mercoledì 21 aprile 2021

Trombosi e vaccino AstraZeneca, perché le donne più colpite? Quali sono i sintomi?

Il punto dopo la scoperta pubblicata da Science sulla trombocitopenia trombotica immunitaria indotta da vaccino (VITT) che ha colpito alcune giovani donne vaccinate

Una “estremamente inusuale combinazione di coaguli di sangue diffusi e un basso livello di piastrine, talvolta accompagnato da sanguinamento”: questo il quadro generato da quella che viene definita trombocitopenia indotta da eparina, e che un gruppo di ricercatori tedeschi ha identificato anche nei pochi casi di pazienti, soprattutto giovani donne, colpiti da trombosi dopo il vaccino anti Covid di AstraZeneca, a vettore adenovirale. Un nesso non facile da trovare, visto che nel caso di queste persone la trombocitopenia c’era, ma non era indotta da eparina, dal momento che i pazienti non erano in terapia con eparina, e che ha portato a definire questa condizione come trombocitopenia trombotica immunitaria indotta da vaccino (VITT).

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martedì 20 aprile 2021

Covid: bozza decreto, torna zona gialla. "Certificazione verde" con vaccino o tampone. C'è il coprifuoco

E' quanto si legge in una bozza del decreto legge atteso in Cdm

Tornano le zone gialle e arriva la "certificazione verde" per gli spostamenti tra le Regioni. E' quanto si legge in una bozza, ancora suscettibile di modifiche, del decreto legge Covid atteso in Cdm domani.

Le misure, scaglionate a partire dal 26 aprile come anticipato la scorsa settimana dal governo, dovrebbero avere validità fino al 31 luglio. Fino a questa data infatti dovrebbe essere disposta la proroga dello stato d'emergenza Covid.  

Arriva la "certificazione verde" per gli spostamenti tra Regioni di colore diverso. Lo prevede la bozza di decreto legge Covid. Il certificato potrà essere cartaceo o digitale e varrà sei mesi per i vaccinati e per chi sia guarito dal Covid: per chi abbia concluso un intero ciclo di vaccinazione sarà rilasciato dalla struttura sanitaria che effettua la somministrazione; per chi sia guarito viene rilasciato dall'ospedale, medico di base o pediatra. Varranno invece 48 ore i certificati per chi abbia effettuato test molecolare o antigenico, rilasciati da strutture sanitarie o farmacie.

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Riaperture, gli esperti raccomandano prudenza

Covid: 12.074 positivi, 390 vittime. Positività scende al 4,1%



Greta Thunberg dona 100.000 euro all’Oms per i vaccini ai Paesi poveri: “Aiutare i più vulnerabili”

Greta Thunberg ha donato 100.000 euro dalla sua fondazione al programma Covax per l’accesso globale alle dosi contro il Covid-19. La donazione dell’attivista svedese sosterrà l’acquisto di vaccini destinati alle popolazioni più vulnerabili e agli operatori sanitari in alcuni dei Paesi più poveri del mondo.

Greta Thunberg ha deciso di donare 100mila euro al programma Covax per l'accesso globale alle dosi di vaccino contro il Covid-19.  La giovane attivista svedese, denunciando la “tragedia” dell’ineguaglianza dei vaccini contro il Coronavirus, ha annunciato che la Fondazione che porta il suo nome procederà al trasferimento di denaro che sosterrà l'acquisto di vaccini destinati alle popolazioni più vulnerabili e agli operatori sanitari in alcuni dei Paesi più poveri del mondo. "Circa una persona su quattro nei Paesi ad alto reddito hanno ricevuto il vaccino anti Covid. Soltanto uno su 500 nei Paesi poveri", ha scritto Greta Thunberg su Twitter dando notizia della donazione.

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Acqua ossigenata e succo di limone: un disinfettante efficace contro il Coronavirus


Durante la pandemia causata dal coronavirus sono state usate massicce quantità di soluzioni disinfettanti contenenti alcol o ingredienti a base di cloro attivo, molti studi stanno però mostrando come un uso eccessivo e non responsabile di questi prodotti possa portare alla formazione di sottoprodotti potenzialmente nocivi generati dall’interazione del principio attivo disinfettante con il materiale organico presente nell’ambiente. L’Istituto di scienze e tecnologie chimiche “Giulio Natta” del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Scitec) con l’Ospedale universitario “Luigi Sacco” di Milano hanno condotto uno studio, pubblicato su ACS Chemical Health and Safety, sull’impiego di acido citrico in formulazioni disinfettanti a base di acqua ossigenata per l’inattivazione del SARS-CoV-2 presente sulle superfici.

“Il perossido di idrogeno acquoso al 3%, che tutti conosciamo come acqua ossigenata tra i prodotti da banco in farmacia, presenta molti meno problemi in termini di produzione di sostanze pericolose indesiderate”, afferma Matteo Guidotti, ricercatore dell’Istituto “Giulio Natta” del Cnr-Scitec e coordinatore della ricerca. “Un eventuale eccesso di acqua ossigenata si degrada rapidamente in acqua e ossigeno gassoso senza generare inquinanti ambientali di rilievo”.

