La scelta di quali alimenti introdurre dopo la corsa (o attività sportiva) sarà determinante: le dritte
Se correte o fate sport è probabile che questa sensazione la conosciate già. Avete finito da poco il vostro allenamento e stanchi, fradici e con le gambe indolenzite siete letteralmente assaliti dalla fame, tanto che, se vi trovate a casa, il frigorifero risulta la più sublime delle tentazioni: un’oasi nel deserto. Per chi ha cominciato da poco o, più in generale, per i non “specialisti” la questione potrà sembrare banale. In realtà, non lo è per niente; anzi, si tratta di un aspetto che, sebbene di natura alimentare, entra in strettissima relazione con la nostra attività sportiva, condizionandola fortemente. Di che si tratta? Veniamo al dunque: che cosa mangiare dopo l’allenamento?
A PROPOSITO DI FINESTRA ANABOLICA —
A seguito di un esercizio intenso e prolungato nel tempo – come può essere un allenamento impegnativo in uno sport di endurance – il nostro fisico si trova a dover sopperire a tutte quelle carenze e scompensi causati dall’attività sportiva. In particolare, dovrà a) ripristinare le scorte energetiche a livello dei muscoli scheletrici (glicogeno muscolare) fortemente depauperate, b) ricostruire le fibre muscolari danneggiate a causa dell’esercizio (sintesi proteica muscolare), c) ristabilire l’equilibrio idrosalino. Questo processo di “ricostruzione” (anabolismo muscolare) prende avvio subito dopo la cessazione dell’attività. In questa fase, il nostro organismo si trova per così dire in una sorta di “effetto spugna”, quindi la scelta di quali alimenti introdurre dopo la corsa (o attività sportiva) sarà determinante per ottimizzare e velocizzare il processo di formazione del glicogeno e delle proteine.
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