lunedì 26 marzo 2018

Carie precoce, tracciata la mappa genetica dei batteri coinvolti

Studiato il Dna dei batteri nella bocca dei bambini di 3-5 anni

 Tracciata la firma genetica della carie precoce, quella che compare prima dei sei anni: con uno studio basato sull'analisi genomica della saliva, dentisti pediatri Usa hanno visto i batteri più frequentemente presenti nei bimbi i cui dentini tendono ad ammalarsi presto.
    Lo studio viene presentato in occasione del 47/imo Meeting Annuale della American Association for Dental Research (AADR), che si tiene a Fort Lauderdale (Florida), in congiunzione con il 42/imo Meeting Annuale della Canadian Association for Dental Research (CADR).
    La ricerca è stata condotta da Kimon Divaris della University of North Carolina-Chapel Hill che ha spiegato all'ANSA: "secondo la definizione della American Academy of Pediatric Dentistry (AAPD) le carie precoci del bambino si riferiscono a segni di carie nei denti dei bimbi under-6".
    I bambini 'ereditano' la popolazione batterica della propria bocca in parte dai genitori, spiega Divaris, (infatti vi è evidenza di ceppi batterici che ricorrono nei membri di una stessa famiglia); ma vi è anche una forte influenza ambientale, sia della dieta sia dei contatti con altri individui e coetanei al di fuori del nucleo familiare. Tutto ciò fa sì che alcuni bimbi siano più o meno predisposti alla carie.

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sabato 24 marzo 2018

La proteina che frena la crescita dei tumori

Utile anche per la diagnosi

Scoperta una nuova proteina anticancro che frena la crescita e la proliferazione incontrollata delle cellule tumorali nel fegato: si chiama LHPP e potrà essere molto utile anche per una diagnosi precoce di questa forma di tumore. La ricerca, condotta dall'Università di Basilea e pubblicata sulla rivista Nature, suggerisce che la proteina potrebbe giocare un ruolo anche nello sviluppo di altre forme di cancro.

I ricercatori, guidati da Michael Hall, hanno individuato la proteina fra le 4.000 osservate nel tessuto di topi nei quali era stato indotto il tumore del fegato. Ogni proteina è stata analizzata per gli effetti prodotti nel tessuto sano e in quello malato ed è emerso in questo modo che la proteina LHPP è del tutto assente nelle cellule tumorali.

Reintroducendo le informazioni genetiche che permettono di produrre la proteina, i ricercatori hanno visto che preveniva la formazione del tumore e manteneva le funzioni del fegato. Una situazione analoga è stata poi osservata in pazienti con lo stesso tipo di cancro, in cui i livelli di LHPP sono strettamente correlati con la gravità della malattia e con l'aspettativa di vita.

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venerdì 23 marzo 2018

Vado Ligure, Savona: nella stessa clinica quattro pazienti si sono risvegliati dal coma. "È un miracolo"

Nel centro Vada Sabatia di Vado Ligure (Savona), quattro pazienti in questi ultimi mesi si sono risvegliati dal coma, nel reparto che ospita pazienti in gravissime condizioni. 

 

Il Centro Vada Sabatia di Vado Ligure è al centro dello stupore nazionale. Negli ultimi mesi, quattro pazienti si sono svegliati da uno stato di coma profondo. I pazienti erano in coma da anni ma, in maniera del tutto inaspettata, si sono risvegliati. I familiari, commossi, hanno dichiarato: “È un miracolo. Come rinascere e iniziare una nuova vita“.

La storia assume un tratto ancora più “soprannaturale” quando si osserva l’accaduto: oltre al fatto che in pochi mesi quattro pazienti si siano risvegliati da un coma profondo, le 4 persone sono a coppia, ovvero – nella vicenda – sono coinvolti due uomini e due donne. Un vero e proprio stupore ha colpito i familiari e i medici della struttura, che non hanno spiegazioni per il “miracolo”.

 

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domenica 18 marzo 2018

Staminali fermano menopausa

Arriva dalle staminali una speranza per le donne che soffrono di insufficienza ovarica precoce, condizione che colpisce circa l'1% della popolazione femminile, a volte in età molto giovanile. Ragazze che entrano in menopausa prestissimo, talora appena teenager. Senza poter diventare madri e costrette a sopportare non solo il peso dei sintomi legati alla fine dell'età fertile, dalle vampate ai problemi intimi e d'umore, ma anche già più a rischio di patologie cardiovascolari, fratture da osteoporosi e decadimento cognitivo. Ebbene, un'iniezione nelle ovaie di 'cellule bambine' prelevate dal midollo osseo delle pazienti potrebbe aiutarle a ottenere un ringiovanimento ovarico, 'invertendo' gli effetti della malattia.

