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mercoledì 22 febbraio 2017
venerdì 17 febbraio 2017
Conoscere il proprio stato di salute attraverso la lingua
Fa da cartina di tornasole del nostro benessere e i
medici da sempre sanno leggere molti sintomi di salute o malattia dalla
semplice osservazione di questa parte del corpo. Da qui la famosa
richiesta: fuori la lingua. Anche oggi, nel tempo della diagnostica strumentale, l’esame attento della lingua rappresenta senz’altro un buon chek-up generale. Ne parliamo con il prof. Marcello Monti, responsabile di Dermatologia all’Istituto Clinico Humanitas e docente di Dermatologia all’Università di Milano.
Lingua pallida = stato di anemia
Lingua bianca = malattia infettiva in atto, gastrite, ulcera gastrica
Lingua marrone/nero = sviluppo batterico sulla lingua, gastrite, fumo
Lingua liscia che ha perso i villi = stato di deperimento, malattia tumorale, malattia del fegato
Lingua ingrossata = malattia che deposita proteine (amiloidosi)
Lingua con le impronte dei denti = stato di tensione psichica, ansia
Lingua a fragola = scarlattina
Lingua a carta geografica = stato allergico di tipo Atopia
Lingua urente (che brucia) = stato di depressione psichica
Lingua erosa = Lichen orale
Lingua con chiazze bianche (leucoplachia) = stato pretumorale della lingua
Lingua con punti rossi a tipo angiomi = malattia angiomatosa che interessa fegato/polmoni
Lingua con la faccia inferiore gialla = inizio di malattia itterica del fegato
Lingua plicata (con pieghe) = stato allergico di tipo Atopia
Lingua bucata = esiti di piercing che non si possono riparare
Lingua gonfia = orticaria in atto
Lingua con puntini bianchi = mughetto, stato di immunodepressione
Lingua che devia quando viene protrusa = danno neurologico, ictus.
A cura di Elena Villa
Fonte
La lingua – Un valido aiuto nella diagnosi
“La lingua – spiega il prof. Monti – è composta da muscoli rivestiti da mucosa, dove risiedono le papille gustative
e dove sono presenti i villi, che assomigliano a un tappeto erboso. Si
tratta di un organo molto vascolarizzato e riccamente innervato. E,
soprattutto, facile da esplorare.
Dalla semplice richiesta di poter osservare la lingua del paziente il medico può trarre una serie d’informazioni utili a inquadrare salute o malattia ancor prima di eseguire complicati e costosi accertamenti diagnostici. Ovviamente gli accertamenti andranno fatti, ma se il medico capisce, per così dire, il linguaggio della lingua, gli accertamenti saranno più mirati, diretti ed efficaci.
Bisogna purtroppo ammettere che l’osservazione della lingua è una pratica medica in cammino verso il dimenticatoio e questo francamente è un peccato.
La lingua che esprime buona salute deve essere di colore roseo ai bordi e più chiara al centro, deve essere umida e i suoi margini devono essere lisci. Deve inoltre potersi estroflettere e sollevare sul palato senza impacci”.
Dalla semplice richiesta di poter osservare la lingua del paziente il medico può trarre una serie d’informazioni utili a inquadrare salute o malattia ancor prima di eseguire complicati e costosi accertamenti diagnostici. Ovviamente gli accertamenti andranno fatti, ma se il medico capisce, per così dire, il linguaggio della lingua, gli accertamenti saranno più mirati, diretti ed efficaci.
Bisogna purtroppo ammettere che l’osservazione della lingua è una pratica medica in cammino verso il dimenticatoio e questo francamente è un peccato.
La lingua che esprime buona salute deve essere di colore roseo ai bordi e più chiara al centro, deve essere umida e i suoi margini devono essere lisci. Deve inoltre potersi estroflettere e sollevare sul palato senza impacci”.
Quando la lingua è il segnale che c’è qualcosa che non va
Ecco elencati alcuni sintomi e il loro significato clinico che si deducono dall’osservazione della lingua.
Sono le condizioni che dovrebbero attrarre l’attenzione del medico.
Lingua secca = disidratazione, problemi renali, diabete Sono le condizioni che dovrebbero attrarre l’attenzione del medico.
Lingua pallida = stato di anemia
Lingua bianca = malattia infettiva in atto, gastrite, ulcera gastrica
Lingua marrone/nero = sviluppo batterico sulla lingua, gastrite, fumo
Lingua liscia che ha perso i villi = stato di deperimento, malattia tumorale, malattia del fegato
Lingua ingrossata = malattia che deposita proteine (amiloidosi)
Lingua con le impronte dei denti = stato di tensione psichica, ansia
Lingua a fragola = scarlattina
Lingua a carta geografica = stato allergico di tipo Atopia
Lingua urente (che brucia) = stato di depressione psichica
Lingua erosa = Lichen orale
Lingua con chiazze bianche (leucoplachia) = stato pretumorale della lingua
Lingua con punti rossi a tipo angiomi = malattia angiomatosa che interessa fegato/polmoni
Lingua con la faccia inferiore gialla = inizio di malattia itterica del fegato
Lingua plicata (con pieghe) = stato allergico di tipo Atopia
Lingua bucata = esiti di piercing che non si possono riparare
Lingua gonfia = orticaria in atto
Lingua con puntini bianchi = mughetto, stato di immunodepressione
Lingua che devia quando viene protrusa = danno neurologico, ictus.
