moderata di alcol (un drink al giorno per le donne, due per gli uomini) porta diversi benefici all’organismo.
È stato anche rilevato che i bevitori (perfino quelli più incalliti) vivono mediamente più a lungo degli astemi, e il classico bicchiere di vino è stato associato a salute del cuore, minor rischio di ictus e perfino maggior densità delle ossa nelle donne.
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giovedì 4 ottobre 2012
Una mela al giorno… allontana il cardiologo
Una mela al giorno, toglie anche il cardiologo di torno
Mangiare mele abbassa i livelli nel sangue di sostanze nocive
collegate all’indurimento delle arterie, tenendo lontano i rischi
cardiovascolari. Il fin troppo noto proverbio che recita come il mangiare una mela
al giorno tolga il medico di torno pare si possa applicare anche alle
specializzazioni: in questo caso, la cardiologia.
Consumare mele
quindi è un buon modo per tenere pulite le arterie, che possono
indurirsi a causa di sostanze nocive che si vengono a trovare nel
sangue. In questo modo, avremmo la possibilità di tenere a bada le
malattie cardiache e vascolari.
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Il bergamotto riduce il colesterolo
martedì 2 ottobre 2012
Ottobre, il mese giusto per prevenire il tumore al seno
Anche quest'anno prende il via la Campagna Nastro Rosa con numerose iniziative in tutto il mondo
Torna questo mese la Campagna Nastro Rosa 2012, promossa dalla Lega
Italiana per la Lotta contro i Tumori. Giunta alla XIX edizione in
Italia e XX edizione nel Mondo, madrina della Campagna è Cristina
Chiabotto. Numerose le iniziative
Per tutto il mese di ottobre ci saranno iniziative dedicate alla sensibilizzazione delle donne sulla vitale importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella. Le informazioni verteranno anche sugli stili di vita sani da adottare e i controlli diagnostici da eseguire per contrastare una grave patologia neoplastica che registra un’incidenza sempre maggiore.
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venerdì 28 settembre 2012
Perché è meglio non bere il tè con il latte?
Teatime - Foto della lettrice ElisabettaDiGirolamo
Nel mondo il tè, come
bevanda, è secondo solo all’acqua. Gli studiosi confermano che ci
protegge dalle malattie cardiovascolari perché contiene le catechine,
sostanze che favoriscono la produzione di ossido nitrico, un composto
capace di migliorare l’elasticità delle arterie. Se si aggiunge latte,
però, i benefici del tè vengono annullati. Alcune proteine presenti nel
latte, le caseine, contrastano infatti l’azione delle catechine.
(Come si fa la decaffeinizzazione?)
Contro il cancro
Gli esperti ritengono poi che il latte possa far diminuire anche le capacità anticancerogene del tè.
(Formaggio e latte hanno stesse qualità?)
(Come si fa la decaffeinizzazione?)
Contro il cancro
Gli esperti ritengono poi che il latte possa far diminuire anche le capacità anticancerogene del tè.
(Formaggio e latte hanno stesse qualità?)
lunedì 24 settembre 2012
Fare i lavori di casa aiuta a prevenire il cancro
Uno studio condotto sulle donne dimostra che i lavori domestici riducono il rischio tumore al seno del 13%. Vale anche per gli uomini.
L'attività fisica
previene il cancro e aumenta la memoria,
allunga la vita
e migliora il nostro metabolismo. Adesso però uno studio ha mostrato
che è sufficiente fare i lavori domestici per trarre beneficio
dall'attività fisica e ridurre il rischio di sviluppare il tumore al
seno per le donne del 13%.
Il giardinaggio, le pulizie di casa, portare a spasso il cane o
lavare la macchina sono attività che funzionano esattamente come la
palestra o il jogging.
Lo studio è stato condotto
dall'European Prospective Investigation of Cancer (Epic) e pubblicato sull'International Journal of Cancer. Ha considerato in particolare il tumore al seno, che in Italia colpisce
1 donna su dieci. È
il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 25% di
tutti i tumori che colpiscono le donne. È la prima causa di mortalità
per tumore nel sesso femminile, con un tasso di mortalità del 17% tra i
decessi per causa oncologica.