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Vita da celiaco, alla ricerca del gluten free di qualità

Tanti cibi confezionati (ipercalorici) sugli scaffali, ora finalmente in arrivo anche il fresco

 

Gluten free, moda o necessità? Dipende. Negli ultimi anni il senza glutine è stato protagonista di una crescita esponenziale, complice l’aumento delle diagnosi di celiachia che sono passate da 60.000 nel 2007 a 180.000 oggi e che ha portato questa patologia ad essere considerata non più malattia rara ma cronica. La relazione annuale del Ministero della Salute al Parlamento, pubblicata recentemente, ha reso noto come questi numeri siano destinati solo a crescere. A causa della vastità e della complessità dei sintomi che contraddistinguono questa patologia – da non confondere con un’intolleranza alimentare, ma una vera e propria malattia del sistema immunitario che si innesca con il glutine e per cui, ad oggi, l’unica cura è la dieta aglutinata – la celiachia è ancora incredibilmente sotto-diagnosticata. Non solo le diagnosi arrivano nella maggior parte dei casi in modo molto tardivo, ma addirittura si stima che un celiaco su quattro non sappia di esserlo. 

Non solo celiachia, però. Molte delle patologie intestinali nate negli ultimi anni, come la “Gluten Sensitivity”, sono collegate proprio ad un eccessivo consumo di glutine. I cereali raffinati (specie orzo e grano), molto spesso provenienti da Canada e Stati Uniti, contengono infatti un tasso di glutine di gran lunga più alto rispetto alla quantità media che il corpo umano è in grado di tollerare, trattandosi di una proteina relativamente “nuova” per l’organismo. Persino l’avena, un cereale naturalmente privo di glutine, nelle ricerche svolte in questi due continenti presenta un altissimo tasso di contaminazione da glutine, in particolar modo negli USA. Ne consegue che, pur non presentando una sintomatologia tanto esplicita come spesso accade nel caso della celiachia e nessun appiattimento dei villi intestinali (unico fattore che accerta la diagnosi di malattia celiaca), un consumo costante di questi cereali può portare a disturbi come spossatezza, gonfiore e dolori addominali.

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sabato 17 marzo 2018

Cambio dell'ora legale: quali sono gli effetti sulla salute? Come affrontarlo? Video

Il cambio dell'ora scatterà nella notte tra sabato 24 e domenica 25. Dormiremo un'ora in meno, ma avremo un'ora di luce in più, con quali effetti?

La primavera è alle porte e con essa scatterà il cambio dell'ora legale [VIDEO] che avverrà nella notte tra sabato 24 e domenica 25 marzo (esattamente alle 2 di notte). Lo spostamento di un'ora in avanti delle lancette ci porterà a dormire un'ora in meno, ma ci regalerà un'ora di luce in più. Il cambio dell'ora da solare a legale è stato introdotto per risparmiare energia durante la prima e la seconda guerra mondiale, al fine di ridurre il consumo di elettricità. La misura è poi stata adottata definitivamente in Italia nel 1966.

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giovedì 15 marzo 2018

5 suggerimenti per ridurre il sale. Inizia la Settimana mondiale di sensibilizzazione per la diminuzione


È iniziata oggi Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, promossa dalla World Action on Salt & Health (WASH) in associazione con numerosi partner in 100 Paesi. Lo slogan è “5 ways to 5 grams” per indicare i cinque  comportamenti virtuosi da adottare per ridurre il consumo di sale e arrivare al valore massimo raccomandato dall’OMS di 5 grammi al giorno. L’obbiettivo dell’iniziativa è incoraggiare le aziende alimentari a ridurre questo ingrediente nei loro prodotti e sensibilizzare i Governi affinché sviluppino strategie per diminuirne il consumo nella popolazione.

L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un consumo massimo di 5 grammi al giorno, corrispondenti a circa 2 grammi di sodio. In Italia, secondo una rilevazione effettuata nel periodo 2009-2012*, il consumo medio giornaliero è superiore a 10 g negli uomini e 8 g nelle donne. Anche i più giovani (età compresa tra 6 e 18 anni) superano i livelli massimi con 7,4 g per i ragazzi e 6,7 g per le ragazze.

Un consumo eccessivo di sodio determina un aumento della pressione arteriosa, con conseguente incremento del rischio di insorgenza gravi patologie cardio-cerebrovascolari correlate all’ipertensione, quali infarto del miocardio e ictus cerebrale. L’introito di sale è stato associato anche ad altre malattie cronico-degenerative, quali tumori dell’apparato digerente, in particolare quelli dello stomaco, osteoporosi e malattie renali.

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L'olio d'oliva riduce del 23% il rischio di morire di tumore

Lo rivela un nuovo studio che sottolinea anche che il suo consumo regolare aiuta anche a prevenire fino a un quarto delle malattie cardiovas...