Oltre 4mila tonnellate tra prodotti finiti e semilavorati sequestrati dai carabinieri nell'ambito dell'inchiesta della procura di Livorno sulle passate dell'azienda Petti ottenuto da concentrato di pomodoro proveniente da paesi extra Ue e spacciato per pomodoro 100% italiano o 100% toscano. La più grossa indagine di frode alimentare mai prima scoperta secondo gli inquirenti che vede indagate sei persone della proprietà e della dirigenza aziendale e contabile.
Secondo gli inquirenti si tratta della più grande frode alimentare mai scoperta prima in Italia. Passata di pomodoro ottenuta da concentrato di pomodoro estero venduta come prodotto contenente pomodoro 100% italiano o addirittura 100% toscano. Ma di italiano in quelle passate non c'era nulla, o meglio "quelle passate, il pomodoro toscano, non l'hanno nemmeno mai visto", così come spiegato dal colonnello Luigi Cortellessa. A Fanpage.it il comandante dei carabinieri per la Tutela agroalimentare spiega come si è giunti alla scoperta di una vera e propria truffa da parte dell'azienda Petti che negli stabilimenti del Livornese di Venturina Terme e Campo alla Croce di Campiglia Marittima imbottigliava prodotti ottenuti dalla trasformazione di concentrato di pomodoro estero. Cosa che di per sé non costituisce reato, se non fosse per il fatto che sull'etichetta di questi prodotti poi destinati alla vendita per la Grande distribuzione organizzata, ovvero i nostri supermercati, vi era scritto tutt'altro: "Passata di pomodoro 100% toscano" o anche "Passata di pomodoro 100% italiano".
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