martedì 28 febbraio 2017

Cina, invasione di pomodoro in Italia (+43%) è allarme sicurezza

Concentrato di pomodoro: nel 2016 dalla Cina ne sono arrivati in Italia circa 100 milioni di Kg
Nel 2016 dalla Cina sono arrivate in Italia circa 100 milioni di chili di concentrato, con un aumento del 43%, pari a circa il 20% della produzione nazionale in pomodoro fresco equivalente. E’ l’allarme lanciato in occasione della divulgazione dei dati Istat relativi al commercio estero da Paesi extracomunitari a gennaio 2017 che fa registrare un balzo record del 22,3% delle importazioni, superiore a quello delle esportazioni pari al 19,7%. Tali dati, combinati con la mancanza dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza fanno aumentare esponenzialmente il rischio che il concentrato di pomodoro cinese venga spacciato come Made in Italy sui mercati nazionali ed esteri a grave pregiudizio della salute dei consumatori.

Negli ultimi anni si sta assistendo ad un crescendo di navi che dalla Cina sbarcano fusti di oltre 200 chili di peso con concentrato di pomodoro da rilavorare e confezionare come italiano poiché nei contenitori al dettaglio è obbligatorio indicare solo il luogo di confezionamento, ma non quello di coltivazione del pomodoro. Un commercio che va reso trasparente con l’obbligo ad indicare in etichetta l’origine degli alimenti che attualmente vale in Italia solo per la passata di pomodoro, ma non per il concentrato o per i sughi pronti. A rischio c’è uno dei settori simbolo del Made in Italy nel mondo a causa della concorrenza sleale del prodotto importato, ma anche la sicurezza alimentare.

La Cina ha conquistato il primato nel numero di notifiche per prodotti alimentari irregolari perché contaminati dalla presenza di micotossine, additivi e coloranti al di fuori dalle norme di legge, da parte dell’Unione Europea, secondo una recente elaborazione sulla base della Relazione sul sistema di allerta per gli alimenti relativa al 2015. Su un totale di 2967 allarmi per irregolarità segnalate in Europa, ben 386 (15%)  hanno riguardato il gigante asiatico.

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venerdì 24 febbraio 2017

I vaccini fanno davvero bene?

Considerati la scoperta del millennio, ora sempre più persone ne hanno paura

Nella grafica: i pallini verdi rappresentano le persone vaccinate, i bianchi i non vaccinati i rossi i contagiati. Nel caso a sinistra, il contesto è fatto di persone vaccinate e l’epidemia resta isolata, nel caso a destra, alcuni non vaccinati diventano contagiosi e l’epidemia si espande a macchia d’olio
I vaccini sono una delle più importanti scoperte del millennio. Hanno salvato milioni di vite e il loro impatto sulla salute pubblica è secondo solo all’accesso all’acqua potabile. Negli ultimi anni sono più efficaci, accessibili e gratuiti. Nonostante questo la copertura dei vaccini in Italia, e nel mondo occidentale, è in calo. Sono nate preoccupazioni profonde e in molti associano le vaccinazioni a effetti negativi, tra cui l’autismo, e la scienza non riesce a tradurre in fiducia le prove a suo favore. I rischi di non vaccinarsi, però, sono alti e colpiscono tutti. 

Prevenire è meglio che curare  
Diffusi già da inizio Novecento, hanno eliminato o ridotto al minimo malattie come la difterite, la pertosse, il morbillo, il tetano, la meningite B. Grazie ai vaccini, il vaiolo è stata la prima malattia totalmente debellata sulla Terra
La ricerca medica li ha ulteriormente migliorati negli ultimi decenni: le iniezioni sono più sicure, ogni anno vengono sperimentate nuove cure per nuove malattie, e sono maggiormente diffusi nei Paesi in via di sviluppo.

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venerdì 17 febbraio 2017

Conoscere il proprio stato di salute attraverso la lingua

Fa da cartina di tornasole del nostro benessere e i medici da sempre sanno leggere molti sintomi di salute o malattia dalla semplice osservazione di questa parte del corpo. Da qui la famosa richiesta: fuori la lingua. Anche oggi, nel tempo della diagnostica strumentale, l’esame attento della lingua rappresenta senz’altro un buon chek-up generale. Ne parliamo con il prof. Marcello Monti, responsabile di Dermatologia all’Istituto Clinico Humanitas e docente di Dermatologia all’Università di Milano.

