Angela Nanni
La nausea è una sensazione sgradevole che si avverte a livello di
stomaco, gola e bocca spesso con aumento della salivazione e può
accompagnarsi talvolta al vomito. Può comparire insieme con altri
sintomi come sudorazione fredda, rallentamento del battito cardiaco,
giramenti di testa e vertigine.
LE MOLTE POSSIBILI CAUSE DELLA NAUSEA
La nausea è un sintomo piuttosto comune, riferibile a diverse
condizioni patologiche, di solito di natura gastrointestinale, ma non
solo. Nausea e vomito, infatti, sono fra gli effetti collaterali della
maggior parte dei farmaci, possono insorgere come conseguenza della
labirintite, di artrosi, possono essere segni premonitori di infarto e
ischemia, di un’intossicazione alimentare, di botulismo o anche
conseguire a un forte mal di testa, a un intenso sforzo fisico o
dipendere dal mal da movimento (mal d’auto, d’aereo e così via).
«La più frequente causa di nausea rimane la reazione vagale che
consiste in un meccanismo riflesso conseguente frequentemente al dolore
di qualsiasi origine, ma è una reazione che può conseguire anche a forti
e improvvise emozioni. In questo caso si associa a sudorazione, brusco
abbassamento della pressione sanguigna e conseguente possibile perdita
di coscienza» approfondisce Andrea Galli, Ordinario di Gastroenterologia
ed Endoscopia Digestiva all’Università di Firenze.
QUALI SOLUZIONI
Se la nausea è un effetto collaterale di un farmaco, il metodo
migliore per non avvertirla più è sospendere il trattamento
farmacologico laddove possibile.
La nausea, purtroppo, è uno degli effetti indesiderati più comuni in
caso di radio e chemioterapia e in questo caso il trattamento non si può
interrompere, quindi necessariamente bisogna adoperarsi per attenuare
la sgradevole sensazione. In questo senso numerosi accorgimenti
alimentari possono renderla più sopportabile.
I CIBI CHE ALLEVIANO LA NAUSEA
Vi sono cibi che possono aggravare la nausea, in genere tutti quelli
molto ricchi di grassi, i formaggi fermentati, i cibi integrali, i
prodotti raffinati, frutta e verdura non matura, i legumi secchi, i
prodotti di pasticceria, l’alcol, il caffè, le cipolle e i cibi
piccanti.
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