La dieta mediterranea aiuta a prevenire l'insorgere del diabete di tipo 2 ma non solo, è efficace anche nella prevenzione degli infarti e più in generale delle malattie del sistema cardiovascolare. Un nuovo studio condotto da alcuni ricercatori dell'Università di Navarra (Spagna) evidenzia ancora una volta i benefici della dieta mediterranea sulla salute. I risultati di questa nuova ricerca sono stati pubblicati sul British Medical Journal (Bmj - Maggio 2008).
I ricercatori, dopo aver analizzato le abitudini alimentari di un gruppo di volontari, hanno concluso che le persone che seguono la dieta mediterranea hanno il 30 per cento di possibilità in meno di contrarre il diabete, un beneficio riscontrato anche in quei soggetti che avevano dei precedenti della patologia in famiglia.
Stando a quanto riportato sul British Medical Journal, le persone che seguono una dieta esclusivamente "mediterranea" potrebbero ridurre il rischio di diabete di tipo 2 fino all'83 per cento. In base ad altri studi, la dieta mediterranea non sarebbe utile solo nella prevenzione del diabete, è anche uno strumento di terapia che molto spesso aiuta a migliorare lo stato di salute delle persone già affette da diabete. L'attività fisica e un regime alimentare corretto, ovviamente in concomitanza ai farmaci prescritti (quando necessari), sono quindi degli strumenti molto utili non solo nella prevenzione.
Ad oggi sono numerosi gli studi che hanno messo in relazione la dieta mediterranea con il diabete, alcuni di questi hanno coinvolto un numero consistente di volontari. Fra i tanti possiamo citare quello australiano, condotto dal Dr. Linton R. Harriss presso la Monash University di Melbourne, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica "The American Journal of Clinical Nutrition" (Ottobre 2007).
I ricercatori sono partiti da una constatazione, le persone di origine mediterranea che poi sono immigrate in Australia presentano dei tassi di morte più bassi per patologie cardiache rispetto ai nativi australiani. Per condurre lo studio, durato circa 10 anni, i ricercatori hanno coinvolto oltre 40.000 persone, uomini e donne, con un'età compresa tra i 40 e i 69 anni. Del totale, poco meno di un quarto erano volontari provenienti da aree del Mediterraneo, i restanti erano invece di origine Australiana. Fra i vari risultati, analizzando i dati si poté osservare come i diabetici che seguivano una dieta mediterranea presentavano una riduzione della mortalità per ischemia.
Tra le raccomandazioni dietetiche per la terapia del diabete mellito vi è quella di diminuire il consumo alimentare di acidi grassi saturi (SFA) e colesterolo, un accorgimento che permette di ridurre notevolmente il rischio di patologie cardiovascolari. Il modo migliore per seguire queste indicazioni è quello di adottare un regime alimentare come quello della dieta mediterranea.
La dieta mediterranea si basa su un basso contenuto di SFA (acidi grassi saturi) e colesterolo, è inoltre particolarmente ricca di carboidrati complessi e fibre vegetali. Bisogna poi considerare che il consumo quotidiano di olio di oliva come condimento, determina una dieta particolarmente ricca di acidi grassi monoinsaturi (MUFA o acidi grassi omega-9).
Grazie a queste caratteristiche, la dieta mediterranea rappresenta un presidio non farmacologico valido ed efficace nella terapia del diabete mellito. Infine, si può evidenziare una peculiarità di questa dieta, la possibilità di variare il contenuto di MUFA e di carboidrati in relazione alle necessità metaboliche ed alle preferenze del singolo individuo semplicemente modificando la quantità di olio di oliva consumata quotidianamente.
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