L'allarme arriva dall'Iss: consumo incontrollato, servizi sanitari in seria difficoltà. Abuso tra i giovanissimi
L'allarme arriva direttamente dall'Istituto Superiore di Sanità: la pandemia e il lockdown hanno fatto impennare fino al 250% il consumo casalingo di bevande alcoliche. "L'isolamento - spiega l'Iss - ha portato a un incremento di consumo incontrollato, anche favorito da aperitivi digitali sulle chat e sui social network, spesso in compensazione della tensione conseguente all'isolamento, alle problematiche economiche, lavorative, relazionali e dei timori diffusi nella popolazione resa sicuramente più fragile dalla pandemia». D'altro canto, i servizi di alcologia e i dipartimenti per le dipendenze e di salute mentale, a causa delle chiusure obbligate, precisa l'Iss, «hanno registrato una crescita di difficile gestione prima, durante e dopo i lockdown per la scarsità delle risorse a disposizione, per la quantità di richieste inevase a causa delle restrizioni anti-Covid-19 e per l'impreparazione relativa a soluzioni digitali, solo tardivamente introdotte.Continua qui