domenica 19 maggio 2024

Pizza: quante calorie hanno i diversi tipi e quando non dovresti mangiarla

Può essere considerato un piatto unico per gli ingredienti che contiene: ecco perché è bene non esagerare

È il piatto più famoso della cucina italiana: la pizza è un’icona del nostro paese nel mondo. È sempre un buon momento per mangiarla: dire di no al suo sapore inconfondibile è molto difficile. È bene però essere consapevoli degli ingredienti da cui è composta la pizza e dei suoi valori nutrizionali. Questo piatto, per quanto buono, è infatti molto calorico e va dunque inserito con consapevolezza all’interno del menù di una giornata o di una settimana.

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venerdì 17 maggio 2024

L'olio d'oliva riduce del 23% il rischio di morire di tumore

Lo rivela un nuovo studio che sottolinea anche che il suo consumo regolare aiuta anche a prevenire fino a un quarto delle malattie cardiovascolari

La sua produzione è sempre più critica e il suo costo non smette di lievitare eppure nuovi studi confermano che l'olio d'oliva potrebbe essere un importante alleato contro tumori e malattie cardiovascolari. Uno studio realizzato nell'ambito della Fondazione Umberto Veronesi ha evidenziato come il consumo di olio d'oliva sia associato a una importante riduzione della mortalità indotta da malattie cardiovascolari e tumori. Pubblicata sulla rivista "European Journal of Clinical Nutrition", la ricerca ha analizzato i dati di quasi 23.000 adulti italiani, uomini e donne, partecipanti allo studio epidemiologico che sono stati seguiti per oltre 12 anni. Per tutti loro erano disponibili dettagliate informazioni sui consumi alimentari.

"I benefici del consumo di olio di oliva sono ampiamente documentati in letteratura, soprattutto in relazione alla salute cardiovascolare", dice Emilia Ruggiero, prima autrice dello studio e ricercatrice finanziata da Fondazione Umberto Veronesi. "Tuttavia, si sa ancora poco sugli effetti dell'olio di oliva in relazione ai tumori, e la maggior parte dei dati disponibili proviene da popolazioni non mediterranee. Ecco perché abbiamo voluto indagare - continua la ricercatrice - il ruolo di questo alimento cardine della dieta mediterranea anche in relazione alla mortalità per tumore, utilizzando i dati raccolti dallo studio Moli-sani, una delle coorti di popolazione più grandi d'Europa".

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mercoledì 15 maggio 2024

Cos'è la Sugar tax, l'imposta sulle bibite zuccherate

La tassa, che doveva entrare in vigore il primo luglio 2024 con un emendamento presentato nel decreto Superbonus, ha scatenato il dibattito nel governo tanto che alla fine la misura è slittata al 2025


 L'intenzione del legislatore è limitare l’acquisto di questo tipo di bibite per spingere i consumatori verso scelte più salutari. Una misura che viene ritenuta utile per prevenire l’obesità e le patologie correlate come il diabete. L’Italia, nonostante la famosa dieta mediterranea, è tra i Paesi con il più alto tasso di persone in sovrappeso in Europa. Stando agli ultimi dati diffusi dal ministero della Sanità, il 9,4% della popolazione è obesa, il 40% circa in sovrappeso. Il dato più allarmante riguarda i bambini: il 20% è obeso per via di abitudini alimentari scorrette.


A quanto ammonta

 La Sugar tax si applica nella misura di 10 centesimi al litro nel caso di prodotti finiti e 0,25 euro per kg nel caso di prodotti predisposti a essere utilizzati previa diluizione.


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martedì 14 maggio 2024

Sudore notturno, un campanello d'allarme da non sottovalutare

Svegliarsi fradici la mattina talvolta è sintomo di qualcosa che non va. Ecco quando consultare il medico

A tutti è capitato almeno una volta di svegliarsi madidi di sudore nel cuore della notte. Spesso dipende da un pigiama troppo pesante o da una temperatura eccessiva in camera da letto. Ma se accade con una certa regolarità, nonostante un abbigliamento e regolazioni consone del termostato, allora è normale preoccuparsi. La sudorazione notturna, infatti, è un fenomeno molto diffuso. Uno studio pubblicato su Annals of Family Medicine ha rilevato che circa un terzo dei pazienti di medicina generale ha sperimentato sudore notturno nel mese precedente. Tuttavia, quasi nessuno poi lo riferisce al proprio medico.