A cura di Elena Villa
Fonte
mercoledì 15 febbraio 2017
Trigliceridi alti. Cosa mangiare e quali integratori assumere per abbassarli naturalmente
I trigliceridi sono un tipo di lipidi, o grassi, che vengono prodotti quando le calorie ingerite sono inutilizzate e quindi vengono convertite in trigliceridi e immagazzinati nelle cellule adipose. Quando poi il corpo avrà bisogno di energia, ad esempio tra un pasto e l’altro o durante attività intense, gli ormoni rilasceranno i trigliceridi che verranno consumati per soddisfare il proprio fabbisogno energetico.
Come si formano i trigliceridi
I trigliceridi sono importanti per la salute perché:- Forniscono energia al corpo
- Permettono un isolamento termico che ci permettono di sopportare il freddo
- L’intestino li sintetizza a partire dai grassi presenti nei cibi
- Il fegato li sintetizza a partire dagli zuccheri e dalle proteine presenti nei cibi
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sabato 11 febbraio 2017
Come misurare i danni del WiFi sulla salute con questa app
Dal proprio smartphone è possibile scaricare un’app gratuita che
permette di misurare i campi elettromagnetici prodotti dalle reti WiFi
che ci circondano e che causano danni alla salute
L’esigenza di analizzare l’impatto sul nostro organismo di questi
campi elettromagnetici nasce dal crescente numero di persone che
mostrano vari effetti negativi come mal di testa,
nausea, stanchezza, difficoltà di concentrazione e palpitazioni del
cuore che scompaiono quando passano del tempo nella natura o in ambienti
privi di elettrosmog. Per elettrosmog si intende tutto
l’inquinamento prodotto dai campi elettromagnetici artificiali prodotti
dalla moderna tecnologia.
Molti considerano il WiFi una tecnologia innocua, in realtà sono stati pubblicati più di 34 studi scientifici sui danni del WiFi. Il WiFi può danneggiare il DNA,
lo sperma, favorire l’ossidazione cellulare, debilitare il sistema
immunitario e quindi nel complesso stimola lo sviluppo di ogni tipo di malattia. Abbiamo anche visto come il WiFi ha un effetto nocivo sulle piante.
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La crescita esplosiva dell’uso del Wi-Fi sia nella
propria abitazione, che in ambiente di lavoro e addirittura nei luoghi
pubblici e nelle scuole crea una grande preoccupazione per quanto
riguarda gli effetti sulla salute di questa esposizione prolungata e
costante a campi elettromagnetici. Questa situazione diventa ancora più
pericolosa quando si dorme sotto l’influenza di queste
radiazioni elettromagnetiche e quando più reti Wi-Fi irradiano la stessa
abitazione, come accade spesso in un condominio ad esempio.
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giovedì 9 febbraio 2017
Come eliminare la cellulite da pancia, glutei e cosce in modo naturale e veloce
La cellulite colpisce circa 8 donne su 10 di qualunque età e
statura ed è causata da una dieta errata e squilibrio ormonale. Ecco
come risolverla facilmente in modo naturale
La cellulite è un inestetismo cutaneo che si manifesta su cosce,
glutei, ginocchia, caviglie, pancia e braccia e riguarda principalmente
le donne anche se può colpire anche gli uomini.
Molte persone cercano di risolvere attraverso la liposuzione ma non è un trattamento definitivo dato che sistematicamente la cellulite si ripresenta dato che non sono state risolte le cause e inoltre può essere dannoso. Quindi cosa si deve fare se si vuole bruciare il grasso corporeo in eccesso, evitando una pericolosa perdita di peso?
Di seguito saranno mostrati i modi naturali per ridurre la cellulite che si basano sui meccanismi di riduzione dell’adipogenesi (deposito di grasso), di aumento della termogenesi (bruciare il grasso attraverso il calore del corpo), del miglioramento della microcircolazione e della sintesi di collagene.
Il termine cellulite sembra suggerire uno stato di infiammazione delle cellule, ma non è così. La cellulite è l’aspetto della “pelle a ricotta”, grumosa o a fossette, che si sviluppa prevalentemente con l’età sulle gambe, sulla pancia e sulla parte posteriore delle braccia. In sostanza, quando si ha un deposito di grasso sotto la pelle esso spinge contro il tessuto connettivo che cede, e si ha questo aspetto irregolare, a “chiazze”, della pelle. Alcuni dei fattori che contribuiscono a questa condizione sono la mancanza di esercizio fisico, cambiamenti ormonali e – avete indovinato – la dieta.
La ragione per cui gli adulti si sviluppano aree di pelle flaccida e
cellulite è dovuta alla struttura irregolare di depositi di grasso sotto
la pelle. Questa condizione è più comune nelle donne rispetto agli
uomini; circa l’80% delle donne hanno un certo grado di
cellulite, soprattutto man mano che invecchiano e che la pelle perde la
sua elasticità. Tuttavia, chiunque può sviluppare la cellulite, anche
gli adolescenti che non hanno problemi di peso ma hanno cambiamenti
ormonali. Come condizione della pelle, la cellulite non è grave o
dannosa, quindi molti scelgono di non trattarla. Invece altri sono molto
infastiditi dagli inestetismi della cellulite, soprattutto in estate.
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Molte persone cercano di risolvere attraverso la liposuzione ma non è un trattamento definitivo dato che sistematicamente la cellulite si ripresenta dato che non sono state risolte le cause e inoltre può essere dannoso. Quindi cosa si deve fare se si vuole bruciare il grasso corporeo in eccesso, evitando una pericolosa perdita di peso?