La
ricerca ha analizzato
8mila donne, dividendole tra quelle che conducevano una
vita più o meno attiva. Le prime hanno avuto il 13% di possibilità in
meno di ammalarsi di tumore. Le donne considerate “moderatamente attive”
vedevano abbassarsi il rischio comunque di un 8%.
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sabato 22 settembre 2012
Olio di sesamo per abbassare pressione sanguigna e colesterolo
La combinazione di olio di crusca di riso e olio di sesamo è stata trovata migliorare i livelli di colesterolo e abbassare la pressione arteriosa
Cucinare utilizzando ingredienti diversi come, per esempio, l’olio di sesamo e crusca di riso pare sia un toccasana per pressione sanguigna e colesterolo nel sangue.Ecco quanto emerge da uno studio, i cui risultati sono stati presentati in questi giorni a Washington durante l’American Heart Association’s High Blood Pressure Research 2012 Scientific Sessions.
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mercoledì 19 settembre 2012
A tavola ancora troppi errori, a cominciare dalla colazione
Tanti trascurano il primo pasto della giornata. «Dimenticati» i legumi, appena sufficienti frutta e verdura, troppa la carne.
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martedì 18 settembre 2012
Noci, spinaci, fagioli: la dieta per la vista parte dalla vitamina B
Vitamina B: un rimedio contro i mali
dell`invecchiamento. Oltre a mantenere giovane il cervello e aiutare
nella prevenzione delle fratture, infatti, le vitamine del gruppo B – e
in particolare una combinazione di B6, B12 e acido folico – servono a diminuire i rischi d`insorgenza di degenerazione maculare legata all`età
(Dmle). Lo afferma uno studio condotto dal Brigham and Women`s Hospital
di Boston e dall`Harvard Medical School e pubblicato su Archives of Internal Medicine.
Scudo per gli occhi - I ricercatori hanno somministrato a un gruppo di donne ultraquarantenni degli integratori vitaminici e a un altro gruppo un placebo: nel primo gruppo è stata riscontrata una diminuzione del 34% del rischio di insorgenza di una qualsiasi forma di degenerazione maculare. Per quanto riguarda le forme più gravi, il rischio si abbassa del 41% per le donne che hanno assunto integratori di B6, B12 e acido folico. Il mix di queste vitamine infatti diminuisce il livello nel sangue di omocisteina, un amminoacido la cui elevata concentrazione è associata a un alto rischio.
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Scudo per gli occhi - I ricercatori hanno somministrato a un gruppo di donne ultraquarantenni degli integratori vitaminici e a un altro gruppo un placebo: nel primo gruppo è stata riscontrata una diminuzione del 34% del rischio di insorgenza di una qualsiasi forma di degenerazione maculare. Per quanto riguarda le forme più gravi, il rischio si abbassa del 41% per le donne che hanno assunto integratori di B6, B12 e acido folico. Il mix di queste vitamine infatti diminuisce il livello nel sangue di omocisteina, un amminoacido la cui elevata concentrazione è associata a un alto rischio.
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Salute degli occhi
lunedì 17 settembre 2012
Leggere le etichette fa restare magri
L’abitudine di leggere le etichette dei prodotti alimentari aiuta mantenere la linea e ridurre potenzialmente il sovrappeso e l’obesità
Leggere le etichette dei prodotti alimentari è una buona abitudine che tutti dovremmo prendere: serve per capire di quali ingredienti sono composti e cosa introduciamo nel nostro organismo.Sembra cosa da poco, ma può avere delle importanti ripercussioni sulla salute e anche sul portafogli – dato che può capitare di trovare uno stesso prodotto, con gli stessi ingredienti, di marca diversa e con prezzo spesso molto differente.
Oltre a questi e altri vantaggi, un nuovo studio internazionale suggerisce che leggere le etichette può anche combattere l’obesità o, quantomeno, aiutare a tenere sotto controllo il proprio peso.
Secondo quanto riportato dalla rivista Agricultural Economics, su cui è stato pubblicato lo studio, le donne che leggono abitualmente le etichette pesano in media quasi 4 chili in meno di chi non lo fa.
