sabato 14 febbraio 2015
venerdì 13 febbraio 2015
Senza Voce? Prova con i rimedi naturali e l'omeopatia!
Ecco quali sono i principali disturbi della voce e 10 consigli utili, rimedi naturali e omeopatici che potrebbero esservi d'aiuto.
I disturbi della voce
1) Raucedine:
conosciuta anche con il termine di xerofonia, si caratterizza per la
voce roca e velata, ed è uno tra i principali sintomi legati alle
patologie invernali.
2) Fonoastenia: si
tratta di una diminuzione dell'intensità di emissione della voce o
dell'interruzione di una nota emessa. La voce si presenta debole e
affaticata.
3) Afonia: la voce
risulta totalmente assente. Può essere determinata da diversi fattori,
come affaticamento psicofisico, inalazione di corpi estranei, paralisi
bilaterale dei muscoli della fonazione di entrambe le corde vocali.
RIMEDI NATURALI E OMEOPATICI PER I DISTURBI DELLA VOCE
1) Homeox
Rimedio omeopatico studiato per un rapido sollievo in caso di affaticamento alle corde vocali.
La sua formulazione contiene alcune sostanze tradizionalmente
utilizzate dalla farmacologia omeopatica per il trattamento sintomatico
della laringite acuta. La posologia è di 2 compresse ogni 2-3 ore, fino
alla graduale diminuzione dei sintomi. Lo si può assumere anche per la
prevenzione nelle dosi di 1 compressa al giorno per tutto il tempo in
cui la voce verrà utilizzata più del solito.
2) Phytolacca 7 CH
Nella dose di 5 granuli ogni 2-3 ore
viene prescritto in particolare in presenza di infiammazione estesa
della gola, con raucedine e dolore laringeo irradiato alle orecchie.
3) Kalium bichromicum 9 CH
Il trattamento con medicinali omeopatici è indicato anche quando i disturbi della voce sono causati da reflusso gastro-esofageo,
con coinvolgimento della faringe e delle corde vocali, che possono
irritarsi. In particolare l'esperto consiglia l'assunzione di Kalium
bichromicum 9 CH e Argentum nitricum 9 CH assumendo di entrambi 4
granuli 3 volte nel corso della giornata lontano dai pasti e riducendo
la frequenza in base al miglioramento ottenuto.
4) Fumenti con il bicarbonato
I fumenti (o suffumigi) con il bicarbonato di sodio
sono utili non soltanto in caso di raffreddore e naso chiuso, ma anche
per i disturbi della voce. In particolare l'esperto consiglia fumenti con acqua e bicarbonato o camomilla (fiori interi secchi da versare in una pentola di acqua molto calda) e bicarbonato.
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giovedì 12 febbraio 2015
Il regime alimentare? Diverso fra donna e uomo
La medicina di genere applicata alla nutrizione fornisce indicazioni
precise sulle differenti necessità dei due sessi. Se ne parla in un
ciclo di incontri in partenza domani a Milano
È risaputo che donne e uomini hanno un diverso fabbisogno energetico. Ma le differenze biologiche tra i due sessi non si limitano a questo e ormai la medicina di genere sta diventando un elemento essenziale della ricerca e della pratica medica. Il ruolo dell’alimentazione nella salute delle donne in ogni fase della loro vita sarà al centro di «La donna al centro», una serie di incontri al via domani con ricercatrici e dottoresse esperte di medicina di genere, organizzati dall’Istituto Europeo di Oncologia all’interno del progetto SmartFood con l’obiettivo di condividere con il pubblico i risultati della ricerca.
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È risaputo che donne e uomini hanno un diverso fabbisogno energetico. Ma le differenze biologiche tra i due sessi non si limitano a questo e ormai la medicina di genere sta diventando un elemento essenziale della ricerca e della pratica medica. Il ruolo dell’alimentazione nella salute delle donne in ogni fase della loro vita sarà al centro di «La donna al centro», una serie di incontri al via domani con ricercatrici e dottoresse esperte di medicina di genere, organizzati dall’Istituto Europeo di Oncologia all’interno del progetto SmartFood con l’obiettivo di condividere con il pubblico i risultati della ricerca.