Di seguito saranno mostrati i modi naturali per ridurre la cellulite che si basano sui meccanismi di riduzione dell’adipogenesi (deposito di grasso), di aumento della termogenesi (bruciare il grasso attraverso il calore del corpo), del miglioramento della microcircolazione e della sintesi di collagene.
Che cos’è la cellulite?
E’ l’inestetismo cutaneo più famoso al mondo e spiccatamente femminile, ma quante donne veramente sanno cos’è la cellulite? Come si forma la cellulite?Il termine cellulite sembra suggerire uno stato di infiammazione delle cellule, ma non è così. La cellulite è l’aspetto della “pelle a ricotta”, grumosa o a fossette, che si sviluppa prevalentemente con l’età sulle gambe, sulla pancia e sulla parte posteriore delle braccia. In sostanza, quando si ha un deposito di grasso sotto la pelle esso spinge contro il tessuto connettivo che cede, e si ha questo aspetto irregolare, a “chiazze”, della pelle. Alcuni dei fattori che contribuiscono a questa condizione sono la mancanza di esercizio fisico, cambiamenti ormonali e – avete indovinato – la dieta.
Le cause principali della cellulite
Diversi fattori principali contribuiscono allo sviluppo della cellulite, tra cui:- Dieta carente di nutrienti
- La ritenzione di liquidi (che provoca anche gonfiore)
- Disidratazione
- La mancanza di circolazione
- Una struttura del collagene debole
- Essere in sovrappeso o un aumento del grasso corporeo
- I cambiamenti ormonali
- La mancanza di attività fisica (uno stile di vita sedentario)
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Olio naturale fai da te anticellulite
mercoledì 8 febbraio 2017
Sfatato il 'mito' dell'esercizio fisico per controllare il peso
Porta tanti altri benefici, ma dimagrimento solo con dieta
Non è l'esercizio fisico la chiave per controllare il peso, come si potrebbe essere portati a pensare, ma piuttosto altri fattori tra cui la dieta. L'attività fisica ha moltissimi benefici, che vanno dalla riduzione del rischio di malattie cardiache, diabete e cancro fino a un maggior benessere a livello mentale e le persone che la praticano vivono più a lungo e più in salute. Ma può essere collegata anche a un aumento dell'appetito, cosa che porta a mangiare di più per compensare o ad essere meno attivi nel corso della giornata.
Emerge da uno studio
della Loyola University di Chicago, pubblicato su PeerJ, parte di una
ricerca denominata Met (Modeling the Epidemiologic Transition Study). "I
risultati indicano che l'attività fisica può non proteggere
dall'aumento di peso" evidenzia l'autrice, Lara R. Dugas. Per la ricerca
sono state prese in esame 1944 persone, tra i 25 e i 40 anni,
provenienti dagli Stati Uniti e da altri quattro Paesi: Ghana, Giamaica,
Sudafrica e Seychelles. Per verificare il livello di attività fisica è
stato chiesto loro di indossare un accelerometro per una settimana e
sono stati misurati altri valori come peso, altezza e grasso corporeo
all'inizio, dopo un anno e dopo due. Dalle misurazioni all'inizio della
ricerca i ghanesi sono risultati quelli con un peso inferiore e più in
forma, mentre erano gli americani ad avere i maggiori problemi legati ai
chili di troppo. Dai risultati è emerso un dato che ha sorpreso gli studiosi: l'aumento
di peso totale in tutti i Paesi è stato maggiore tra coloro che
rispondevano ai criteri delle linee guida per l'attività fisica.
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lunedì 6 febbraio 2017
Semi di girasole: proprietà, calorie, benefici e controindicazioni.
I semi di girasole hanno ottime proprietà: aiutano a combattere il
colesterolo, sono ottimi lassativi naturali e molto altro, ma sono molto
calori e possono fare ingrassare. L'olio estratto da questi semi, oltre
che in cucina, è utile anche in cosmetica per la bellezza di pelle e
capelli. Scopriamone usi e controindicazioni.
Calorie e valori nutrizionali dei semi di girasole
Per cominciare, conosciamo meglio le proprietà nutritive dei semi di girasole, che si ricavano dagli omonimi fiori (nome scientifico: Helianthus anuus) di cui costituiscono i frutti: attenzione agli eccessi perché, se è vero che questo alimento fa molto bene alla salute, tuttavia ha anche molte calorie!
(...) È importante aggiungere che tra gli acidi grassi monoinsaturi spicca l’alto contenuto di acido oleico, appartenente alla serie omega 9 e costituito da 18 atomi di carbonio. Proprio l’acido oleico e l’acido linoleico, che invece appartiene ai polinsaturi, conferiscono ai semi e all’olio di semi di girasole il potere di prevenire le malattie cardiovascolari al pari di alimenti che contengono omega 3 e omega 6.
(...)
Calorie e valori nutrizionali dei semi di girasole
Per cominciare, conosciamo meglio le proprietà nutritive dei semi di girasole, che si ricavano dagli omonimi fiori (nome scientifico: Helianthus anuus) di cui costituiscono i frutti: attenzione agli eccessi perché, se è vero che questo alimento fa molto bene alla salute, tuttavia ha anche molte calorie!
(...) È importante aggiungere che tra gli acidi grassi monoinsaturi spicca l’alto contenuto di acido oleico, appartenente alla serie omega 9 e costituito da 18 atomi di carbonio. Proprio l’acido oleico e l’acido linoleico, che invece appartiene ai polinsaturi, conferiscono ai semi e all’olio di semi di girasole il potere di prevenire le malattie cardiovascolari al pari di alimenti che contengono omega 3 e omega 6.