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mercoledì 12 settembre 2012
Cuore a rischio con la bistecca
Per i ricercatori di Cambridge la dose ideale è di 53 grammi per l'uomo e 30 per la donna
Per il benessere del cuore è opportuno ridurre il
consumo di carni rosse. Gli esperti ne consigliano l'assunzione in dosi
che potremmo definire omeopatiche: massimo 53 grammi di carne rossa al
giorno per gli uomini (che invece ne mangiano almeno 90) e 30 grammi per
le donne (che ne consumano in media 54 grammi).Queste le dosi da non superare per scongiurare il rischio di incorrere in patologie croniche e tumori.
Ad ogni aumento di 50 grammi giornalieri corrisponde un aumento del
rischio di sviluppare patologie coronariche del 42 per cento.
I calcoli sono stati realizzati dai ricercatori del dipartimento per
la salute pubblica della Cambridge University e sono stati pubblicati
sul British Medical Journal.
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Il nostro corpo potrebbe proteggersi dal cancro
Con una molecola prodotta dall'organismo umano si potrebbero sostituire chemio e radioterapia
Il nostro organismo potrebbe essere in grado di autoproteggersi dai
tumori. Questa la conclusione di una ricerca italiana condotta presso
l'Università di Udine dalla ricercatrice Roberta Benetti e pubblicata
sulla rivista Cancer Research.
Il meccanismo di autodifesa sarebbe possibile attraverso la regolazione dei livelli delle piccole molecole microRNA prodotte da tutte le cellule dell’organismo umano. Si apre, dunque la strada per l'uso di queste molecole nelle future terapie antitumorali.
Questo tipo di terapia in futuro potrebbe sostituire le tecniche attualmente utilizzate nel trattamento del cancro ossia la chemioterapia e la radioterapia.
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lunedì 10 settembre 2012
Stress da rientro: 10 regole per combatterlo
Insonnia, nervosismo e
spossatezza eccessiva: sono i sintomi del "post vacation blues", la
sindrome da rientro che colpisce circa 6 milioni di italiani. Il più
delle volte è dovuta al repentino cambiamento delle abitudini, dal
clima di relax tipico delle vacanze ai ritmi serrati della vita
quotidiana. Dalla psicologa Paola Vinciguerra, presidente
dell'Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico), 10
consigli pratici per tornare al lavoro e a scuola senza soffrire
troppo
a cura di Irma D'Aria
a cura di Irma D'Aria
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mercoledì 5 settembre 2012
Danni del fumo
Il fumo provoca gravi danni all'organismo. L'unico aspetto "confortante"
che possiamo ricavare riguarda lo smettere di fumare: chi smette diminuisce
costantemente i rischi legati a queste patologie, tanto che dopo
10 anni è paragonabile a quello di chi non ha mai fumato.
Le sostanze generate dalla combustione della sigaretta (vedi composizione del fumo), provocano seri danni agli apparati respiratorio e vascolare (con ripercussioni cardiache, cerebrali, e circolazione arteriosa periferica), emoglobina, cavità orale e laringe, primo tratto delle vie digestive, placenta e feto, apparato urogenitale, pancreas.
Apparato respiratorio
Peggioramento del funzionamento del sistema muco-cicliare, con possibilità di infiammazioni ed infezioni).
Riduzione delle difese immunitarie a causa della ridotta attività delle cellule linfocitarie e dei macrofagi, con un peggioramento del controllo sulle infezioni.
Accentuato rilascio di enzimi lesivi che provocano la distruzione del parenchima polmonare che si può concludere in enfisema.
Aumento dell'attività bronchiale e delle manifestazioni asmatiche.
Invecchiamento precoce del sistema polmonare.
Trasformazione del DNA cellulare, trasformazioni cellulari, displasie tessutali e trasformazione tumorale dei tessuti.
Apparato circolatorio
Aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa in seguito all'immissione in circolo delle catecolamine causata dalla nicotina.
Inadeguata ossigenazione del miocardio a causa delle concentrazioni di corbossiemoglobina; policitemia dovuta al monossido di carbonio.
Aumento dell'aggregabilità piastrinica e della coaugulabilità del sangue quale azione diretta della nicotina.
Aumento dell'immissione di noradrenalina con conseguenti scariche adrenergiche; se queste stimolazioni coincidono con un periodo di vulnerabilità ventricolare, possono portare a morte improvvisa.