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mercoledì 11 febbraio 2015
Quanto bisogna dormire? Ecco la tabella del giusto sonno in base all'età
La National Sleep Foundation statunitense ha stilato nuove raccomandazioni per il numero corretto di ore di sonno
per fascia d'età, dai primi tre mesi di vita (14-17 ore al giorno) agli
over-65 (7-8 ore). La tabella del sonno è frutto di due anni di lavoro
di un gruppo di esperti riunito a tale scopo e afferente a società
importanti come la American Academy of Pediatrics o la American
Geriatrics Society.
Le raccomandazioni si basano sull'analisi di 300 studi pubblicati su tale argomento, come ha spiegato il coordinatore del lavoro Charles Czeisler, che dirige il dipartimento di medicina del sonno presso il Brigham and Women's Hospital di Boston.
Il numero di ore di sonno raccomandato per i primi tre mesi di vita è 14-17 ma si può anche scendere fino a 11 e salire fino a 19 ore di sonno al giorno, senza però eccedere questi che sono i limiti massimi.
- Da 4 a 11 mesi la finestra raccomandata è 12-15 ore, ma si può sforare entro il 'range' 10-18.
- Da uno a due anni si deve dormire 11-14 ore al giorno, si può sforare entro la fascia 9-16.
- Da 3-5 anni la finestra ottimale è 10-13 ore, ma si può sforare entro le 8-14 ore.
- Da 6 a 13 anni la finestra ottimale è 9-11 ore di sonno al giorno, quella consentita è 7-12.
- Da 14 a 17 anni l'optimum è 8-10, quello consentito è 7-11.
- Tra 18-25 anni l'optimum è 7-9, quello consentito 6-11.
- Tra 26-64 anni la finestra ottimale è 7-9 e si può spaziare dalle 6 alle 10 ore.
- Per gli over-65, infine, bisogna tenersi tra le 7-8 ore ma si può spaziare tra le 5 e le 9 ore.
Fonte
Le raccomandazioni si basano sull'analisi di 300 studi pubblicati su tale argomento, come ha spiegato il coordinatore del lavoro Charles Czeisler, che dirige il dipartimento di medicina del sonno presso il Brigham and Women's Hospital di Boston.
Il numero di ore di sonno raccomandato per i primi tre mesi di vita è 14-17 ma si può anche scendere fino a 11 e salire fino a 19 ore di sonno al giorno, senza però eccedere questi che sono i limiti massimi.
- Da 4 a 11 mesi la finestra raccomandata è 12-15 ore, ma si può sforare entro il 'range' 10-18.
- Da uno a due anni si deve dormire 11-14 ore al giorno, si può sforare entro la fascia 9-16.
- Da 3-5 anni la finestra ottimale è 10-13 ore, ma si può sforare entro le 8-14 ore.
- Da 6 a 13 anni la finestra ottimale è 9-11 ore di sonno al giorno, quella consentita è 7-12.
- Da 14 a 17 anni l'optimum è 8-10, quello consentito è 7-11.
- Tra 18-25 anni l'optimum è 7-9, quello consentito 6-11.
- Tra 26-64 anni la finestra ottimale è 7-9 e si può spaziare dalle 6 alle 10 ore.
- Per gli over-65, infine, bisogna tenersi tra le 7-8 ore ma si può spaziare tra le 5 e le 9 ore.
Fonte
martedì 10 febbraio 2015
Per bruciare i grassi usa il peperoncino
La capsaicina, sostanza contenuta in questo alimento, stimola il metabolismo dei lipidi
Una notizia che mai ti aspetteresti da uno dei più importanti convegni al mondo dedicati alla biofisica. Eppure la news arriva proprio da lì. Alcuni scienziati della University of Wyoming (Stati Uniti) hanno scoperto che la capsaicina, una sostanza contenuta nel peperoncino, somministrata in concomitanza con una dieta ricca di grassi aiuta a prevenire l’aumento di peso. I dati preliminari della ricerca sono stati presentati a Baltimora in occasione del congresso annuale della Biophysical Society.
Che cos’è la capsaicina?
