sabato 19 dicembre 2015

Il Natale sa ''accendere'' il cervello, ma solo in chi lo ama

Mappate nelle aree del cervello di chi vive bene questa festa

Perché alcuni sono in sintonia col Natale e si lasciano trascinare dal suo spirito e altri, invece, hanno la ''sindrome di Scrooge'', (il personaggio del racconto ''Il canto di Natale'' che odiava questa festa), con indifferenza e ostilità? La risposta si nasconderebbe in un meccanismo del cervello individuato con un lavoro pubblicato sul British Medical Journal. Scienziati danesi hanno infatti localizzato lo spirito del Natale in diverse aree neurali.
Secondo quanto riferito da Bryan Haddock dell'Università di Copenaghen, queste aree si attivano in maniera più intensa di fronte a immagini legate al Natale, ma solo nel cervello di persone che amano festeggiarlo e ne vivono lo spirito. Per il cervello dei tanti Scrooge, invece, il Natale resta una ''sciocchezza'' e l'attivazione di quelle regioni neurali è molto meno intensa.

Tutti conoscono il personaggio Dickensiano di Scrooge (ne Il canto di Natale) e il suo odio verso il Natale; si è coniato addirittura il termine "sindrome di bah humbug" che significa proprio - Eh via! sciocchezze!, la risposta arcigna di Scrooge agli auguri di Natale del nipote.

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Natale:Psicoterapeuta,1 italiano su 2 vorrebbe saltare feste

 

 

martedì 15 dicembre 2015

Dietrofront sulla dieta vegetariana, nemica ambiente

Studio Usa, lattuga tre volte più dannosa della pancetta 

 

Mangiare lattuga è tre volte più dannoso per l'ambiente che mangiare pancetta. Stesso discorso per melanzane, cetrioli e sedano, meno ecosostenibili della carne di pollo e di maiale. A parità di calorie, infatti, la loro produzione consuma più acqua ed energia, producendo più gas serra. E' quanto dimostrano i ricercatori della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, in Pennsylvania, in uno studio destinato a riaccendere le polemiche tra vegetariani e 'carnivori'.

Le loro stime, pubblicate sulla rivista Environment Systems and Decisions, dimostrano infatti che le diete vegetariane e quelle più salutiste (che privilegiano frutta, verdura e pesce) hanno un impatto ambientale più pesante rispetto a quanto ipotizzato finora. Prendendo in esame le tipiche abitudini a tavola degli americani, i ricercatori hanno provato a calcolare le risorse necessarie per la produzione, il trasporto, la vendita e la conservazione casalinga dei prodotti alimentari, in termini di acqua, consumo energetico ed emissione di gas serra.

Quindi hanno provato a rifare i conti, per vedere cosa potrebbe accadere seguendo le raccomandazioni per una dieta più sana elaborate dal Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti (Usda): un maggior consumo di frutta, verdura, latticini e pesce finirebbe con l'aumentare i consumi energetici del 38%, mentre l'acqua utilizzata salirebbe del 10% e le emissioni di gas serra del 6%.

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lunedì 14 dicembre 2015

Veronesi tuona: "ancor più dello smog uccide la cattiva alimentazione!"

Quasi meglio digiunare e ritirarsi in una baita in alta montagna, su un isola no perchè il pesce è contaminato...

Duro monito del Prof. Umberto Veronesi agli italiani: "per evitare il cancro, attenti all'alimentazione".  

Il Prof. Veronesi è convinto che lo smog faccia davvero male alla salute, favorendo casi di bronchite cronica, asma ed anche forme tumorali (soprattutto in caso di forte assorbimento da parte dell'organismo del benzene), tuttavia la sua crociata anticancro non è rivolta solo all'inquinamento dell'aria, bensì contro un'alimentazione errata, una porta aperta per le formazioni cancerose ben più temibile dello smog.
In particolare, proprio i cibi che molti ritengono SANI, in realtà nascondono gravi insidie: la frutta è invasa dai pesticidi, il pesce è pieno di mercurio e i grassi delle merendine sono altamente nocivi.

Secondo il famoso professore il 30 per cento dei tumori è attribuibile a come ci si nutre.

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domenica 13 dicembre 2015

Napoli, è nata la farmacia che dà le medicine gratis ai più poveri

Napoli – Nell’Occidente sviluppato e all’avanguardia, che ha ideato e sviluppato le nozioni di Stato Sociale e di welfare, che ha il proposito di progredire senza lasciare nessuno indietro e garantire le prestazioni minime ed essenziali a tutti i cittadini, facendo leva sul principio di solidarietà che guida – dovrebbe guidare – ogni scelta ed operato, ancora oggi c’è chi muore o chi è rimane gravemente invalidato perché non ha i mezzi economici sufficienti per curarsi e/o fare attività di prevenzione, così tanto auspicata dai medici e fondamentale per scongiurare guai più grossi.

Grazie alla Curia di Napoli, guidata dall’arcivescovo e cardinale Crescenzio Sepe, è nata presso l’ospedale dell’Annunziata la farmacia solidale, con il fondamentale apporto dei vertici della struttura ospedaliera, l’Associazione dei farmacisti cattolici, l’Ordine dei farmacisti e Federfarma, che assicureranno i medicinali più costosi e non mutuabili ai più poveri. La struttura ha il nome di Un farmaco per tutti.