Cavità orale, prime vie digestive
Gli stimoli irritativi responsabili delle disfunzioni appena descritte agiscono anche sulle prime vie aeree, sul cavo orale e sull'esofago. Quindi, il fumatore è soggetto a faringotonsilliti e laringiti acute e croniche, displasie del labbro e del cavo orale, della laringe e dell'esofago e, non ultimi, tumori maligni.
Il fumo diventa causa concatenante dell'eziologia dell'ulcera peptica, anche se in concomitanza con altri fattori.. Il fumo facilita l'insorgenza di ulcera gastrica e duodenale.
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Le sostanze generate dalla combustione della sigaretta (vedi composizione del fumo), provocano seri danni agli apparati respiratorio e vascolare (con ripercussioni cardiache, cerebrali, e circolazione arteriosa periferica), emoglobina, cavità orale e laringe, primo tratto delle vie digestive, placenta e feto, apparato urogenitale, pancreas.
Apparato respiratorio
Peggioramento del funzionamento del sistema muco-cicliare, con possibilità di infiammazioni ed infezioni).
Riduzione delle difese immunitarie a causa della ridotta attività delle cellule linfocitarie e dei macrofagi, con un peggioramento del controllo sulle infezioni.
Accentuato rilascio di enzimi lesivi che provocano la distruzione del parenchima polmonare che si può concludere in enfisema.
Aumento dell'attività bronchiale e delle manifestazioni asmatiche.
Invecchiamento precoce del sistema polmonare.
Trasformazione del DNA cellulare, trasformazioni cellulari, displasie tessutali e trasformazione tumorale dei tessuti.
Apparato circolatorio
Aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa in seguito all'immissione in circolo delle catecolamine causata dalla nicotina.
Inadeguata ossigenazione del miocardio a causa delle concentrazioni di corbossiemoglobina; policitemia dovuta al monossido di carbonio.
Aumento dell'aggregabilità piastrinica e della coaugulabilità del sangue quale azione diretta della nicotina.
Aumento dell'immissione di noradrenalina con conseguenti scariche adrenergiche; se queste stimolazioni coincidono con un periodo di vulnerabilità ventricolare, possono portare a morte improvvisa.
Cavità orale, prime vie digestive
Gli stimoli irritativi responsabili delle disfunzioni appena descritte agiscono anche sulle prime vie aeree, sul cavo orale e sull'esofago. Quindi, il fumatore è soggetto a faringotonsilliti e laringiti acute e croniche, displasie del labbro e del cavo orale, della laringe e dell'esofago e, non ultimi, tumori maligni.
Il fumo diventa causa concatenante dell'eziologia dell'ulcera peptica, anche se in concomitanza con altri fattori.. Il fumo facilita l'insorgenza di ulcera gastrica e duodenale.
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domenica 2 settembre 2012
Sgonfiati nel weekend con la dieta dell'uva
Due grappoli al giorno nel fine settimana ti depurano dagli eccessi vacanzieri e ti fanno smaltire i liquidi in eccesso: leggi il programma alimentare
Uno spuntino di uva (foto Sxc).
Ecco alcuni consigli prima di cominciare.
• Scegli uva nera, ben matura e fresca.
• Appena giù dal letto, bevi acqua ricca di calcio e magnesio. Bevine un bicchiere anche prima di cominciare il pranzo e la cena. E bevine anche durante il giorno: l'acqua ti aiuta a potenziare gli effetti depurativi dell'uva.
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sabato 1 settembre 2012
Il cibo spazzatura danneggia il cervello
L’indulgere in una dieta che comprenda alimenti grassi, ossia il classico cibo spazzatura, può favorire la demenza e l’Alzheimer per via indiretta a causa della compromissione del normale flusso sanguigno
Mangiare il cibo cosiddetto spazzatura fa male, si sa. Fa male all’apparato cardiocircolatorio e a quello digestivo – anche questo si sapeva. Quello che invece forse non si sapeva è che il cibo spazzatura può anche favorire il declino cognitivo e la demenza.
Il danno al cervello causato dalla dieta scorretta avverrebbe per via indiretta, suggerisce lo studio dei ricercatori statunitensi della Brown University. Per via indiretta perché il cibo spazzatura va a provocare un aumento dei livelli di colesterolo e della pressione arteriosa. Questo processo va a limitare o interrompere il flusso di sangue che giunge al cervello: da qui il danno e la possibile conseguenza in perdita di capacità cognitiva.
