venerdì 12 marzo 2021

Covid, Garattini: "Verso 40mila contagi al giorno"

Il presidente Irccs Mario Negri: "Velocità e regia unica

(Adnkronos)

"Stiamo certamente andando in quella direzione", cioè verso una situazione epidemiologica in cui i casi di Covid-19 in Italia potrebbero raggiungere i 40mila al giorno per fine marzo. "D'altra parte si vedeva molto bene" che sarebbe stato così, "perché a partire da marzo abbiamo osservato un leggero, ma costante aumento dei contagi. Quindi è giusto che si prendono delle decisioni" su nuove restrizioni, però con una "regia centrale" e coniugando "da un lato il diritto dei cittadini di saperlo in anticipo e dall'altro la tempestività. Perché non è che si possa aspettare tanto tempo, quando le cose sono ormai molto chiare". Lo ha sottolineato Silvio Garattini, fondatore e presidente dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs di Milano, intervenuto ad 'Agorà' su Rai3.

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Italia zona rossa, oggi regole per Pasqua e weekend

Vitamina D negli sportivi: il ritmo circannuale dell’ormone del sole

Uno studio dell'Istituto ortopedico Galeazzi di Milano evidenzia la stagionalità dei livelli di vitamina D negli atleti

Un ritmo annuale, che conosce fasi di picco in estate e fasi di scarsità in inverno: è il ritmo circannuale della vitamina D negli sportivi professionisti. Ad identificare la ciclicità di questo ‘ormone del sole’ negli atleti è uno studio condotto dai ricercatori dell’Istituto ortopedico Galeazzi di Milano, guidati dal professor Giuseppe Banfi. “La vitamina D è un ottimo marcatore della funzionalità del metabolismo osseo: identifica come e quanto il nostro osso sta lavorando”, spiega a Gazzetta Active uno degli autori dello studio, il dottor Jacopo Vitale. “Questa vitamina è inoltre coinvolta in una serie di funzioni fisiologiche, tra cui anche la contrazione muscolare, di rilevanza per gli sportivi. I suoi livelli, quantificabili tramite un prelievo ematico, possono dare informazioni chiave sullo stato di salute degli sportivi”, sottolinea il dottor Vitale.

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Dieta, gli errori da evitare se si vuole dimagrire. I consigli del dottor Sorrentino

Il dottor Sacha Sorrentino, biologo nutrizionista, ci guida in un percorso Active per perdere peso in modo sano e duraturo. Ecco la prima puntata della sua nuova rubrica

Saltare la colazione, rinunciare agli spuntini, eliminare i carboidrati: non sono strategie per dimagrire ma errori molto diffusi tra chi è a dieta, o quanto meno ci prova. “Si è convinti che per dimagrire sia necessario introdurre pochi nutrienti e allenarsi molto, in modo da andare in deficit calorico. Ma in questo modo il nostro organismo produce cortisolo, l’ormone dello stress, che porta ad utilizzare i muscoli per produrre energia. Per dimagrire e non riprendere poi il peso perso, invece, è importante imparare a scegliere gli alimenti giusti e gli abbinamenti corretti“, spiega a Gazzetta Active il dottor Sacha Sorrentino, biologo nutrizionista.

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Tornare in forma dopo la quarantena? Si riparte dalla prima colazione


giovedì 11 marzo 2021

Dalle endorfine agli endocannabinoidi: ecco perché correre fa bene anche all’anima

"La corsa riduce gli ormoni dello stress. E secondo diversi studi combatte la depressione", spiega a Gazzetta Active il professor Andrea Fossati

“Correre fa un gran bene non solo al fisico, ma anche all’anima”. A dirlo a Gazzetta Active è il professor Andrea Fossati, medico e preside della Facoltà di Psicologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele. Abbiamo chiesto a lui quali siano gli effetti della corsa sulla psiche. Perché chiunque corra sa bene che questo correre non è solo uno sport, ma uno stato d’animo.

“Diversi studi parlano degli effetti della corsa a livello psicologico. In particolare, la pagina web della John Hopkins University spiega l’impatto sul nostro cervello dell’allenamento alla corsa e che cosa si trasformi in sensazione psicologica. Non è solo psicologia nel senso di percezione soggettiva, ma è traduzione in termini di percezione associativa di vere modifiche positive a livello di neurotrasmettitori”.