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Idratazione, quanta acqua bisogna bere ogni giorno? Cosa contiene?

"Come e anche più di carboidrati, grassi e proteine, anche l’acqua è un nutriente essenziale che interviene in moltissime reazioni metaboliche", spiega la dottoressa Jessica Falcone

Si parla spesso di dieta, eppure la prima cosa di cui il nostro organismo ha bisogno è l’idratazione, l’acqua prima ancora del cibo: “Parliamo sempre di carboidrati, proteine e grassi come macronutrienti essenziali che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare da solo e che dobbiamo per questo assumere attraverso l’alimentazione. Ma anche l’acqua è un nutriente essenziale che interviene in moltissime reazioni metaboliche, sia rispetto al metabolismo dei macronutrienti sia nella regolazione degli elettroliti, i sali minerali, a livello renale”, spiega a Gazzetta Active la dottoressa Jessica Falcone, biologa nutrizionista presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele Turro e RAF First Clinic di Milano. “Dopotutto noi siamo fatti per un buon 70% di acqua”.

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Pancia piatta a primavera: i consigli per averla in poco tempo e mantenerla a lungo

Con la giusta alimentazione e qualche "aiutino" naturale è una missione possibile. Non solo perché la pancia piatta è un'attraente priorità per donne e uomini: è indice di buona salute e ottima forma fisica

La pancia: croce e delizia di uomini e donne. “Un fattore non solo estetico ma anche un campanello d’allarme importante per problematiche metaboliche – spiega Luca Colucci, biologo, nutrizionista -. Il grasso immagazzinato sotto i muscoli addominali crea un pannicolo che avvolge i principali organi interni: cuore, intestino, fegato peggiorandone la funzionalità. La conseguenza? Aumento del rischio di infarti, ictus e molti altri problemi a carico dell’apparato circolatorio. L’incremento del girovita è spesso legato a un eccesso di grasso viscerale dovuto a problemi ormonali, a eccesso calorico protratto, ma non è da sottovalutare anche il gonfiore intestinale: stress, cattiva masticazione, parlare a bocca piena, a bere molta acqua durante i pasti, possono peggiorarlo”.

MASTICA TANTO E MANGIA PIANO —

“La prima digestione avviene in bocca. È essenziale masticare lentamente, sminuzzando il cibo e aumentando la superficie di attacco da parte degli enzimi che scindono gli zuccheri e li preparano all’assimilazione. Quando si mastica poco e troppo velocemente, si ingloba molta più aria nell’alimento e si provoca un aumento a livello intestinale di gas, meteorismo e problemi digestivi. Intolleranze e sensibilità alimentari, possono svilupparsi proprio a causa di una digestione parziale dei bocconi, favorendo i processi fermentativi. Per evitare tensione addominale è bene quindi curare la masticazione, evitare il consumo smodato di cibi precotti ricchi di additivi, non divorare le porzioni”.

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lunedì 19 aprile 2021

Running, che cosa mangiare dopo l’allenamento? Consigli pratici ed errori da evitare

La scelta di quali alimenti introdurre dopo la corsa (o attività sportiva) sarà determinante: le dritte

Se correte o fate sport è probabile che questa sensazione la conosciate già. Avete finito da poco il vostro allenamento e stanchi, fradici e con le gambe indolenzite siete letteralmente assaliti dalla fame, tanto che, se vi trovate a casa, il frigorifero risulta la più sublime delle tentazioni: un’oasi nel deserto. Per chi ha cominciato da poco o, più in generale, per i non “specialisti” la questione potrà sembrare banale. In realtà, non lo è per niente; anzi, si tratta di un aspetto che, sebbene di natura alimentare, entra in strettissima relazione con la nostra attività sportiva, condizionandola fortemente. Di che si tratta? Veniamo al dunque: che cosa mangiare dopo l’allenamento?

A PROPOSITO DI FINESTRA ANABOLICA —

A seguito di un esercizio intenso e prolungato nel tempo – come può essere un allenamento impegnativo in uno sport di endurance – il nostro fisico si trova a dover sopperire a tutte quelle carenze e scompensi causati dall’attività sportiva. In particolare, dovrà a) ripristinare le scorte energetiche a livello dei muscoli scheletrici (glicogeno muscolare) fortemente depauperate, b) ricostruire le fibre muscolari danneggiate a causa dell’esercizio (sintesi proteica muscolare), c) ristabilire l’equilibrio idrosalino. Questo processo di “ricostruzione” (anabolismo muscolare) prende avvio subito dopo la cessazione dell’attività. In questa fase, il nostro organismo si trova per così dire in una sorta di “effetto spugna”, quindi la scelta di quali alimenti introdurre dopo la corsa (o attività sportiva) sarà determinante per ottimizzare e velocizzare il processo di formazione del glicogeno e delle proteine.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...