Nicla Panciera
A differenza dei suoi cugini primati, l’essere umano ha un corpo
pressoché privo di peli. Il perché abbia perso la pelliccia nel corso
dell’evoluzione è ancora oggetto di indagine e le ipotesi più
accreditate riguardano la possibilità di controllare la temperatura
anche nei climi più caldi ma anche di sbarazzarsi in fretta di parassiti
e altri animali.
C’è poi il volto dell’essere umano che, al di là delle differenze
individuali e dell’origine etnica, è generalmente glabro. Questo, per
alcuni ricercatori, fa ritenere che la perdita di peli in quella zona
abbia il vantaggio di consentire la comunicazione di emozioni e
reazioni, cruciale per una specie sociale come la nostra.
«I peli che ricoprono il nostro corpo sono considerati caratteri
sessuali secondari, segnale visivo di maturità, e svolgono una funzione
importante, che è di tipo sensitivo e tattile, oltre a proteggere alcune
aree della pelle da frizioni e sfregamenti» spiega Paolo Pigatto, della
Statale di Milano e direttore della dermatologia dell’Irccs Galeazzi di
Milano.
QUALI E QUANTI PELI ABBIAMO?
I follicoli piliferi sono distribuiti quasi ovunque, vestigia questa
del nostro passato, e danno luogo a una peluria sottile, il pelo del
vello, che con la crescita viene sostituito da peli a carattere
terminale in alcune aree del corpo. «Ad eccezione delle piante delle
mani e dei piedi e delle pseudomucose, i peli sono presenti ovunque.
Sono costituiti da una parte esterna e una che penetra nel derma
profondo fino al bulbo» spiega il professor Pigatto.
Il ciclo del pelo ha ritmi diversi a seconda delle aree: «Il pelo
cresce, si sviluppa e cade in 4/5 anni nel caso dei capelli, 6 mesi nel
caso dei peli pubici, un mese nel caso dei peli terminali di braccia e
gambe» spiega il dermatologo. È grazie a questo meccanismo, ad esempio,
che le sopracciglia crescono e poi, raggiunta una certa lunghezza,
cadono senza allungarsi all’infinito. «Con l’età, si osserva un aumento
della lunghezza di alcuni peli, si pensi alle sopracciglia o alle
orecchie. E una perdita dei peli pubici e ascellari, che dipende invece
dai cambiamenti ormonali».
I CAPELLI
Ogni uomo possiede dai 20 ai 25 mila peli della barba che crescono al
ritmo di mezzo millimetro al giorno. I capelli sono 120-150 mila e
crescono in media 1,5 cm al mese (0,4 mm al giorno). A seconda
dell’etnia, si distinguono capelli caucasici, asiatici e africani. Gli
europei hanno le chiome più folte e gli africani più rade, gli asiatici
più lisce e rapide a crescere, con una rapidità che può raggiungere i
0,6 millimetri al giorno. Anche dei capelli è importante prendersi cura:
«Vi sono delle patologie del cuoio capelluto che possono causare la
caduta dei capelli, provocando la calvizie, condizione che ha una certa
predisposizione genetica - spiega il professor Paolo Pigatto - In caso
di desquamazione della pelle e di massiccia perdita di capelli, è
opportuno rivolgersi allo specialista».
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