(...)
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Sono potenti lassativi naturali che riescono a
combattere la stitichezza ostinata; i benefici sulla regolarità
dell’intestino sono immediati perché l’evacuazione solitamente avviene
poco dopo aver ingerito i semi, anche se non si sa ancora bene a quali
molecole siano da attribuire tali proprietà.
-
Riducono il colesterolo “cattivo” (LDL) senza
intaccare quello “buono” (HDL), grazie alla ricchezza in acidi grassi
mono e polinsaturi; in questo modo bloccano la formazione della placca
aterosclerotica, una patina formata dal colesterolo che si accumula nei
vasi sanguigni e finisce per ostruirli, riducendo anche il rischio di
avere malattie cardiovascolari.
- Sono privi di glutine, perciò il consumo di semi e dell’olio di semi di girasole è sicuro per i celiaci ed è utilissimo per ripristinare la regolarità intestinale in caso di stipsi.
- Alleviano i disturbi connessi alla menopausa, come le vampate di calore e l’insonnia, grazie alla presenza dei fitoestrogeni; inoltre svolgono un’azione protettiva nei confronti di osteoporosi e malattie cardiovascolari, alle quali una donna dopo la cessazione del ciclo mestruale è più esposta.
- Sono preziosi integratori naturali in gravidanza e allattamento, quando per esempio aumenta il fabbisogno di acidi grassi mono e polinsaturi.
-
Combattono il diabete, poiché gli acidi grassi monoinsaturi di cui sono molto ricchi abbassano l’indice glicemico.
-
Sono alleati contro la gastrite, in quanto grazie
allo zinco che contengono in buona quantità incrementano la produzione
di mucina, una sorta di gel che protegge lo stomaco e le sue mucose.
-
Prevengono le malattie della prostata, compresi i
tumori, grazie all’alto contenuto di magnesio, vitamina E, selenio e
acido linoleico, poiché contribuiscono a migliorare il tono muscolare
della vescica; l’effetto protettivo della vitamina E, in particolare, è
stato provato da una ricerca effettuata ad Orlando in Florida, nel
National Cancer Institute Usa, secondo la quale gli uomini che ne
assumono di più hanno il 53% di probabilità in meno di ammalarsi di
cancro prostatico!
-
Attenuano il mal di testa, di qualunque origine sia
(nevralgico, ormonale o emicrania cronica), perché con il loro potere
lenitivo facilitano il rilassamento dei tessuti.
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sabato 4 febbraio 2017
World Cancer Day: prevenzione e ambienti sani, così la medicina lotta per sconfiggere i tumori
Fabio Di Todaro
Gli oncologi, nella giornata mondiale dedicata alle malattie oncologiche , non si nascondono. L’obiettivo mortalità zero è ancora lontano da raggiungere, in particolare per alcuni tumori che lasciano poco scampo: come quelli al polmone, al pancreas e alle ovaie. Ma rispetto al passato, si sa che l’impegno individuale può fare la differenza.
Il ruolo della dieta e dell’attività fisica
È su questo aspetto che da tempo si battono quasi quotidianamente gli oncologi. Il loro senso di responsabilità è comprensibile, a maggior ragione in Italia, dove troppi connazionali ignorano l’impatto della prevenzione. Il Codice Europeo contro il Cancro parla chiaro ed è oggi condiviso anche dalle principali organizzazioni non profit attive nel settore. In dodici punti, nel 2014, gli esperti del Vecchio Continente hanno sintetizzato quelle che sono le evidenze condivise dalla comunità scientifica. Tre i binari lungo cui si dipanano i messaggi. Il primo - racchiuso nei punti 3, 4, 5 e 6 - rimarca il ruolo dell’alimentazione e dell’attività fisica. Più perentorie le conclusioni sulle bevande alcoliche: «Per la prevenzione del cancro è meglio non consumarne».
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venerdì 3 febbraio 2017
Mal di schiena, quasi inutili farmaci antinfiammatori
Benefici appena superiori a placebo e troppi effetti collaterali
(ANSA) - SYDNEY, 3 FEB - I comuni farmaci antinfiammatori, come aspirina e ibuprofene, sono "quasi completamene inutili" contro il mal di schiena, che è considerato la maggiore causa di disabilità nel mondo. E' quanto emerge da una analisi di 35 sperimentazioni randomizzate, che hanno coperto oltre 6000 persone che usavano antidolorifici antinfiammatori. Condotta dal George Institute for Global Health di Sydney, ha rivelato che i farmaci noti collettivamente come 'non-steroidal anti-inflammatory drugs', o NSAIDs, offrono benefici appena superiori ai placebo.
Lo studio, pubblicato su Annals of the Rheumatic Diseases,
indica che su 6 pazienti trattati con farmaci antinfiammatori
solo uno ha ricevuto benefici clinicamente importanti nel breve
termine. E i benefici erano superati da gravi effetti
collaterali, come ulcere gastriche e sanguinamento. "La nostra
analisi di sicurezza farmaceutica rivela che i NSAIDs aggravano
il rischio di effetti collaterali intestinali di due volte e
mezzo rispetto ai placebo", scrivono i responsabili dello
studio, Manuela Ferreira e Gustavo Machado. Due anni fa una
simile ricerca degli stessi studiosi aveva concluso che il
paracetamolo - da tempo raccomandato come farmaco di prima
scelta per il dolore vertebrale - ha scarso effetto analgesico
mentre quasi quadruplica l'incidenza di funzioni epatiche
anormali.