Chi consuma spesso il peperoncino lo sa bene. La sensazione di irritazione e bruciore quando si esagera è causata dalla capsaicina. Utilizzata anche nella fabbricazione dei gas lacrimogeni, la molecola è presente nella maggior parte delle piante –come nel caso del peperoncino piccante- del genere Capsicum. Capace di legarsi a particolari recettori presenti a livello delle mucose, il suo effetto è del tutto virtuale. La sensazione di bruciore c’è, il danno al tessuto no. Da tempo gli scienziati sono al lavoro per studiarne i possibili benefici per il corpo. Diverse ricerche hanno evidenziato che la molecola potrebbe essere utilizzata come analgesico nei casi di dolore muscolare e reumatico. Oggi, grazie allo studio dei ricercatori statunitensi, la lista dei benefici potrebbe allungarsi. Gli studiosi hanno infatti scoperto che la capsaicina previene l’accumulo di grasso.
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Una notizia che mai ti aspetteresti da uno dei più importanti convegni al mondo dedicati alla biofisica. Eppure la news arriva proprio da lì. Alcuni scienziati della University of Wyoming (Stati Uniti) hanno scoperto che la capsaicina, una sostanza contenuta nel peperoncino, somministrata in concomitanza con una dieta ricca di grassi aiuta a prevenire l’aumento di peso. I dati preliminari della ricerca sono stati presentati a Baltimora in occasione del congresso annuale della Biophysical Society.
Che cos’è la capsaicina?
Chi consuma spesso il peperoncino lo sa bene. La sensazione di irritazione e bruciore quando si esagera è causata dalla capsaicina. Utilizzata anche nella fabbricazione dei gas lacrimogeni, la molecola è presente nella maggior parte delle piante –come nel caso del peperoncino piccante- del genere Capsicum. Capace di legarsi a particolari recettori presenti a livello delle mucose, il suo effetto è del tutto virtuale. La sensazione di bruciore c’è, il danno al tessuto no. Da tempo gli scienziati sono al lavoro per studiarne i possibili benefici per il corpo. Diverse ricerche hanno evidenziato che la molecola potrebbe essere utilizzata come analgesico nei casi di dolore muscolare e reumatico. Oggi, grazie allo studio dei ricercatori statunitensi, la lista dei benefici potrebbe allungarsi. Gli studiosi hanno infatti scoperto che la capsaicina previene l’accumulo di grasso.
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lunedì 9 febbraio 2015
Curarsi con i beta-glucani: le proprietà, i benefici e gli alimenti in cui si trovano
I beta-glucani sono fibre alimentari che combattono il colesterolo "cattivo" e aiutano a dimagrire. Vediamo in quali cibi si trovano e tutte le proprietà benefiche
Conoscete i beta-glucani? Forse questo nome non vi dirà molto, ma si tratta di sostanze naturali che posseggono molteplici proprietà benefiche
per la nostra salute e che oltretutto possono diventare ottimi alleati
della nostra linea se abbiamo bisogno di smaltire qualche chilo.
Si tratta di fibre che si trovano soprattutto nella crusca dei cereali, che è l'involucro che protegge il chicco e che purtroppo nel processo di raffinazione delle farine viene perso, a meno che non si tratti di prodotti integrali.
A contenere più beta-glucani non è però il frumento, quanto soprattutto l'orzo e l'avena,
cereali che dovremmo imparare a considerare di più nella nostra dieta.
Ma quali sono, in sintesi, gli effetti benefici dei beta-glucani
contenuti in questi prodotti della terra e nei loro derivati?
Trattandosi di fibre polisaccaridi, una volta arrivate integre nell'intestino (la caratteristica delle fibre,
infatti, è quel di non venire digerite ma di fungere da stimolo per il
metabolismo delle altre sostanze nutritive), riducono l'assorbimento sia
del colesterolo "cattivo" LDL e che degli acidi biliari tossici.
In pratica consumare alimenti ricchi di beta-glucani ci permette di abbassare il nostro livello totale di colesterolo, cosa che fa bene alla salute del cuore e dell'apparato circolatorio, ma anche di ridurre l'impatto metabolico degli zuccheri. Soprattutto i beta-glucani contenuti nell'avena integrale (e derivati, come biscotti e pane), infatti, secondo diversi studi sarebbero in grado di ridurre l'effetto infiammatorio del glucidi (in particolare degli zuccheri semplici che fanno impennare la produzione di insulina necessaria per il loro metabolismo), rallentando e regolarizzando l'assimilazione degli stessi.
