giovedì 14 ottobre 2021

Tutti i benefici del peperoncino

 

Il peperoncino oltre ad essere un ottimo alleato per i nostri piatti è anche un vero toccasana per la nostra salute: è un antidolorifico naturale, è un gastro-protettore, abbassa i livelli di colesterolo e trigliceridi, favorisce la riduzione del grasso addominale, allontana il rischio di ischemie e svolge anche un potente effetto anti-tumorale.

Ma a tutto questo si aggiunge una nuova scoperta:  il peperoncino favorisce il recupero dei danni subiti dal fegato e previene lo sviluppo di alcune patologie tra cui la fibrosi epatica.
E’ quanto emerge da uno studio presentato a Vienna, nel corso dell’International Liver Congress, che afferma che il peperoncino, e in particolare la capsaicina contenuta al suo interno, fa bene alla salute del fegato.

La capsaicina è la sostanza che da al peperoncino la caratteristica piccantezza: questo studio dimostrerebbe che il consumo giornaliero di capsaicina è in grado di ridurre l’attivazione delle cellule stellate epatiche, un particolare tipo di cellule coinvolte nella formazione di diverse patologie del fegato tra cui la fibrosi epatica.

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I 10 peperoncini più piccanti al mondo




No vax morto dopo cure al telefono, indagato il medico


La procura di Ferrara ha iscritto al registro degli indagati il dottor Alberto Dallari, medico di Reggio Emilia che ha preso in carico il paziente ferrarese morto con Covid-19, 68 anni, non vaccinato, che era stato inizialmente curato via telefono e via email prima di essere ricoverato in ospedale. Le ipotesi accusatorie sono quelle di colpa medica e omissione di soccorso. 

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Green Pass, le FAQ del Governo sul Dpcm firmato dal premier Draghi

In seguito alla firma del nuovo Dpcm da parte del premier Draghi, sul sito del Governo sono state pubblicate FAQ sulla verifica del Green Pass.

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il Dpcm che contiene le linee guida da applicare per il controllo del Green Pass. La certificazione verde, infatti, diventerà obbligatoria anche per i lavoratori del settore pubblico e privato a partire da venerdì 15 ottobre.

Ecco, dunque, le FAQ sui Dpcm firmati dal premier Draghi in relazione al Green Pass.

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Covid, le notizie di oggi. Green Pass, da domani obbligo sui posti di lavoro, rischio blocco porti da Trieste a Genova





NO, I DATI AMERICANI NON PARLANO DI PIÙ DI 48 MILA DECESSI DA VACCINO COVID

 

L’1 ottobre 2021 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge che il numero totale dei cittadini americani deceduti entro 14 giorni dalla somministrazione del vaccino anti Covid-19 sarebbe di 48.865. La fonte di questi dati, sempre secondo il post, sarebbe il «Medicare Tracking System». Il riferimento è ai Centers for medicare e medicaid services (Cms), agenzia federale statunitense che gestisce Medicare, il programma di assicurazione sanitaria nazionale negli Stati Uniti. 

Il post oggetto della nostra verifica contiene una notizia infondata. 

Contattato dai colleghi di Reuters, un portavoce dei Cms ha chiarito che l’agenzia non gestisce alcun sistema denominato «Medicare Tracking System» e che non ha condotto un’analisi per tenere traccia dei decessi in relazione alla vaccinazione contro il nuovo coronavirus. 

Precisiamo che negli Stati Uniti d’America, secondo gli ultimi dati ufficiali forniti dai Centers for disease control and prevention (Cdc) – l’agenzia di salute pubblica statunitense –, dopo la somministrazione di più di 396 milioni di dosi di vaccini anti Covid-19, il sistema Vaers ha ricevuto 8.390 segnalazioni di morte (lo 0,0021 per cento). Sempre i Cdc spiegano che una revisione delle informazioni cliniche disponibili, inclusi certificati di morte, autopsia e cartelle cliniche, non ha stabilito ad oggi un nesso causale con i vaccini Covid-19.

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mercoledì 13 ottobre 2021

Covid: 2.772 positivi in 24 ore, 37 le vittime. Speranza: 'Tante prime dosi in corso, siamo all'85%'

Tasso di positività all'1%. In calo intensive e ricoveri

Sono 2.772 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 2.494.

Sono invece 37 le vittime in un giorno, ieri erano stata 49. Gli attualmente positivi al Covid in Italia sono 80.451, con un calo di 2.095 nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Dall'inizio della pandemia i casi sono 4.707.087, i morti 131.421. I dimessi e i guariti sono invece 4.495.215, con un incremento di 4.827 rispetto a ieri.
   

Sono 278.945 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 315.285. Il tasso di positività è all'1%, in lieve aumento rispetto allo 0,79% di ieri.

Sono 367 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, 3 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute sono 19 (ieri 21). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.552, rispetto a ieri sono 113 in meno. 

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Ricoveri Covid, a Pavia la Rianimazione è ai limiti

Sono 11 attualmente i ricoverati, oltre il tetto massimo (10) stabilito dalla Regione


PAVIA. Mentre in tutta Italia diminuiscono i ricoveri di pazienti Covid, sia ordinari che nelle Terapie intensive, in provincia di Pavia la tendenza è leggermente diversa.

Sono sempre stabili, ma alti, i numeri dei pazienti in cura nella Rianimazione del San Matteo di Pavia. Negli ultimi venti giorni, invece, i ricoverati a Malattie infettive sono praticamente dimezzati.

L’ultimo dato, che risale a lunedì 11, registra in Terapia intensiva, sotto il controllo dell’équipe guidata dal primario Francesco Mojoli, 11 malati Covid, due in meno rispetto a mercoledì scorso, ma sempre in numero massimo rispetto all’attuale portata del San Matteo stabilita dal piano di Regione Lombardia.

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Influenza, primi casi a Milano e Torino. Pregliasco: "Il virus sta per alzare la cresta"

Con l'allentamento delle restrizioni contro il Covid-19, infatti, altri virus respiratori, rimasti in sordina lo scorso anno, potrebbero manifestarsi con picchi di contagio nei prossimi mesi freddi

Se alcuni virus sembrano scomparsi dalla circolazione e altri hanno visto una leggera ripresa fuori stagione, altri ancora sono pronti a tornare con un rimbalzo nei prossimi mesi. Con l'allentamento delle restrizioni contro il Covid-19, infatti, altri virus respiratori, rimasti in sordina lo scorso anno, potrebbero manifestarsi con picchi di contagio nei prossimi mesi freddi. A preoccupare medici e pediatri sono in particolare l'influenza e il virus respiratorio sinciziale, conosciuto per bronchioliti nei lattanti ma che non risparmia anche in anziani e adulti. E arrivano anche segnalazioni di casi di influenza da Torino e Milano.

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Pizza: quante calorie hanno i diversi tipi e quando non dovresti mangiarla

Può essere considerato un piatto unico per gli ingredienti che contiene: ecco perché è bene non esagerare È il piatto più famoso della cucin...