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venerdì 31 agosto 2012
Ictus, quarantamila decessi in meno con gli anticoagulanti che l'Italia "rifiuta"
I dati sui nuovi farmaci presentati alle assise europee di cardiologia. Il nostro è l'unico dei grandi paesi Ue a non avere autorizzato il rimborso del medicinale che riesce a prevenire l'effetto peggiore della fibrillazione atriale che colpisce 800mila italiani
dal nostro inviato ARNALDO D'AMICOMONACO di Baviera - La rivoluzione nella prevenzione dell'ictus, causato spesso dalla fibrillazione atriale, c'è stata nel 2009, ma in Italia attende ancora fuori dalla porta. Tra i 5 grandi paesi europei, il nostro è l'unico che ancora non ha autorizzato il rimborso del primo anticoagulante orale di nuova generazione e degli altri due presto seguiti. E un quarto sta concludendo la fase sperimentale. Proprio in questi giorni, al congresso della Società Europea di Cardiologia in corso a Monaco di Baviera, il gruppo capofila di questi nuovi farmaci (il dabigatran) ha comunicato di aver raggiunto nei paesi in cui è in uso il primo milione/anno di malati trattati. Risultato: 40mila decessi da ictus evitati.
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lunedì 27 agosto 2012
In piedi! L'inattività fisica uccide tante persone quante il fumo
Alzarsi dal divano e andare a correre potrebbe salvarci la vita: dati alla mano, ecco quali sono i rischi della mancanza di esercizio e i segreti degli italiani per mantenersi in forma.
Se lo spauracchio della
prova costume non è servito a spingervi ad alzarvi dal divano, ecco un
argomento ancora più convincente: la mancanza di esercizio fisico miete
tante vittime quante ne fa, ogni anno, il fumo di sigaretta. È il
risultato shock di una serie di articoli pubblicati a luglio
sull’autorevole rivista medico-scientifica Lancet.
Chi poltrisce rischia grosso
Secondo uno di questi studi
condotto dai ricercatori dell'Harvard Medical School, più di 5,3 milioni
di morti sarebbero evitate ogni anno nel mondo se anche i più pigri
facessero un po' di moto. Il fumo, in confronto, uccide ogni anno 5
milioni di persone. Per la cronaca il movimento del pollice sul
telecomando per fare zapping non è considerato sport. Per esercizio
fisico si intendono almeno 150 minuti di attività anche moderata, come
una breve camminata.
Moto salvavita
Per evidenziare i benefici dell'esercizio fisico gli scienziati hanno analizzato i dati del 2008 relativi alle morti causate da quattro malattie correlate alla mancanza di esercizio: il diabete di tipo 2, le malattie coronariche, il cancro al seno e all'intestino. Comparando questi numeri alle informazioni sui livelli di esercizio fisico praticati in ogni nazione, è stato calcolato che se ciascuno avesse raggiunto livelli accettabili di attività fisica settimanale, si sarebbero evitate il 6% delle morti per attacco cardiaco, il 7% di quelle per diabete e il 10% di quelle dovute a un tumore.
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venerdì 24 agosto 2012
Più batteri 'buoni' nell'acqua del rubinetto cambiando il ph
Secondo i ricercatori americani basterebbero pochi accorgimenti negli stabilimenti di depurazione per privilegiare le tipologie benefiche rispetto a quelle dannose
Contrariamente a quanto si possa credere l'acqua potabile depurata che arriva nei rubinetti di casa contiene milioni di batteri diversi e gli scienziati hanno trovato un modo credibile per manipolare queste popolazioni di microbi per la maggior parte benefiche e far sì che i consumatori ne traggano giovamento. Il loro studio è stato pubblicato su Environmental Science & Technology.
Come funzionano gli impianti di depurazione
Gli impianti di trattamento idrico cercano di minimizzare la crescita dei microbi nei filtri che rimuovono piccole particelle e altre sostanze che nutrono la crescita batterica.Questi impianti aggiungono inoltre cloro e altri disinfettanti per uccidere i batteri ed evitare che prosperino nelle tubature di distribuzione dell'acqua.
Nonostante ciò, non è possibile eliminare completamente i batteri con la tecnologia attuale, rendendo importante determinare in che modo il filtraggio e altri trattamenti idrici influenzano i tipi e la quantità di batteri che rimangono.
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