Un terzo gruppo di farmaci, gli oppioidi, è risultato poco
più efficace dei NSAIDs mentre fa scattare effetti collaterali
ancora più gravi. Forniscono "modesto" sollievo al dolore
lombare cronico, ma i benefici non sono "clinicamente
importanti" - e molti pazienti hanno smesso di usarli perché non
potevano tollerare gli effetti avversi.
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Salute, 5 giovani su 10 soffrono di mal di schiena
mercoledì 1 febbraio 2017
Legambiente: “Contaminato da residui di pesticidi un terzo dei prodotti ortofrutticoli sulle tavole degli italiani”
Secondo il dossier ambientalista, gli alimenti fuorilegge (cioè con almeno un residuo chimico che supera i limiti) sono solo una piccola percentuale: l’1,2% nel 2015, era lo 0,7% nel 2014. Molto più alta, però, la contaminazione legale tra verdura, frutta e alimenti trasformati: 36,4% del totale. La presidentessa Rossella Muroni: "Lo studio evidenzia gli effetti di uno storico vuoto normativo, manca una regolamentazione specifica rispetto al problema del simultaneo impiego di più principi attivi sul medesimo ortaggio"
Il tè verde fa bene, a meno che non risulti contaminato da un mix di 21 diverse sostanze chimiche. Stesso discorso per le bacche, tanto di moda nelle diete. Peccato che alcuni campioni analizzati in un laboratorio della Lombardia contenessero fino a 20 molecole chimiche differenti. Anche nell’uva da tavola e da vino, tutta di provenienza nazionale, sono stati trovati residui anche di 7, 8 o 9 sostanze contemporaneamente. Sebbene i prodotti fuorilegge (cioè con almeno un residuo chimico che supera i limiti di legge) siano solo una piccola percentuale (l’1,2% nel 2015, era lo 0,7% nel 2014), tra verdura, frutta e prodotti trasformati, la contaminazione da uno o più residui di pesticidi riguarda un terzo dei prodotti analizzati (36,4%). È quanto emerge nel dossier di Legambiente Stop pesticidi, che raccoglie ed elabora i risultati delle analisi sulla contaminazione da fitofarmaci nei prodotti ortofrutticoli e trasformati, realizzati dalle Agenzie per la Protezione Ambientale, Istituti Zooprofilattici Sperimentali e Asl.
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sabato 28 gennaio 2017
Esegui questi 7 esercizi per 7 minuti e i tuoi dolori alla schiena scompariranno all’istante!
Una delle conseguenze nell’essere una persona sedentaria (in molti
casi anche nell’essere una persona super attiva) è il mal di schiena. I
numeri parlano chiaro: le persone che soffrono di questa fastidiosa, e
in molti casi anche dolorosa, patologia sono a milioni soltanto in
Italia. Tuttavia il mal di schiena, nella maggior parte dei casi, può
essere completamente eliminato grazie ad alcuni semplici e costanti
accorgimenti.
Nei casi di rigidità, dolori e spasmi questi 7 esercizi di stretching riporteranno la tua schiena in forma e in salute.
#1 Lo stretching sul pavimento del bicipite femorale
Mantieni la posizione per 30 secondi, due volte per ogni gamba.
#2 Stretching dal ginocchio al petto
Questo esercizio aiuta a rilassare e rinforzare i glutei. Mantieni la posizione per 20 secondi per ciascuna gamba, ripeti per due volte.
#3 Stretching spinale
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giovedì 26 gennaio 2017
20 consigli per avere una pancia piatta
Il grasso sulla pancia è il tipo più pericoloso di grasso. Cresce velocemente e si scioglie molto lentamente. Questo è il motivo preciso per il quale le persone preoccupate per la loro linea tormentano i loro allenatori per avere esercizi semplici da eseguire e che brucino velocemente il grasso in eccesso sulla pancia. Nella loro disperazione, le persone spesso iniziano ad allenarsi con troppo entusiasmo e senza però iniziare a condurre una vita più sana. Ci sono modi intelligenti per bruciare il grasso addominale curando il proprio stile di vita e cambiando le abitudini alimentari insieme all’esercizio fisico. Se vuoi avere una pancia piatta e sei pronto ad impegnarti seriamente per questo obbiettivo, allora questi semplici consigli possono davvero aiutarti a raggiungere il tuo scopo in tempi relativamente brevi.
Regola Il Tuo Orologio Interno!
Le persone che fanno tardi la notte sono più propense ad accumulare grasso e più velocemente. Cambiare i tuoi orari è cruciale se vuoi stringere la cintura.
Cambia Le Tue Abitudini Alimentari
Quando mangi troppo, cambi il modo in cui rispondono i recettori del tuo stomaco. Questi recettori dicono al tuo cervello quando lo stomaco è pieno. Se rallenti la loro risposta, mangerai di più e questo ti sembrerà normale. Quindi, mangia in piccole quantità e mangia cibi che vengono digeriti più lentamente oppure fai una lista dei cibi dei tuoi cibi brucia grasso preferiti.
Aggiungi Agrumi Alla Tua Dieta
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mercoledì 25 gennaio 2017
La curcuma è un potente chelante di metalli pesanti e ripara i danni dell’alluminio
L’alluminio è uno dei metalli più tossici per l’uomo e numerosi studi scientifici hanno dimostrato che la curcuma è enormemente efficace nel ridurre i danni da esso provocati all’organismo
L’alluminio, se pur presente in grandi proporzioni
nell’ambiente, non è significativamente assorbito dal corpo. Solo lo
0,3% dell’alluminio somministrato per via orale viene assorbito dal
tratto gastrointestinale in individui sani, ed è efficacemente
eliminato dai reni. Il 95% del carico di alluminio viene eliminato dal
corpo grazie ai reni attraverso l’urina. Tuttavia quando l’ingestione di
allumino è frequente, i reni si danneggiano e l’alluminio inizia ad
accumularsi nell’organismo. Negli individui con reni poco funzionanti
soprattutto in età avanzata l’accumulo di alluminio è facilitato fin da
subito. L’alluminio si deposita principalmente nei polmoni, fegato, tiroide, ossa e cervello.