La lingua – Un valido aiuto nella diagnosi

“La lingua – spiega il prof. Monti – è composta da muscoli rivestiti da mucosa, dove risiedono le papille gustative e dove sono presenti i villi, che assomigliano a un tappeto erboso. Si tratta di un organo molto vascolarizzato e riccamente innervato. E, soprattutto, facile da esplorare.
Dalla semplice richiesta di poter osservare la lingua del paziente il medico può trarre una serie d’informazioni utili a inquadrare salute o malattia ancor prima di eseguire complicati e costosi accertamenti diagnostici. Ovviamente gli accertamenti andranno fatti, ma se il medico capisce, per così dire, il linguaggio della lingua, gli accertamenti saranno più mirati, diretti ed efficaci.
Bisogna purtroppo ammettere che l’osservazione della lingua è una pratica medica in cammino verso il dimenticatoio e questo francamente è un peccato.
La lingua che esprime buona salute deve essere di colore roseo ai bordi e più chiara al centro, deve essere umida e i suoi margini devono essere lisci. Deve inoltre potersi estroflettere e sollevare sul palato senza impacci”.

Quando la lingua è il segnale che c’è qualcosa che non va

Ecco elencati alcuni sintomi e il loro significato clinico che si deducono dall’osservazione della lingua.
Sono le condizioni che dovrebbero attrarre l’attenzione del medico.
Lingua secca = disidratazione, problemi renali, diabete
Lingua pallida = stato di anemia
Lingua bianca = malattia infettiva in atto, gastrite, ulcera gastrica
Lingua marrone/nero = sviluppo batterico sulla lingua, gastrite, fumo
Lingua liscia che ha perso i villi = stato di deperimento, malattia tumorale, malattia del fegato
Lingua ingrossata = malattia che deposita proteine (amiloidosi)
Lingua con le impronte dei denti = stato di tensione psichica, ansia
Lingua a fragola = scarlattina
Lingua a carta geografica = stato allergico di tipo Atopia
Lingua urente (che brucia) = stato di depressione psichica
Lingua erosa = Lichen orale
Lingua con chiazze bianche (leucoplachia) = stato pretumorale della lingua
Lingua con punti rossi a tipo angiomi = malattia angiomatosa che interessa fegato/polmoni
Lingua con la faccia inferiore gialla = inizio di malattia itterica del fegato
Lingua plicata (con pieghe) = stato allergico di tipo Atopia
Lingua bucata = esiti di piercing che non si possono riparare
Lingua gonfia = orticaria in atto
Lingua con puntini bianchi = mughetto, stato di immunodepressione
Lingua che devia quando viene protrusa = danno neurologico, ictus.

A cura di Elena Villa

Fonte

mercoledì 15 febbraio 2017

Trigliceridi alti. Cosa mangiare e quali integratori assumere per abbassarli naturalmente


I trigliceridi sono un tipo di lipidi, o grassi, che vengono prodotti quando le calorie ingerite sono inutilizzate e quindi vengono convertite in trigliceridi e immagazzinati nelle cellule adipose. Quando poi il corpo avrà bisogno di energia, ad esempio tra un pasto e l’altro o durante attività intense, gli ormoni rilasceranno i trigliceridi che verranno consumati per soddisfare il proprio fabbisogno energetico.

Come si formano i trigliceridi

I trigliceridi sono importanti per la salute perché:
  • Forniscono energia al corpo
  • Permettono un isolamento termico che ci permettono di sopportare il freddo
Infatti sebbene il corpo abbia bisogno di glucosio per funzionare, la quantità che è in circolo si esaurisce abbastanza facilmente, e quindi si attinge energia dai trigliceridi. Senza i trigliceridi non potremmo svolgere le normali funzioni quotidiane.
I trigliceridi vengono prodotti in diversi modi:
  • L’intestino li sintetizza a partire dai grassi presenti nei cibi
  • Il fegato li sintetizza a partire dagli zuccheri e dalle proteine presenti nei cibi
Quando il corpo ha bisogno di energia, l’insulina permette l’accesso ai trigliceridi che verranno scomposti in glicerolo e acidi grassi attraverso un processo chiamato lipasi, il glicerolo verrà poi trasformato in glucosio dal fegato entrando così nelle cellule dove fornirà energia. Gli acidi grassi possono anche loro essere usati per la produzione di energia della cellula attraverso un processo chiamato beta-ossidazione oppure possono svolgere molte altre funzioni come ad esempio la formazione della membrana cellulare, regolazione degli ormoni, trasporto delle vitamine liposolubili, protezione contro i radicali liberi, formazione delle mielina nel cervello e composizione della pelle (garantendo elasticità e morbidezza).