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sabato 12 dicembre 2015

Scandalo farmaco per la tiroide: L’equivalente di Eutirox è pericoloso

Bergamo – Questa storia che stiamo per raccontare purtroppo non è un caso isolato e basta farsi una passeggiata sui siti internet di persone malate di ipotiroidismo, dove si scambiano riflessioni e problemi inerenti alla terapia, che trova conferma di quanto i malati non sono ascoltati dai propri medici, spesso presi per pazzi visionari. Chi soffre di ipotiroidismo viene trattato in Italia con l’Eutirox e da quando il mercato farmaceutico è stato invaso dai medicinali equivalenti generici, per far risparmiare il Sistema Sanitario Nazionale il medico prescrive questa seconda classe di medicinali, ma spesso queste terapie che sembrano identiche nascondono reazioni avverse trascurate, mai approfondite, mentre i malati non trovano assolutamente giovamento dalla terapia che spesso si prolunga per anni fin a quando lo stesso paziente comincia a fare ricerche personali, spinto dalla necessità di trovare una giustificazione al proprio malessere che nessuno indaga, che poi sfociano in gravi patoligie che compromettono irreversiblmente la salute.

Il caso denunciato. La Dott.ssa Laura SPOLDI Responsabile Farmacovigilanza ASL Bergamo fa luce proprio in questa direzione, spiegando cosa è accaduto in seguito alla segnalazione di una sospetta ADR, clinicamente rilevante, occorsa in seguito al passaggio di terapia ormonale, precedentemente garantita con specialità EUTIROX, a favore del medicinale equivalente. 

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venerdì 11 dicembre 2015

La bici fa bene al cervello e alla vista


Andare in bici fa bene alla salute. Questo lo sapevamo già da tempo ma un nuovo studio ha scoperto che fare sport e in particolare pedalare fa bene anche alla vista.

A scoprirlo è stata una ricerca condotta dall'In-Cnr di Pisa e dall’Università di Pisa e pubblicato su Current Biology. Secondo l'analisi, la plasticità del nostro cervello può essere notevolmente potenziata pedalando.

È ormai accertato che l'esercizio fisico faccia bene ai muscoli e al nostro sistema cardiovascolare, rendendoci più resistenti alle malattie legate all'invecchiamento. Ma non era noto se e in quale misura svolgere attività motorie potesse anche agire sui processi di plasticità cerebrale, ovvero sulla capacità dei circuiti del cervello di adattarsi in risposta agli stimoli ambientali.

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venerdì 4 dicembre 2015

La vera ricetta del latte d’oro, coccola alla curcuma

Curcuma, cannella, miele, latte, olio di mandorle. Sono gli ingredienti di quella che è considerata una delle medicine naturali più buone ed efficaci, il latte d'oro.


La fama del latte d’oro, o Golden milk, bevanda ricchissima di antiossidanti naturali ha superato i confini dell’India e si è diffusa in tutto il mondo per le sue infinite proprietà benefiche. Il suo nome deriva dal colore che viene conferito al latte dalla curcuma, spezia della famiglia dello zenzero che è alla base di tutta la medicina popolare hawaiana e che da secoli viene utilizzata nella Ayurveda per le sue virtù preventive e terapeutiche. E’ in India che è nata la ricetta del latte d’oro, dove i praticanti di yoga ne fanno uso quotidiano poiché migliora l’elasticità delle articolazioni e permette di mantenere più a lungo le posizioni. Ma scopriamo quali sono tutti gli impieghi di questo elisir meravigliosamente buono. Un antico comfort food.

A cosa serve il latte d’oro

  • Cura il mal di schiena, lubrificando la colonna vertebrale e riducendo le infiammazioni. Allevia i dolori muscolari e articolari in genere, quindi è molto indicati per gli sportivi, di tutte le età.
  • Riduce l’infiammazione nell’organismo. Contrasta l’artrite e l’ulcera gastrica.
  • Depura il fegato e disintossica l’organismo. Stimola la digestione intestinale ed in particolare, per la sua azione sul processo biliare, attiva la digestione dei grassi.
  • Allevia i problemi respiratori dovuti alle infezioni batteriche e virali. E’ utile anche per chi offre di sinusite. Perfetto in caso di tosse e raffreddore, grazie anche alla presenza di miele e cannella.
  • Dona sollievo alle donne che soffrono di dolori mestruali perché agisce come antispasmodico naturale.
  • Aumenta le difese immunitarie dell’organismo e ha proprietà antibatteriche, antivirali e antifungine. La sua assunzione è particolarmente consigliata nei cambi di stagione.
  • Mantiene attivo il metabolismo, quindi favorisce il mantenimento del giusto peso corporeo.
  • Riduce i livelli di colesterolo nel sangue, ed è una bevanda adatta alla prevenzione dei problemi cardiovascolari
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Limone e Miele contro i mali di stagione autunno-invernali

 

 

Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...