Le fonti attraverso cui ci si può intossicare di alluminio sono:
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Le fonti attraverso cui ci si può intossicare di alluminio sono:
- Cucinare o avvolgere il cibo nei fogli di alluminio
- Respirare la polvere di alluminio in ambiente di lavoro
- Vivere vicino a discariche di rifiuti o aree dove l’alluminio viene estratto o trattato
- L’utilizzo di padelle in alluminio
- Consumo di cibi e bevante in lattina
- Farmaci antiacidi, aspirina tamponata e vaccini
- Deodoranti
- Formaggio fuso
- Caffettiera
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sabato 21 gennaio 2017
Vitamina D
Un impressionante numero di ricerche scientifiche dimostra che la
vitamina D svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie
e nel mantenere la salute ottimale. Ci sono circa 30.000 geni nel corpo, e la vitamina D si trova in quasi 3.000 di essi, così come i recettori della vitamina D si trovano in tutto il corpo.
Il Dr. Michael Holick, il più grande esperto al
mondo di vitamina D, ha sottolineato che l’aumento dei livelli di
vitamina D nella popolazione in generale potrebbe prevenire malattie
croniche che affliggono quasi 1 milione di vite in tutto il mondo ogni anno.
Quello che sorprende di più è che almeno il 50% della popolazione è carente di vitamina D, ovvero ha un valore sierico di 25(OH)D inferiore a 30 ng/ml e praticamente il 100% di persone affette da malattie hanno carenze anche più gravi sotto a 20 ng/ml. I soggetti più a rischio sono gli anziani la cui pelle è meno efficiente nel convertire i raggi solari in vitamina D, chi è in sovrappeso (dato che la vitamina D è liposolubile) e ovviamente chi fa una vita sedentaria e usa creme solari d’estate (impediscono alla pelle di produrre la vitamina D).
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Quello che sorprende di più è che almeno il 50% della popolazione è carente di vitamina D, ovvero ha un valore sierico di 25(OH)D inferiore a 30 ng/ml e praticamente il 100% di persone affette da malattie hanno carenze anche più gravi sotto a 20 ng/ml. I soggetti più a rischio sono gli anziani la cui pelle è meno efficiente nel convertire i raggi solari in vitamina D, chi è in sovrappeso (dato che la vitamina D è liposolubile) e ovviamente chi fa una vita sedentaria e usa creme solari d’estate (impediscono alla pelle di produrre la vitamina D).
Tutti i benefici della vitamina D
- Cancro
- Malattie cardiovascolari
- Malattie autoimmuni
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venerdì 20 gennaio 2017
Calcoli renali. 10 rimedi naturali con dieta ed integratori specifici
I calcoli renali sono agglomerati di sali di calcio e altri sali
acidi come l’acido urico, che possono accumularsi nei reni causando
dolore e l’eventuale blocco del flusso di urina.
I reni sono due organi a forma di fagiolo che si trovano nella parte
posteriore del corpo appena sotto la gabbia toracica. Sulla parte
superiore di ogni rene sono posizionate le ghiandole surrenali. I reni
hanno la funzione di disintossicare e filtrare le impurità dal sangue
tanto che ogni giorno purificano 150 litri di sangue, riversando gli
scarti e le tossine nelle urine.
Una buona funzionalità dei reni è essenziale per mantenere l’omeostasi nel corpo, a partire dalla composizione del sangue. Ad esempio, i reni sono responsabili del corretto mantenimento del livello di pH e l’equilibrio elettrolitico (i rapporti di sodio, potassio e fosfati) fondamentali per tutte le funzioni delle cellule. Inoltre producono gli ormoni che portano alla formazione dei globuli rossi e alla regolazione della pressione sanguigna.
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Una buona funzionalità dei reni è essenziale per mantenere l’omeostasi nel corpo, a partire dalla composizione del sangue. Ad esempio, i reni sono responsabili del corretto mantenimento del livello di pH e l’equilibrio elettrolitico (i rapporti di sodio, potassio e fosfati) fondamentali per tutte le funzioni delle cellule. Inoltre producono gli ormoni che portano alla formazione dei globuli rossi e alla regolazione della pressione sanguigna.
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mercoledì 18 gennaio 2017
Il digiuno intermittente uccide le cellule tumorali della leucemia infantile
I ricercatori della UT Southwestern Medical Center hanno scoperto che il digiuno intermittente inibisce lo sviluppo e la progressione della leucemia linfoblastica acuta (LLA).
La LLA è un tumore del sangue che colpisce spesso i bambini (ma non solo) e prende origine dai linfociti – un tipo particolare di globuli bianchi – nel midollo osseo ed è caratterizzata da un accumulo di queste cellule nel sangue, nel midollo osseo e in altri organi. Il termine “acuta” indica che la malattia progredisce velocemente. I linfociti sono cellule del sistema immunitario che sorvegliano l’organismo e attivano le difese nei confronti dei microorganismi o delle cellule tumorali. Nella LLA un linfocita B o T va incontro a una trasformazione tumorale: i processi di maturazione che dal linfoblasto portano al linfocita “adulto” si bloccano e la cellula immatura comincia a riprodursi più velocemente invadendo il sangue.
