In sigla B.1.525, è una nuova variante del Sars-Cov-2. Anche se è stata scoperta nel Regno Unito, in realtà è più diffusa in Nigeria ed è stata individuata anche in Italia. Fra le mutazioni la E484K, posseduta anche dalle varianti scoperte in Brasile e in Sudafrica. Quali sono i rischi attuali
Nel Regno Unito c’è una nuova variante del coronavirus Sars-Cov-2. Ed è la seconda che desta attenzione nel paese, dopo la più nota che chiamiamo comunemente a livello mediatico variante inglese, circolante anche in Italia e per alcuni aspetti preoccupante. Su quella odierna appena identificata, in sigla B.1.525, abbiamo meno informazioni e non possiamo dire se sia maggiormente trasmissibile o dannosa per l’organismo. Tuttavia sappiamo che contiene una mutazione di cui si è già parlato, E484K, comune anche alle varianti scoperte in Sudafrica e in Brasile. Nel Regno Unito si parla di 33 casi (ma probabilmente sono di più) e c’è qualche paziente anche in altri paesi, incluso un caso in Italia, a Napoli, di cui è appena arrivata notizia. Ecco perché è bene parlare di questa nuova variante e quali sono i rischi.
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