venerdì 5 settembre 2014

Tiroide, impara a riconoscere i sintomi

Come capire se c'è qualche problema alla tiroide: vediamo quali sono i sintomi che aiutano a capire se c'è un malfunzionamento legato all'ipertiroidismo o all'ipotiroidismo

La tiroide è una ghiandola che ha un ruolo importantissimo nel controllare il metabolismo del corpo e tutte le sue funzioni grazie alla produzione di ormoni. E' proprio dalla quantità di ormoni che vengono prodotti che possono nascere delle disfunzioni alla tiroide. La tiroide può produrre una quantità eccessiva di ormoni, in questo caso si tratterà di ipertiroidismo ed il corpo consumerà energia più velocemente del normale, Oppure ne può produrre pochi, in questo secondo caso si tratterà di ipotiroidismo. Vediamo quali sono i sintomi che aiutano a capire se c'è un malfunzionamento della tiroide

1. Oftalmopatia, occhi sporgenti

La protrusione dei globi oculari è uno dei sintomi più caratteristici dell'ipertiroidismo, causato da un eccesso di ormoni tiroidei. In questo caso il corpo consumerà energia più velocemente del normale

2. Sintomi vari nella zona del collo

Lo sviluppo di un rigonfiamento alla base del collo (gozzo) è un sintomo dell'ipertiroidismo. Un dolore da lieve a severo alla base del collo, dolore o fastidio durante la deglutizione e la tiroide che appare tenera al tatto sono sintomi di tiroidite, ovvero un'infiammazione alla tiroide 

3. Tremore alle dita

Tremori delle mani e debolezza muscolare sono altri sintomi di ipertiroidismo. Affaticamento fisico e debolezza sono sintomi di ipotiroidismo

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giovedì 4 settembre 2014

Kamut? Provate a leggere…

Il Kamut ha le origini molto antiche. Il cereale Khorasan, al quale è stato messo marchio Kamut®, proviene dai territori antichi dell'Afganistan e dell'Iran, e dell'Egitto.


Il Kamut®, marchio registrato da un ingegnere del Montana per una tipologia di grano dai chicchi grandi, ha letteralmente invaso i nostri scaffali. Pasta, pane, farina, crackers, grissini e tanto altro oramai sono sempre più disponibili anche in versione Kamut®.

Il nome deriva dalla cultura egiziana e significa ‘anima della terra’. In realtà però questo cereale ha ben poco a che fare con l’Egitto, la cultura o la gastronomia egiziana!

Sfatiamo da subito il mito: leggere del Kamut come ‘il cereale usato dagli antichi Egizi’ oppure ‘ritrovato nelle tombe dei faraoni’ altro non è che una colossale – e ben riuscita – operazione di marketing.

Gli antichi egiziani infatti coltivavano farro ed orzo. Il frumento arrivò nelle tavole egiziane solo in seguito, ossia durante il periodo Tolemaico, dal 332 al 330 a.c.

E siccome la notizia ha ovviamente rivelato il controsenso della campagna pubblicitaria la stessa Kamut Internationl, l’azienda americana produttrice, ne ha preso le debite distanze. La leggenda quindi è sfatata.

Ma non è tutto. Contrariamente a quanto spesso si crede, il Kamut contiene glutine e quindi può essere adatto a chi è sensibile ai cereali, ma non è consigliato a coloro che soffrono di sensibilità o intolleranza al glutine.

Lasciamo da parte le leggende e parliamo di dati concreti: quali sono i benefici del Kamut? Ce ne sono o anche qua scopriamo che sono solo leggende?

Rispetto ad altri cereali, presenta una quantità maggiore di sali minerali, in particolare contiene selenio, sostanza dalle ottime proprietà antiossidanti. Inoltre è considerato un alimento altamente digeribile rispetto al "normale grano", questo perché non sottoposto a ibridazioni industriali. Composto principalmente da carboidrati e proteine, vanta un alto contenuto di vitamina E.

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mercoledì 3 settembre 2014

Esercizio fisico: un’ora al giorno dimezza il rischio di infarto

Svolgere esercizio fisico per almeno un’ora al giorno aiuta a proteggere il cuore. A sottolineare i benefici per la salute dell’attività fisica sono i ricercatori dell’Uppsala University, in Svezia, nel loro studio pubblicato sulla rivista scientifica “Circulation: Heart”.

Stando allo studio condotto un’ora di esercizio fisico moderato o mezz’ora a ritmo intenso aiuterebbero a ridurre il rischio di infarto fino al 46%. Durante la ricerca è stato inoltre delineato il profilo tipo di coloro che tendono a sviluppare problematiche cardiache.

In base ai dati raccolti durante lo studio, avviato nel 1997 su circa 39 mila cittadini britannici d’età compresa tra i 20 e i 90 anni, il soggetto più a rischio risulta di sesso maschile, con basso livello di istruzione, indice di massa corporea elevato e familiarità con le patologie cardiache. Più probabile inoltre che vengano riscontrate anche patologie come il diabete, l’ipertensione e la tendenza ad avere il colesterolo alto.

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Esercizio fisico: camminare aiuta a ridurre il rischio di infarto

 

Mangiare frutta protegge la salute del cuore

 

 

domenica 31 agosto 2014

Salute a suon di bacche, e non solo!

Dalla Mongolia arrivano queste bacche dal caratteristico colore rosso vivo i cui effetti sul corpo sono semplicemente stupefacenti.


Si va diffondendo sempre più nel mondo il consumo di bacche di Goji, piccoli frutti dal colore rosso brillante ed il cui contenuto nutrizionale è assolutamente unico per tutta una serie di fattori.

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Bacche di Goji: proprietà e benefici

 

 

giovedì 28 agosto 2014

Quando il diabete è causato dalle pentole per cucinare

L’esposizione alle tossine trovate nelle pentole antiaderenti potrebbe portare a sviluppare il diabete di tipo 2, suggerisce un nuovo studio condotto dai ricercatori della Divisione di Medicina del Lavoro e Ambientale presso l’Università di Uppsala. Anche altri prodotti sul banco degli imputati

C’è un collegamento tra il diabete, le pentole antiaderenti e altri prodotti. Collegamento favorito da un’esposizione a sostanze come i perfluorurati (PFC), utilizzati non solo nelle pentole antiaderenti ma anche in molti altri prodotti industriali e di uso comune come, per esempio, schiume antincendio, grasso e materiali idrorepellenti, materiali a contatto con alimenti, sciolina e tessuti in GoreTex.
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martedì 26 agosto 2014

Ginnastica a casa: 8 esercizi per mantenere la forma

Al rientro, attenzione a non disperdere tutti i benefici della vacanza. In proposito, Ivan Iaia, personal trainer di Individual Training Milano ci spiega come.

Dopo un periodo trascorso all'aria aperta e, speriamo, in gran attività fisica, sarebbe un peccato lasciarsi andare alla solita vita senza movimento. Per spronarvi all'azione, per voi un tutorial fotografico/sportivo

Al mare avete nuotato per ore, in montagna fatto escursioni e passeggiate, gran pedalate in mountain-bike. E ancora, chilometri di jogging, partite infinite di tennis e di golf. Risultato? Un fisico rimodellato che vi rende orgogliose. Per non disperdere in un batter d'occhio la “buona forma” ritrovata in vacanza, e mantenere muscoli il più possibile tonici, abbiamo pensato di proporvi alcuni esercizi mirati a gambe, addominali e braccia. La consulenza “ginnica” è di Ivan Iaia, personal trainer di Individual Training Milano.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...