Il digiuno intermittente,
una forma di digiuno breve praticata una volta alla settimana, rallenta
inoltre i processi di invecchiamento, fa dimagrire e aiuta a prevenire
malattie cardiovascolari, diabete e obesità, questo perché riduce i
diversi fattori di rischio come i trigliceridi, il colesterolo e i
livelli di zucchero nel sangue.
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La LLA è un tumore del sangue che colpisce spesso i bambini (ma non solo) e prende origine dai linfociti – un tipo particolare di globuli bianchi – nel midollo osseo ed è caratterizzata da un accumulo di queste cellule nel sangue, nel midollo osseo e in altri organi. Il termine “acuta” indica che la malattia progredisce velocemente. I linfociti sono cellule del sistema immunitario che sorvegliano l’organismo e attivano le difese nei confronti dei microorganismi o delle cellule tumorali. Nella LLA un linfocita B o T va incontro a una trasformazione tumorale: i processi di maturazione che dal linfoblasto portano al linfocita “adulto” si bloccano e la cellula immatura comincia a riprodursi più velocemente invadendo il sangue.
Il potere di guarigione del digiuno
La parola digiuno nel pensiero comune assume una connotazione negativa in quanto associata all’idea di non mangiare e dunque di soffrire la fame. In realtà dietro al digiuno, fatto per breve periodo e con criterio, si nascondono molti vantaggi e benefici per il corpo. Esso contribuisce a rinforzare il sistema immunitario, poiché aiuta a liberarsi delle cellule non necessarie e spinge l’organismo a rimettere in azione le cellule staminali che assicurano la rigenerazione. E’ stato dimostrato come il digiuno aiuti a combattere le infiammazioni, dato che durante la pausa dal cibo il nostro organismo produce una sostanza (il BHB , o beta-idrossibutirrato) capace di spegnere l’infiammazione cronica.Continua qui
venerdì 13 gennaio 2017
sabato 7 gennaio 2017
Ananas: Proprietà e Benefici
Ananas Proprietà
L’ananas è un frutto dalle molte proprietà che appartiene alla famiglia delle Bromeliacee, è originario del Sud America e la sua conoscenza in Europa ed in tutti gli altri paesi si deve a Cristoforo Colombo.
Oggi la sua coltivazione è parecchio diffusa in paesi come l’Asia, Africa, Australia e l’America latina.
Attualmente la produzione mondiale di ananas è di circa 6 milioni di tonnellate, la gran parte della quale è destinata al’inscatolamento.
In
Europa l’ananas è il frutto in scatola più consumato in assoluto. Ha
foglie lunghe, dure e seghettate dalle quali si ricava una fibra che
viene utilizzata per la produzione di corde e tessuti vari.
Composizione Chimica
L’ananas
è costituito dall’ 86 % di acqua, dallo 0,5 % di proteine, dal 9,8 % da
zuccheri, dall’ 1,4 % di fibre alimentari, allo 0,2 di ceneri e dallo
0,1 % da grassi.
I minerali presenti sono lo iodio, il manganese, il calcio il potassio e il fosforo, il ferro, il sodio, il calcio, lo zinco, il rame ed il magnesio.
L’ananas contiene vitamina A, B1, B2, B3, B5, B6, una buona quantità di vitamina C (37, 8 mg x 100 gr), vitamine K, J e tracce di vitamina E. Contiene beta-carotene.
Gli zuccheri contenuti sono il destrosio, fruttosio e saccarosio.
Agli aminoacidi presenti nell’ananas
sono: acido aspartico e glutammico, alanina, arginina, cistina,
glicina, fenilalanina, istidina, isoleucina, tirosina leucina, lisina,
prolina, metionina, serina, triptofano, valina e treonina.
Altri componenti di questo frutto tropicale sono la melatonina, la bromelina, l’acido ossalico, citrico e malico.
Proprietà e Benefici dell’ Ananas
Digestivo
Le proprietà ed i benefici dell’ananas si devono soprattutto alla presenza della bromelina, un enzima molto importante e presente soprattutto nel gambo. La sua caratteristica principale è infatti quella di rendere facilmente digeribili anche le più complesse proteine.
L’ananas, grazie alle proprietà della bromelina, aiuta il processo digestivo. Già nel 18° secolo il gambo dell’ananas era noto per avere proprietà digestive
e veniva largamente consumato proprio per questo fine al termine di
pranzi abbondanti o da persone con particolari problemi digestivi.
Diuretico
Gli acidi organici contenuti nell’ananas, specie nel suo gambo, grazie
alle loro proprietà, hanno una funzione diuretica in grado di
contrastare efficacemente la ritenzione idrica. Per questo motivo l’ananas è il frutto più consigliato nella diete per combattere o prevenire la cellulite.
Previene le Rughe
Da non sottovalutare i suoi effetti benefici sulla pelle. La vitamina C, il beta-carotene e il manganese, in unione con sostanze antiossidanti, aiutano a mantenere una pelle luminosa ed elastica rallentando così la formazione delle rughe. La vitamina C inoltre è necessaria per la sintesi del collagene nel nostro corpo, la proteina principale della nostra struttura cellulare.
Antinfiammatorio
La bromelina è un enzima che interviene nel processo di digestione del cibo e recenti studi hanno portato in evidenza alcune sue proprietà prima sconosciute: antinfiammatoria, anti tumorale e anti coagulazione.