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martedì 7 maggio 2024

Vivere più sani e più a lungo con una proteina: cos'è Klotho

Tende a diminuire con l'avanzare dell'età e sembra essere correlata all’invecchiamento cellulare

Nel pantheon greco, Klotho era la più giovane delle tre Parche, le divinità che tessevano il destino degli uomini. Un nome evocativo, scelto per una proteina scoperta nel 1997 che, come il filo intrecciato dalla Moira, sembra giocare un ruolo fondamentale nel determinare la durata della vita umana. Klotho è infatti una proteina transmembrana, codificata da un gene presente sul cromosoma 13, che sembra svolgere un ruolo chiave nel rallentare l'invecchiamento e nel contrastare l'insorgere di diverse patologie legate all'età. La sua influenza sulla longevità è stata ampiamente dimostrata da studi su modelli animali. Topi con livelli più alti di Klotho vivevano significativamente più a lungo e presentavano un minor rischio di sviluppare malattie come il diabete, l'osteoporosi e l'Alzheimer. Ma il fascino di Klotho non finisce qui: questa proteina sembrerebbe essere un vero e proprio biomarcatore dell'età biologica, un indicatore più preciso dell'età anagrafica per valutare lo stato di salute di un individuo.

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lunedì 6 maggio 2024

Rosmarino, quanti benefici! Dal benessere intestinale alla salute di ossa e denti

Profumato e tipicamente mediterraneo, non è soltanto delizioso: è un concentrato di benessere

Con il suo aroma inconfondibile e persistente, il rosmarino è la vera e propria star della cucina mediterranea, e in particolar modo di quella italiana. Impareggiabile su una grigliata di carne o di pesce, le sue note balsamiche si sposano con una gran varietà di pietanze e preparazioni, da una semplice focaccia a una sofisticata marmellata. Il rosmarino tuttavia non è solo una semplice erba aromatica: è anche una pianta ricca di proprietà benefiche per la salute. Dall'azione digestiva, al benessere di ossa e denti, senza contare le proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, che lo rendono utile per il trattamento di infezioni alle vie respiratorie e per alleviare dolori reumatici e articolari.

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venerdì 19 aprile 2024

Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

E’ stato condotto un nuovo studio negli USA che conferma che non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise.


L’indagine, così come riporta anche l’agenzia di stampa Adnkronos, è stata condotta in Oregon e resa nota dai Cdc statunitensi (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie) nell’ultimo ‘Morbidity and Mortality Weekly Report’.

In merito alla ricerca è intervenuto Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Matteo di Genova, che ha riferito: "Cosa si scopre con gli studi seri e ben condotti? Che le morti improvvise sono più frequenti tra i non vaccinati per Covid-19. E ora cosa diranno i soliti ciarlatani?”.

Dunque, lo studio torna su uno degli argomenti che finisce spesso al centro di polemiche da parte di chi esprime posizioni critiche verso i vaccini. Nell'aprile 2021, ricordano i Cdc, sono stati segnalati al Vaccine Adverse Event Reporting System casi di miocardite post iniezione-scudo, in particolare tra i giovani maschi sottoposti a immunizzazione. E dopo che la vaccinazione Covid è stata associata a miocardite in questa fascia di adolescenti e giovani adulti, sono state sollevate preoccupazioni su possibili decessi cardiaci correlati al vaccino in questa fascia di età. Per valutare questo aspetto, i ricercatori hanno preso in esame i certificati di morte dei residenti dello stato dell’Oregon di età compresa tra i 16 e i 30 anni che sono deceduti nel periodo giugno 2021-dicembre 2022 per cause di morte cardiache o indeterminate. Sono stati successivamente esaminati per i deceduti identificati i registri nel sistema informativo sulle immunizzazioni dell’Oregon.

Tra i 1.292 decessi identificati, il Covid-19 è stato citato come causa di 30. Per altri 101 non è stato possibile escludere una causa di morte cardiaca. Tra questi deceduti erano disponibili dati del sistema informativo sulle immunizzazioni per 88. Dei 40 decessi avvenuti tra persone che avevano ricevuto una dose di vaccino anti-Covid a mRna, 3 si sono verificati entro i 100 giorni successivi alla vaccinazione. Ma 2 erano casi di persone con malattie croniche di base e un singolo deceduto aveva una causa di morte indeterminata.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...