Questo significa che abbassando l'indice glicemico dei cibi amidacei e degli zuccheri raffinati inducono una migliore risposta insulinica, e noi sappiamo che ad alti livelli di questo ormone nel sangue, come si verifica nella sindrome da insulino-resistenza, corrisponde anche una maggior tendenza all'accumulo ponderale soprattutto nella zona addominale.
I beta-glucani, inoltre, come tutte le fibre, mantengono il salute la microflora batterica intestinale che costituisce anche una importante barriera immunitaria contro i principali agenti patogeni interni ed eterni, e pertanto ci aiutano a potenziare le nostre difese in modo naturale.
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sabato 7 febbraio 2015
11 piccole azioni per stare meglio all’istante
Semplici azioni che ti aiuteranno a stare meglio in pochi secondi.
Che si tratti degli esami alle porte o
delle cattive notizie che ascoltiamo ogni giorno dai mezzi di
comunicazione, non c’è da sorprenderci se siamo continuamente tesi,
nervosi e stressati.
Ogni
giorno siamo bombardati da messaggi più o meno subliminali che ci
illudono che facendo determinate azioni (cibo, alcol, sigarette,
shopping, etc.) potremmo godere di un piacere facile ed immediato ed alleviare così il nostro malessere.
Beh, ho già detto la mia sul rapporto tra piacere e felicità, eppure sono convinto che esistano azioni in grado di farci stare meglio quasi all’istante e per di più sono azioni semplici, immediate e gratuite.
Oggi non parliamo dei “massimi sistemi”, ma torniamo piuttosto alle basi di EfficaceMente: azioni pratiche per la tua crescita personale. Eccone 11 da cui partire:
- Lavati la faccia con acqua fredda. Quando la situazione si fa pesante, quando credi che non ci siano più vie di uscita, quando lo stress prende il comando di ogni tuo pensiero, stacca la spina per 5 secondi: fai scorrere dell’acqua gelata dal rubinetto e portala al tuo viso con le mani. Lavarsi la faccia con l’acqua fredda ha un immediato effetto rilassante e rinvigorente.
- Cambia i tuoi calzini. Lo avresti mai detto che un’azione tanto banale possa avere degli incredibili benefici? Provare per credere. Specialmente nelle giornate in cui sei spesso in piedi, magari giornate particolarmente calde, portati un cambio di calzini puliti e lavati. Se ne hai la possibilità, vai in bagno e fai il cambio: pura goduria.
- Fai una telefonata ad una persona a cui tieni. Nel precedente articolo abbiamo visto come una semplice azione di 3 minuti possa aiutarti a cambiare umore. Parlare con una persona a cui tieni può avere lo stesso effetto.
- Fai una camminata consapevole. Ci sono momenti in cui la tensione diventa davvero insopportabile, in questi momenti la scelta migliore da fare è uscire e fare una camminata all’aperto. Non rovinare però la tua camminata martoriandoti con pensieri negativi e preoccupazioni; cammina piuttosto in modo consapevole: concentrati sul contatto dei tuoi piedi con il terreno, osserva il tuo respiro e l’ambiente che ti circonda.
- Ascolta la tua musica preferita. In un vecchio articolo ti avevo proposto una playlist per la tua giornata perfetta; la musica può essere uno strumento meraviglioso quando cerchiamo di stare meglio. Utilizzala.
- Guarda un video che ti ispiri. Oltre alla musica, se c’è qualcosa che mi ispira veramente sono certi video. Ogni volta che ne trovo uno davvero bello lo condivido sulla pagina Facebook di EfficaceMente; prova a vedere se ne trovi qualcuno di tuo gradimento.
- Leggi qualcosa che ti carichi. Ogni volta che scrivo un articolo per il blog spero sempre che dopo averlo letto tu possa essere ispirato e motivato. A volte mi riesce, a volte meno, rimango comunque del parere che la parola scritta possa essere estremamente potente. Prova a dare uno sguardo all’Archivio di EfficaceMente e vedi se il titolo di qualche articolo ti stuzzica particolarmente.
- Respira. Spesso sottovalutiamo l’immenso potere di quella che è forse l’azione più semplice e che più spesso compiamo nel corso della giornata: respirare. In realtà, tornare a concentrarci sul nostro respiro e, soprattutto, farlo in modo corretto può essere un’arma a nostra disposizione, estremamente potente. Se non hai idea di cosa stia parlando, prova a scoprire queste 3 tecniche di respirazione.
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