Nel
trattamento degli stati infiammatori la bromelina è molto più indicata
che qualsiasi farmaco, in quanto non è assolutamente tossica e la sua
assunzione evita gli spiacevoli effetti collaterali derivanti dall’uso
dei farmaci.
Ma le proprietà
della bromelina non si esauriscono qua. È stata dimostrata la sua
azione anti trombotica e la capacità di rendere solubili le placche
dell’arteriosclerosi.
Influenza
Il buon contenuto di vitamina C fa si che questo frutto aiuti il sistema immunitario nel contrastare stati influenzali e raffreddori invernali.
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martedì 3 gennaio 2017
La dieta mima-digiuno di Valter Longo: i dubbi e le perplessità di un nutrizionista alle prese con il libro del ricercatore ancora nella classifica dei volumi più venduti
“La dieta della longevità” è il libro di Valter Longo
che, sebbene sia uscito da tre mesi, si trova ancora a metà nella
classifica dei 100 libri più venduti proposta da Feltrinelli. Il testo è
basato su solide basi scientifiche, che derivano dalla ricerca
personale dell’autore presso la University of Southern California (Usc) e l’Istituto Firc di oncologia molecolare
(Ifom) di Milano. Per la prima volta si parla dei benefici del digiuno
non in maniera aneddotica, ma evidenziando cosa avviene nell’uomo dal
punto di vista genetico e metabolico. Il fulcro del pensiero di Longo
l’esistenza nelle varie specie animali di due “sistemi” che operano in
maniera “antagonista”. Il primo sistema è stimolato dall’abbondanza di
cibo, collegato all’invecchiamento e all’insorgenza di malattie, il
secondo invece viene attivato in condizione di restrizione dietetica.
L’obiettivo della proposta alimentare del ricercatore è di tenere a
freno il più possibile il primo “sistema”, agendo sui 3 fattori
dietetici che lo stimolano: le calorie assunte, le proteine e gli
zuccheri.
1) La tesi di partenza è che la restrizione calorica nelle varie specie animali (topi, primati) ha come effetto il prolungamento della vita. E’ plausibile, ma non ancora dimostrato, che questo accada anche nell’uomo. Sulla base di questi elementi Longo propone di controllare l’introito calorico totale, limitando il numero di pasti (2 o 3 al giorno) e di spuntini (1 o 2 al giorno) da 100 kcal, cercando di mantenere una finestra (notturna) di almeno 12 ore in cui non si assume cibo.
2) Il secondo elemento preso in considerazione è il dato secondo cui le proteine nei topi favoriscono l’invecchiamento e l’insorgenza di tumori, che invece si sviluppano più lentamente quando gli animali ne assumono meno nella dieta. Nel libro si citano molti studi sull’uomo evidenziando come le proteine e i grassi di origine animale siano associati a una maggior incidenza di tumori e, nel complesso, di morte. Per questo Longo considera le popolari diete iperproteiche e iperlipidiche tra le peggiori per la salute. Longo non fa altro che riavvicinarci alle linee guida dell’OMS(1) suggerendo come modello alimentare ideale un’assunzione quotidiana di 0,7 g di proteine per kg di peso corporeo, e fa notare che nella società occidentale in genere si assume il doppio delle proteine necessarie. La proposta è un’alimentazione priva di carne, latte, formaggio, uova, con molti legumi e poca pasta, cioè una dieta quasi vegana, con piccole quantità di pesce 2-3 volte la settimana più qualche supplemento di omega 3 e multivitaminici.
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1) La tesi di partenza è che la restrizione calorica nelle varie specie animali (topi, primati) ha come effetto il prolungamento della vita. E’ plausibile, ma non ancora dimostrato, che questo accada anche nell’uomo. Sulla base di questi elementi Longo propone di controllare l’introito calorico totale, limitando il numero di pasti (2 o 3 al giorno) e di spuntini (1 o 2 al giorno) da 100 kcal, cercando di mantenere una finestra (notturna) di almeno 12 ore in cui non si assume cibo.
2) Il secondo elemento preso in considerazione è il dato secondo cui le proteine nei topi favoriscono l’invecchiamento e l’insorgenza di tumori, che invece si sviluppano più lentamente quando gli animali ne assumono meno nella dieta. Nel libro si citano molti studi sull’uomo evidenziando come le proteine e i grassi di origine animale siano associati a una maggior incidenza di tumori e, nel complesso, di morte. Per questo Longo considera le popolari diete iperproteiche e iperlipidiche tra le peggiori per la salute. Longo non fa altro che riavvicinarci alle linee guida dell’OMS(1) suggerendo come modello alimentare ideale un’assunzione quotidiana di 0,7 g di proteine per kg di peso corporeo, e fa notare che nella società occidentale in genere si assume il doppio delle proteine necessarie. La proposta è un’alimentazione priva di carne, latte, formaggio, uova, con molti legumi e poca pasta, cioè una dieta quasi vegana, con piccole quantità di pesce 2-3 volte la settimana più qualche supplemento di omega 3 e multivitaminici.
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venerdì 30 dicembre 2016
Vitamina D. Come capire il Dosaggio, Fabbisogno giornaliero e quale acquistare
In Italia l’80% della popolazione è carente e diversi studi confermano che la carenza di vitamina D interessa circa la metà dei giovani italiani nei mesi invernali e la totalità degli anziani. Infatti con l’aumentare dell’età diminuisce la capacità di produrre vitamina D e per questo i medici consigliano (o devono farlo se non sono aggiornati) di assumere supplementi di vitamina D.
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