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Coronavirus, le notizie di oggi sul Covid: autopsia esclude nesso tra morte militare e vaccino AstraZeneca, Lombardia e Piemonte verso zona rossa

Le ultime notizie sul Coronavirus Covid-19 in Italia e nel mondo e i dati di oggi, giovedì 11 marzo 2021. 25.73 nuovi contagi e 373 morti per Covid nelle ultime 24 ore. L’Aifa ha vietato l’utilizzo di un lotto di vaccino covid AstraZeneca in tutta Italia per possibile reazione avversa. Esclusa intanto correlazione tra la morte di un militare e la somministrazione del vaccino. Si va verso un nuovo Decreto al posto del Dpcm con nuove misure restrittive come chiesto dal Cts. Vertice tra Governo e Regioni, domani nuovo Consiglio dei ministri per decidere. Draghi attende il nuovo monitoraggio dell’Iss che porterà al cambio di colore di alcune regioni: verso zona rossa per Piemonte e Lombardia. Regioni e Comuni anticipano la stretta: Campania chiude mercati, parchi, piazze e lungomari. Report Gimbe: +66% di nuovi ingressi in terapie intensive nelle ultime tre settimane. Speranza: “Aspettiamo fino a 80 milioni di dosi di vaccini anti covid entro fine estate”. Iss: variante inglese domina su quella brasiliana e sudafricana. L’Ema ha approvato il vaccino Covid di Johnson & Johnson. L’Italia supera i 6milioni di vaccinati con la prima dose mentre sono 1,8 i vaccinati completi. Si attende il nuovo piano vaccini. Nel mondo 118 milioni di contagi e 2,6 milioni di decessi covid. In Germania terza ondata covid, 14mila casi e 321 decessi in 24 ore. In Brasile record di morti: 2.286 nelle ultime 24 ore. La Danimarca ha sospeso l’uso del vaccino Astrazeneca per ulteriori esami su reazioni avverse.

Il bollettino di oggi: 25.673 nuovi casi e 373 morti

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Uno spray nasale potrebbe essere il prossimo vaccino anti Covid

Lo hanno sviluppato i ricercatori dell’Università della Finlandia orientale e dell’Università di Helsinki nell’ambito dello spin-out accademico Rokote Laboratories Finland. Basato su vettori di adenovirus che veicolano i geni di Sars-Cov-2 nelle cellule rinofaringee, tiene già conto delle varianti di maggiore preoccupazione, come la sudafricana, la brasiliana e quella inglese.

L’alternativa agli attuali vaccini anti-Covid somministrati per via intramuscolare potrebbe essere un nuovo spray nasale che, grazie a una tecnologia già utilizzata con successo in studi clinici per il trattamento di malattie cardiovascolari e il cancro, è in grado di indurre una risposta immunitaria che protegge dall’infezione. Il suo sviluppo si deve ai ricercatori dell’Università della Finlandia orientale e dell’Università di Helsinki nell’ambito dello spin-out accademico Rokote Laboratories Finland pronto a lanciare gli studi clinici nel Paese scandinavo.

Il vaccino Covid sotto forma di spray nasale

I primi dati del trial preclinico, già presente nel registro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono promettenti e hanno mostrato che il vaccino funziona bene sugli animali. Secondo quanto comunicato dagli sviluppatori, la sperimentazione sugli esseri umani partirà entro qualche mese. “La somministrazione intranasale è stata scelta perché il virus si trasmette principalmente per via aerea – indicano i ricercatori in una nota – . In effetti questa modalità sembra indurre una risposta immunitaria più ampia rispetto alla somministrazione intramuscolare”.

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L’uso di aspirina può ridurre il rischio di ammalarsi di Covid-19

Lo suggeriscono i risultati di un nuovo studio condotto in Israele che ha associato l’assunzione del farmaco a diminuzione del 29% della probabilità di contrarre l’infezione da coronavirus. Osservata anche una potenziale efficacia nel ridurre la durata della malattia.

L’aspirina, un farmaco consolidato, sicuro e a basso costo, ampiamente utilizzato per alleviare il dolore e ridurre la febbre, di uso comune anche nella prevenzione e nel trattamento delle malattie cardiovascolari, potrebbe proteggere dall’infezione da coronavirus Sars-Cov-2 e avere un effetto benefico sulla durata della malattia. Lo suggeriscono i risultati di un nuovo studio condotto in Israele da un team di ricerca guidato dall’Università di Bar-Ilan che ha verificato il potenziale di prevenzione e gli esiti di Covid associati all’assunzione di acido acetilsalicilico nella prima ondata della pandemia.

Aspirina e rischio Covid-19

Per l’analisi, uno studio trasversale retrospettivo basato sulla popolazione, i ricercatori hanno utilizzato le informazioni contenute nel database di Leumit Health Services, un’organizzazione israeliana di servizi medici, prendendo in esame i dati clinici di 10.477 persone testate per Covid tra il 1° febbraio e il 30 giugno 2020.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

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