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sabato 11 febbraio 2017

Come misurare i danni del WiFi sulla salute con questa app

Dal proprio smartphone è possibile scaricare un’app gratuita che permette di misurare i campi elettromagnetici prodotti dalle reti WiFi che ci circondano e che causano danni alla salute


La crescita esplosiva dell’uso del Wi-Fi sia nella propria abitazione, che in ambiente di lavoro e addirittura nei luoghi pubblici e nelle scuole crea una grande preoccupazione per quanto riguarda gli effetti sulla salute di questa esposizione prolungata e costante a campi elettromagnetici. Questa situazione diventa ancora più pericolosa quando si dorme sotto l’influenza di queste radiazioni elettromagnetiche e quando più reti Wi-Fi irradiano la stessa abitazione, come accade spesso in un condominio ad esempio. 
 
L’esigenza di analizzare l’impatto sul nostro organismo di questi campi elettromagnetici nasce dal crescente numero di persone che mostrano vari effetti negativi come mal di testa, nausea, stanchezza, difficoltà di concentrazione e palpitazioni del cuore che scompaiono quando passano del tempo nella natura o in ambienti privi di elettrosmog. Per elettrosmog si intende tutto l’inquinamento prodotto dai campi elettromagnetici artificiali prodotti dalla moderna tecnologia.

Molti considerano il WiFi una tecnologia innocua, in realtà sono stati pubblicati più di 34 studi scientifici sui danni del WiFi. Il WiFi può danneggiare il DNA, lo sperma, favorire l’ossidazione cellulare, debilitare il sistema immunitario e quindi nel complesso stimola lo sviluppo di ogni tipo di malattia. Abbiamo anche visto come il WiFi ha un effetto nocivo sulle piante.

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giovedì 9 febbraio 2017

Come eliminare la cellulite da pancia, glutei e cosce in modo naturale e veloce

La cellulite colpisce circa 8 donne su 10 di qualunque età e statura ed è causata da una dieta errata e squilibrio ormonale. Ecco come risolverla facilmente in modo naturale

La cellulite è un inestetismo cutaneo che si manifesta su cosce, glutei, ginocchia, caviglie, pancia e braccia e riguarda principalmente le donne anche se può colpire anche gli uomini.
Molte persone cercano di risolvere attraverso la liposuzione ma non è un trattamento definitivo dato che sistematicamente la cellulite si ripresenta dato che non sono state risolte le cause e inoltre può essere dannoso. Quindi cosa si deve fare se si vuole bruciare il grasso corporeo in eccesso, evitando una pericolosa perdita di peso?

Di seguito saranno mostrati i modi naturali per ridurre la cellulite che si basano sui meccanismi di riduzione dell’adipogenesi (deposito di grasso), di aumento della termogenesi (bruciare il grasso attraverso il calore del corpo), del miglioramento della microcircolazione e della sintesi di collagene.

Che cos’è la cellulite?

E’ l’inestetismo cutaneo più famoso al mondo e spiccatamente femminile, ma quante donne veramente sanno cos’è la cellulite? Come si forma la cellulite?

Il termine cellulite sembra suggerire uno stato di infiammazione delle cellule, ma non è così. La cellulite è l’aspetto della “pelle a ricotta”, grumosa o a fossette, che si sviluppa prevalentemente con l’età sulle gambe, sulla pancia e sulla parte posteriore delle braccia. In sostanza, quando si ha un deposito di grasso sotto la pelle esso spinge contro il tessuto connettivo che cede, e si ha questo aspetto irregolare, a “chiazze”, della pelle. Alcuni dei fattori che contribuiscono a questa condizione sono la mancanza di esercizio fisico, cambiamenti ormonali e – avete indovinato – la dieta.
La ragione per cui gli adulti si sviluppano aree di pelle flaccida e cellulite è dovuta alla struttura irregolare di depositi di grasso sotto la pelle. Questa condizione è più comune nelle donne rispetto agli uomini; circa l’80% delle donne hanno un certo grado di cellulite, soprattutto man mano che invecchiano e che la pelle perde la sua elasticità. Tuttavia, chiunque può sviluppare la cellulite, anche gli adolescenti che non hanno problemi di peso ma hanno cambiamenti ormonali. Come condizione della pelle, la cellulite non è grave o dannosa, quindi molti scelgono di non trattarla. Invece altri sono molto infastiditi dagli inestetismi della cellulite, soprattutto in estate.

Le cause principali della cellulite

Diversi fattori principali contribuiscono allo sviluppo della cellulite, tra cui:
  • Dieta carente di nutrienti
  • La ritenzione di liquidi (che provoca anche gonfiore)
  • Disidratazione
  • La mancanza di circolazione
  • Una struttura del collagene debole
  • Essere in sovrappeso o un aumento del grasso corporeo
  • I cambiamenti ormonali
  • La mancanza di attività fisica (uno stile di vita sedentario)

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